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Visualizzazione dei post da aprile, 2021

Io e San Giorgio

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Paolo Luporini “Degno, San Giorgio (oh! con quest’occhi lassi il vedess’io) che innanzi a te ne l’armi, un popolo d’eroi vincente passi”  (Libro II: San Giorgio di Donatello – Giosuè Carducci Rime Nuove 1906) Il mio primo San Giorgio, che è un’uscita scout con attendamento che si svolge in un weekend vicino alla data del 23 aprile, il giorno in cui si celebra il santo che è una figura mitologica cristiana, simbolo della lotta tra la nuova religione e quelle pagane, simboleggiate dal drago, lo feci nel 1969 ai Casoni di Suvero. Le varie squadriglie raggiunsero il luogo del campo partendo da paesi differenti convergendo in tempi anche molto lontani l’una dall’altra. A noi Cervi toccò di partire da Rocchetta Vara. Era sera quando la corriera ci sbarcò ai piedi del paese. Il tempo era nuvoloso e minacciava tempesta. Alla luce delle torce Lorenzo Bellani, che è ora medico e opera nel basso Piemonte, il nostro caposquadriglia, ci radunò intorno alla cartina dell’Istituto Geografi

La malattia penitenziaria

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  Tra ingiustizie e disagi sociali. di Carmelo Musumeci da ilcarrettinonews La malattia penitenziaria è quella che affligge il nostro Paese, dove il carcere è visto come unica soluzione allo scontare le pene giudiziarie. Un’intervista a Carmelo Musumeci, attivista per i diritti carcerari, per comprendere cosa avviene dentro le Mura. “La nostra Costituzione parla di pena non parla mai di carcere” “La nostra Costituzione parla di pena non parla mai di carcere”. Questa affermazione proviene da  Carmelo Musumeci , membro della Comunità Papa Giovanni XXIII, scrittore, attivista per i diritti dei carcerati, e condannato all’ergastolo ostativo. Una frase che è simile ad una sentenza, un monito, che lo vede favorevole alle ultime dichiarazioni della Ministra della Giustizia,  Marta Cartabia , che ha sollevato la questione sul ruolo del sistema repressivo dei penitenziari italiani, e sostenitore delle pene alternative. Il mondo del carcere, sfortunatamente, non è conosciuto a pieno dalla societ

L'immaginazione al potere

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  L'immaginazione al potere. Con la mente sono nell'Altrove dove desidero essere. Trascendo I limiti del corpo fisico. Le cose accadono. Desideri s'avverano. Un mattino mi dirigo in un luogo familiare A una persona che vorrei tanto incontrare. Contemporaneamente c'incontriamo con lo sguardo. La gioia di un incontro casuale è  un momento di felicità  che racchiude già la separazione e un addio. Ma se è un arrivederci a presto  è una promessa di una rinnovata felicità. PL

Escatologia

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  Questa, nel "VUOTO", non la troverete. È fresca delle 5:08. ESCATOLOGIA Un mio problema È che mi sveglio presto Le 4:44 sono troppo presto Per chiunque Troppo tardi Per il fornaio Che so già al lavoro Alle 10 ci sarà il mio pane Cascasse il mondo. Il pensiero precoce Che muove alla parola È ancora la Scia Che lasciamo La traccia temporanea Del nostro passaggio Pensiero che Ugo Destinava alla tomba I sepolcri. Accantonato il tema Una scia resta. Presto si richiude Un mare la ricopre La vita riprende Senza di noi Mogli figli nipoti Svagati dimenticano Umanità immemore Di sforzi per il Regno Che non è di questa Terra Ma delle stelle. Paradiso personale Forse Chissà! Vivo per il No. Vivo anche senza. Come se non fosse. Non ne ho bisogno. Motivo i miei atti Per Necessità Non per un dio, Grato comunque Prono al Fato Ma piego il destino Con volontà Che s'accorda nei tempi Alla musica del Caso. Onore a Paul Auster Altro Camus Ha lasciato qualcosa. (La scia lasciata dal verbo la