LA MADONNA CHE RIDE
Edoardo Galatola
MIRACOLO! LA PRIMA MADONNA CHE RIDE
Magari! In realtà all'ennesima ripetizione, mi sembra a Trevignano, del trito spettacolo di una statuetta dozzinale che piange sangue e olio profumato mi è sgorgato: Marònna, n'ata vota! (Sotto stress la mia anima napoletana repressa talvolta fa capolino!).
Una Madonna che piange sangue è come il Ponte sullo stretto o la Riduzione delle tasse, un rito triste, stantio e senza fantasia a cui, chi vuole, finge di credere.
Ma l'intelligenza è un'altra cosa è così mi sono rivisto l'immortale Massimo Troisi in "Scusate il ritardo" del 1983 nel quale un apatico è sconsolato Vincenzo all'invito della madre devota e del prete in visita ad andare a vedere la Madonna che piange sangue risponde: "nun c'ha facc a vedé altra gente che piange"... "Sinceramente, se rideva ci venivo".
Don Pietro: "Sì, la Madonna rideva!"
Vincenzo: "Perché? Sempre miracolo è. Cioè na statua o ride o piange è nu miracolo"… "Non lo so, secondo me era meglio pure per voi, perché accussì o professore e' Napoli s'aveva sta' sulu zitto, perché il legno può trasudare mica può ridere. Si è mai visto un albero o una sedia che per improvviso cambiamento di temperatura 'Ahahah' , l'alberu cca seggia 'Hai visto? È cambiato il tempo'"
Ecco, fatto il dovuto omaggio al genio, quando vedrò una statua piegata dalle risate o un vaso che si sposta (questo era in "Ricomincio da tre") sarò pronto a credere anche alle promesse di un governo di destra (e non solo di destra…).
Datemi retta, concedetevi un Troisi ogni tanto.
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