DE RERUM NATURA

 


 

DE RERUM 

NATURA

 

(i pensierini)

di

Paolo Luporini

 







Copyright © 2024 – DE RERUM NATURA

- Paolo Luporini –

 

Tutti i diritti riservati.

Codice ISBN:

Foto o disegni di Paolo Luporini, oppure immagini dal web

e create dall’AI.

Il font principalmente usato è il Liberation Sans,

facilitato per i dislessici







DEDICA

 

A Tito Lucrezio Caro,

che scrisse:

"Quando i poeti cominciarono a tramandare

le gesta compiute con i loro poemi:

la scrittura era stata trovata da poco.

per questo la nostra età

non può penetrare il passato

se non per le tracce

che la nostra mente

ci lascia intravedere."





L'IMMAGINE DI COPERTINA
È LA NASCITA DI VENERE di Sandro Botticelli, e la modella fu Simonetta Vespucci.
Pare che, alla sua epoca, Simonetta Vespucci fosse così bella ed affascinante da esser soprannominata la "Senza Paragoni".
Nonostante fosse sposata, anche Giuliano de' Medici, fratello minore di Lorenzo il Magnifico, ne rimase folgorato e, dopo la sua morte, Giuliano non amò più nessun'altra donna. 

Sandro Botticelli, uno dei più grandi pittori del Rinascimento, era così ossessionato dalla sua bellezza che la scelse come sua musa e la dipinse in molte opere divenute capolavori immortali dell’arte come “la Primavera” e la “Nascita di Venere”, dove lei è raffigurata come Venere emergente dalle acque. 

Simonetta Vespucci morì tragicamente di tisi nel 1476, a soli 23 anni, lasciando un vuoto nel cuore di coloro che l'avevano amata. 
Per onorare la sua memoria, Lorenzo il Magnifico scrisse un sonetto in cui la definisce: "O chiara stella che co' raggi tuoi / togli alle vicine stelle il lume".

I suoi capelli biondi, i suoi occhi chiari e magnetici, i suoi lineamenti angelici, restano, rimangono immortali grazie al genio di Botticelli.

(da un post di Andrea Giorgio)






PER GIUDICARE LE POESIE

C'è un sistema semplicissimo e pratico per stabilire se una poesia è vera poesia: leggetela distrattamente, meccanicamente, senza il minimo sforzo, addirittura pensando ad altro. Se è poesia di quella buona, state pur certi che qualcosa vi entrerà nel cervello, vi toccherà come una punta. Perché la grande poesia contiene una carica di vita che basta toccarla inavvertitamente per ricevere una scossa. Naturalmente, per una totale comprensione, occorrerà in seguito starci su, leggerla e rileggerla. Ma una sommaria identificazione è facilissima. Come succede per i violinisti, che bastano quattro note per capire se sono grandi o no (mentre i pianisti sono un po' come i prosatori, prima di esprimere un giudizio, bisogna starli ad ascoltare lungamente e poi ancora pensarci su tre volte).

(Dino Buzzati, In quel preciso momento)





RINGRAZIAMENTI

 

RINGRAZIO


PL









LA NASCITA DI VENERE

Quando Dio pensò la Bellezza,

non creò Venere

dalla spuma del mare,

ma creò un cerchio perfetto.

È perfetto anche adesso.

 

Poi lo circondò con il tutto.

Al suo centro il vuoto,

cioè la mancanza

di tutto quello che è.

E così creò l'Amore.

 

Ogni cosa rispecchia

la bellezza di vuoto e di pieno.

Venere è questo.

È la conchiglia e la perla,

il vento e la calma,

il maschile e la donna,

il tutto ed il Nulla, 

il mare e il secchiello,

la testa e il cappello.

 

È pure il male

che confina col bene,

il sangue e le vene.

Chi nel brutto vede il bello

è poi molto avanti,

nel mondo ci vede

le risa ed i pianti.

 

23 febbraio 2024




CHI SI RICORDA?

 

Ti chiederanno, in questura,

"Cosa ha fatto il 26 giugno 1982?"

Io mi ricordo che c'era il sole.

Mi sono svegliato né presto né tardi.

Ho trovato, nella sala,

tre rose gialle.

Al posto della colazione,

un piccolo dolcetto.

Una candeline accesa

vi stava sopra storta.

La cera colava a gocce

sul tavolo di cucina.

Non ricordo cosa feci fuori.

Non ricordo cosa mangiai.

Non ricordo come,

mi trovai al cine.

Non ricordo il film.

Né la parola FINE.

Ho impressa nella mente

la faccia di Franco

che mi aspettò fuori

per dirmi che ero orfano.

Fu la mia prima volta.

Lo sarà per sempre.

"Signor questore, lo ricordo bene".

 

27 febbraio 2024





DIPLOMAZIA

La sua lingua è il francese,

ma quel premier

non vi eccelle.

O è pazzo,

o ha calcolato

che gli ucraini

sono decimati,

i russi avanzeranno,

e i nostri e loro alpini

finiranno in frigo.

Napoleone ci è già cascato.

 

Gavette ucraine di ghiaccio.

Centomila è riduttivo.

 

27 febbraio 2024




M.C.D.

 

Il moderatore

trova

il massimo comun divisore

tra diversi

e ne prolunga il rapporto

in un contendere

all'unità tendere.

È un paciere

che se il dialogo ristagna,

entrambi li stuzzica

e di benzina bagna

lo stoppaccio incendiario

d'un argomento più vario.

È un'arte che tiene da una parte

restando in disparte.

Il rosso vince, il nero perde,

lo Zero sbanca tutti:

buoni, belli, cattivi, brutti.

 

28 febbraio 2024





ASPETTANDO PRIMAVERA

 

-   - Omaggio a Raffaele Morelli

 

Intercetto un video sul godimento della propria

presenza interiore.

Ascolto e provo a seguirne i consigli.

I problemi sono presenti,

il dolore è lì, ad aspettarmi.

Apro una porta interiore, col caffè,

il caffè è lì, aspetta me.

La porta che ho aperto immagina

le immagini di un mio viaggio.

È un viaggio del passato,

ma potrebbe

essere un viaggio immaginato,

un viaggio da farsi,

o solo immaginato.

C’è un distacco, col passato,

e pure col futuro,

che sa dirmi, fatalistico: “Maktub”,

un arabo inventato,

che significa: “Così è”.

