INNO
INNO
(pensierini)
di
Paolo Luporini
- Paolo Luporini –
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o create dall’AI
Il font principalmente usato è il Liberation Sans,
facilitato per i dislessici
DEDICA
Un inno
d’intenso Amor filiale
a tutti gli scomparsi padri
della Patria, dell’Europa,
delle origini della nostra cultura,
ai Maestri che insegnarono ciò che avevano
imparato, spesso con sofferenza.
A chi s’impegna, oggi, a tramandare
e a chi s’ingegna a scoprire e inventare
con lo scrupolo e il severo controllo che l’uso
sia buono e onesto l’intento, per il bene di tutti
senza il male per nessuno.
RINGRAZIAMENTI
L’aurora inonda il cielo
di una festa di luce,
e riveste la terra
di meraviglia nuova.
Fugge l’ansia dai cuori,
s’accende la speranza:
emerge sopra il caos
un’iride di pace.
Ci furono e ci sono poeti che sono e furono splendidi cantori della Bellezza di ogni creatura e credettero e credono che siano opere della Natura, sino ad immaginare che fossero opere ad essa estranee, create da un creatore. Innalzarono e indirizzano inni di lode a un ignoto, nel mistero che circonda l’ascoso Grande Architetto dell’Universo.
Grazie,
ecco un’opportunità di farmi ricevere un refolo d’aria che potrebbe ripagarmi del mio coraggio o della mia sfrontata spudoratezza.
Sii indulgente, rispettoso, ma sincero: pluporini@libero.it
PL
INNO ALLA CAMPAGNA
Vennero i muratori
dal campo alla città.
Intonavano un canto
di rabbia e intenso
amor filiale.
Al servizio di geometri
cittadini
si fecero alla città più vicini.
Divennero operai.
E una coscienza crebbe.
Für consapevoli di forza e dignità.
Pretesero salario, diritti e libertà.
Ebbero scuole, orari e sanità.
Diritto di parola, formazione,
autogoverno, evoluzione.
Fu il Soviet, il Consiglio, la Comune.
Cosa non funzionò?
Il Che fare?
La smania del potere
lo mise a tutti nel sedere.
Si lamenta il contadino.
lo fa il cittadino.
Fan con loro il paio
il bottegaio
e l'operaio.
Un povero barista,
il commesso, la commessa, il cameriere,
la cassiera, il cassiere,
sono i primi della lista.
Ritmi, turni massacranti, pause per la sigaretta
sono servì di nostra fretta.
L'inno alla campagna
finisce qui.
La sorte vuole
si torni lì.
6 ottobre 2024
INNO D'INCORAGGIAMENTO
Non essere scoraggiata:
un giorno è diverso dall'altro.
Può migliorare,
e tanto dipende dal nostro sguardo.
L'inno è già finito,
e, se sei delusa,
passa a leggerne un altro.
O lo canterò per te.
Non sono un musicista,
ma un dilettante artista
del pianerottolo,
principiante
che però
ne ha viste tante.
6 ottobre 2024
INNO A BRIGITTE
Inno a una ribelle
che presto capì il suo ruolo stretto
dopo aver rivoluzionato
l'immagine della donna
nel cinema e nel costume,
imitata da molte ragazze
e donne emancipate.
Un giorno, dovendo recitare
con una capretta,
le misero una certa fretta
perché doveva essere macellata
e servita a un pranzo.
Se la comprò e ne deviò la sorte,
impedì dei cuccioli di foca la feroce morte
con decisione e coraggio
fece scandalo contro le pellicce
sovvertendo un costume
ora in disuso.
I suoi cari animali le danno grazie
e lei, novantenne, li cura ancora,
come esseri viventi e senzienti
degni di una vita sicura
nella fattoria di cui ha cura.
Una ribelle bella e fiera
della causa animale una battagliera.
6 ottobre 2024
INNO A GINO
Vorrei intitolargli una strada
nel centro di Kabul,
almeno di Khartum.
Anche una a Milano
e in ogni cittadina d'Italia,
grande o piccina,
più larga di piazza Umberto I
o di via Marinetti, via Montanelli,
e l'aeroporto da cui partiva e tornava,
chiamarlo Gino Strada.
6 ottobre 2024
Per te che vuoi la fine di tutte le guerre,
DONA il tuo 5x1000 a EMERGENCY
CF 97147110155
Donazioni liberali ccp 28426203
IBAN IT37Z0760101600000028426203
BIC BPPIITRRXXX
a Emergency Ong Onlus
c/c bancario presso INTESA SAN PAOLO
IBAN IT65L0306909606100000073489
BIC BCITITMM
INNO A UN MARCHIO FAMOSO
Come un antico oratore romano
declamerò la mia retorica
a favore di un famoso marchio italiano
(parlo di automobili)
che non ha vergogna di approfittare
(ancora!)
di aiuti statali
spolpando le casse
dell'Istituto di Previdenza Nazionale
dopo aver reso famosi lo stile
e il nome dell'Italia nel mondo
per cui i servì concedono
solerti lo scudo sociale.
