NON SAPREI



NON SAPREI 

(14° 'circamensile' di 'pensierini')

di

Paolo Luporini

 



 


 

 

 

 

 

Copyright © 2022 – NON SAPREI

- Paolo Luporini –

 

Tutti i diritti riservati.

Codice ISBN: 9798369627044

Foto o disegni dall’archivio di Paolo Luporini, oppure immagini dal web

 

Il font principalmente usato è il Liberation Sans,

facilitato per i dislessici

 

 

 

 

DEDICA

 

Ai titubanti,

ai superficiali,

a tutti quanti

usano i condizionali. 

Il vostro parlare sia

“Sì sì, no, no!”.

Certezze,

non verità mezze!


 

 

 

 


 

 

RINGRAZIAMENTI

 

a quelli che

non hanno saputo indicarmi una via,

con la scusa che eran foresti,

persino I vigili urbani:

“Mai sentita nominare!”,

o un autista d’autobus, scena muta,

il dito al cartello Non disturbare il conducente.

Ringrazio chi di me non gl’importa niente.

Non sa quanto male si fa.

A se stesso,

Quando, poi,

lo spedirò al cesso.




... là nel caffè della gioventù perduta

lui l'ha aspettata ma lei non è venuta

nei suoi pensieri adesso c'è un silenzio

che descrivere non saprei

 

è tutto un complesso di cose

che han fatto sì che lui si fermi qui

(le donne a volte ti scavano dentro)

o forse ha voglia di far la pipì... 


Giambo, Gian Paolo Ragnoli, da "Ràgnoli",

con cut-up da Paolo Conte




NON SAPREI

13 dicembre 2022

 

È il 13 dicembre,

Santa Lucia,

ma nessuno ti sa indicare una via.

“Via Filippo Corridoni,

Mi perdoni,

è a sinistra del Circolo Fantoni.”

Il numero sette è incastrato nel portone,

c’è la targa, Circolo Anzianii, non ragioni.

La porta è aperta,

un po’ socchiusa,

per risparmiare sul riscaldamento.

Entra, c’è l’evento!

Una cosa bella, non difficile,

un bel divertimento.

Vedrai,

ne resterai contento!



BELLA DOMANDA

14 dicembre 2022

 

Chi sa dire se avesse ragione

Eraclito

a credere nel Divenire,

nel continuo movimento,

di un eterno cambiamento

di un universo infinito

oppure Parmenide

che sosteneva, oltre le apparenze,

in un sistema finito e fermo?

Accetterei,

come vostra risposta,

addirittura

un "Non saprei". 



PAOLO DI TARSO

14 dicembre 2022

 

Dista quasi sei mesi

il mio ultimo onomastico.

San Paolo, posto impropriamente

nel calendario liturgico dei santi

insieme al grande San Pietro,

fu un riformatore instancabile

del Cristianesimo,

a cui impose la sua revisione.

Trovo contrasti

con gl'insegnamenti di Gesù.

Chi gli crede e lo segue,

a mio modo di vedere,

non segue la ragione e il Vangelo,

in uno scisma tra Verità e Credo.

Voglio esservi da pulce nell'orecchio

per dubitare di Tertulliano

e farvi far pace col cervello

e con le Scritture,

tradotte, ritradotte, interpretate

di seconda e terza mano.

Chi lo fece seguiva un piano.




TRENT'ANNI FA

14 dicembre 2022

 

Credevamo

di aver fugato

la paura nucleare.

Oggi

viviamo il giorno

come potesse essere l'ultimo,

e gli attimi

come quello prima

di un pulsante premuto

di un Olocausto temuto.

Non saprei

se "Domani me la cavo"

neppur se faccio "il bravo".

L'etica, vedete,

non ha più senso, così,

se siamo nelle mani di superuomini

che possono

regalarci la Fine dell'uomo,

che siamo noi, che sono io, che sei tu.


 

VEDETE?

14 dicembre 2022

 

Non saprei

se darVi del Tu

o del Lei.

 



UN'ALTRA VITA

14 dicembre 2022

 

Era ieri?

O nel disordine temporale

il tempo si stravolge

e non è più lineare né continuo

e gli eventi si ripetono

e ricombinano

in un giorno della marmotta

che alterna gli stessi fatti

in modo perfetto

o uggioso,

disperato,

come una tortura,

o fortunato,

insperato?

Amico, mi dicesti:

"Ci vediamo in un'altra vita...",

come in un commiato dubitato.

"Ogni giorno è una vita diversa",

come in un videogioco,

dopo il reset del sonno

e il caricamento di un sogno

che crediamo il risveglio,

ma è un sogno diverso ma uguale.

Ogni anno si ripete il Natale,

oppure anticipa a Santa Lucia

facendoci rinascere

con un occhio interiore

che ha il controllo unitario

sulla nostra corsa su un celeste, mariano

binario.

"Eccomi!"

Non saprei dir altro che così.

Dopo l'annuncio, dico "Sì".




CAMBIAMO LA VITA

14 dicembre 2022

 

La Spezia che sale, 

ma soltanto dal 65esimo 

al 63esimo posto.

Merito delle Mura

delle luminarie,

dei parcheggi,

della pista di pattinaggio,

delle attività culturali,

dell'offerta di lavoro,

dei diritti,

i servizi,

la sicurezza,

il traffico,

i prezzi,

il servizio sanitario,

gli accessi al mare (waterfront),

le fioriere,

il Sant'Andrea,

la sanità privata,

un florido commercio,

i moli dell'Autorità portuale,

le navi da crociera,

la vocazione al turismo,

la qualità dell'aria,

l'accoglienza,

i bed&breakfast e le case vacanze,

un florido e vivace mercato immobiliare,

trasporti sicuri e veloci,

i centri di aggregazione,

i servizi sociali,

l'edilizia scolastica

e l'educazione, l'istruzione, la formazione per tutti, di tutte le età, di tutti i ceti sociali, 

la libertà religiosa, 

la tolleranza, 

un basso tasso di criminalità, 

un limitato numero d'infortuni sul lavoro, 

bassa conflittualità o scioperi, 

un alto numero di cooperative, 

assenza di lavoro nero o dequalificato, 

un centro per l'impiego efficiente, 

piani di emergenza elaborati e collaudati, 

allerta per il meteo e gli eventi eccezionali

prontamente comunicati anche ai non digitalizzati, 

cura degli anziani, prevenzione, 

screening della popolazione

contro le malattie gravi, 

lo stato delle strade e dei marciapiedi,

i giardini e il verde cittadino.

Bravi!

Un successo!



INTERIEZIONI!

14 dicembre 2022

 

Non si può più dire,

per ovvie ragioni,

quando uno fa continue richieste,

d'identiche provvigioni:

"Che due maroni!",

perché da morti son tutti santi,

anche quelli che mai hanno detto

della fine di 49 milioni.

