LA VEGLIA
LA VEGLIA
Siamo svegli,
Io e te,
Soli nella città.
Stanze,
Celle,
D'isolamento.
Ma io ti sento fratello,
Sconosciuto amico,
Tu mi appartieni,
Di te non so nulla,
Magari ascolti Dylan
O leggi Kavafis o Szymborska
Oppure prepari una torta,
Oggi hai gli esami del sangue
E covi presagi.
Ti prepari ad un viaggio
O un esame a Pisa.
Fai ginnastica o preghi,
Cazzeggi sui social
O guardi il soffitto
Paventando paure.
O culli il bambino
Per farlo dormire.
Non pianga,
Non piangere tu.
O piangi, fa bene,
A volte piangere
La mamma scomparsa
O un amore finito.
Vita sospesa, vita vissuta,
Vita vegliata,
Non più sonno,
Occhi aperti.
Io ti guardo e ti penso
E mi penso pensarti,
Tu oggetto io soggetto,
Tu soggetto io osservatore.
Chiudo la finestra,
È il mio turno.
Tu pensa a me.
Io dormo coi Beatles:
"Blackbird".
Questa poesia, insieme ad altre cinquantotto, è nella raccolta "VUOTO" acquistabile qui anche in e-book kindle.
Drammatico senso di solitudine e umanità. Sofferti destini comuni. La poesia di Paolo Luporini non lascia indifferenti!!!
RispondiEliminaSenso di solitudine ma anche profonda empatia nei confronti dell'altro, chiunque sia. Un appello alla fratellanza.
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