Avanti Savoia!
Sacrifici, che noia!
8 ottobre 2024
INNO ALLE INONDAZIONI
Così come gli uomini
ordinano invasioni
cruente micidiali
di distruzioni eccezionali
la Natura ha inondazioni
disastrose a volte anche mortali.
C'i sarebbe un insegnamento
in tutto questo
ma il ragionamento
umano non è onesto.
8 ottobre 2024
- come un 8 settembre '43 -
DUE COSE SOLE, POI DORMO
Ci sono due cose che vi voglio raccontare,
di un bambino che non ha ancora un anno:
la prima è la rapidità con cui mi strappa gli occhiali
e con cui indossa quello sguardo furbo
di chi ti ha appena fregato,
la sua risata.
L'altra è la mia ammirazione di quando
si solleva eretto e ristà,
per un attimo infinito,
da solo in piedi.
Se mia moglie intercetta quel mio sguardo rapito,
ridice: "Tra poco cammina".
So solo dirle: "E già!".
"Tra poco cammina".
8 ottobre 2024
JESCE SOLE
Schiarisce. Timidamente,
la luce aumenta.
La mia tenda, da grigia,
si tinge d'oro.
9 ottobre 2024
GEPPI CUCCIARI DIXIT
"Dovremmo tutti concederci
il diritto di reagire."
Per educazione non lo facciamo.
Così, noi e gli altri,
cadiamo vittime di chi sottilmente
ci minaccia.
È il momento di difendersi,
contrattaccare,
per il buon diritto
di replicare,
non transigere,
dignità affermare.
9 ottobre 2024
UNA SPLENDIDA GIORNATA
Ieri non ho composto nessun pensierino.
Ma ho detto a un amico lontano
venuto a me vicino:
"Il tempo lo facciamo noi".
Insieme, abbiamo costruito
una splendida giornata.
Anche il cielo ci ha ringraziato.
11 ottobre 2024
LA MONOCULTURA
Conosco una persona
che sta leggendo,
per la quarta volta,
uno stesso libro.
Non è Proust,
non è Guerra e Pace,
non è I Miserabili
e nemmeno il Siddharta di Hermann Hesse:
è il libro sacro della Bibbia.
Considerato il fatto che è l'unico libro che ha letto,
è stato un bel risparmio.
Forse l'ha avuta in regalo.
Penso sia un caso abbastanza comune,
questa monocultura,
in uno dei tre popoli del libro,
averne letto solo uno.
Si sono scansati Harry Potter,
Piccole donne,
Il diario di una schiappa,
Geronimo Stilton,
scambiandoli con la scuola coranica,
la sinagoga e il catechismo.
Qo 1, 1-18
Questi versetti irrinunciabili
avrebbero detto già tutto
sull'argomento.
11 ottobre 2024
TELEX
-NEFASTA-MAREA-SALE-STOP-
IMBOCCARE-BOCCAGLIO-STOP-
PL
IL BERNESE CLANDESTINO
Se ne venne da Berna a Lugano,
poi cantò Addio Lugano bella:
fu clandestino a Milano
e dunque a Biella.
Fece il lavoro che nessuno vuol fare:
un madonnaro bravo a disegnare.
Le monete raccoglieva a fine giornata:
si cibava di farinata.
L'anziano orologiaio lo volle aiutare
- gl'insegnò gli orologi a riparare -
di cioccolato Novi si vide pagare!
Il clandestino bernese
volle fermarsi pure il quarto mese!
13 ottobre 2024
PAR CONDICIO
Il mio modo di esprimermi
è ispirato ancora oggi ad un criterio
non più tanto preso sul serio.
Si tratta di equilibrare
le critiche con le lodi,
il pessimismo della ragione
con l'ottimismo della volontà
e so che a chi vede tutto brutto
questo tanto bene non piacerà.
Talvolta il piatto della bilancia
sale,
e l'altro scende,
è chiaro!
Allora io subentro, e baro!
Torno con i ricordi al passato,
quando panorami mozzafiato
d'un ambiente illibato,
puro e perfetto, notturno o solare,
non faticavo a cercare.
Mi bastava Lerici dietro al castello,
la sabbia a grani, d'oro, il mare bello.
Quei tanti tutti amici,
che se oggi l'incontro, di tutto gli dici!
Cambia tutto, nella vita,
ma un incontro, la stretta di mano,
prende il significato
di cosa vera gradita.
Vai, ora, ti abbraccio,
un sincero augurio ti faccio!
La parola Arrivederci
dice questo:
rivederci!
14 ottobre 2024
EGOISTI, PREVARICATORI
Consola
che tutto ciò che avranno
sarà una bellissima tomba.
Si spera che nessuno ci vada
a portar fiori.
Chi frequenta quel tipo di tombe
si firma
in una lista di proscrizione faidate.
Meritano invece una cosa:
oblìo.
14 ottobre 2024
IGNORATELI!
Neanche se ve lo dice Mentana,
non interessatevi del bilancio.
Dice che è il più importante
Consiglio dei ministri.
