DE RERUM NATURA
DE RERUM
NATURA
(i pensierini)
di
Paolo Luporini
Copyright © 2024 – DE RERUM NATURA
- Paolo Luporini –
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Codice ISBN:
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e create dall’AI.
Il font principalmente usato è il Liberation Sans,
facilitato per i dislessici
DEDICA
A Tito Lucrezio Caro,
che scrisse:
"Quando i poeti cominciarono a tramandare
le gesta compiute con i loro poemi:
la scrittura era stata trovata da poco.
per questo la nostra età
non può penetrare il passato
se non per le tracce
che la nostra mente
PER GIUDICARE LE POESIE
C'è un sistema semplicissimo e pratico per stabilire se una poesia è vera poesia: leggetela distrattamente, meccanicamente, senza il minimo sforzo, addirittura pensando ad altro. Se è poesia di quella buona, state pur certi che qualcosa vi entrerà nel cervello, vi toccherà come una punta. Perché la grande poesia contiene una carica di vita che basta toccarla inavvertitamente per ricevere una scossa. Naturalmente, per una totale comprensione, occorrerà in seguito starci su, leggerla e rileggerla. Ma una sommaria identificazione è facilissima. Come succede per i violinisti, che bastano quattro note per capire se sono grandi o no (mentre i pianisti sono un po' come i prosatori, prima di esprimere un giudizio, bisogna starli ad ascoltare lungamente e poi ancora pensarci su tre volte).
(Dino Buzzati, In quel preciso momento)
RINGRAZIAMENTI
RINGRAZIO
PL
LA NASCITA DI VENERE
Quando Dio pensò la Bellezza,
non creò Venere
dalla spuma del mare,
ma creò un cerchio perfetto.
È perfetto anche adesso.
Poi lo circondò con il tutto.
Al suo centro il vuoto,
cioè la mancanza
di tutto quello che è.
E così creò l'Amore.
Ogni cosa rispecchia
la bellezza di vuoto e di pieno.
Venere è questo.
È la conchiglia e la perla,
il vento e la calma,
il maschile e la donna,
il tutto ed il Nulla,
il mare e il secchiello,
la testa e il cappello.
È pure il male
che confina col bene,
il sangue e le vene.
Chi nel brutto vede il bello
è poi molto avanti,
nel mondo ci vede
le risa ed i pianti.
23 febbraio 2024
CHI SI RICORDA?
Ti chiederanno, in questura,
"Cosa ha fatto il 26 giugno 1982?"
Io mi ricordo che c'era il sole.
Mi sono svegliato né presto né tardi.
Ho trovato, nella sala,
tre rose gialle.
Al posto della colazione,
un piccolo dolcetto.
Una candeline accesa
vi stava sopra storta.
La cera colava a gocce
sul tavolo di cucina.
Non ricordo cosa feci fuori.
Non ricordo cosa mangiai.
Non ricordo come,
mi trovai al cine.
Non ricordo il film.
Né la parola FINE.
Ho impressa nella mente
la faccia di Franco
che mi aspettò fuori
per dirmi che ero orfano.
Fu la mia prima volta.
Lo sarà per sempre.
"Signor questore, lo ricordo bene".
27 febbraio 2024
DIPLOMAZIA
La sua lingua è il francese,
ma quel premier
non vi eccelle.
O è pazzo,
o ha calcolato
che gli ucraini
sono decimati,
i russi avanzeranno,
e i nostri e loro alpini
finiranno in frigo.
Napoleone ci è già cascato.
Gavette ucraine di ghiaccio.
Centomila è riduttivo.
27 febbraio 2024
M.C.D.
Il moderatore
trova
il massimo comun divisore
tra diversi
e ne prolunga il rapporto
in un contendere
all'unità tendere.
È un paciere
che se il dialogo ristagna,
entrambi li stuzzica
e di benzina bagna
lo stoppaccio incendiario
d'un argomento più vario.
È un'arte che tiene da una parte
restando in disparte.
Il rosso vince, il nero perde,
lo Zero sbanca tutti:
buoni, belli, cattivi, brutti.
28 febbraio 2024
ASPETTANDO PRIMAVERA
- - Omaggio a Raffaele Morelli
Intercetto un video sul godimento della propria
presenza interiore.
Ascolto e provo a seguirne i consigli.
I problemi sono presenti,
il dolore è lì, ad aspettarmi.
Apro una porta interiore, col caffè,
il caffè è lì, aspetta me.
La porta che ho aperto immagina
le immagini di un mio viaggio.
È un viaggio del passato,
ma potrebbe
essere un viaggio immaginato,
un viaggio da farsi,
o solo immaginato.
C’è un distacco, col passato,
e pure col futuro,
che sa dirmi, fatalistico: “Maktub”,
un arabo inventato,
che significa: “Così è”.
Il distacco è una regola
per cacciare indietro l’ansia,
e prender tempo, ma senza rimandare.
Il Necessario è la Porta,
una sosta,
per riprendere il giusto cammino.
28 febbraio 2024
EDUCAZIONE PERMANENTE
Un tempo c'era un dibattito
anche acceso
sulla formazione continua
e c'era chi la negava
decisamente,
asserendo che il carattere
si formi prima dei vent'anni.
Io penso ancora adesso
che si cambi spesso,
per non morire.
È proprietà dell'uomo
l'adattarsi a qualunque ambiente.
Lo dimostrano gli inglesi,
che bevono tè
in ogni parte del mondo,
Antartide ed Everest compresi.
Bevvero il tè nel deserto
e nei campi di prigionia
giapponesi,
per anni e mesi.
Sono cambiato anch'io,
per grazia di dio,
bevendo tè amaro
al San Bartolomeo,
mignolo alzato come cicisbeo.
È da molto che bevo tè cinesi,
russi, indiani, alla menta o gelsomino,
sempre variando miscela
mattino, pomeriggio, sera.
