HO COMMESSO UN REATO

Ho commesso un reato. 

Ho rubato. 

(Ho copincollato questo post dal diario FB di FRANCESCO TASSARA)

PL

"Circa un anno fa il nostro film SENZA PORTE NE’ FINESTRE, girato senza budget, vinse il primo premio al Festival di Marano (Napoli) nella sezione Fotogrammi dal carcere. Me lo ha ricordato Andrea, non me lo ricordavo più perché un anno fa mi sembra molti anni fa. Fu scritto insieme ai detenuti e da loro interpretato in circa un anno di faticoso lavoro. Qualcuno nel 2018, mentre lo giravamo, mi domandò come mai avessi voglia di fare un film in un carcere. Risposi che mi piacciono i problemi, so cosa sono i problemi e quanto abbiano bisogno di compagnia. Uno dei miei migliori amici è attualmente prigioniero (di chi? Di cosa? Perché?). Penso spesso a lui e a tutte le volte che per guardare il cielo deve allungare il collo e piegare la testa all’indietro contorcendola, perché in prigione le finestre sono concepite in una maniera per cui non si riesce a vedere fuori. Nemmeno il cielo, a volte. Perché la prigionia è ancora, contrariamente a quanto si dice, punitiva e non educativa, persino nelle architetture. Penso al suo piccolo figlio che cresce e a lui che non può vederlo. Penso a degli agenti, che dovrebbero rappresentare l’esempio, mentre invece gonfiano di botte un ragazzo, in un angolo scuro, dove nessuno può vedere. L’esempio di George Floyd non è lontano come si crede, è dietro ogni angolo un po’ più in ombra, accanto a noi. Queste cose non sono raccontate nel film, il film parla di sogni. Prima che il mio amico finisse dentro, ogni volta che ci vedevamo, gli chiedevo come stesse. Arrabbiato, rispondeva. Era sempre arrabbiato. La troppa rabbia lo ha fatto finire dentro. Penso che bisogna sempre più raccontare che vigono una giustizia e un sistema che sono ingiusti, che fabbricano rabbia e non sogni.

Questa sopra è la scheda del film, che ho trovato nel catalogo digitale del festival. Ringrazio tutti quelli che hanno avuto voglia di sognare, anche se rimango triste."

01/12/2020