Per altrettante femministe ragioni,

non si può dire, nel supermercato:

"Che due meloni!".



14-15 dicembre

 

Ginkgo biloba,

una meraviglia autunnale.

All'improvviso,

scopri la direzione

per il Paradiso.

 


Per una vista spettacolare / 

devi avere gambe buone / 

e scarpinare! / 

Non si riesce a parcheggiare. //

 


Amare

ed essere amati, 

è come

sentire il sole

da entrambi i lati. 

- David Viscott - 



PUBBLICITÀ PROGRESSO

15 dicembre 2022

 

Faccio un appello: 

chiamate voi per primi. 

Senza scatto alla risposta, 

checcevò???



HO UN PRONIPOTE MAGICO

15 dicembre 2022

 

Mia nipote Marica dice:

"Ieri, mentre io ero a fare i capelli, 

Noah ha detto ad Andrea 

che lui, la sera, 

quando va a letto, 

fa le magie con gli occhi chiusi.....

e vede le cose belle...

(Ecco un modo favoloso 

per descrivere i bei sogni: 

"Fare le magie con gli occhi chiusi". 

 

Paolo: "A me capita anche 

che da sveglio,

con gli occhi chiusi, 

vedo come su uno schermo 

una proiezione di diapositive 

e corti video 

o in b/n o a colori 

con persone con fattezze umane 

non terrestri, i Klingon. 

Sinché tengo gli occhi chiusi 

continuo a vederne. 

È una vera magia sovrannaturale.

Oppure non saprei.



DOMINERETE LA TERRA

15 dicembre 2022 

 

Grandi sforzi e impegno

impiega l'uomo

per abitare

la Terra

e cercare di comprenderne il senso,

di tali obiettivi. 

La donna esercita

una diuturna pazienza

per tollerare l'uomo,

meglio farebbe,

coma fa Joanni,

a dirgli:

"Che cosa ci vuoi fare?".

  


THAT'S SO YOU

15 dicembre 2022

 

Ecco come sei!

Sei curioso,

ma anche capace di arrenderti al 'quia',

e di credere alle grosse fake

che fede e scienza,

insieme a patria e famiglia

ti hanno condizionato

a non essere libero

e abbastanza coraggioso

da allontanarti dall'utopia

per cui combattevi da bambino.

Hai visto padri, amici e la mamma

morire, 

e sei solo,

insieme a tutti,

non rassegnato alla tua morte inutile

per chiunque,

anche per figli e nipoti,

che forse ricorderanno,

forse no,

le favole di sogno

che anche tu gli hai raccontato.




ARISHA

15 dicembre 2022

 

Ero un angelo.

Non sono caduto,

ho voluto cadere

perché tanta purezza

era stucchevole.

Quale Calice avrebbe potuto contenere

un puro spirito?

È da tanto che sono tra gli uomini.

Ho assunto i loro simpatici difetti.

So che la 'mission'

dell'uomo

è il cielo,

ma la mia corta memoria umana

ha scordato come si fa

a scalare

la scala angelica.

Ricomincerò dai 'basic':

sorridere,

essere gentile,

non barare al gioco,

bere con moderazione,

rispettare le cose e gli esseri viventi,

specialmente se cari a un altro.

Il male è da rifiutare,

crea risonanze nefaste.

È il minimo sindacale,

poi ci sono lunghi corsi

di perfezionamento,

con prove semplici o dure.

Se passi le une e non passi le altre,

resti comunque al palo.

Mortale o veniale,

una differenza confortante

inventata dagli uomini

per conservarsi una zona franca,

il Purgatorio,

per prender tempo,

e distanza dalla santità.

Vuoi essere un buon diavolo?

Conservati almeno un piccolo vizio,

ma guarda ogni tanto il cielo.

Ci vedrai, nelle nuvole

o nelle stelle,

i sogni di noi angeli,

polvere di umida o bruciante

liquidità.



UN VEDOVO

16 dicembre 2022

 

Alla mensa

dove fa servizio

servendo ai tavoli

o consegnando al cancello

la cena in sacchetti

a quelli che non vi trovano posto seduti,

l'anziano volontario

si sente dire:

"Grazie, grazie, per quello che fate.

Sul pasto, nulla da dire...

Ma noi abbiamo anche...

Tanto bisogno di Amore..."

Scoppia in un pianto che lacera il cuore.

Riapre la ferita del suo lutto,

cicatrizzata non del tutto.

Credeva che il volontario

fosse Carità,

ma era stato solo pietà.

Quel povero

la differenza

la sente,

senza un abbraccio,

quella cena è niente.

Riscaldata perfettamente,

è fredda d'amore, lo si sente.

Amare il prossimo.

Amare,

o il dare è niente.

Non di solo pane...

Si dà affetto persino a un cane.

 

Perché l'ho scritto?

Non riuscivo a stare zitto. 



SCIOPERO GENERALE

16 dicembre 2022

 

CGIL e UIL

fanno incrociare le braccia

ai loro iscritti e scendono in piazza

pure le vittime della manovra

del nuovo governo.

I tg (minuscoli)

si affrettano a mostrarci

pannelli dei treni

senza cancellazioni

e limitati disagi nei trasporti.

Credo che, per una volta,

descrivano la realtà

di molti lavoratori crumiri

così come sono stati assenteisti

al voto,

impotenti e sfiduciati,

non credono, disabituati, alla lotta.

Hanno visto che i precedenti governi,

da molti anni,

hanno avuto mano libera

per smantellare i diritti

e minacciare la spesa familiare:

bonus, superbonus, non li hanno visti,

la cassa integrazione covid

gli è stata ritardata.

Una giornata di sciopero

gli costa più di ciò

che il sindacato osa chiedere.

Tanto vale stringere i denti,

lavorare a testa bassa,

ma non può durare.

Ogni occasione persa

rigetta indietro verso una povertà

da schiavi.

La flat-tax indurrà I dipendenti 

a trasformarsi in false partite iva

che impoveriscono le pensioni

e li rendono più precari, senza più diritti.

Art. 1

La Repubblica italiana è fondata

sulle Partite IVA.

(Ecco la riforma della Costituzione che vuole iI Presidente, mamma italiana)



LOTTA DURA DEGLI INGLESI

16 dicembre 2022

 

Persino le infermiere inglesi

vanno ai banchi alimentari,

in Gran Bretagna,

sono poche e malpagate,

fanno orari e turni

massacranti e si devono occupare

di sempre più pazienti.

Si rifiutano di lavorare.

 

Voglio dare un consiglio a Toti,

che non trova infermieri, 

metta un annuncio sul Times

e alla BBC:

NURSES IN LIGURY-SEA AND SPRINGTIME!