Non è il mio solo mutamento,
da ventiquattr'anni son contento
e cambio ogni giorno,
'mutatis mutandis',
la biancheria,
conservando la mercanzia.
Arriverà un giorno
quello del ritorno.
Cambierò ancora
in un trasloco,
il libro de "I Ching"
non è un gioco!
29 febbraio 2024
LA COMPLESSITÀ
La complicazione
è sempre più in agguato.
Sorprende da ogni lato.
Incombe in ogni aspetto della realtà.
Si complica con l'età.
Questo mondo corre.
Lo fa.
Non ce la fo.
Di più nin zo.
1 marzo 2024
(Giornata del ricordo della password "1234")
RESCUE
"Non è la bellezza che salverà il mondo,
o salverà noi:
è proprio l’opposto.
Il nostro compito
è tentare di salvare la bellezza.
(Philippe Daverio, Che cos’è la bellezza, 2022)
È un'operazione di salvataggio.
Ci vogliono i bagnini.
Meglio,
una bagnina in monokini.
Rosso,
ci vuole rosso.
2 marzo 2024
DE RERUM NATURA
Ho presentato
il mio "De rerum natura"
oggi stesso.
Alla fine della
presentazione
una signora mi fa:
"E il suo libro, dov'è, adesso?"
"Il mio libro non c'è.
È solo una scommessa.
Un pretesto per parlare di me,
della natura delle cose mie."
"No, perché credevo che già ci fosse,
ne ho visto la copertina
(sulla locandina)"
"Ne faccio uno al mese,
da ventisette mesi.
Se aspetta lo faccio.
È sicuro!", le ho detto.
Di nulla stai sicuro, ho pensato.
Domani l'ispirazione svanisce,
la penna impigrisce,
il tuo progetto, affondato,
stai sotto, affogato.
L'ho scritto or ora, 'sto verso,
e una rima è sgorgata dal Vuoto.
A capo, un rimato diverso
il nuovo pensierino è dettato.
Scommettete con me, in un pesce d'aprile,
che tra una luna gentile
il De rerum natura si potrà rinverdire
in un meriggio
di primavera sottile?
3 marzo 2024
INDOSSO CALZINI SPAIATI
Non guardatemi le caviglie.
Vedreste marchi Nike
e Robe di Kappa.
Perché buttare un calzino buono,
vedovo nella coppia,
se l'altro è defunto?
Meglio ritrovargli una single compagna,
per rinnovare l'amore di caviglie
che, sperabilmente, hanno tanta strada
da fare insieme.
Non è una caduta di stile,
ma alto impegno civile!
3 marzo 2024
ROSELITE-HETEROGENITE
Roselite Ca2Co(AsO4)2·2H2O , Heterogenite Co3+O(OH)
Bou Azzer Mine, Ouisselsate Caïdat, Amerzgane Cercle, Ouarzazate Province, Drâa-Tafilalet Region, Morocco
Field of View: 5.58 mm
Full-res: https://www.mindat.org/photo-1356819.html
A vein of black bubbles of Heterogenite amidst several light pink crystals of Roselite
Meraviglia per gli occhi ed il cuore
questo bel minerale
da tanto colore speciale.
Che artista, quel Gran Chimico
che saggiò tale formula;
un Gran Fisico
sagomò quei cristalli,
un Gran Musico
compose le sue vibrazioni perfette,
un quattro quarti costante
per un quarzo prestante.
Se sia un dio non lo credo,
semmai, uno pagano,
un Artista
col Gran Dono per la vista.
3 marzo 2024
(da un post di Gianandrea Ghirri)
STASI
Se non agiamo,
il nostro essere
non è.
Non è attività,
non è scelta,
non è intenzione,
non è interazione,
non è esplorazione,
non è meditazione,
non è indagine,
non è cambiamento,
non è sdegno,
non è impegno,
non è volontà,
non è riforma,
non è rivoluzione,
non è ricerca,
non è nulla.
È stasi.
Senz'altre frasi.
6 marzo 2024
NON SOLO GESÙ
Se parlo di quel Gesù,
uomo dio, capopopolo,
profeta, santo sacerdote,
piccolo falegname,
un bambino che giocava
con gli uccellini
e si perdeva nel Tempio,
lo faccio per la sua compassione,
la sofferenza di quei milioni
di palestinesi,
ebrei sterminati,
donne violate,
schiavi sfruttati,
disertori fucilati,
che finiscono su una croce
al posto mio,
che cerco Dio
per conto mio.
Urlano in coro
che era il loro.
7 marzo 2024
NON CAMBIATE L'ACQUA AI FIORI
Ve lo dico non tanto perché
non lo facciate,
ma perché proprio non li cogliate!
I fiori, rari o no,
stan bene dove stanno,
dove son sorpresa dall'affanno
del vivere tra il cemento
e quando una sortita
si fa
dalla città,
è scampagnata
In compagnia,
in accoppiata.
Non cogliete i fiori!
Non lo fate!
Se li portaste (a casa)
vedreste la morte
apparire
e quei bei fiori appassire.
Sarebbe come (in uno specchio)
vedervi velocemente vecchio.
Siete voi che appassite.
Se vi accorgete,
più non gioite.
Cambiate l'acqua al viso,
voi senza radici,
con acqua corrente
come pioggia di tamerici,
un volto dipinto senza cornici.
Un vaso non avete,
fiori in casa non ne prendete!
Minaccia o avvertimento
senza deterrente o spavento
sia un consiglio
di risparmio pure al figlio,
che sa ridere spontaneo
e gioire:
senza motivo
sa farsi divertire.
Felicità è diversa da agonia,
somiglia molto più ad incanto o magia.
A farti felice sarai mago
se a crear gioco e gioia ti darai spago.
7 marzo 2024
PIZZABALLA
"Pizzaballa...Giocavamo a "muretto"
con le figurine.
Si lasciavano cadere a turno
lungo un muretto,
poi quelle che erano, nella caduta a terra,
coperte dalle nostre,
diventavano nostra proprietà
e le nostre, coperte da quelle degli altri,
le perdevamo.