Il distacco è una regola

per cacciare indietro l’ansia,

e prender tempo, ma senza rimandare.

Il Necessario è la Porta,

una sosta,

per riprendere il giusto cammino.

 

28 febbraio 2024



EDUCAZIONE PERMANENTE

 

Un tempo c'era un dibattito

anche acceso

sulla formazione continua

e c'era chi la negava

decisamente,

asserendo che il carattere

si formi prima dei vent'anni.

 

Io penso ancora adesso

che si cambi spesso, 

per non morire.

È proprietà dell'uomo

l'adattarsi a qualunque ambiente.

Lo dimostrano gli inglesi,

che bevono tè

in ogni parte del mondo,

Antartide ed Everest compresi.

Bevvero il tè nel deserto

e nei campi di prigionia

giapponesi, 

per anni e mesi.

 

Sono cambiato anch'io,

per grazia di dio,

bevendo tè amaro

al San Bartolomeo,

mignolo alzato come cicisbeo.

È da molto che bevo tè cinesi,

russi, indiani, alla menta o gelsomino, 

sempre variando miscela

mattino, pomeriggio, sera.

 

Non è il mio solo mutamento,

da ventiquattr'anni son contento

e cambio ogni giorno,

'mutatis mutandis',

la biancheria,

conservando la mercanzia.

 

Arriverà un giorno

quello del ritorno.

Cambierò ancora

in un trasloco,

il libro de "I Ching"

non è un gioco!

 

29 febbraio 2024




LA COMPLESSITÀ

 

La complicazione

è sempre più in agguato.

Sorprende da ogni lato.

Incombe in ogni aspetto della realtà.

Si complica con l'età.

Questo mondo corre.

Lo fa.

Non ce la fo.

Di più nin zo.

 

1 marzo 2024

(Giornata del ricordo della password "1234")




RESCUE

 

"Non è la bellezza che salverà il mondo,

o salverà noi:

è proprio l’opposto.

Il nostro compito

è tentare di salvare la bellezza.

 

(Philippe Daverio, Che cos’è la bellezza, 2022)

 

È un'operazione di salvataggio.

Ci vogliono i bagnini.

Meglio,

una bagnina in monokini.

 

Rosso,

ci vuole rosso.

 

2 marzo 2024




DE RERUM NATURA

 

Ho presentato 

il mio "De rerum natura"

oggi stesso.

Alla fine della 

presentazione

una signora mi fa:

"E il suo libro, dov'è, adesso?"

"Il mio libro non c'è.

È solo una scommessa.

Un pretesto per parlare di me,

della natura delle cose mie."

"No, perché credevo che già ci fosse,

ne ho visto la copertina

(sulla locandina)"

"Ne faccio uno al mese, 

da ventisette mesi.

Se aspetta lo faccio.

È sicuro!", le ho detto.

 

Di nulla stai sicuro, ho pensato.

Domani l'ispirazione svanisce,

la penna impigrisce,

il tuo progetto, affondato,

stai sotto, affogato.

 

L'ho scritto or ora, 'sto verso,

e una rima è sgorgata dal Vuoto.

A capo, un rimato diverso

il nuovo pensierino è dettato.

 

Scommettete con me, in un pesce d'aprile,

che tra una luna gentile

il De rerum natura si potrà rinverdire

in un meriggio 

di primavera sottile?

 

3 marzo 2024




INDOSSO CALZINI SPAIATI

 

Non guardatemi le caviglie.

Vedreste marchi Nike

e Robe di Kappa.

Perché buttare un calzino buono,

vedovo nella coppia,

se l'altro è defunto?

Meglio ritrovargli una single compagna,

per rinnovare l'amore di caviglie

che, sperabilmente, hanno tanta strada

da fare insieme.

Non è una caduta di stile,

ma alto impegno civile!

 

3 marzo 2024




ROSELITE-HETEROGENITE

 

Roselite Ca2Co(AsO4)2·2H2O , Heterogenite Co3+O(OH)

 

Bou Azzer Mine, Ouisselsate Caïdat, Amerzgane Cercle, Ouarzazate Province, Drâa-Tafilalet Region, Morocco

 

Field of View: 5.58 mm

Full-res: https://www.mindat.org/photo-1356819.html

A vein of black bubbles of Heterogenite amidst several light pink crystals of Roselite

 

Meraviglia per gli occhi ed il cuore

questo bel minerale

da tanto colore speciale.

Che artista, quel Gran Chimico

che saggiò tale formula;

un Gran Fisico

sagomò quei cristalli,

un Gran Musico

compose le sue vibrazioni perfette,

un quattro quarti costante

per un quarzo prestante.

Se sia un dio non lo credo,

semmai, uno pagano,

un Artista 

col Gran Dono per la vista.

 

3 marzo 2024

(da un post di Gianandrea Ghirri)

 

 


STASI

 

Se non agiamo,

il nostro essere

non è.

 

Non è attività,

non è scelta,

non è intenzione,

non è interazione,

non è esplorazione,

non è meditazione,

non è indagine,

non è cambiamento,

non è sdegno,

non è impegno,

non è volontà,

non è riforma,

non è rivoluzione,

non è ricerca,

non è nulla.

È stasi.

Senz'altre frasi.

 

6 marzo 2024




NON SOLO GESÙ

 

Se parlo di quel Gesù,

uomo dio, capopopolo,

profeta, santo sacerdote,

piccolo falegname,

un bambino che giocava

con gli uccellini

e si perdeva nel Tempio,

lo faccio per la sua compassione,

la sofferenza di quei milioni

di palestinesi,

ebrei sterminati,

donne violate,

schiavi sfruttati,

disertori fucilati,

che finiscono su una croce

al posto mio,

che cerco Dio

per conto mio.

 

Urlano in coro

che era il loro.

 

7 marzo 2024




NON CAMBIATE L'ACQUA AI FIORI

 

Ve lo dico non tanto perché

non lo facciate,

ma perché proprio non li cogliate!

I fiori, rari o no,

stan bene dove stanno,

dove son sorpresa dall'affanno

del vivere tra il cemento

e quando una sortita

si fa

dalla città,

è scampagnata

In compagnia,

in accoppiata.

 

Non cogliete i fiori!

Non lo fate!

Se li portaste (a casa)

vedreste la morte

apparire

e quei bei fiori appassire.