PRESIDENTE DEL MO.ZA

16 dicembre 2022

 

Promette TR.IE

nello spogliatoio

in caso di vittoria. 

Pensatelo Presidente della Repubblica, 

f ondata sulla F. GA! 

Un vecchio patetico

senza barzellette divertenti! 

I suoi coetanei, 

per sua colpa, 

sono senza denti! 



MEC = MAROCCO e CATAR

16 dicembre 2022

 

L'Italian job

si allarga:

forse più di 70 parlamentari europei

percettori di valigie

che superavano il limite del contante.

Le nazioni straniere favorite

saranno tante?

Banconote da venti e cinquanta euro

per corrotti muscolosi

e portaborse eccellenti

tra i socialisti,

i cui Nenni, i Lombardi, Pertini,

già traditi dai Martelli, dai Craxi, De Michelis,

non furono affatto nipotini

del socialista Mussolini.




IL MONTE FORATO

16 dicembre 2022

 

Il Monte Forato

l'ho sempre avuto a due passi,

sulle Apuane.

Di andarci, non l'ho mai desiderato.

Vorrei farlo ora.

So che non posso.

Non sono allenato,

sono pure un po' malato.

A stento, ora sono arrivato

in via Nino Bixio

e sono rientrato.

Fu la lotta tra San Pellegrino e il diavolo 

ad averlo creato. 

È la leggenda, 

ma ho letto di uno

che, quando ci si è trovato, 

ha creduto di vedercisi specchiato 

e che un altro lo guardasse, 

e, dall'altro lato, 

un altro mondo vi fosse celato. 

Uno Stargate? 

Chi l'oltrepassa, 

non è più lo stesso. 

 

A me, lo stesso effetto, 

lo fa la porta stretta, ora pericolante, 

che ti apre alla Grotta Byron, 

Se la chiuderanno, 

quel mondo d'acqua e rocce, notti stellate

di fidanzate, 

la grotta, i pesci e le onde, i tuffi, 

ci sarà vietato, 

come fu per la baia

sotto il castello di San Terenzo, 

ricordo di baci, 

o per la Grotta della Madonna a Rebocco, 

meraviglie dei nostri posti, 

che mi hanno cambiato, 

una volta stato. 

 

Sarà la stessa cosa

per quella porta stretta

che, con metafora indiretta, 

nessuno nominare osa. 




SOGNO AVVERATO

18 dicembre 2022

 

Stanotte

i sogni li ho scordati,

non ho nulla da scrivere,

ma al risveglio ho socchiuso una porta

e ho scorto mio figlio addormentato.

Mi sono commosso 

come quando lo adoravo

nella culla.

Un figlio grande

è sempre il tuo bambino

e lo ptoteggi

con il tuo pensiero.



UN DOLLARO

18 dicembre 2022 

 

Una volta, sino al 2001,

tenevo in casa una ventina di dollari

o quello che avanzava dai miei viaggi

in paesi esteri. 

Ora trattengo solo dolori. 

Sono ciò che mi è rimasto

dopo milioni di chilometri

a piedi, in auto, in aereo o in autobus, 

migliaia di miglia per mare

e una vita di sforzi, 

come quasi tutti, 

belli e brutti. 

Eppure, invecchiare è bello! 

Scusate l'ottimismo! 

Vi faccio ancora ridere, vero? 

(con il mio patetismo?!?) 




IL TITOLISTA DELLE CIVETTE

18 dicembre 2022

 

Pugile sfortunato

riceve un pugno

che gli lussa la mandibola.

 

Ora passa per un tipo eccentrico.




VOGLIA DI SOLSTIZIO

18 dicembre 2022


Spero che presto

si allunghino i giorni,

che torni il Natale pagano

e che il Natale cristiano

riprenda il significato umano

di un Cristo in fasce

nella stalla senza metano!

Chissà che qualcuno capisca

che la Festa è un allargare la mensa, 

non solo riempire la dispensa!



Domenica, ottava di Natale 2022

Con questo sorriso, inizio la mia caccia domenicale in via Napoli, SP.

 

 

Via Napoli, SP.

 

 

<3 ❤️

Sorriso bovino con il cuore! 

Buona domenica con il sole!

 

Sportello elettrico anarco-comunista.

Giglio o Farfalla?!?

Farfalla giglio. 

 

Profondità di campo

in un cortile spezzino.. 

Pomello che apre a un mondo stigio.

HAIKU

18 dicembre 2022

 

Lo dice il muro:

"Qui ci vuole un Haiku

che picchi duro!".

 

Propongo un pennello

che ne scriva sotto

uno davvero bello!


Non ritinteggiate!

Mi piace così! Umbertino Pasolino! Agli intellettuali, i sottoproletari piacciono sinché restano tali! Io non lo trovo né giusto né bello, chiudere i poveri dietro un cancello. Uno zoo, un ghetto, non sono mai un mondo perfetto. Il fascino del quartiere operaio, per molti è un vero guaio! Vero è che ci si abitua a tutto, anche a ciò che è brutto, come le finte fioriere (di plastica) con le foglie che sembrano vere, ma le tocchi, e non sono sincere! A meno che tu sia un turista, non abbocchi, e non hai un ritorno al tuo paese dei balocchi, se ti amministrano i brocchi!


Sul portello

di un cassonetto, il rimpianto di un'ideale imperfetto. Lotta di classe, ormai inadatta alle masse. Come coglioni, c'imbelinano con i panettoni!


La caccia è finita

Sfido l'artrite 

spipolando con le dita...



PÉSCA

19 dicembre 2022

 

I palamiti

da transazione energetica

(dalle casse del Municipio al gestore elettrico)

non possono più far abboccare

i pesci rossi

della fontana

degli anni

dell'infanzia.

Il Tempo peggiora,

anche se avanza.



INVERNO

19 dicembre 2022

 

È una stagione

che al mare,

da noi,

alterna gelo, vento, pioggia, sole

e gite in barca,

passeggiate, 

oppure giorni bui e umidi

chiusi in casa

in lockdown fai da te

per chi, come me,

sceglie di non uscire

e fare a meno del supermercato.

Ho un cagnolino in affitto

(si dice stallo o affido, lo so!), 

lui la pensa come me.

Recalcitra, scappa,

quando vede che prendo

i cappottini e il guinzaglio,

o abbaia

se uno di noi esce,

non glielo consiglia,

con la pioggia ed il buio.

Aspetto giornate come oggi

per portarlo al molo,

dove guarda la nostra sirenetta

e la congeda in fretta,

perché lei, bronzea, non sa giocare,

e, con le pinne,

potrebbe inciampare.

La felicidad del pobre

dura poco,

bisogna rientrare,

il vecchietto (12 anni)

è stanco, 

e anch'io sto quasi male.

Lo prendo in braccio,

tocca a me camminare.

