A SILVIA
16 luglio 2022
A SILVIA
Silvia,
rimembri ancora
Quel
tempo della tua vita mortale,
Quando
beltà splendea
Negli
occhi tuoi ridenti e fuggitivi,
E tu,
lieta e pensosa, il limitare
Di
gioventù salivi?
Sì, è
Giacomo Leopardi.
Ti si
adatta moltissimo.
Quando
ti ho conosciuto, eri così.
Sembravi
assai contenta
Di
quel vago avvenir che in mente avevi.
Era
il maggio odoroso.
Voi
tre sempre insieme,
vi
vedevo scendere dal Costa
ed
io, con la mia Gilera, e i suoi occhi celesti,
sfrecciavamo
via, per un bacio aperitivo.
La
Vita ha preso il suo corso,
ti
ritrovo Poetessa
(nei
tuoi versi la vita c’è tutta!).
Noi
poeti, tuteliamo,
le
nostre sensibilità?
Un
sasso lanciato,
indietro
non torna.
Al
massimo trovi uno che te lo lancia addosso.
Il
Destino prescinde
dalla
malizia degli sciacalli
di
cui non si cura la leonessa.
Troveremo
tanti figli
di
cui essere madri e padri.
Nei
nostri cortei, Che speranze, che cori, o Silvia mia!
O
natura, o natura,
Perchè
non rendi poi
Quel
che prometti allor? perchè di tanto
Inganni
i figli tuoi?
Il
velo di Maya abbiamo strappato,
intravediamo
verità crudeli
ma
reagiamo donando affetto
e
aiuto, godendo dei sentimenti che apriamo
agli
altri come scrigni di fragoline di bosco
colte
dopo una dura salita
o
come borracce offerte nel deserto.
Un poeta fa questo!
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