Breve silloge Enero
Nubi
I cirri, gli zaffi rosa,
Molto pittorici, inseguiti dai fotografi,
Regalano allegria e dissipano i brutti pensieri
Quando ci sono loro, quelli non ce li hai proprio.
Merito del sole.
Con le nuvole a pecorelle, una mente artistica Disegna figure fantastiche
Ed è così che L'antilope Gina
Saltella nella savana del cielo
Ma arriva
Il drago
Che se la mangia.
Oppure, certi giorni,
La nube
Si fa cumulo dei redditi
Kappa pesante e nera
Opprime spirito (e respiro).
Tu chiamale, se vuoi,
"Alte pressioni".
Un fronte freddo
Che 'raggela'.
Vortici che turbinano
I turbinati.
Trombe d'aria,
"Tromba Marina!"
Imperativo categorico
"Fai il tuo dovere!"
"Ritira i panni... "
Che piove.
Pioggia del nostro scontento.
... O Ermione.
PL
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Quel che mi duole non è
(Omaggio a Pessoa)
Quel che mi duole non è
La serie infinita
Dei progetti mal riusciti
Ma i mai abbozzati,
I mai finiti.
Ho idee nel sonno
Che all'alba non trattengo
Forme senza forma
Abortite prima di nascere.
Soffro come una madre mancata
Cui manca un grembo pregno,
Promessa d'affetti
Futuro spezzato,
Potenza senz'atto,
Bellezza cui il fato rinuncia,
Volontà in vacanza.
PL
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E quindi uscimmo a riveder le stelle...
Secoli passati fa
Trovammo stupore
Provammo meraviglia
Ammirammo Bellezza
Scrutammo il cielo e le Stelle
Siamo caduti
Nell'indifferenza
Bello o brutto
È lo stesso
Resistiamo con il surrogato
Televisivo
Fatichiamo
A prender sonno
Ricerchiamo
Ricerchiamo
Uno stupore
Una Bellezza
Che non ritroviamo
Aprir la finestra
Non è sufficiente
Guardare in alto
Già qualcosa
Fuggire
A cielo aperto
PL
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