Enea si camalla Anchise,

il Lazio è a due passi,

navigare!




NATALE ESSENZIALE

20 dicembre 2022

 

Chi si è ostinato

ad astenersi, convinto,

dal natale mercantilizio,

ne ha oltrepassato il vizio

e ha preservato il senso

di una rinascita

povera,

ma essenziale

nel senso vero del Natale.

Si è assicurato una Festa

senza giramenti di testa

di calici brindati

e frigoriferi svuotati.

Non è un natale avaro,

ma un Natale più caro!

Stretti l'un l'altro,

con una sedia in più,

col nuovo invitato

siede pure 

chi non c'è più.

Pare vederlo,

dietro le spalle,

abbracciarci tutti,

col suo antico affetto,

e il Natale è perfetto!

Dickens, nel suo canto,

dimostra che cambiare si può,

si deve, per scansare un natale futuro

di solo rimpianto.

Il futuro è figlio del presente,

meglio il poco con tutti,

che a pochi tutto e a tutti niente!

Sia un Natale

aperto e solidale,

è il mio augurio simil-papale...









LE PENNE LISCE

20 dicembre 2022

 

Il reato di aggiottaggio

e una tentazione troppo forte

per gli italiani.

Ha radici nella fame della guerra,

nei maiali nascosti trasformati in salami

per riscattare prigionieri

delle camicie nere

o nelle trasferte con carro, cavallo e farina

sino al mar Ligure per comprare sale

da rivendere in pianura.

Un esempio che vidi

fu nell'Austerity

quando assaltammo 

con contanti alla mano

i venditori di kerosene.

Con i primi bombardamenti

della prima guerra del golfo

carrelli interi venivano svuotati

nei bagagliai

di auto che facevano più viaggi.

Sparì lo zucchero.

Con il primo caso di Codogno,

non restai impreparato.

Feci una buona spesa indisturbato.

Due giorni dopo,

tornai e trovai

PENNE LISCE,

schifate dall'Orda.

Dove passano gli unni,

restano le penne lisce,

vergini intonse

di una famelicità selettiva

che ha gusti precisi,

predilezione irragionevole.

Embè?!? Anche a me piacevano rigate.

Restarono abbandonate.

NATALE 2022:

"Al mio segnale...

SCATENATE L'INFERNO! 




I VANDALI

21 dicembre 2022

 

Nel pensierino PENNE LISCE

ho parlato degli unni,

oggi tocca ai vandali,

famosi barbari che distruggevano tutto.

Se dove passavano gli unni (Attila)

non cresceva più l'erba,

questi che forse se la fumano,

non lasciano una bici sana.

A furia di calci

ne hanno piegato i cerchioni.

Che passione li muove?

La distruzione,

la rabbia,

per una vita

vista da una gabbia?

Psicologi, opinionisti,

moralisti da tastiera,

cercate di uscire di più

la sera,

se no,

la notte,

in questa zona

saranno botte.




BUONGIORNO

23 dicembre 2022 

 

Difficile. 

I contagi sono potenti. 

Quello dei malevoli, 

come degli esercenti. 

Si lamentano delle tasse, 

con il nero 

non guadagnano abbastanza. 

Non fanno scontrini, 

se paghi in contanti, 

Se hai la carta, 

evitali: 

dovrai sopportare 

i musi lunghi, 

contagiosi anche col sole spezzino, 

quanto un canticchiante netturbino.





4 X 4

23 dicembre 2022

 

Lo zampettìo quadrupede

mette allegria

la mattina prestissimo,

quando, aprendo le persiane

e la finestra,

l'esserino si sveglia

e scodinzola

mendicando le sue crocchette.

Mi sento colpevole

del mio risveglio lento

e la sua vescica preme

e pretende una sortita

nel gelo o nell'umido

tra pioggia e vento.

Ovvio, mi spavento!

Scelgo il cibo,

che spazzola voracemente, 

poi nella ciotola non resta niente,

lui torna querulo

e vuol venirmi in braccio

mentre bevo il latte,

ma poi lo faccio,

lo vesto,

lo allaccio,

mi vesto,

usciamo,

scendiamo,

apro il portone.

Fuori, non ho il tempo di ripararlo 

con l'ombrello,

ma quello,

tira il guinzaglio

verso la più vicina pianta,

irrorata dopo uja rapida annusata.

Per la cacca,

la cosa si complica,

lui segue scie chimiche

a mezz'asta

o rasoterra,

In una pista

che il suo olfatto

non confonde,

ed io attendo se lui,

fisso,

ascolta un suono

che a me è sfuggito

e a lui indica

un possibile pericolo.

Trova infine un segnale

che lì si può accucciare.

Controllo che non sia una finta,

una "cagatio hysterica",

e analizzo l'elaborato

per colore, consistenza,

quantità,

come un esperto cerusico

di un'altra età.

Soddisfatto o preoccupato, riferisco

sulle caratteristiche

del cagato.

Diminuirò la frutta,

solo due spicchi di mandarino,

per uno stronzetto lungo, duro e piccino.

Felicità è un naso umido

e una linguetta

che ti lecca la mano

per qualche crocchetta.


4 x 4 - Paolo Luporini e Patrizio Cozzani YouTube







AGATA

23 dicembre 2022

 

È un nome femminile

con tanti esempi famosi,

è un tipo bellissimo di quarzo,

è un acronimo lituano,

un asteroide,

una canzone napoletana del 1934,

è una santa martire

certamente molto bella,

ma ferma nelle sue convinzioni,

come mia nipote, la pronipote,

figlia di Andrea, un martire

in una croce di Scozia,

nipote di un Paolo

che fu decapitato

alla fine dei suoi viaggi,

a Roma, caput mundi,

città eterna per modo di dire,

piena di buche e di Spelacchi,

ma anche di Pasquini e Ciceruacchi.

Agata, piccina,

rimedia alla rovina!

Sei il futuro bello

di un'Italia senza cappello...





NOCHE BUENA

24 dicembre 2022

 

Nella piazza,

alle dieci,

un papà (o uno zio?)

fa sparare i botti

a un settenne

con l'aiuto di tre bottiglie di birra

bevute a casa.

I tre razzi partono,

schizzano oltre ai rami,

che si scansano

per non bruciarsi.

Uno poi non sembra partire,

il bimbo s'avvicina,

lo zio lo scansa,

butta il razzo difettoso

in mezzo a un'aiuola.

I credenti, a famiglie,

passano.

Diretti a una porta di luce,

con sopra un arazzo 

di presepe plastico 

scampato al razzo.

L'organista si esercita,

con cori di vocalizzi,

le ultime prove

di Stille nacht

e Adeste fideles.

Il presepe è allestito,

bambini delusi

non trovano il bambino.

Gli viene spiegato

che non è 

ancora nato.