Caso, astuzia e ingenuità,
una delle tante metafore della vita."
(Gian Luigi Ago)
Il 'muretto'
è quanto di più 'zen'
si possa immaginare.
Per ogni successo 'zen'
bambini dobbiamo ritornare.
7 marzo 2024
SOTTO SCACCO
Bestemmia, quel pedone,
sotto lo scacco del cavallo,
due caselle avanti, una di lato,
sta per essere ammazzato.
Niente lo salva, dalla rovina,
nel difender la Regina,
non gl'importa più di quella,
nell'intento darle una sorella.
Qul solco nella palla della testa
dice tutto:
non è sorriso, ma pianto
del proprio lutto.
S'è detto Tutto!
7 marzo 2024
IL WEST
Vedo un western
e mi distraggo,
tra buoni, cattivi,
cattivi indiani e messicani,.
John Wayne, Winchester,
mitragliatrici Gatling,
ex sudisti, ubriaconi,
lo sceriffo, la maestrina,
il Saloon, la maitresse e la sposa indiana.
Penso che la Frontiera la trovammo, noi,
ragazzini cittadini,
nelle tende scout e nelle uscite,
che gli aspiranti chiamavano gite.
Cuocere alla Trapper,
bere l'acqua dei fagioli,
cavarsela da soli,
soffrire marciando mentre piove,
fu per noialtri scoprire terre nuove,
monti deserti,
foreste e spazi aperti.
Come nel mezzo della prateria,
là in cima, molto presso il cielo,
scoprimmo cosa sia
il significato vero del Vangelo.
Fu lo zaino caldo del fratello
portato alleggerendogli il fardello.
Il pane condiviso, spezzato,
l'acqua razionata, il boccone regalato.
La Luna, da poco conquistata,
il trampolino per lo spazio,
fu avventura annunciata.
Quel sogno umano dilazionato
l'ho accantonato
ma l'avventura ho trovato
nell'indagare tra le parole quei confini
che furono limiti ad altri destini
e la scoperta di nuovi pianeti
mutò in svelamenti di segreti
della mia stessa mente,
frontiera più complessa - è evidente! -
a un cittadino residente.
I recinti del fisico e delle mura
cadono a terra senza più paura,
gli alti voli sono salti di speranza futura.
"Imagine!", diceva Lennon,
"Futura", risponde Dalla,
che rilanciò quella palla.
7 marzo 2024
PENSIERINO AUTORIFERITO
Un tempo, ancora negli anni novanta,
pensavo che gli artisti e i letterati,
gli scrittori di romanzi e saggi,
fossero intellettuali con quattro palle,
persone speciali
che avevano molto studiato,
letto e sperimentato,
molto vissuti, almeno per sapere
di non plagiare nessuno,
di non copiare qualcuno,
non esser presi
...per il sedere.
Per i poeti, discorso a parte,
e copie
che regalavano ai parenti e colleghi,
partecipavano a premi
che vincevano a turno
e scambiavano le copie tra loro,
per simpatia
e cortesia.
Un pò così sono anch'io,
che non mi prendo sul serio,
come neppure, credo, faceva Berio.
Il successo è una variabile
del tutto improbabile.
Eppure mi do valore
perché ci metto il cuore
e spesso mi dico bravo
se nel racconto me la cavo.
Quattro o cinque
dei miei libri
son proprio buoni,
e, se li ho scritti io,
possono scriverli tutti quanti
e in un futuro saranno tanti
che di fogli sparsi in un cassetto
editeranno un libro perfetto
e il pdf, come una bibita,
si scambierà
...con il biglietto da visita.
7 marzo 2024
SCIENZA
La Scienza dice
che siamo ad un passo
dal far rinascere il mammouth...
Però...
Non fermiamo il riscaldamento globale.
Non avremo la neve.
7 marzo 2024
CHE PENA!
Vedere
giacere
invenduti
non letti
i libri.
8 marzo 2024
LA FESTA DELLE DONNE
Non vorrei parlare delle tante donne,
ma dell'unica donna che le è tutte.
Se parlo di Madonna,
lo faccio della Ciccone
come della moglie,
della madre,
della suora,
piango per l'Addolorata,
per la puttana,
la collega,
la maestra,
l'operaia,
l'infermiera,
la donna delle pulizie,
l'aberrazione della soldatessa,
l'abnegazione della dottoressa
e della scienziata.
Vorrei festeggiare quell'unica Madonna
a cui innalzo un Grazie.
Per tutto quanto.
8 marzo 2024
CHE ALTRA PENA!
Una libreria chiusa a chiave,
abbandonata,
trascurata,
di libri comprati mai letti
indice di malessere
di compulsione di acquisto
a causa di costante anelito
di ricerca di senso,
delusa dall'esistenza.
Una resa
della perdita di coscienza.
8 marzo 2024
SCRITTRICI DONNE
Tralasciamo il fatto
(increscioso!)
che la scrittrice
ebbe bisogno
di assumere uno pseudonimo
maschile
per sperare nel successo.
8 marzo 2024
CHIUDONO NEGOZI
I negozi di alimentari,
sempre più rari!
Ne chiude uno.
Oggi non riapre.
Dice il tiggì
che l'italiano riprende
a frequentare
l'acquisto in prossimità.
Bah!
Mi sembra irreale,
la notizia falsa è banale!
8 marzo 2024
STRINGO LA CINGHIA
Di un buco più stretta,
oggi, la cinghia.
Mi devo preoccupare?
La fame la sento.
Ne sono contento?!?
Che ceda
e si allunghi la cinghia,
non lo voglio pensare!
8 marzo 2024
PRECISO MEGLIO
Preciso meglio
ciò che dissi,
quando dissi:
"Dio c'è
(sempre meno tra la gente)
ma c'è.
È il nostro tessuto connettivo.
Non lo vedi
Perché
è scritto tra le righe."
