Impressioni di novembre


Dritto e Rovescio 2.0 PS5 (Sony Corporation)

A cosa sto pensando? 

Faccio constatazioni su un lento ma drastico cambio di mentalità tra la mia generazione (o anche quella dei miei nonni) e quella invece di chi oggi è giovane. Ovvio è una generalizzazione. Esistono per fortuna gli individui che hanno impostazioni differenti tra le due categorie che estremizzo. Mentre noi somigliavamo ai nostri antenati ed eravamo formiche in una società che stava prendendo i connotati del consumo, i giovani di ora scelgono consumi diversi ma non hanno propensione al risparmio e alla progettualità. 

In certe cose possono essere anche molto parchi ma, non avendo il valore delle cose, possono spendere enormità per qualcosa di voluttuario che sentono indispensabile. E pure, spesso, non si preparano per acquisire competenze o strumenti per far fronte ai rischi o agli impegni del futuro. In famiglia mi è stato insegnato, come facevano i nonni materni contadini, di fare scorte per l'inverno. I nonni paterni, borghesi, cercavano di accumulare per gli eventuali periodi peggiori. Nonostante ciò, la guerra e le crisi economiche li hanno sopraffatti ma, con la loro mentalità operosa, si sono rialzati e qualcosa delle loro esperienze ce lo hanno insegnato. 

 

Noi, con una mentalità simile, abbiamo lavorato sodo per far fronte alle aumentate esigenze della vita moderna. Ci è mancato il tempo e la decisione per insegnare alcunché ai nostri giovani, che non credono nel domani e si sopravvalutano, credendo di poter superare le sfide immediate con la stessa prontezza con cui affrontano un videogioco. Per guarire un malato ci vuole un medico. Per essere un medico bisogna studiare anni. C'è stato pure il numero chiuso e abbiamo avuto i tagli alla sanità. Un manovale o un aggiustatutto non può fare l'ingegnere. 

Quando si dice che se in futuro avremo un problema di salute dovremo farci curare da un medico che ha studiato con la DAD, non facciamo una battuta ma affrontiamo un problema serio, almeno quanto il risultato della riforma gelminiana della scuola. Il frutto di questo attacco concertato contro le nuove generazioni che ne ha trasformato i giovani in consumatori senza criterio schiavi della console ci renderà una società senza know-how né skills, alla mercé degli stregoni e dei maghi, guidati da concorrenti di giochi televisivi buttatisi in politica.

Paolo Luporini 


Commenti

  1. Le tue considerazioni sono valide, per quanto sarei portato a non generalizzare.
    In ogni caso il senso del tuo ragionamento è didascalico, cela una morale: "Per fare un albero ci vuole il seme, per fare il seme ci vuole il frutto, per fare il frutto ci vuole l'albero..."!

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