Loro dicono: 

“E se quest'anno non viene?"

Gli adulti hanno un tremito. 

il resto lo conoscete,

Ma è una Messa

sempre speciale,

quella del Natale.






AI PRATICANTI

25 dicembre 2022

 

olto le vostre festose campane. 

Se non mi vedete alle celebrazioni, 

è perché mi sono superflue. 

Per arrivare alla Verità tutta intera 

sarà ancora un cammino lungo 

e il clero, la Chiesa Cattolica, 

hanno già fatto la loro parte. 

Mi lascio da parte i loro limiti 

e vado avanti. 

Ho scelto il Bene, 

ma considero

ciò che vediamo come male

il contrappeso del bene. 

C'è un equilibrio 

che sa trovare il bene 

anche tra il male, 

come faceva Gesù, 

che frequentava i lebbrosi, i pubblicani, 

le adultere, la Maddalena, 

Zaccheo, il centurione. 

Le ragioni del cuore 

equilibrano ciò che è sordido, 

non politicamente corretto. 

Gesù stesso è scandalo. 

Se un cristiano non dà 

quel tipo di scandalo, 

non è un vero cristiano. 

I cristiani si ritroveranno nel deserto, 

non solo nella capanna, 

o in groppa all'asinello, 

osannati dalle palme, 

ma anche 

ribaltando i banchi dei cambiavalute 

nel tempio. 

Se non c'è questo coraggio, 

che Francesco v'insegna, 

vi fate una religione 

a vostro uso e consumo.




"DA NATALE" a Santo Stefano

25 dicembre 2022

 

Sono le ore 23:59':59"

del giorno di Natale.

Sono subito le ore 00:00':00"

di Santo Stefano. 

Un secondo inesorabile

durato "da Natale a Santo Stefano". 

Veramente pochissimo: un secondo! 

Eppure un cuore umano batte

attorno a questo periodo, 

un po' più, 

un po' meno, 

ma non manca di farlo. 

Quando ti ferma, se si ferma, 

ci vuole tanta fortuna

di trovarsi vicino un soccorritore, 

forse con defibrillatore, 

Fortuna certo inferiore

a chi avesse l'idea popolarissima

di aprire un locale "in":

"da Natale" nel paese di Santo Stefano. 

Una fortuna che potrebbe non durare

poco

o un niente, 

come un secondo, 

un secondino, 

rinchiuso 

in un orologino. 

Il quarzo non smette di vibrare, 

ma la batteria cessa di durare. 

Non guardate più l'orologio! 

Ascoltate le pulsazioni del Vs cuore, 

se vi batte forte il cuore, 

può essere Amore, 

o tachicardia. 

Sistole, diastole, sistole, diastole, 

più veloce a farsi che a dirsi. 

Ti ci vuole un ECG, 

dalla sanità privata, 

oppure è un guaio! 

Un saluto cordiale! 

(Come in una lettera commerciale!) 





È UNO DI QUEI GIORNI

29 dicembre 2022

 

È uno di quei giorni che

ti svegli con la meraviglia

di ritrovarti vivo.

La notte ti aveva colto

con un pensiero nerissimo, 

spaventato, confuso,.

e ti eri addoemenrato

solo perché

ti era stato ordinato.

Un pessimismo totale

ti aveva assalito

e ti mostrava solo il male,

di un futuro senza sbocco,

di una fine reale,

del tunnel che imbocco.

Oggi le cose

tornano infiorate

di rose.

L'aria, là fuori,

profuma di buono,

di una strada lavata,

un'aria gelata

e di pasta zuccherata.

C'è un forno, qui vicino,

che prepara i dolci del mattino,

le brioches di Maria Antonietta,

dei diabetici la disdetta.

Un euro e venti,

già per molti,

sogno proibito

che dal governo vien servito.

Un bonus "brioche"

ancora non l'hanno fatto,

han pensato alle squadre del calcio,

togliendo il pane

a chi ha fame.

Rivedo nero anche oggi,

mentre gongola Moggi.

I servitori del calcio spettacolo

sono funzionali al controllo di masse

che coi biglietti riappacificano le casse,

mentre si preparano le bare

per chi contro il nemico è delegato

a lottare.

Il sonno della ragione dei popoli

genera mostri

se, inconsapevole,

dimostri

che un risveglio è impossibile

e chi vigila ha tanta malizia

da ingannare i dormienti

con un'aria che vizia,

un bavaglio

che soffoca

il raglio

della rabbia contenuta

della povertà vissuta.

 

Se ci sarà il sole

sarà una bella giornata,

ma per vincere una guerra,

sarà un'altra baruffa sprecata.






GLI SCRIVANI

29 dicembre 2022

 

Non saprei

elencarne tutti i tipi,

ci provo...

 

Ci sono gli aedi, i primi,

non vedenti, mendicavano

cibo e ospitalità

in cambio di metrica

e popolarità.

Già ingannavano le menti

con racconti di dèi, 

battaglie e viaggi inconcludenti.

Eppure ci dicono ancora molto di noi stessi,

e di quanto di fronte ai possenti dèi

siamo impotenti.

Dopo o prima di loro

ci furono contabili,

i registratori di cassa

di chi già

imbrigliava la massa, 

oppure dei primi maestri

che con le pitture murali

insegnavano la caccia

agli iniziati

di una setta guerriera

che metteva insieme

il mattino con la sera

e procacciava il cibo per tutti

cacciando gli uri

e rintanandosi la notte

all'interno di grotte

dove musi scuri

abbruciati da un fuoco

danzavano in un gioco

che mimava la lancia

per riempirsi la pancia.

 

Gli eredi di quei contabili

resistono ancora oggi,

dopo Virgilio,

servo adulante dell'impero,

molti esempi di schiavi del potere,

privilegiati leccatori di un sedere,

raccolgono le briciole cadute

dalla mensa

a cui siedono i nobili di adesso

e chi li ascolta è solo un fesso.

C'è un'industria disinformatrice

a partire dalla cultura, dall'editrice,

arrivando a chi confeziona bugie sincere

talmente camuffate da sembrare vere.

Azione ben grave,

mentire

come servi

del capitale.

 

Gli scrivani che salvo io,

sono quelli che, dettati da un dio,

scrivono e riscrivono

la favola bella

della Buona Novella

dei beati

affamati

che saranno

saziati.

Siamo violini

suonati

dal vento,

ciò che scrivo lo sento, 

e poeta divento, 

se propago il vento

di una giustizia,

di un'utopia,

che è Vita,

Verità

e Via.





HOLTER CARDIACO

29 dicembre 2022

Lo sto indossando, per 24 ore,

e devo segnare gli eventi particolari

su un foglio, con l'ora.

Scrivo: 14:52 - poesia.

Amen (così sia!) 