Penso infatti
che tra le pieghe della realtà,
nei suoi anfratti,
nella siepe, oltre lei,
nelle frasi lasciate a metà,
nel pensiero vuoto,
nel balbettare,
nella diastole,
ci sia l'ascolto,
l'accoglienza
di quel che non ha parvenza,
che fa affiorare un volto,
un altro,
la causa della tua sussistenza.
Te lo devo anche dire?
(È la mamma!)
8 marzo 2024
" ...NON MANGERÀ"
"Chi non lavora non mangerà"
cantavano I comunisti,
che ora pensano:
"Chi non avrà pensioni... non camperà"
8 marzo 2024
Banksy due
"Dove vanno a finire i palloncini,
quando scappano di mano ai bambini?"
Mi sento come quella bambina,
da molti anni,
da che ho lasciato libero,
fuggire,
il cuore.
8 marzo 2024
FELICITÀ IN UNA CLESSIDRA
Esser stati felici.
Non averlo saputo.
Rimandarne il momento,
per ignavia
o stupidità
La sabbia
è quasi tutta passata.
9 marzo 2024
QUAL È IL MIO LUOGO?
Facile sarebbe dirsi
che abbiamo un posto nel cuore di Dio.
Non è la risposta che voglio dare io.
Ho un luogo del cuore
ed un momento speciale.
Attorno a un altare,
le sorelle e i fratelli,
bambini, ragazzi e neonati,
tre preti, i nostri canti,
una meditazione in silenzio,
quella pausa in comunione
con la radura, le fronde,
le onde - del vento -
che scarmiglia i capelli
e poi tace.
La Pace.
È un abbraccio, un addio.
Una dolce tristezza
smontare la croce, partire,
lasciare quei legni - in Paradiso.
10 marzo 2024
ASCOLTARE LE PAUSE
Tra un silenzio e un altro,
così come in un continuo chiacchiericcio
o nel dialogo,
ci sono pause che fanno rumore
e vanno ascoltate.
Ci dicono
di una guerra continua
tra chi fa guerra e chi l'amore,
chi fa paci guerreggiate,
chi sogna di fate,
fa discorsi,
mai i fatti,
chi dà fuori da matti,
chi lavora in silenzio
perché è mite
- Beato! -
e chi vorrebbe urlare rabbia
- e non può!
Chi pensa ad altro
e guida il proprio destino
non si cura di un Fato estraneo
che mai incrocerà il suo cammino.
Tiene così lontana la guerra dalla sua casa
e mostra un disegno di pace,
esempio per gli altri.
Atti di pace,
non paura
neppure eroico coraggio,
atti di pace, felice il suo assaggio.
10 marzo 2024
MADAMA LA MARCHESA!
Necessità fa sì che molti di noi
corrano il rischio costante
di sfrecciare sul precipizio
minacciando di precipitare
nel baratro
di una crisi nervosa.
Sono ritmi e affanni
a rischio di gravissimi danni,
ma "Andrà tutto bene!",
dicono tutti!
10 marzo 2024
CAUSA-EFFETTO
Se colpa dei divorzi
sono i matrimoni
e dei tradimenti della moglie
il troppo lavoro del marito,
la colpa della disoccupazione
italiana
è il lavoro nero degli stranieri
(non la ricerca padronale
del massimo profitto),
la causa delle piogge è l'acqua,
che quindi fa male, è provato!
Viva Enoch, l'inventore del vino!
Mollate il fiasco, che è meglio!
10 marzo 2024
PERFETTO?!?
L'ansia di essere perfetto
va incontro a un disagio
nascosto e benefico
che dirotta dall'obiettivo.
Non te ne devi dolere.
Accetta ciò che il destino ti dice:
chiudi gli occhi,
lascia scorrere l'immaginazione.
- Fiori di robinia scivolano
dai rami nel ruscello,
un bimbo pastore li guarda cadere. -
Una sorpresa potente
che illumina il destino.
Un'immagine come un sogno,
compare un cane che è simbolo
di caldi affetti, un compagno fidato
di futuro placato.
11 marzo 2024
SORRIDENTE STUPORE
Trovo quel divertimento,
di fronte a un post
intelligente di un amico
e provo lo stupore antico
di un neonato,
nella sua culla,
che con le apine si trastulla.
martedì 12 marzo 2024
IN PIEDI O SEDUTO
Un tale, in una sala gremita,
chiese agli uomini di alzarsi in piedi
e alle donne di restare sedute.
Disse che la letteratura ricordava
tutti gli scrittori, i poeti,
ma non Gaspara Stampa,
la pittura i grandi maestri
ma non Artemisia Gentileschi.
Altrettanto per la Scienza,
le scienziate sono rimaste
per troppo tempo sedute
mentre tutti gli uomini sono in piedi,
anche nelle aziende,
in politica, in famiglia.
La religione ne impone, spesso,
la sottomissione ai maschi.
Io, per mio conto,
non mi curo del mio genere alla nascita,
e non mi vedo né maschio né femmina,
eppure mi ci sono espresso,
maschilmente, nel sesso.
Sono paterno, è vero,
ma mi penso persona,
uno che pensa, sente, ragiona.
Non sto solamente in piedi.
A volte siedi,
a volte ti sdrai,
prono,
MAI!
12 marzo 2024
[1] Icona russa della Gran Madre delle Tre mani (in mostra al Museo diocesano in via del Prione SP, dalla collezione del chirurgo della mano prof. Renzo Mantero (Porto Venere, 11 febbraio 1930 – Pietra Ligure, 1º novembre 2012))
NUMERI DI ANDATE A CAPO
1. "Quando
2. si vuol bene
3. i numeri
4. non
...si contano".
Non si contano,
non si contano.
Non si contano.
da d. C.G.
14 marzo 2024
NOI E IL METEO
"Cosa farà, 'sto tempo?"
"Che t'importa?
Faccia quel che vuole.
Ci prendiamo quello che viene.