Sarebbe come (in uno specchio)

vedervi velocemente vecchio.

Siete voi che appassite.

Se vi accorgete,

più non gioite.

 

Cambiate l'acqua al viso,

voi senza radici,

con acqua corrente 

come pioggia di tamerici,

un volto dipinto senza cornici.

 

Un vaso non avete,

fiori in casa non ne prendete!

Minaccia o avvertimento

senza deterrente o spavento

sia un consiglio

di risparmio pure al figlio,

che sa ridere spontaneo

e gioire:

senza motivo

sa farsi divertire.

 

Felicità è diversa da agonia,

somiglia molto più ad incanto o magia.

 

A farti felice sarai mago

se a crear gioco e gioia ti darai spago.

 

7 marzo 2024




PIZZABALLA

 

"Pizzaballa...Giocavamo a "muretto"

con le figurine.

Si lasciavano cadere a turno

lungo un muretto,

poi quelle che erano, nella caduta a terra, 

coperte dalle nostre,

diventavano nostra proprietà

e le nostre, coperte da quelle degli altri,

le perdevamo.

Caso, astuzia e ingenuità,

una delle tante metafore della vita."

(Gian Luigi Ago)

 

Il 'muretto'

è quanto di più 'zen'

si possa immaginare.

Per ogni successo 'zen'

bambini dobbiamo ritornare.

 

7 marzo 2024



SOTTO SCACCO

 

Bestemmia, quel pedone,

sotto lo scacco del cavallo,

due caselle avanti, una di lato,

sta per essere ammazzato.

Niente lo salva, dalla rovina,

nel difender la Regina,

non gl'importa più di quella,

nell'intento darle una sorella.

Qul solco nella palla della testa

dice tutto:

non è sorriso, ma pianto

del proprio lutto.

S'è detto Tutto!

 

7 marzo 2024




IL WEST

 

Vedo un western

e mi distraggo,

tra buoni, cattivi, 

cattivi indiani e messicani,.

John Wayne, Winchester,

mitragliatrici Gatling,

ex sudisti, ubriaconi,

lo sceriffo, la maestrina,

il Saloon, la maitresse e la sposa indiana.

 

Penso che la Frontiera la trovammo, noi,

ragazzini cittadini,

nelle tende scout e nelle uscite,

che gli aspiranti chiamavano gite.

Cuocere alla Trapper,

bere l'acqua dei fagioli,

cavarsela da soli,

soffrire marciando mentre piove,

fu per noialtri scoprire terre nuove,

monti deserti,

foreste e spazi aperti.

 

Come nel mezzo della prateria,

là in cima, molto presso il cielo,

scoprimmo cosa sia

il significato vero del Vangelo.

Fu lo zaino caldo del fratello

portato alleggerendogli il fardello.

Il pane condiviso, spezzato,

l'acqua razionata, il boccone regalato.

 

La Luna, da poco conquistata,

il trampolino per lo spazio,

fu avventura annunciata.

Quel sogno umano dilazionato

l'ho accantonato

ma l'avventura ho trovato

nell'indagare tra le parole quei confini

che furono limiti ad altri destini

e la scoperta di nuovi pianeti

mutò in svelamenti di segreti

della mia stessa mente,

frontiera più complessa - è evidente! -

a un cittadino residente.

 

I recinti del fisico e delle mura

cadono a terra senza più paura,

gli alti voli sono salti di speranza futura.

 

"Imagine!", diceva Lennon,

"Futura", risponde Dalla,

che rilanciò quella palla.

 

7 marzo 2024




PENSIERINO AUTORIFERITO

 

Un tempo, ancora negli anni novanta,

pensavo che gli artisti e i letterati,

gli scrittori di romanzi e saggi,

fossero intellettuali con quattro palle,

persone speciali

che avevano molto studiato,

letto e sperimentato,

molto vissuti, almeno per sapere

di non plagiare nessuno,

di non copiare qualcuno,

non esser presi

...per il sedere.

Per i poeti, discorso a parte,

e copie

che regalavano ai parenti e colleghi,

partecipavano a premi

che vincevano a turno

e scambiavano le copie tra loro,

per simpatia

e cortesia.

Un pò così sono anch'io,

che non mi prendo sul serio,

come neppure, credo, faceva Berio.

Il successo è una variabile

del tutto improbabile.

Eppure mi do valore

perché ci metto il cuore

e spesso mi dico bravo

se nel racconto me la cavo.

Quattro o cinque

dei miei libri

son proprio buoni,

e, se li ho scritti io,

possono scriverli tutti quanti

e in un futuro saranno tanti

che di fogli sparsi in un cassetto

editeranno un libro perfetto

e il pdf, come una bibita,

si scambierà

...con il biglietto da visita.

 

7 marzo 2024




SCIENZA

 

La Scienza dice

che siamo ad un passo

dal far rinascere il mammouth...

 

Però...

 

Non fermiamo il riscaldamento globale.

Non avremo la neve.

 

7 marzo 2024




CHE PENA!

 

Vedere

giacere

invenduti

non letti

i libri.

 

8 marzo 2024



LA FESTA DELLE DONNE

 

Non vorrei parlare delle tante donne,

ma dell'unica donna che le è tutte.

Se parlo di Madonna,

lo faccio della Ciccone

come della moglie,

della madre,

della suora,

piango per l'Addolorata,

per la puttana,

la collega,

la maestra,

l'operaia,

l'infermiera,

la donna delle pulizie,

l'aberrazione della soldatessa,

l'abnegazione della dottoressa

e della scienziata.

Vorrei festeggiare quell'unica Madonna

a cui innalzo un Grazie.

Per tutto quanto.

 

8 marzo 2024



CHE ALTRA PENA!

 

Una libreria chiusa a chiave,

abbandonata,

trascurata,

di libri comprati mai letti

indice di malessere

di compulsione di acquisto

a causa di costante anelito

di ricerca di senso,

delusa dall'esistenza.

Una resa

della perdita di coscienza.

 

8 marzo 2024



SCRITTRICI DONNE

 

Tralasciamo il fatto 

(increscioso!) 

che la scrittrice 

ebbe bisogno 

di assumere uno pseudonimo 

maschile 

per sperare nel successo.

 

8 marzo 2024



CHIUDONO NEGOZI

 

I negozi di alimentari,

sempre più rari!

Ne chiude uno.

