ABITUARSI ALLA BARA


Paolo Luporini 

Il mio genere di complottismo è analitico. Ricordo che già alla fine degli anni cinquanta della fine dello scorso millennio  uscì un rapporto scientifico della Massachusetts University che prevedeva per i nostri prossimi anni (2050) l'insostenibilità per il pianeta di una popolazione crescente a quei ritmi. Rimase lettera morta eccetto che per qualche stato in cui fu scoraggiato un secondo figlio, un altro in cui si praticò la sterilizzazione di massa e tra alcuni popoli europei fu accettata culturalmente la regolazione delle nascite con la contraccezione e altre scelte individuali. La popolazione mondiale è cresciuta moltissimo, però, e neppure le carestie, la siccità, il riscaldamento globale, le migrazioni, la desertificazione, l'aumento dell'allevamento intensivo e il consumo di acqua, pascoli e foreste, ha portato a scelte drastiche contro lo sfruttamento capitalistico delle risorse naturali, delle fonti energetiche non rinnovabili, che stanno avviandosi all'esaurimento, né contro l'uso della plastica, loro prodotto secondario altamente inquinante. I rifiuti ci sommergono e non c'è freno agli imballaggi per ragioni di marketing. Le lunghe filiere dei prodotti, le delocalizzazioni, fanno spostare senza senso le merci di qua e di là, inquinando. I meccanismi perversi che portano alla sofferenza di Gaia, che è la Terra come organismo vivente che vive di diversità e complessità, non permettono più l'armonia per colpa dell'impatto industriale umano. Statisti mondiali non ne abbiamo, s'è visto. Non hanno trovato accordi mondiali per il rispetto dei limiti nazionali di ecologia spicciola che sono riusciti ad imparare da scienziati poco ascoltati e male interpretati. Poiché gli oligarchi delle multinazionli hanno tutti, per ragioni anagrafiche, età che come speranza di vita hanno al massimo un ventennio, i loro obiettivi si fermavano a quel limitato periodo. Ora, masse di quindicenni e ventenni rivendicano il loro diritto di sopravvivere senza dover pagare i debiti ecologici di quelle generazioni di dirigenti, che però tengono salde in mano le leve del potere mondiale e hanno scelto, a mio parere, di accelerare la riduzione della popolazione mondiale con tutti i mezzi illeciti e immorali che comprendono morti per qualche miliardo di individui, che sono persone con loro storie personali, affetti familiari e di amicizia,, culture e tecnologie che andranno perdute. Viene sdoganata l'indifferenza, con il 'carpe diem', l'edonismi del tutto e subito nel consumo, per mantenere il gregge docile al macello. Il piano è cinico e crudele e manterrà il capitalismo e la divisione in classi sempre più distanti e separate, tra luoghi infernali e isole perfette con ogni conforto materiale e culturale, mentre i paria cadranno in un'incultura senza più coscienza della realtà. La fantascienza è il Verbo che si fa carne. C'è bisogno di rivoluzione oppure di abituarsi alla bara. 

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