Siamo imperturbabili,
mica come lui!"
16 marzo 2024
DESOLATO TERRAZZINO
Trascurato luogo
tra le pertinenze,
sei come quelle assenze
di amici dimenticati,
derelitti,
incontrati,
trovati - sconfitti
dalle desinenze -
'relictis retibus',
di un antico verso
riesumato
se disperso.
Un latino
a capo chino
che sorride un'altra volta
dopo anni di
nascondimento
nel cortile senza vento
e senza sole
come antiche parole
che riporti alla vita,
sinché questa non è
finita.
16 marzo 2024
LA CATTIVA NOVELLA
La sentite, questa nuova aria sul viso,
un tepore alle spalle?
Nuociute nuove sensazioni,
il naso un po' si chiude,
il polline ti fa starnutire,
la temperatura aumenta.
Il corpo prova incerti disagi.
Sei fuori, tra la gente,
ciascuno ha progetti,
occupazioni, obiettivi,
tu, comprato il pane, ritorni,
ti rimetti a letto,
la Primavera, stagione nuova,
ti fa tossire, per san Giuseppe.
La farmacia aperta di turno
ti dice: "Complimenti! Lei ha vinto!
È il paziente zero
di un nuovo accidente!".
17 marzo 2024
COSA PENSO?
Che sarà una lunga convalescenza
dalla malattia supponente
del corretto e buon politico pensare
che sembra niente
ma sapeva amministrare
ciò che la retta conoscenza
lascia il campo vetusto e ragionato
al surreale e svagato
fantasioso improvvisato.
LUCI DA LABBRA
mi pare oggi bello e indovinato
perché è un quadretto
nuovo scoperto a caso e non pensato,
scrittura automatica e ignorante
dettata alla mente vuota
d'un dilettante
artista ambulante
che così attira
lo sguardo calato all'improvviso
sul cartellino del prezzo
di un prodotto di bellezza
che dona al viso
di chi l'indossa e a chi lo guarda
la bellezza di un riso
che non ritarda.
17 marzo 2024
DORMI, PICCOLINO
Ora dormi, piccolino,
avrai tempo per svegliarti,
spalancare gli occhi al mondo,
restarne vittima
o farti spazio.
La tua insonnia può aspettare,
da un momento a un altro
può arrivare,
io non fui tanto scaltro
da poterla scongiurare.
Vorrei dirti di evitare
ciò che ho fatto io, zigzagare
per mai terminare
quel viaggio diretto
nel mio luogo perfetto.
Il nostro posto nel mondo
è poi quello che in fondo
ci dà la pace
del sonno.
17 marzo 2024
VIRUS DA PAURA
Fu con la paura
che 190.517 italiani
esalarono l'ultimo.
Anche la tosse si era fermata,
nel torace stremato.
Un deliquio non più sonno,
agonia senza spasimo,
i polmoni si fermarono.
Ci fossimo fermati noi, PRIMA!
Messaggi ne avevamo avuti:
incendi colossali,
terremoti,
scioglimenti di ghiacciai,
innalzamento dei mari,
estinzioni di specie animali,
migrazioni epocali,
terrorismo, guerre,
bombardamenti, femminicidi,
ammazzamenti,
cieli e fiumi inquinati,
le malattie.
La causa,
la nostra follia.
Uomini
che vollero farsi re.
Dèi architetti...
senza fondamenta.
Il loro impero crolla.
Questa pausa illusa
prelude a una fine. Fermiamo i motori!
Umanità senza memoria,
finirà strozzata dalla sua gloria.
18 marzo 2024
FORZA CHE SPACCA!
"Mi viene da pensare
alle tante storie d'amore
pur nate nella guerra
e ai figli concepiti in quegli anni,
forza invincibile
di germogli sbocciati
dalle macerie.
18 marzo 2024
PEDACÌTO DE AMÒR
Un pezzettino di amore.
Venuto dal sesso, certo!.
Ventitrè cromosomi,
uno con la "Y",
sommati a un ovulo,
tutto l'amore
di nove mesi
di una mamma,
e un miracolo vede luce.
Meraviglia che un acido
(il DNA)
produca un dolce,
un pasticcino meringa
ripieno di panna e zucchero.
Bigné e cannolo,
pezzettino di amore
e dolcezza
che innesca
in due pseudo-nonni
la Bellezza.
18 marzo 2024
PARAFRASI DI UN VERSO
Due parole.
Lucrezio le butta lì.
Me le rammento da cinquant'anni:
'Lubrica saxa'.
Quanto mi sono piaciute!
Ci vedevo il muschio
strofinato dall'acqua limpida
di un ruscello
visto in una route
di rover scout
su una montagna
e il Panta rhei,
l'aforisma
di epicurei
simbolo
eterno del divenire
su cui tutto scivola
correndo
e non gli si resiste,
leviga tutto,
c'inciampi,
cadi.
Un dramma
che sbriciola tutto,
a capirlo,
non è poi così brutto.
18 marzo 2024
UNA DEFINIZIONE GENIALE
Una definizione geniale che ho trovato in un gruppo al quale sono iscritto dice, di un membro di un certo governo:
Miniministro
della cultura
altrui.
18 marzo 2024
Incrociando innocente le mani
Rimando...
a mente
il domani.
Quando...
presentemente
rimani.
Temporeggiando...
recentemente
ricordi lontani.
Amando...
con la mente
da anziani.
Terminando...
finalmente
i miei piani.
20 marzo 2024
L'ORO ZUCCHINO
L'oro zucchino
è salito alle stelle.
Finirà
che mangeremo quelle
Ciberemo d'aria e di cielo.
Come santa Teresa,
aboliremo la spesa.
21 marzo 2024
ARIEGGIARE LE STANZE
Arieggiate le stanze stantìe.
Fatelo al mattino,
piuttosto che alla sera,
fate entrare Primavera,
è un dovere che fa il paio
col dovere del fornaio.