Oggi non riapre.

Dice il tiggì

che l'italiano riprende

a frequentare

l'acquisto in prossimità.

Bah!

Mi sembra irreale,

la notizia falsa è banale!

 

8 marzo 2024





STRINGO LA CINGHIA

 

Di un buco più stretta,

oggi, la cinghia.

Mi devo preoccupare?

La fame la sento.

Ne sono contento?!?

Che ceda

e si allunghi la cinghia,

non lo voglio pensare!

 

8 marzo 2024


PRECISO MEGLIO

 

Preciso meglio

ciò che dissi,

quando dissi:

"Dio c'è

(sempre meno tra la gente)

ma c'è.

 

È il nostro tessuto connettivo.

Non lo vedi

Perché

è scritto tra le righe."

 

Penso infatti

che tra le pieghe della realtà,

nei suoi anfratti,

nella siepe, oltre lei,

nelle frasi lasciate a metà,

nel pensiero vuoto,

nel balbettare,

nella diastole,

ci sia l'ascolto,

l'accoglienza

di quel che non ha parvenza,

che fa affiorare un volto,

un altro,

la causa della tua sussistenza.

 

Te lo devo anche dire?

(È la mamma!)

 

8 marzo 2024



" ...NON MANGERÀ"

 

"Chi non lavora non mangerà"

cantavano I comunisti,

che ora pensano:

"Chi non avrà pensioni... non camperà"

 

8 marzo 2024




Banksy due

 

"Dove vanno a finire i palloncini,

quando scappano di mano ai bambini?"

Mi sento come quella bambina,

da molti anni,

da che ho lasciato libero,

fuggire,

il cuore.

 

8 marzo 2024




FELICITÀ IN UNA CLESSIDRA

 

Esser stati felici.

Non averlo saputo.

 

Rimandarne il momento,

per ignavia

o stupidità

 

La sabbia

è quasi tutta passata.

 

9 marzo 2024




QUAL È IL MIO LUOGO?

 

Facile sarebbe dirsi

che abbiamo un posto nel cuore di Dio.

Non è la risposta che voglio dare io.

Ho un luogo del cuore

ed un momento speciale.

Attorno a un altare,

le sorelle e i fratelli,

bambini, ragazzi e neonati,

tre preti, i nostri canti,

una meditazione in silenzio,

quella pausa in comunione

con la radura, le fronde,

le onde - del vento -

che scarmiglia i capelli

e poi tace.

La Pace.

È un abbraccio, un addio.

Una dolce tristezza

smontare la croce, partire,

lasciare quei legni - in Paradiso.

 

10 marzo 2024




[1]



[1] Oscar Arias Sánchez.

 

ASCOLTARE LE PAUSE

 

Tra un silenzio e un altro,

così come in un continuo chiacchiericcio

o nel dialogo,

ci sono pause che fanno rumore

e vanno ascoltate.

Ci dicono

di una guerra continua

tra chi fa guerra e chi l'amore,

chi fa paci guerreggiate,

chi sogna di fate,

fa discorsi,

mai i fatti,

chi dà fuori da matti,

chi lavora in silenzio

perché è mite

- Beato! -

e chi vorrebbe urlare rabbia

- e non può!

Chi pensa ad altro

e guida il proprio destino

non si cura di un Fato estraneo

che mai incrocerà il suo cammino.

Tiene così lontana la guerra dalla sua casa

e mostra un disegno di pace,

esempio per gli altri.

 

Atti di pace,

non paura

neppure eroico coraggio,

atti di pace, felice il suo assaggio.

 

10 marzo 2024



MADAMA LA MARCHESA!

 

Necessità fa sì che molti di noi 

corrano il rischio costante

di sfrecciare sul precipizio

minacciando di precipitare

nel baratro

di una crisi nervosa.

Sono ritmi e affanni

a rischio di gravissimi danni,

ma "Andrà tutto bene!",

dicono tutti!

 

10 marzo 2024



[1]


[1] Enoch, Bacco e baccanti fanno il vino (secondo l'AI).

CAUSA-EFFETTO

 

Se colpa dei divorzi

sono i matrimoni

e dei tradimenti della moglie

il troppo lavoro del marito,

la colpa della disoccupazione

italiana

è il lavoro nero degli stranieri

(non la ricerca padronale 

del massimo profitto),

la causa delle piogge è l'acqua,

che quindi fa male, è provato!

Viva Enoch, l'inventore del vino!

 

Mollate il fiasco, che è meglio!

 

10 marzo 2024




PERFETTO?!?

 

L'ansia di essere perfetto

va incontro a un disagio

nascosto e benefico

che dirotta dall'obiettivo.

Non te ne devi dolere.

Accetta ciò che il destino ti dice:

chiudi gli occhi,

lascia scorrere l'immaginazione.

- Fiori di robinia scivolano

dai rami nel ruscello,

un bimbo pastore li guarda cadere. -

 

Una sorpresa potente

che illumina il destino.

Un'immagine come un sogno,

compare un cane che è simbolo

di caldi affetti, un compagno fidato

di futuro placato.

 

11 marzo 2024




SORRIDENTE STUPORE

 

Trovo quel divertimento,

di fronte a un post

intelligente di un amico

e provo lo stupore antico

di un neonato,

nella sua culla,

che con le apine si trastulla.

 

martedì 12 marzo 2024




IN PIEDI O SEDUTO

 

Un tale, in una sala gremita,

chiese agli uomini di alzarsi in piedi

e alle donne di restare sedute.

Disse che la letteratura ricordava

tutti gli scrittori, i poeti,

ma non Gaspara Stampa,

la pittura i grandi maestri

ma non Artemisia Gentileschi.

Altrettanto per la Scienza,

le scienziate sono rimaste

per troppo tempo sedute

mentre tutti gli uomini sono in piedi,

anche nelle aziende,

in politica, in famiglia.

La religione ne impone, spesso,

la sottomissione ai maschi.

Io, per mio conto,

non mi curo del mio genere alla nascita,

e non mi vedo né maschio né femmina,

eppure mi ci sono espresso,

maschilmente, nel sesso.

Sono paterno, è vero,

ma mi penso persona,

uno che pensa, sente, ragiona.

Non sto solamente in piedi.

A volte siedi,

a volte ti sdrai,

prono,

MAI!

