GAIA PUO' MORIRE

 



Paolo Luporini

S'imparano cose dalla Storia come dalle disgrazie. Ci sono disgrazie naturali che si scopre siano state causate dall'azione dell'uomo. Si è parlato di pangolini e pipistrelli o di esperimenti tossici nei laboratori batteriologici da cui 'è scappato' il virus. Ci si trova in guerre senza averle dichiarate. Io mi sono rassegnato alla stupidità dell'uomo, e così dei politici. Siamo tutti destinati a morire. Non escludo che lo faremo in un modo stupido. Le utopie, tipo quella immaginata da Adriano Sofri, se non sono difficili, sono impossibili, perché hanno a che fare con uomini stupidi che le sanno immaginare e da altri altrettanto stupidi che danno degli stupidi ai primi. Il quotidiano dei lavoratori, giornale scomparso da molti decenni, aveva in alto a destra, sulla copertina, la Lode del comunismo, un'utopia semplice che nessuno ha mai saputo realizzare, proprio perché l'uomo inquina il piatto dove mangia. In questa crisi nucleare di questi tempi, mi sovviene un pensiero non stupido ma mal posto che sinora ha funzionato, perché da un lato c'erano dei sovietici. E' il pensiero di Sting, il cantante, nella canzone Russians esprime la speranza che i russi amino anche loro i propri figli. Perché nessuno è in grado di esprimere la stessa speranza per i padri occidentali? E' la nostra parte del mondo che ha conquistato le colonie e non ha mai smesso di combattere per mantenerne i privilegi conquistati. I "realisti" ammettono che sia giusto continuare a vincerle, le guerre, per mantenere questo stato di cose. Se la Terra è un organismo vivente, però, se una sua parte sta molto male e un'altra gode di una salute più che perfetta, ci sarà una compensazione. Sotto forma di migrazioni, invasioni, rivoluzioni, pandemie che scombussolano l'ordine precedente rimescolando le carte di un gioco in cui per vincere si devono verificare equilibri in cui tutti vincano e stiano bene. E' la mia stupida utopia, perché non sono meno stupido di voi.

Nota a margine:
È ragionevole, chiunque lo capisce: è facile.
Non sei uno sfruttatore, lo puoi intendere.
Va bene per te, informatene.
Gli idioti lo chiamano idiota e, i sudici, sudicio.
È contro il sudiciume e contro l'idiozia.
Gli sfruttatori lo chiamano delitto.
Ma noi sappiamo:
è la fine dei delitti.
Non è follia ma invece
fine della follia.
Non è il caos ma
l'ordine, invece.
È la semplicità
che è difficile a farsi.



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