21 marzo 2024
A GIAMBO
Una carezza l'ho donata,
corrispondenza profonda
l'ho data,
con un dritto rispondo,
è un affondo,
di parole ti circondo,
con cerchio tondo.
Un ascolto,
a Malvern rivolto.
Un poeta vivente,
che se tace acconsente,
ma se scrive in silenzio,
ci ricorda l'assenzio,
i poeti maledetti
di molti versi mai detti.
21 marzo 2024
DOMANI
Giovedì.
Dopo giovedì,
venerdì.
A volte sabato,
domenica
o lunedì.
Una volta nella vita,
mai.
Diamoci appuntamento
e non manchiamo alla parola data.
21 marzo 2024
- "Al 22, alle 18:30 da Gaia Fabbri!"
CAUSA DI FORZA MAGGIORE
Un fatto è rimandato.
Il tizio si è scusato.
Quattro parole da spavento.
Pensi a un lutto, una dipartita,
una tragedia della vita.
Invece, chissà, una diversa scelta,
una scusa inventata alla svelta.
O forse, troppo presto,
leggi il nome sul manifesto.
21 marzo 2024
DOVE SIAMO?
Dove siamo, noi?
Tra il vetro e l'argento
d'uno specchio rotto e spento.
21 marzo 2024
SORPRESA DI TERRAZZINO
Al mattino
dopo l'equinozio,
la scoperta dell'America!
Anche quest'anno imbarazzante
ha la Primavera!
Una promessa
da cui diffidare.
Ti avverte:
"Non illuderti,
non mantengo mai le promesse!".
22 marzo 2024
QUALE STUPITO SGUARDO
Guardi meravigliato
ogni dettaglio,
con la vista sfuocata
vedi macchie di colore
nei quadri inquadrati
in cornicette incorniciati,
ti emozioni ai pompelmi e limoni
in cucina,
carezzi e annusi un mandarino,
e, dalla stanza del figlio,
con sguardo sveglio,
presagisci tuo futuro di cortile
dai panni rossi stesi
dei tuoi scarsi cinque mesi.
22 marzo 2024
PARADISO SUL DIVANO
Sono qui,
abbracciato a mia moglie
e a un suo piccolo cugino,
e le dico:
"E se fosse così, il Paradiso?
Ci potrei anche stare!".
Lei impersona la Ragione:
"Pa', è tutto qui. Tu ci credi?".
Colgo l'attimo.
"Siamo epicurei faidate".
22 marzo 2024
RICOLLEGATO
(La mente ricollegata col cervello)
Inverti il codice
della carta,
alla seconda cifra subentra
il vuoto.
Un silenzio stampa
dell'autogoverno
confuso dall'alto dal padreterno.
Un calo di zuccheri,
lo stordimento
di un solo momento;
la giaculatoria storta
implora
che passi la mano
questa malora
ma lo fa piano
e la cassiera
d'esser pagata lo dispera.
Un doppio tentativo se n'è andato
il dito, cinque cifre tocca,
la chiave sblocca.
Ora lo sai,
la merce in borsa
e te ne vai.
Con ciò, che ti ho detto?
Se hai i numeri, è un mondo perfetto!
Se hai l'ombrello,
il tempo è sempre bello!
22 marzo 2024
LA CINCIALLEGRA
"Cos'avrà da cinciàe,
la cinciallegra,
tutto il giorno?"
mi vien da domandare,
ma lo capisco da me
che non sa
a cosa va incontro
oppure sa che,
come i villan,
"sempre allegri
bisogna stare
che il nostro piangere
fa male al re,
fa male al ricco
e al cardinale,
diventan tristi
se noi piangiam".
23 marzo 2024
MURI DEL MIO QUARTIERE
Di solito non amo i muri.
Sono muraglie e confini,
tengono lontani i popoli,
temono invasioni,
poi invece sono spostati
più avanti, più avanti.
Muri recintano proprietà,
come i recinti le terre,
reticolati e alte mura le carceri,
le sbarre le celle,
ma i miei muri
sono di case,
famiglie, scuole.
Sono come le siepi di aiuole,
cingono affetti e giovani fiori.
Talvolta, qui da noi,
vi spuntano affreschi e graffiti
che sono facili inviti
a un pensiero.
Un pensiero che vola,
è arte,
che nessuno poi tocca.
Un'arte che suona
una corda del cuore.
In un angolo buio
si scopron la pace e l'amore.
24 marzo 2024
PESS, PEV e PEA
Per tracciare i miei pensierini/mi son fatto/
i potenziali evocati./Naturalmente,/
li ho poi pubblicati.//
24 marzo 2024
IL SOLE
Fuori c'è il sole.
Mi faccio forza,
esco.
Non mi pento.
25 marzo 2024
Commemorazione del santo ladrone, che, avendo professato la fede in Cristo sulla croce, meritò di udire da lui: «Oggi con me sarai nel paradiso».
QUALE ATTENZIONE!
Con questa foto
attendo al tuo sguardo
al cartone amico,
tuo baby-sitter digitale
intelligente, artificiale,
che ti fa presente
che il mondo nuovo
è imminente.
Ti prepari,
mettiti in pari,
sii precoce ad imparare:
un'intero mondo
ti vuol sfidare.
25 marzo 2024
DUE STELLE MARINE
Sarà forse un
ricordo
di un'infanzia
del nostro mare
questa
fantasia oggi artificiale
di due rosse
stelle marine
spiaggiate a
San Terenzo
raccolte da me
bambino
con le
conchiglie che vedete.
Uno spettacolo
che non replica
più.
Mai più.
Mai.
Come il corvo
di Edgar Allan Poe.
Le ricordo
rosse.
Si toccavano.
Mamma,
ricordi?
26 marzo 2024
LA FOLLIA DI IERI
Se penso (è un
pensierino di oggi)
a ciò che mi
figuro per domani
e guardo
alle mie
paturnie di ieri
sorrido
e compatisco
quel ragazzo
che ai suoi
problemi
diventava
pazzo.