 

12 marzo 2024





[1]



[1] Icona russa della Gran Madre delle Tre mani (in mostra al Museo diocesano in via del Prione SP, dalla collezione del chirurgo della mano prof. Renzo Mantero (Porto Venere, 11 febbraio 1930 – Pietra Ligure, 1º novembre 2012))

NUMERI DI ANDATE A CAPO

 

1. "Quando

2. si vuol bene

3. i numeri

4. non

...si contano".

Non si contano,

non si contano.

Non si contano.

 

da d. C.G.

14 marzo 2024




NOI E IL METEO

 

"Cosa farà, 'sto tempo?"

 

"Che t'importa?

Faccia quel che vuole.

Ci prendiamo quello che viene.

Siamo imperturbabili,

mica come lui!"

 

16 marzo 2024



DESOLATO TERRAZZINO

 

Trascurato luogo

tra le pertinenze,

sei come quelle assenze

di amici dimenticati,

derelitti,

incontrati,

trovati - sconfitti

dalle desinenze -

'relictis retibus',

di un antico verso

riesumato

se disperso.

Un latino

a capo chino

che sorride un'altra volta

dopo anni di 

nascondimento

nel cortile senza vento

e senza sole

come antiche parole

che riporti alla vita,

sinché questa non è

finita.

 

16 marzo 2024




LA CATTIVA NOVELLA

 

La sentite, questa nuova aria sul viso, 

un tepore alle spalle?

Nuociute nuove sensazioni,

il naso un po' si chiude,

il polline ti fa starnutire,

la temperatura aumenta.

Il corpo prova incerti disagi.

Sei fuori, tra la gente,

ciascuno ha progetti,

occupazioni, obiettivi,

tu, comprato il pane, ritorni,

ti rimetti a letto,

la Primavera, stagione nuova,

ti fa tossire, per san Giuseppe.

La farmacia aperta di turno

ti dice: "Complimenti! Lei ha vinto!

È il paziente zero

di un nuovo accidente!".

 

17 marzo 2024




COSA PENSO?

 

Che sarà una lunga convalescenza

dalla malattia supponente

del corretto e buon politico pensare

che sembra niente

ma sapeva amministrare

ciò che la retta conoscenza

lascia il campo vetusto e ragionato

al surreale e svagato

fantasioso improvvisato.

LUCI DA LABBRA

mi pare oggi bello e indovinato

perché è un quadretto

nuovo scoperto a caso e non pensato,

scrittura automatica e ignorante

dettata alla mente vuota

d'un dilettante

artista ambulante

che così attira

lo sguardo calato all'improvviso

sul cartellino del prezzo

di un prodotto di bellezza

che dona al viso

di chi l'indossa e a chi lo guarda

la bellezza di un riso 

che non ritarda.

 

17 marzo 2024




DORMI, PICCOLINO

 

Ora dormi, piccolino,

avrai tempo per svegliarti,

spalancare gli occhi al mondo,

restarne vittima

o farti spazio.

La tua insonnia può aspettare,

da un momento a un altro

può arrivare,

io non fui tanto scaltro

da poterla scongiurare.

Vorrei dirti di evitare

ciò che ho fatto io, zigzagare

per mai terminare

quel viaggio diretto

nel mio luogo perfetto.

Il nostro posto nel mondo

è poi quello che in fondo

ci dà la pace

del sonno.

 

17 marzo 2024




VIRUS DA PAURA

Fu con la paura

che 190.517 italiani

esalarono l'ultimo.

Anche la tosse si era fermata,

nel torace stremato.

Un deliquio non più sonno,

agonia senza spasimo,

i polmoni si fermarono.

Ci fossimo fermati noi, PRIMA!

Messaggi ne avevamo avuti:

incendi colossali,

terremoti,

scioglimenti di ghiacciai,

innalzamento dei mari,

estinzioni di specie animali,

migrazioni epocali,

terrorismo, guerre,

bombardamenti, femminicidi,

ammazzamenti,

cieli e fiumi inquinati,

le malattie.

La causa,

la nostra follia.

Uomini

che vollero farsi re.

Dèi architetti...

senza fondamenta.

Il loro impero crolla.

Questa pausa illusa

prelude a una fine. Fermiamo i motori!

Umanità senza memoria,

finirà strozzata dalla sua gloria.

18 marzo 2024










FORZA CHE SPACCA!

 

"Mi viene da pensare

alle tante storie d'amore

pur nate nella guerra

e ai figli concepiti in quegli anni,

forza invincibile

di germogli sbocciati

dalle macerie.

 

18 marzo 2024



PEDACÌTO DE AMÒR

 

Un pezzettino di amore.

Venuto dal sesso, certo!.

Ventitrè cromosomi,

uno con la "Y",

sommati a un ovulo,

tutto l'amore

di nove mesi

di una mamma,

e un miracolo vede luce.

 

Meraviglia che un acido

(il DNA)

produca un dolce,

un pasticcino meringa

ripieno di panna e zucchero.

Bigné e cannolo,

pezzettino di amore

e dolcezza

che innesca

in due pseudo-nonni

la Bellezza.

 

18 marzo 2024




PARAFRASI DI UN VERSO

 

Due parole.

Lucrezio le butta lì.

Me le rammento da cinquant'anni:

'Lubrica saxa'.

Quanto mi sono piaciute!

Ci vedevo il muschio

strofinato dall'acqua limpida

di un ruscello

visto in una route

di rover scout

su una montagna

e il Panta rhei,

l'aforisma

di epicurei

simbolo

eterno del divenire

 

su cui tutto scivola

correndo

e non gli si resiste,

leviga tutto,

c'inciampi,

cadi.

Un dramma

che sbriciola tutto,

a capirlo,

non è poi così brutto.

 

18 marzo 2024




UNA DEFINIZIONE GENIALE

 

Una definizione geniale che ho trovato in un gruppo al quale sono iscritto dice, di un membro di un certo governo: 

Miniministro

della cultura

altrui.

 

18 marzo 2024




Incrociando innocente le mani

 

Rimando...

a mente

il domani.

 

Quando...

presentemente

rimani.

 

Temporeggiando...

recentemente

ricordi lontani.

 

Amando...

con la mente

da anziani.

 

Terminando...

finalmente

i miei piani.

 

20 marzo 2024


L'ORO ZUCCHINO

 

L'oro zucchino

è salito alle stelle.

