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Visualizzazione dei post da settembre, 2020

ERGASTOLO “A PANE E ACQUA”

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Carmelo Musumeci  Tenere un prigioniero “a pane e acqua” era un tipo di alimentazione ai limiti della sopravvivenza utilizzata in tempi non lontani come forma di punizione carceraria, ma sembra, anche se in forma diversa, che nel nostro paese voglia tornare di moda. Penso che tutti si dovrebbero interessare di cosa accade nell’inferno delle nostre “Patrie Galere” perché al giorno d’oggi il carcere è una specie di autostrada e un giorno o l’altro ci potrebbero passare molti cittadini o parenti, sia innocenti che colpevoli. L’ergastolano Cesare Battisti ha osato lamentarsi dell’alimentazione che gli viene somministrata nel carcere dove è detenuto (gli è vietato persino cuocersi un po' di “riso o pasta in bianco”) e un noto politico (la storia giudiziaria ci insegna che anche loro sono a rischio e che convenga a tutti che in galera venga rispettata la legge e la Costituzione) lo ha anche sbeffeggiato per le sue lussuose pretese. Il nostro Ordinamento penitenziario prevede, nell’artico

NESSUNO ESCLUSO

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Marco Latrecchina  - EMERGENCY  Distribuzione di pacchi alimentari e di prodotti per l’igiene per la casa e della persona in risposta a un’emergenza sociale ed economica che sta colpendo sempre più persone.  “Nessuno escluso” è un progetto di distribuzione di beni di prima necessità per le famiglie in difficoltà che abbiamo attivato a Milano, a Roma e a Piacenza a partire da metà maggio, quando l’Italia stava per uscire dalla cosiddetta Fase 1.  Ci siamo resi conto delle reali necessità delle persone nel corso del progetto di consegna di spesa e farmaci a domicilio che avevamo attivato a Milano in collaborazione con il Comune e le Brigate Volontarie per l’Emergenza fin dai primi giorni di marzo. Pian piano, mentre le richieste di consegna diminuivano perché i negozi avevano ricominciato a fare consegne a domicilio, sono emersi bisogni legati a fasce di popolazione diverse, i cosiddetti «nuovi poveri»: nuclei familiari numerosi che prima dell’emergenza riuscivano ad autosostenersi

COVID-19 - Pareri, panico e verità scientifica

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Oltre alla versione governativa che si differenzia stato per stato, così come i pareri scientifici, la massa delle informazioni che riceviamo dall'inizio della pandemia da COVID-19 ci può portare in dispute da rete sociale normalmente caratterizzate da poca obiettività. Apro provocatoriamente con un sito con cui non concordo al quale spero di farne seguire altri che possano contribuire a fare un briciolo di chiarezza sia da un punto di vista scientifico che da quello socio-politico, ben sapendo che i grandi mezzi di informazione, ciò che negli Stati Uniti chiamano mainstream, cercano di condizionarci colpendo il nostro personale mondo delle emozioni. Vedete voi quale può essere un'informazione che cerca faticosamente di informare correttamente. Ecco un sito indipendente che cerca di fare un lavoro di sintesi. https://swprs.org/facts-about-covid-19/    https://statistichecoronavirus.it/  

VOCI DAL CARCERE

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Carmelo Musumeci  Penso che senza l’aiuto di tante persone del mondo libero, che mi hanno dato voce e luce, non ce l’avrei mai fatta. Anche per questo, quando posso, che piaccia o no, cerco sempre di dare voce ai miei ex compagni, per continuare a far sapere alla società civile che il male non potrà mai essere sconfitto con altro male, che non serve a nessuno la sofferenza di un uomo destinato a morire dentro una cella che è già la sua tomba. Ecco cosa scrive nel suo diario dal carcere l’ergastolano Pasquale De Feo, in carcere dal lontano 1983: - Tra ieri e oggi un senso di vuoto pervade il mio essere, già sofferente da tanti anni di cattività che hanno devastato il mio animo. La speranza invece di addolcire la mia triste realtà è diventata una spina nel fianco che alimenta cupezza e tormento per un orizzonte infinito impossibile da raggiungere. Rifletto sulla mia realtà, se sia più dolce la morte o continuare a vivere questa vita non vita, piena solo di assilli e di sofferenza senza n