La vecchiaia
non è un
pranzo di gala.
Da ragazzo non
amavo,
le verdure,
solo una certa insalata:
il cicorino.
Ora mi piace
la minestrina
vegetale
di carote,
zucchini e patate
del mio
svezzamento.
Mi fa
contento.
27 marzo 2024
Bìos
Bìos significa vita, in greco, indica le condizioni, i modi in cui si svolge la nostra vita. Zoé è dunque la vita che è in noi e per mezzo della quale viviamo (qua vivimus), bìos allude al modo in cui viviamo (quam vivimus), cioè le modalità che caratterizzano ad esempio la vita contemplativa, la vita politica ecc., per le quali la lingua greca usa appunto il termine bìos accompagnato da un aggettivo qualificante. Perciò questa collana comprende molti soggetti di genere diverso che, tutti, la riguardano.
Sherlock Holmes e le lucertole mongole che detestano i formaggi piccanti PAOLO LUPORINI
Il filatelista ovvero Il cielo sopra via Torino PAOLO LUPORINI
M'assale un Gubbio: Una noce sul vaso PAOLO LUPORINI
A PROPOSITO PAOLO LUPORINI
La Crociera dell'Ephemeris PAOLO LUPORINI
Grazia e Meraviglia PAOLO LUPORINI
éidos e sguardo PAOLO LUPORINI
Il compattamento-La colonia PAOLO LUPORINI
La Pietà di Soviore PAOLO LUPORINI
377, 5th Ave PAOLO LUPORINI
Klingon Musik PAOLO LUPORINI
La confidenza di Aurora PAOLO LUPORINI
Su giù PAOLO LUPORINI
Nasturzio PAOLO LUPORINI
SOTTO/SOPRA PAOLO LUPORINI
SINISTRADESTRA PAOLO LUPORINI
SPLIT PAOLO LUPORINI
NORD-OVEST PAOLO LUPORINI
GLI SCOUT, racconti ASCI, AGI, AGESCI e MASCI PAOLO LUPORINI
CORSO CAVOUR 372 PAOLO LUPORINI
LA PIGRA BABY-SITTER PAOLO LUPORINI
IL LIBRINO DI RONNY STELLA PAOLO LUPORINI
UN RACCONTO DI NATALE PAOLO LUPORINI
LIBERTY BELL PAOLO LUPORINI
Poesie
VUOTO PAOLO LUPORINI
- Silloge breve. Cinquantanove poesie scritte in due mesi del 2021 e in quattro del 1982.
- Silloge breve. Poesie dal 6 marzo 2021 al 10 settembre 2021. Le eccezioni confermano la regola.
FIORI DI SETTEMBRE PAOLO LUPORINI
- Terza raccolta di poesie.
SUDOKU… ma Godot! PAOLO LUPORINI
- Vorrei strapparvi un sorriso… da quelle facce lunghe, aiutatemi ad aiutarvi. Un sorriso ci salverà.
- Un sorriso, di questi tempi, sarebbe un gesto rivoluzionario, sovversivo.
UN ABBRACCIO PAOLO LUPORINI
- È tempo di tornare ad abbracciarci! Almeno con il cuore.
CANI E LUPI PAOLO LUPORINI
Vi riunite in branco / Contro i lupi della foresta / La lotta sarà aspra, / La difesa strenua.
IL SOSPIRO PAOLO LUPORINI
-Dicono che i sospiri siano la risposta a tutte le domande rimaste sospese in aria; dicono che alcuni sospiri racchiudano in sé più amore di qualsiasi bacio; ma se l’uomo sospira, è per un motivo concreto: per non morire…
LA BELLEZZA DELLA SERA PAOLO LUPORINI
«Ascolta… si fa sera.» Il fascino di una sera porta a una notte di promesse: Pace, Oblìo, Passione, a volte, meditazioni, progetti, sogni per l’indomani (che può non arrivare).
PESTE 2020 PAOLO LUPORINI
-Peste 2020 doveva essere un'opera profetica di Paolo Luporini ipotizzata già nel 2016, che anticipava i fatti di un'epidemia apocalittica del mondo della globalizzazione, in cui i muri risultano tentativi inefficaci e brutali per fermarla. Strumenti asociali di un'esagerata differenza di classi separate dal sopruso violento che ispirano la rivolta della solidarietà. L'aspetto corale, frammisto alle vicende dei singoli personaggi, con le loro scelte condiziona il corso degli eventi verso la rinascita sperata. Invece, superato dai fatti, si è trasformato nel titolo della decima raccolta di poesie, o meglio, pensierini, che rimuovono la realtà dei contagi e dei decessi e parlano della vita e della poetica in questi tempi di resistenza.
SOPRA LA PANCA PAOLO LUPORINI
-11° libro di ‘pensierini’ di Paolo Luporini, iniziato l'11° giorno del settembre 2022, giorno di tragedie, libro che tratta invece di Felicità.
KILO PAOLO LUPORINI
-Un chilo è un piccolo peso, solo dieci etti, ma può crescere, e la sua leggerezza diventare pesante, come il volume. Un tempo i volumi erano molto pesanti, i miei cerco di mantenerli leggeri, quando l’aria si fa pesante.
-A chi / ha / problemi / di rotta: / Fatevi guidare dal vento. / Godetevelo, tra i capelli, / affonderemo tutti!
NON SAPREI PAOLO LUPORINI
-Non è un dubbio, ma una scusa d’incompetenza.
QUINDICI + QUINDICI PAOLO LUPORINI
-Quindicesimo libro dei miei pensierini.
VITA SEGRETA PAOLO LUPORINI
-Sedicesimo libro dei miei pensierini.