Finirà

che mangeremo quelle 

Ciberemo d'aria e di cielo.

Come santa Teresa,

aboliremo la spesa.

 

21 marzo 2024




ARIEGGIARE  LE STANZE

 

Arieggiate le stanze stantìe.

Fatelo al mattino,

piuttosto che alla sera,

fate entrare Primavera,

è un dovere che fa il paio

col dovere del fornaio.

 

21 marzo 2024



A GIAMBO

 

Una carezza l'ho donata, 

corrispondenza profonda 

l'ho data, 

con un dritto rispondo, 

è un affondo, 

di parole ti circondo, 

con cerchio tondo. 

Un ascolto, 

a Malvern rivolto. 

Un poeta vivente, 

che se tace acconsente, 

ma se scrive in silenzio, 

ci ricorda l'assenzio, 

i poeti maledetti 

di molti versi mai detti.

 

21 marzo 2024




DOMANI

 

Giovedì.

Dopo giovedì,

venerdì.

A volte sabato,

domenica

o lunedì.

Una volta nella vita,

mai.

Diamoci appuntamento

e non manchiamo alla parola data.

 

21 marzo 2024

- "Al 22, alle 18:30 da Gaia Fabbri!"




CAUSA DI FORZA MAGGIORE

 

Un fatto è rimandato.

Il tizio si è scusato.

Quattro parole da spavento.

Pensi a un lutto, una dipartita,

una tragedia della vita.

Invece, chissà, una diversa scelta,

una scusa inventata alla svelta.

O forse, troppo presto,

leggi il nome sul manifesto.

 

21 marzo 2024




DOVE SIAMO?

 

Dove siamo, noi?

Tra il vetro e l'argento

d'uno specchio rotto e spento.

 

21 marzo 2024





SORPRESA DI TERRAZZINO

 

Al mattino

dopo l'equinozio,

la scoperta dell'America!

Anche quest'anno imbarazzante

ha la Primavera!

Una promessa

da cui diffidare.

Ti avverte:

"Non illuderti,

non mantengo mai le promesse!".

 

22 marzo 2024




QUALE STUPITO SGUARDO

 

Guardi meravigliato

ogni dettaglio,

con la vista sfuocata

vedi macchie di colore

nei quadri inquadrati

in cornicette incorniciati,

ti emozioni ai pompelmi e limoni

in cucina,

carezzi e annusi un mandarino,

e, dalla stanza del figlio,

con sguardo sveglio,

presagisci tuo futuro di cortile

dai panni rossi stesi

dei tuoi scarsi cinque mesi.

 

22 marzo 2024



PARADISO SUL DIVANO

 

Sono qui,

abbracciato a mia moglie

e a un suo piccolo cugino,

e le dico:

"E se fosse così, il Paradiso?

Ci potrei anche stare!".

Lei impersona la Ragione:

"Pa', è tutto qui. Tu ci credi?".

Colgo l'attimo.

"Siamo epicurei faidate".

 

22 marzo 2024




RICOLLEGATO

 

(La mente ricollegata col cervello)

 

Inverti il codice

della carta,

alla seconda cifra subentra

il vuoto.

Un silenzio stampa

dell'autogoverno

confuso dall'alto dal padreterno.

Un calo di zuccheri,

lo stordimento

di un solo momento;

la giaculatoria storta

implora

che passi la mano

questa malora

ma lo fa piano

e la cassiera

d'esser pagata lo dispera.

Un doppio tentativo se n'è andato

il dito, cinque cifre tocca,

la chiave sblocca.

Ora lo sai,

la merce in borsa

e te ne vai.

Con ciò, che ti ho detto?

Se hai i numeri, è un mondo perfetto!

Se hai l'ombrello,

il tempo è sempre bello!

 

22 marzo 2024





LA CINCIALLEGRA

 

"Cos'avrà da cinciàe,

la cinciallegra,

tutto il giorno?"

mi vien da domandare,

ma lo capisco da me

che non sa

a cosa va incontro

oppure sa che,

come i villan,

"sempre allegri

bisogna stare

che il nostro piangere

fa male al re,

fa male al ricco

e al cardinale,

diventan tristi

se noi piangiam".

 

23 marzo 2024




MURI DEL MIO QUARTIERE

 

Di solito non amo i muri.

Sono muraglie e confini,

tengono lontani i popoli,

temono invasioni,

poi invece sono spostati

più avanti, più avanti.

 

Muri recintano proprietà,

come i recinti le terre,

reticolati e alte mura le carceri,

le sbarre le celle,

ma i miei muri

sono di case,

famiglie, scuole.

Sono come le siepi di aiuole,

cingono affetti e giovani fiori.

 

Talvolta, qui da noi,

vi spuntano affreschi e graffiti

che sono facili inviti

a un pensiero.

Un pensiero che vola,

è arte,

che nessuno poi tocca.

 

Un'arte che suona

una corda del cuore.

In un angolo buio

si scopron la pace e l'amore.

 

24 marzo 2024



PESS, PEV e PEA

 

Per tracciare i miei pensierini/mi son fatto/

i potenziali evocati./Naturalmente,/

li ho poi pubblicati.//

 

24 marzo 2024




IL SOLE

 

Fuori c'è il sole.

Mi faccio forza,

esco.

 

Non mi pento.

 

25 marzo 2024

Commemorazione del santo ladrone, che, avendo professato la fede in Cristo sulla croce, meritò di udire da lui: «Oggi con me sarai nel paradiso».



QUALE ATTENZIONE!

 

Con questa foto

attendo al tuo sguardo

al cartone amico,

tuo baby-sitter digitale

intelligente, artificiale,

che ti fa presente

che il mondo nuovo

è imminente.

Ti prepari,

mettiti in pari,

sii precoce ad imparare:

un'intero mondo

ti vuol sfidare.

 

25 marzo 2024




DUE STELLE MARINE

 

Sarà forse un ricordo

di un'infanzia del nostro mare

questa fantasia oggi artificiale

di due rosse stelle marine

spiaggiate a San Terenzo

raccolte da me bambino

con le conchiglie che vedete.

Uno spettacolo che non replica

più.

Mai più.

Mai.

Come il corvo di Edgar Allan Poe.

Le ricordo rosse.

Si toccavano.

Mamma, ricordi?

