Il pulsante rosso

di Paolo Luporini Fabrizio si stese sul letto e accese con fatica la TV (il software di quel nuovo modello non era tanto intuitivo). Selezionò un canale di video musicali. Con la sinistra cercò sul comodino le gocce delle lacrime artificiali. Con fastidio, con due dita della sinistra si teneva aperte le palpebre dell’occhio destro e attese che la pressione delle dita della destra sul flaconcino emettesse la sospirata goccia nell’occhio. Parte del liquido era riuscita a irrigare l’occhio, sofferente per la lunga visione degli schermi. Parte del liquido arrivò a bagnare la guancia, sulla quale passò il dorso della mano destra. Passò all’occhio sinistro e stette molti minuti con gli occhi chiusi, insofferente per l’ozio obbligato. La TV attaccò “Losing my religion”, un pezzo che musicalmente lo prendeva molto. Marta entrò nella stanza: “E’ oggi che Trump lascia?” “No, credo di no, manca qualche giorno ancora.” La domanda lo lasciò inquieto ma le note continuavano a infondergli...