IL RITORNO DELLA FIABA

30 dicembre 2022

 

In quattro giorni

ho veduto bambini ascoltare

fiabe recitate da un adulto.

Bambini interattivi e non passivi,

come noi, quelli del "perché?",

del "come mai?" e del "e poi?".

Se i bambini fanno domande

e non solo "oh, che meraviglia!"

a qualunque effetto 3d,

ma sanno apprezzare il tempo

che l'adulto gli dedica,

un dialogo sul piano della fantasia

è ancora possibile.

Il Nulla sarà fermato

e Fantàsia vincerà.

Non saranno i militari a vincere le guerre,

ma i maestri!


SE LA TEVZA GUEVVA MITVIDATICA

31 dicembre 2022

 

Se "la TEVZA GUEVVA mitvidatica"

non vi dice niente,

non avete mai avuto

quel supplente,

un professore diligente,

per se stesso estremo,

esigente.

Scrisse "De paupertate"

e la visse,

come un primo cristiano

o un francescano,

parco nella mensa,

negli abiti,

generoso,

premuroso.

Rileggerlo

è gratuito,

nel "dono sospeso",

troverete sue parole in chiaro latino,

riaffiorare

dal secolo passato,

come se un secondo millennio

non fosse terminato.

Beppe Ricciardi

c'invita, nel 2023,

a cambiar vita,

a scegliere la Povertà

come nuova sorella,

e in cambio

la Carità,

buona anche quella.

 

https://m.facebook.com/groups/726810017852392/permalink/1224843934715662/

 

"De paupertate"





DIETRO L'ANGOLO

31 dicembre 2022

 

Mi auguro

che tutti si abbia il necessario

e che ci si accontenti

del poco che riceviamo

in briciole cadute

inavvertitamente

dalla tavola

degli Epuloni del 2023.

L'alternativa,

sanguinosa,

sarebbe la ribellione.

Ma vincerebbero loro,

pagando il soldo

del tradimento mercenario.

 

Popolo bue,

state buoni, se potete!





CAREZZANDO UN CANE

31 dicembre 2022

 

Carezzando un cane,

dalla sua nuca, orizzontalmente,

seguendone il verso del pelo,

l'ultimo giorno dell'anno,

lui alza diritta la coda,

per dirti, perentoriamente

che anche il cane è finito.









VIETATI I BOTTI A KIEV

31 dicembre 2022 23:22

 

Coprifuoco e divieto

dei fuochi d'artificio

a Kiev questo Capodanno.

Vietato sostare all'aperto.

Raccomandano di rientrare,

il 31 dicembre.

Raggiungere i rifugi

in caso di allarme.

Putin non rispetta il DIVIETO, 

lancia i suoi missili MIR.




TORNA A CASA. LESSI!

1 gennaio 2023

 

Lessi il libro.

Vidi la serie tv.

Vidi il film.

Tanto caro mi fu quell'ermo collie.

Quanto il primo albero

della signora

del portone accanto.

Magari l'ultima crocchetta

venisse trangugiata

senz'acqua né fretta.

Eri un cane tanto bravo,

e con l'anno che è appena passato

ti trovo già molto cambiato.

Un cane perfetto,

sinché mi hai pisciato nel letto.

Il piumone bagnato

ha arricchito chi l'ha lavato.

Per fortuna c'è un doppione,

uno sdrucito piumone,

più un copriletto per l'estate,

un regalo del matrimonio

ma le membra son riparate

nelle umide giornate 

riscaldate.

Di ripisciarci non ci riprovare,

perché in camera non puoi entrare.

Non abbaiare se il cibo è poco...

Mantenerti magro

non è un gioco.

È una pena vederci da te contestare,

come un Giamburrasca collegiale.

"Pomodoro non gli dare,

mela e arancia da evitare." 

Così, per dirla tutta,

non ti diamo più la frutta.

Non di sole crocchette vive il cane,

ma di ogni sperduta briciola di pane!





BATTIATO

1 gennaio 2023

 

Dai tempi del Centro di gravità permanente

o da L’era del cinghiale bianco

non avevo preso mai in considerazione

l’acquisto di un suo disco

e pure l’ascolto in tivù o alla radio

mi procurava un fastidio

facendomi dubitare che la serie d’immagini orientali

nascondesse un nulla profondo.

La bassa stima che avevo di lui risalì

quando fece coppia con Alice,

un’artista sempre intensa,

di cui sentivo l’amore per il maestro.

Negli anni di lavoro, anche nel tempo libero,

ascoltavo poco i cantautori italiani,

ma quando Franco Battiato fece il gesto

del concerto a Baghdad

ne apprezzai il coraggio

e la sua determinazione controversa.

Più recentemente, giunsi a vedere

il video con Le nostre anime,

m’innamorai della sua sensibilità, che incontrò la mia.

Compatii la sua malattia

e ammirai il suo modo di affrontarla.

La sua morte ci colpì tutti

allo stesso modo

e fu un lutto nazionale

molto sentito.

Ascoltai Attraversando il bardo

per intero

e nella lettura di  Alba.

Piansi la sua perdita

e vissi un anno in cui ascoltai molti suoi concerti 

e brani del passato che non avevo mai ascoltato, 

compreso quello insieme a Giuni Russo, una voce

e una persona che ho amato quanto Alice.

Trovo che YouTube,

quasi ad ogni brano che ricerco,

alla fine dell’ascolto, mi propone Franco Battiato

e lascio andare i miei battiti del cuore

al suono della sua voce

e alle parole che intercetto.

La cura è il suo brano che pediligo

e ci sento promesse di un dio buono e protettivo

che mi ama senza pretendere, per come sono, creatura sua.

Franco è un fratello maggiore, un angelo.

Una guida nella mistica.

Aveva sentimenti universali.

Un cuore che abbraccia il mondo.

Genera miracoli.


TORNA A CASA. LESSI! e BATTIATO - Paolo Luporini e Patrizio Cozzani YouTube




PERTENECER

3 gennaio 2023

 

Appartenersi

non è possedere.

È essere in relazione.

Una relazione

liberamente scelta,

un legame chimicamente debole

che può rinsaldarsi,

senza obblighi,

per tutta la vita,

sinché morte non ci separi.

 

E la morte dell'altro...

è una sopravvivenza con un arto mutilato,

un ventricolo e un atrio

senza l'altra parte del cuore.

Una coppia interrotta

lascia una traccia nel suo membro

che resiste,

lanciato

in una vita propria

e nuova,

una prova,

che in amore vince

chi fugge,

ed è duro rimanere.

 

Eppure...

Un senso si trova.

Elaborato il lutto,

c'è una cura

di sé stessi,

dei figli,

degli amici,

del prossimo,

di una causa

o di un animale domestico,

una cura utile e simbiotica.