 

26 marzo 2024





LA FOLLIA DI IERI

 

Se penso (è un pensierino di oggi)

a ciò che mi figuro per domani

e guardo

alle mie paturnie di ieri

sorrido

e compatisco quel ragazzo

che ai suoi problemi

diventava pazzo.

 

La vecchiaia

non è un pranzo di gala.

Da ragazzo non amavo,

le verdure, solo una certa insalata:

il cicorino.

Ora mi piace

la minestrina vegetale

di carote, zucchini e patate

del mio svezzamento.

 

Mi fa contento.

 

27 marzo 2024

















Bìos

 

Bìos significa vita, in greco, indica le condizioni, i modi in cui si svolge la nostra vita. Zoé è dunque la vita che è in noi e per mezzo della quale viviamo (qua vivimus), bìos allude al modo in cui viviamo (quam vivimus), cioè le modalità che caratterizzano ad esempio la vita contemplativa, la vita politica ecc., per le quali la lingua greca usa appunto il termine bìos accompagnato da un aggettivo qualificante. Perciò questa collana comprende molti soggetti di genere diverso che, tutti, la riguardano.



Sherlock Holmes e le lucertole mongole che detestano i formaggi piccanti   PAOLO LUPORINI

Il filatelista ovvero Il cielo sopra via Torino PAOLO LUPORINI

M'assale un Gubbio: Una noce sul vaso PAOLO LUPORINI

A PROPOSITO   PAOLO LUPORINI

La Crociera dell'Ephemeris   PAOLO LUPORINI

Grazia e Meraviglia   PAOLO LUPORINI

éidos e sguardo   PAOLO LUPORINI

Il compattamento-La colonia   PAOLO LUPORINI

La Pietà di Soviore   PAOLO LUPORINI

377, 5th Ave   PAOLO LUPORINI

Klingon Musik   PAOLO LUPORINI

La confidenza di Aurora   PAOLO LUPORINI

Su giù   PAOLO LUPORINI

Nasturzio   PAOLO LUPORINI

SOTTO/SOPRA   PAOLO LUPORINI

SINISTRADESTRA   PAOLO LUPORINI

SPLIT   PAOLO LUPORINI

NORD-OVEST   PAOLO LUPORINI

IN VETTA   PAOLO LUPORINI

GLI SCOUT, racconti ASCI, AGI, AGESCI e MASCI   PAOLO LUPORINI

CORSO CAVOUR 372   PAOLO LUPORINI

LA PIGRA BABY-SITTER   PAOLO LUPORINI

IL LIBRINO DI RONNY STELLA   PAOLO LUPORINI

UN RACCONTO DI NATALE   PAOLO LUPORINI

COME I GAMBERI   PAOLO LUPORINI

LIBERTY BELL   PAOLO LUPORINI



 

Poesie

VUOTO   PAOLO LUPORINI

- Silloge breve. Cinquantanove poesie scritte in due mesi del 2021 e in quattro del 1982.

NOVUM CARMĔN   PAOLO LUPORINI

- Silloge breve. Poesie dal 6 marzo 2021 al 10 settembre 2021. Le eccezioni confermano la regola.

FIORI DI SETTEMBRE   PAOLO LUPORINI

- Terza raccolta di poesie.

SUDOKU… ma Godot!   PAOLO LUPORINI

- Vorrei strapparvi un sorriso… da quelle facce lunghe, aiutatemi ad aiutarvi. Un sorriso ci salverà.

PIANTO IL RISO   PAOLO LUPORINI

- Un sorriso, di questi tempi, sarebbe un gesto rivoluzionario, sovversivo.

UN ABBRACCIO   PAOLO LUPORINI

- È tempo di tornare ad abbracciarci! Almeno con il cuore.

CANI E LUPI   PAOLO LUPORINI

Vi riunite in branco / Contro i lupi della foresta / La lotta sarà aspra, / La difesa strenua.

IL SOSPIRO    PAOLO LUPORINI

-Dicono che i sospiri siano la risposta a tutte le domande rimaste sospese in aria; dicono che alcuni sospiri racchiudano in sé più amore di qualsiasi bacio; ma se l’uomo sospira, è per un motivo concreto: per non morire…

LA BELLEZZA DELLA SERA   PAOLO LUPORINI

«Ascolta… si fa sera.» Il fascino di una sera porta a una notte di promesse: Pace, Oblìo, Passione, a volte, meditazioni, progetti, sogni per l’indomani (che può non arrivare).

PESTE 2020   PAOLO LUPORINI

-Peste 2020 doveva essere un'opera profetica di Paolo Luporini ipotizzata già nel 2016, che anticipava i fatti di un'epidemia apocalittica del mondo della globalizzazione, in cui i muri risultano tentativi inefficaci e brutali per fermarla. Strumenti asociali di un'esagerata differenza di classi separate dal sopruso violento che ispirano la rivolta della solidarietà. L'aspetto corale, frammisto alle vicende dei singoli personaggi, con le loro scelte condiziona il corso degli eventi verso la rinascita sperata. Invece, superato dai fatti, si è trasformato nel titolo della decima raccolta di poesie, o meglio, pensierini, che rimuovono la realtà dei contagi e dei decessi e parlano della vita e della poetica in questi tempi di resistenza.

SOPRA LA PANCA   PAOLO LUPORINI

-11° libro di ‘pensierini’ di Paolo Luporini, iniziato l'11° giorno del settembre 2022, giorno di tragedie, libro che tratta invece di Felicità.

KILO   PAOLO LUPORINI

-Un chilo è un piccolo peso, solo dieci etti, ma può crescere, e la sua leggerezza diventare pesante, come il volume. Un tempo i volumi erano molto pesanti, i miei cerco di mantenerli leggeri, quando l’aria si fa pesante.

STRAMBATA   PAOLO LUPORINI

-A chi / ha / problemi / di rotta: / Fatevi guidare dal vento. / Godetevelo, tra i capelli, / affonderemo tutti!

NON SAPREI   PAOLO LUPORINI

-Non è un dubbio, ma una scusa d’incompetenza.

QUINDICI + QUINDICI   PAOLO LUPORINI

-Quindicesimo libro dei miei pensierini.

VITA SEGRETA   PAOLO LUPORINI

-Sedicesimo libro dei miei pensierini.