IL TORSOLO PAOLO LUPORINI
-Il torsolo è ciò che lasci di una mela. Sia che l’addenti, lavata o no, còlta dall’albero, rubata, o pagata all’ortolano, al verduraio o acciuffata in un supermercato, o in un banchetto della tua Fiera di San Giuseppe, ricordo di un carrettino che le vendeva caramellate davanti a scuola. È ciò che resta dopo averla gustata sino in fondo. Io, con la mia tecnica, ne lascio sempre una porzione minuscola, per i porci. Sono avido e parco, Di ciò che resta, ora ci gioco. Pinocchio si mangiò i torsoli che aveva in tasca. Ma questa è un’altra storia…
LA SOMBRA PAOLO LUPORINI
-La Sombra è ciò che lasci su una superficie, quando sei trafitto da un raggio di sole o da una fonte artificiale. La Sombra ti rincorre o ti anticipa e tu le zompi addosso con un salto, ma scompare, svanisce, se una nuvola appare o la pioggia la lava via.
L’ALBA, IL GIORNO DOPO PAOLO LUPORINI
-L’alba, il giorno dopo, presuppone una morte simbolica a sé stessi. Di questo, cercano di parlare molte delle poesie di questa raccolta. Possono essere ancora pensierini, non sopravvalutatemi (io stesso, spesso, faccio questo errore)!
RIPASSI PAOLO LUPORINI
-Ripassi la tua storia privata e collettiva e ricordi crocicchi della via, luoghi dove persone hanno disseminato tracce, lasciato segni di pista, minato i passaggi o costruito muri o ponti. Ripassarci per sminare, abbattere, ricostruire.
GARIBALDI PAOLO LUPORINI
–Garibaldi è presente a Spezia con un monumento molto bello e particolare, un monumento equestre in cui il cavallo è rampante e poggia solo su due zampe, quelle posteriori. Sono presenti targhe ricordo del suo passaggio, alcune nascoste che riservano sorprese, come questa fioritura che ogni anno si ripete nei Giardini pubblici della città, con rinnovata Meraviglia degli occhi e del cuore. Sono i segnali di una Bella Estate.
RIFUGI PAOLO LUPORINI
-Una raccolta che prende il nome dall’archetipo dei rifugi. Sono le antiche grotte riparo dei primitivi, nostri antenati, che hanno tramandato filogeneticamente il bisogno di ripararsi dai pericoli vitali. Sono oggi gli ospedali, domani le Case di cura, le RSA, dove la ricerca di un riparo è negata e vi si trova una definitiva condanna. A volte si scampa e il rifugio si trova poi nella sublimazione della religione, della socialità, dell’arte, di un hobby, degli affetti, rifugi molto più sicuri.
- Come suggerito dal film del 1953 TORNA! (Raffaello Matarazzo), e, meglio ancora, dal dialetto spezzino, l'invocazione è pure un fastidio di un ritorno che è una ripetizione, una condanna del già visto, ripetuto, noia petulante di un ritornello assordante.
IL DRAGO MANGIACOLORI PAOLO LUPORINI
- È l’eterna battaglia tra i colori e il grigio, messa in poesia, con i pensierini semplici o complessi che colorano anche le mie notti, i mattini, i meriggi, a volte i pomeriggi.
NUVOLE DI DRAGO PAOLO LUPORINI
-Trovare il titolo di un XXV libro di pensierini diventa complicato. E così richiamo in servizio il drago, simbolo della Natura e del paganesimo in lotta con il nuovo che lo sconfigge, ma il drago e le sue nuvole spazzano con un colpo di coda gli sforzi umani e artificiali. Le nuvole di drago sono un cibo cinese delizioso a base di gamberetti, i draghetti dell'acqua che somigliano al dragone.
LA CALMA AI CALMI PAOLO LUPORINI
-La calma, se uno non ce l’ha, uno mica se la può dare… direbbe un Renzo Tramaglino scimmiottando Don Abbondio. È proprio la stessa cosa che con il coraggio. Però, se il coraggio può non venire mai, neppure quando ne servirebbe un sacco, la calma viene, ed allora non c’è più nulla da fare.
TRENTA DENARI PAOLO LUPORINI
- Trenta denari, il prezzo del tradimento per antonomasia, e Giuda li accettò forse controvoglia, mentre le sue intenzioni sono ancora adesso, dopo che tutti i cristiani le hanno meditate, misteriose. Talvolta il tradimento è necessario, se il tradito è andato troppo oltre o ha fatto troppo poco e ha deluso. Le aspettative che abbiamo sugli altri sono forse troppo esagerate? Pretendiamo ciò che neppure noi sapremmo dare? Sono frutto di opinioni sbagliate? Cerchiamo di non deludere…
DE RERUM NATURA PAOLO LUPORINI
- DE RERUM NATURA di Tito Lucrezio Caro, poeta e filosofo romano, epicureo, è un’opera che ancora mi affascina, io la studiai in latino, declamandola in metrica. Scrivere un libro di pensierini con questo titolo non è un atto di presunzione, ma un pretesto per rileggerlo, ristudiarlo e trarne ispirazione per altri pensierini che si aggiungono a una lunga serie, un discorso non ancora interrotto sulla natura delle cose, delle idee, dei miei sentimenti e delle emozioni, della mia percezione dell’esterno da me, che sento oggi pure dentro di me e parte del Tutto, quell’Uno a cui tutto rimanda.
"Paolo, quale dei tuoi 18 libri di pensierini consigli?"
["TORNA!, ancora questa battuta stantia!"]
Collaborazioni
No me faltes tu Francisco Humberto Gonzalez Reyes cartaceo e Kindle
La Fragranza del Clive Christian MIRKO FERRARINI
…di altre Fragranze MIRKO FERRARINI
La scia del suo profumo MIRKO FERRARINI
Gnocco pesto ELIO DOLCELLI, PAOLO LUPORINI
Cari coetanei ELIO DOLCELLI, PAOLO LUPORINI
QUANDO ELIO DOLCELLI, PAOLO LUPORINI
Umanità immagini e parole Autori Vari
I RAGAZZI DELLE ACACIE ENRICO CASTAGNA
Pubblicato nel marzo 2024
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