 

Ci si appartiene se si ha cura.

(L'uno dell'altro.)





TANTA NEVE

4 gennaio 2023

 

Questa mattina, fuori,

si stava bene.

Era tiepida, l'aria,

come vicino a un termosifone acceso

(io non li accendo più). 

Avevo tante commissioni da fare.

Le ho fatte in modo frenetico.

Commissioni da pensionato.

Ambulatori, farmacie,

pane, focaccia, la spesa, il cane.

Anche il pomeriggio era così,

ma non sono più uscito, con un sottofondo

della risorta Serie A.

In primo piano le mie relazioni nei social,

come le fitte corrispondenze

tra conoscenti lontani,

con calligrafie ed inchiostro.

A un certo punto,

Claudio mi ha ringraziato di una sciarpa.

Io non ne uso più.

Non ne ho nessuna.

Non le sopporto.

Ne faccio a meno

e non ho più il problema

dello stile con cui indossarla.

Vorrei invece dormire in un lungo sonno,

come in un Natale al paese,

risvegliarmi per scartare i doni,

ma, prima di farlo, ascoltare il silenzio 

della prima mattina di Natale,

guardar fuori

e vedere tutto bianco.

La neve.

Tanta.

Tanta.

Ovunque.

Sopra e intorno a ogni cosa.

Dimenticare i pacchetti dei doni,

calzare scarponi e cappotto,

sul pigiama,

sentire il freddo secco

con la calma di vento del Natale.

Assaporare lo scrocchio

dei cristalli di neve sotto i miei passi,

annusare l'aria, il profumo di camini accesi,

mangiare la neve insieme alla lana

dei guanti rossi,

farne una palla, rotolarla,

creare un pupazzo, donargli la mia sciarpa inutile.

 

Vorrei, domani, risvegliarmi così,

e vedere da vicino la Fontana

dimenticata aperta dagli operai

incuranti di un'allerta neve non pervenuta.

Sculture fantastiche di ghiaccio

scolpite dagli zampilli vivaci

ora cristallizzati

in un gelo fiabesco

di un incanto stregato.

 

Come quel ghiaccio,

così sono io,

paralizzato, un'acqua che pensa, 

sente, soffre, vorrebbe cantare,

ma perché cantare, se la voce non esce

e non c'è nessuno ad ascoltare?

 

Spegnete ogni altoparlante, ogni motore.

Lo sentite anche voi,

il silenzio della neve di quel Natale?


Tanta neve YouTube




SETTIMANA BIANCA

5 gennaio 2023

 

Senza neve.

Senza basse temperature.

Niente neve artificiale.

Impianti fermi.

"Sono tornata dalla montagna:

sono un po' terra terra... !". 



I LUNATICI

6 gennaio 2023

 

I lunatici,

parlando della Terra,

dicono:

"Il nostro satellite... ".



MANIFESTAZIONE (EPIFANIA)

6 gennaio 2023 

 

Il tempo passa. / È passata / anche la Befana 2023! /

Ha lasciato / le briciole / che il cane / ha leccato via. //








MI RIMBOCCAVA LE COPERTE

7 gennaio 2023

 

La Mamma,

lei...

mi rimboccava le coperte

e,

quando lo faceva,

con le sue raccomandazioni per la notte,

il suo "Sogni d'oro"

che io ho smesso di dire,

interrompendo un'amorevole tradizione

italiana,

lei,

mi procurava, insieme,

un sottile fastidio,

quello di essere imprigionato

in un letto di contenzione,

la fine dei giochi del giorno, 

e di essere,

allo stesso tempo,

oggetto della cura più amorevole

che io ricordi,

seguita dal bacio della "buonanotte"

che poi supplicai dalle fidanzate.

 

Arruolate come vice-mamme,

sembravano impacciate,

si abituavano all'idea della cura,

e poi, magari,

ricevevano il mio profondo abbraccio,

se dormivamo insieme,

nelle fughe

nascoste

ai genitori inconsapevoli.

Baci riaffiorati,

inutili come ricordi.

 

I ricordi sono inutili,

ma sono ancora potenti

e fanno soffrire.

Sono persone perdute

o abbandonate,

mai più,

ci dicono,

come il nero corvo:

"Mai più".







13 MLN IN VIAGGIO

8 gennaio 2023

 

Vedo e prevedo,

come già inizia a ridere

Joanni,

che il TG5

ci dica:

"Saranno 13 milioni,

gli italiani in viaggio,

per il rientro

dal ponte della Befana 2023.

Qualche ritardatario

rientrerà lunedì,

per evitare le code da bollino nero

in autostrada.

Molti l'hanno passato nelle città europee,

visitando mostre e monumenti."

Testo

di un palinsesto

sempre uguale 

sin da prima di Natale.






EUREKA!

8 gennaio 2023

Sono veramente felice!

Ho finalmente trovato...

La

QUADRETTATURA del CERCHIO!





IO NON HO PAURA!

8 gennaio 2023

 

...con quello che costa la luce... !




 


NONOSTANTE

8 gennaio 2023

 

...le spoliazioni

dei numerosi invasori,

barbari di ogni tipo,

franchi, normanni, arabi e barbareschi,

angioini, francesi, spagnoli, austriaci, borboni, inglesi, ancora tedeschi, americani, 

che ci hanno trattato come una colonia, 

l'Italia 

li ha fatti sempre mangiare tutti.

Ha tollerato evasori, corrotti, mafiosi,

golpisti, stragisti, poteri occulti,

e se l'è presa 

con i redditi di cittadinanza.

Con i teatri, i cinema, i giornali,

alla fame con i bar, i ristoranti, il turismo montano e balneare,

la benzina e i trasporti rincarato,

le sanzioni, l'inflazione,

in questa nazione,

se c'è ancora voglia di ridere,

non tutto è perduto!

Il Tempo bisognerà ritrovarlo,

per il futuro,

il Debito, ripagarlo!

Morti i boomer,

i Millennials, tra Dad e Cepu,

la Transizione ecologica la faranno,

come manovali,

nel Qatar! 




LO ZIO

11 gennaio 2023

 

È il padre dei vizi,

certo!

Gli telefono e,

al mio "Come va?",

si ripete nel mantra

"Tiriamo avanti".

Gli ripeto la battuta sul

povero Maradona

che tirava su col naso,

nel perenne raffreddore

che gli permetteva il gol di mano

che fece vincere il Mondiale.

 

Il salame era buono?

Mi spiega che un tempo

i maiali raggiungevano 200 chili,

oggi solo 100.

Non piace il grasso alle donne,

e il salame non è più buono.

È carne secca come bresaola stagionata.

 

Oggi il Milan batterà il Torino, la sua ex squadra.

Ora tifa Milan, perché almeno vince e gioca.

Gli chiedo cosa stava facendo.