IL TORSOLO   PAOLO LUPORINI

-Il torsolo è ciò che lasci di una mela. Sia che l’addenti, lavata o no, còlta dall’albero, rubata, o pagata all’ortolano, al verduraio o acciuffata in un supermercato, o in un banchetto della tua Fiera di San Giuseppe, ricordo di un carrettino che le vendeva caramellate davanti a scuola. È ciò che resta dopo averla gustata sino in fondo. Io, con la mia tecnica, ne lascio sempre una porzione minuscola, per i porci. Sono avido e parco, Di ciò che resta, ora ci gioco. Pinocchio si mangiò i torsoli che aveva in tasca. Ma questa è un’altra storia…

LA SOMBRA   PAOLO LUPORINI

-La Sombra è ciò che lasci su una superficie, quando sei trafitto da un raggio di sole o da una fonte artificiale. La Sombra ti rincorre o ti anticipa e tu le zompi addosso con un salto, ma scompare, svanisce, se una nuvola appare o la pioggia la lava via.

L’ALBA, IL GIORNO DOPO   PAOLO LUPORINI

-L’alba, il giorno dopo, presuppone una morte simbolica a sé stessi. Di questo, cercano di parlare molte delle poesie di questa raccolta. Possono essere ancora pensierini, non sopravvalutatemi (io stesso, spesso, faccio questo errore)!

RIPASSI   PAOLO LUPORINI

-Ripassi la tua storia privata e collettiva e ricordi crocicchi della via, luoghi dove persone hanno disseminato tracce, lasciato segni di pista, minato i passaggi o costruito muri o ponti. Ripassarci per sminare, abbattere, ricostruire.

GARIBALDI   PAOLO LUPORINI

–Garibaldi è presente a Spezia con un monumento molto bello e particolare, un monumento equestre in cui il cavallo è rampante e poggia solo su due zampe, quelle posteriori. Sono presenti targhe ricordo del suo passaggio, alcune nascoste che riservano sorprese, come questa fioritura che ogni anno si ripete nei Giardini pubblici della città, con rinnovata Meraviglia degli occhi e del cuore. Sono i segnali di una Bella Estate.

RIFUGI   PAOLO LUPORINI

-Una raccolta che prende il nome dall’archetipo dei rifugi. Sono le antiche grotte riparo dei primitivi, nostri antenati, che hanno tramandato filogeneticamente il bisogno di ripararsi dai pericoli vitali. Sono oggi gli ospedali, domani le Case di cura, le RSA, dove la ricerca di un riparo è negata e vi si trova una definitiva condanna. A volte si scampa e il rifugio si trova poi nella sublimazione della religione, della socialità, dell’arte, di un hobby, degli affetti, rifugi molto più sicuri.

TORNA!   PAOLO LUPORINI

- Come suggerito dal film del 1953 TORNA! (Raffaello Matarazzo), e, meglio ancora, dal dialetto spezzino, l'invocazione è pure un fastidio di un ritorno che è una ripetizione, una condanna del già visto, ripetuto, noia petulante di un ritornello assordante.

IL DRAGO MANGIACOLORI   PAOLO LUPORINI

- È l’eterna battaglia tra i colori e il grigio, messa in poesia, con i pensierini semplici o complessi che colorano anche le mie notti, i mattini, i meriggi, a volte i pomeriggi.

 

NUVOLE DI DRAGO   PAOLO LUPORINI

-Trovare il titolo di un XXV libro di pensierini diventa complicato. E così richiamo in servizio il drago, simbolo della Natura e del paganesimo in lotta con il nuovo che lo sconfigge, ma il drago e le sue nuvole spazzano con un colpo di coda gli sforzi umani e artificiali. Le nuvole di drago sono un cibo cinese delizioso a base di gamberetti, i draghetti dell'acqua che somigliano al dragone.

LA CALMA AI CALMI   PAOLO LUPORINI

-La calma, se uno non ce l’ha, uno mica se la può dare… direbbe un Renzo Tramaglino scimmiottando Don Abbondio. È proprio la stessa cosa che con il coraggio. Però, se il coraggio può non venire mai, neppure quando ne servirebbe un sacco, la calma viene, ed allora non c’è più nulla da fare.

TRENTA DENARI   PAOLO LUPORINI

- Trenta denari, il prezzo del tradimento per antonomasia, e Giuda li accettò forse controvoglia, mentre le sue intenzioni sono ancora adesso, dopo che tutti i cristiani le hanno meditate, misteriose. Talvolta il tradimento è necessario, se il tradito è andato troppo oltre o ha fatto troppo poco e ha deluso. Le aspettative che abbiamo sugli altri sono forse troppo esagerate? Pretendiamo ciò che neppure noi sapremmo dare? Sono frutto di opinioni sbagliate? Cerchiamo di non deludere…

DE RERUM NATURA   PAOLO LUPORINI

- DE RERUM NATURA di Tito Lucrezio Caro, poeta e filosofo romano, epicureo, è un’opera che ancora mi affascina, io la studiai in latino, declamandola in metrica. Scrivere un libro di pensierini con questo titolo non è un atto di presunzione, ma un pretesto per rileggerlo, ristudiarlo e trarne ispirazione per altri pensierini che si aggiungono a una lunga serie, un discorso non ancora interrotto sulla natura delle cose, delle idee, dei miei sentimenti e delle emozioni, della mia percezione dell’esterno da me, che sento oggi pure dentro di me e parte del Tutto, quell’Uno a cui tutto rimanda.

 

"Paolo, quale dei tuoi 18 libri di pensierini consigli?"

"NON SAPREI"

["TORNA!, ancora questa battuta stantia!"]




Collaborazioni

No me faltes tu   Francisco Humberto Gonzalez Reyes cartaceo e Kindle

La Fragranza del Clive Christian   MIRKO FERRARINI

…di altre Fragranze   MIRKO FERRARINI

La scia del suo profumo   MIRKO FERRARINI

Gnocco pesto   ELIO DOLCELLI, PAOLO LUPORINI

Cari coetanei   ELIO DOLCELLI, PAOLO LUPORINI

QUANDO   ELIO DOLCELLI, PAOLO LUPORINI

Umanità immagini e parole   Autori Vari

I RAGAZZI DELLE ACACIE   ENRICO CASTAGNA

TEMPI DEI CUORI CHE S’INFIAMMANO Vol. 1   AA. VV.

TEMPI DEI CUORI CHE S’INFIAMMANO Vol. 2   AA. VV.






Pubblicato nel marzo 2024


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