Giocava a Machiavelli.

Gì chiedo di avvertire la sicura Luisa,

che si lamenta di avere un gioco chiuso,

che, se pesca una carta dal mazzo,

chiude.

Lui ride, lei ride,

e chiude (sic!).




DODICI GENNAIO 2023

12 gennaio 2023

 

Oggi è il 12 gennaio.

Dico a mio figlio

che mio zio Emilio

compirebbe 101 anni.

Medito di raccontargliene la storia.

Mi risponde che qualcun altro

ne compirebbe oggi

1051 precisi.

E taccio.

 

È duro parlare con un Millennial.












So che la poesia è

indispensabile, ma non saprei

dire per cosa.

Jean Cocteau


Informazioni sull'autore




Haiku del NON SAPREI

26 novembre 2022

ovvero Del peggio e del meglio

 

“Febo Conti, di Chissà chi lo sa?,

doveva annunciare il golpe Borghese?”

“Non saprei… “

 

ALEX Zanardi, 

"L'uomo che non saprei

mai essere" 

- Gabriele Romagnoli - 

 

 

Bìos

 

Bìos significa vita, in greco, indica le condizioni, i modi in cui si svolge la nostra vita. Zoé è dunque la vita che è in noi e per mezzo della quale viviamo (qua vivimus), bìos allude al modo in cui viviamo (quam vivimus), cioè le modalità che caratterizzano ad esempio la vita contemplativa, la vita politica ecc., per le quali la lingua greca usa appunto il termine bìos accompagnato da un aggettivo qualificante. Perciò questa collana comprende molti soggetti di genere diverso che, tutti, la riguardano.


 

Sherlock Holmes e le lucertole mongole che detestano i formaggi piccanti PAOLO LUPORINI

Il filatelista ovvero Il cielo sopra via Torino PAOLO LUPORINI

M'assale un Gubbio: Una noce sul vaso PAOLO LUPORINI

A PROPOSITO PAOLO LUPORINI

La Crociera dell'Ephemeris PAOLO LUPORINI

Grazia e Meraviglia PAOLO LUPORINI

éidos e sguardo PAOLO LUPORINI

Il compattamento-La colonia PAOLO LUPORINI

La Pietà di Soviore PAOLO LUPORINI

377, 5th Ave PAOLO LUPORINI

Klingon Musik PAOLO LUPORINI

La confidenza di Aurora PAOLO LUPORINI

Su giù PAOLO LUPORINI

Nasturzio PAOLO LUPORINI

SOTTO/SOPRA PAOLO LUPORINI

SINISTRADESTRA PAOLO LUPORINI

SPLIT  PAOLO LUPORINI

NORD-OVEST   PAOLO LUPORINI

IN VETTA   PAOLO LUPORINI

GLI SCOUT

CORSO CAVOUR 372   PAOLO LUPORINI

LA PIGRA BABY-SITTER   PAOLO LUPORINI

Poesie

VUOTO PAOLO LUPORINI

- Silloge breve. Cinquantanove poesie scritte in due mesi del 2021 e in quattro del 1982.

NOVUM CARMĔN PAOLO LUPORINI

- Silloge breve. Poesie dal 6 marzo 2021 al 10 settembre 2021. Le eccezioni confermano la regola.

FIORI DI SETTEMBRE PAOLO LUPORINI

- Terza raccolta di poesie.

SUDOKU… ma Godot!  PAOLO LUPORINI

- Vorrei strapparvi un sorriso… da quelle facce lunghe, aiutatemi ad aiutarvi. Un sorriso ci salverà.

PIANTO IL RISO   PAOLO LUPORINI

- Un sorriso, di questi tempi, sarebbe un gesto rivoluzionario, sovversivo.

UN ABBRACCIO  PAOLO LUPORINI

- È tempo di tornare ad abbracciarci! Almeno con il cuore.

CANI E LUPI  PAOLO LUPORINI

Vi riunite in branco / Contro i lupi della foresta / La lotta sarà aspra, / La difesa strenua.

IL SOSPIRO  PAOLO LUPORINI

-Dicono che i sospiri siano la risposta a tutte le domande rimaste sospese in aria; dicono che alcuni sospiri racchiudano in sé più amore di qualsiasi bacio; ma se l’uomo sospira, è per un motivo concreto: per non morire…

LA BELLEZZA DELLA SERA  PAOLO LUPORINI

«Ascolta… si fa sera.» Il fascino di una sera porta a una notte di promesse: Pace, Oblìo, Passione, a volte, meditazioni, progetti, sogni per l’indomani (che può non arrivare).

PESTE 2020  PAOLO LUPORINI

-Peste 2020 doveva essere un'opera profetica di Paolo Luporini ipotizzata già nel 2016, che anticipava i fatti di un'epidemia apocalittica del mondo della globalizzazione, in cui i muri risultano tentativi inefficaci e brutali per fermarla. Strumenti asociali di un'esagerata differenza di classi separate dal sopruso violento che ispirano la rivolta della solidarietà. L'aspetto corale, frammisto alle vicende dei singoli personaggi, con le loro scelte condiziona il corso degli eventi verso la rinascita sperata. Invece, superato dai fatti, si è trasformato nel titolo della decima raccolta di poesie, o meglio, pensierini, che rimuovono la realtà dei contagi e dei decessi e parlano della vita e della poetica in questi tempi di resistenza.

SOPRA LA PANCA  PAOLO LUPORINI

-11° libro di ‘pensierini’ di Paolo Luporini, iniziato l'11° giorno del settembre 2022, giorno di tragedie, libro che tratta invece di Felicità.

KILO   PAOLO LUPORINI

-Un chilo è un piccolo peso, solo dieci etti, ma può crescere, e la sua leggerezza diventare pesante, come il volume. Un tempo i volumi erano molto pesanti, i miei cerco di mantenerli leggeri, quando l’aria si fa pesante.

STRAMBATA   PAOLO LUPORINI

-A chi / ha / problemi / di rotta: / Fatevi guidare dal vento. / Godetevelo, tra i capelli, / affonderemo tutti!

NON SAPREI   PAOLO LUPORINI

-       Non è un dubbio, ma una scusa d’incompetenza.


 

Collaborazioni

No me faltes tu Francisco Humberto Gonzalez Reyes

 

La Fragranza del Clive Christian MIRKO FERRARINI

 

…di altre Fragranze MIRKO FERRARINI

 

La scia del suo profumo MIRKO FERRARINI

 

Gnocco pesto ELIO DOLCELLI, PAOLO LUPORINI

 

Cari coetanei ELIO DOLCELLI, PAOLO LUPORINI

 

QUANDO ELIO DOLCELLI, PAOLO LUPORINI

 

Umanità immagini e parole Autori Vari

 

 

 

Pubblicato nel gennaio 2023



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