Non è vero! Fuffa!
Anche stavolta,
si sono dimenticati di te!
Se le cantano e le mestano tra di loro!
Non ti amano, anche se giurano di sì.
Disinteressati di loro!
Non ti meritano.
Tu ti meriti di meglio.
14 ottobre 2024
PAGANESIMO
Il vantaggio di essere pagani è
che puoi attribuire a un dio,
quello che vuoi te,
gravi difetti e colpe
di ciò che va male a te.
Confida in quello che ti protegge,
pagalo con offerte generose,
ma se quel carico non lo regge,
rivolgiti pure ad altre cose!
14 ottobre 2024
HO LA RISPOSTA
Ho finalmente trovato la risposta,
da quando scrivo pensierini,
dopo un po' che lo faccio,
a cosa accomuna il dai e dai delle meretrici,
l'affanno degli amanti,
i versi liberi dei poeti,
il farneticare dei matti,
le risate scomposte,
che sconquassano il corpo,
ma liberano da un imbarazzo.
Sono come uno straccio gettato
nell'acquaio,
non piegato o steso per bene,
come le magliette non stirate,
i pantaloni sul pavimento,
un amante coi calzini,
una scritta col dito sul cemento.
Un minestrone con i ceci, carote, cavolo
e zucchini,
comprato al supermercato
già preparato, precotto, surgelato.
Tutto ciò che è scomposto,
che sembra del tutto fuori posto
in un ordine perfetto dell'universo
è solo un ordine diverso, casuale,
d'un ordine più vasto, speciale,
d'un paio di cucchiai di sale
capitati, non so perché,
nella tua tazzina di caffè.
18 ottobre 2024
COME SCRIVO "TITOLO"
Io scrivo per leggere ciò che l'Altro mi detta
ed io scrivo in automatico.
Mentre scrivo 'automatico',
lui mi detta 'mentre'
ed il mio unico apporto
è mettere maiuscole ed apici,
come ho imparato, ma mentre scrivo
giá mi ricorda, e dice:
"Non te lo scordare!, alla fine della frase
metti il punto, non c'è altro da fare.".
18 ottobre 2024
COERENZA
Amici, vi sono amico
anche se con voi, su alcuni punti,
non concordo,
ma confesso
che spesso
non trovo accordo
neppure con me stesso.
18 ottobre 2024
TI VIETO I FLASHMOB!
Sono vietati i flashmob!
Non potremo leggere brani di libri
sui bus, nei supermarket, sui sagrati
delle chiese, in coda al comune,
nè portare cartelli, indossare maschere
o fare cortei improvvisati,
protestare, ballare nelle piazze,
dimostrare, contestare, giá è molto caro
volantinare, difficile comunicare.
Dividere è comandare,
ci vogliono soli come pianeti lontani,
ci legano le mani!
L'ultima volta che feci un flashmob
fu per via Prione,
a piedi scalzi, nella minaccia
delle puntine da disegno seminate,
a piedi nudi, ci misi la mia faccia!
Fu per difendere i salvamenti in mare.
Vogliono impedirci perfino di amare!
18 ottobre 2024
WHIRLPOOL E CANDY
Come Peter Pan e Wendy,
Whirlpool e Candy,
due marchi di lavatrici,
concorrenti, non amici,
si trovano con un problema comune:
una perdita da cui nessuno è immune.
Quella che per James Matthew Barrie fu una farsa,
per i suoi personaggi fu una drammatica scomparsa.
Perciò, amici razionali, fantasiosi o sprovveduti,
se vi troverete dalle parti dell'Isola che non c'è,
non perdetevi una visita alla Baia dei calzini sperduti.
Potreste trovarvi l'anima gemella
della vostra vedova pianella.
19 ottobre 2024
LA COMMEDIA
Triste aveva una Triste Dolcezza,
che vendette per comprarsi
una Amara Ironia,
e visse felice e contento.
20 ottobre 2024
["] Pala delle tre croci (Crocifissione con i santi Girolamo e Francesco 1490-95) Bianchi Ferrari Francesco.
DUE LADRONI
C'erano una volta due ladroni
crocifissi ai lati di un terzo.
Uno lo scherniva e diceva:
"Chiama il tuo dio e digli
di venire a liberarci."
Insisteva e gli diceva:
"Non è tuo padre?
Quale padre lascia che il figlio
finisca in questo modo?".
Gesù - era il nome di quello al centro -
disse: "Se lo voleste, anche voi
sareste con me con lui",
volgendo alla sua destra, disse
a quello che taceva: "Tu lo credi?"
Quello rispose: "Voglio crederlo".
Spirarono in tre, ma quei due
si abbandonarono
nell'abbraccio del padre.
20 ottobre 2024
LA BOTOLA STRETTA
Ho sognato
una porta stretta,
di certo metafora
della morte.
Nel mio caso, per di più,
era in cima
a una scala a pioli
del tutto verticale
e con ostacoli laterali.
Speriamo che il sogno
si sbagli.
21 ottobre 2024
SONO NATO A GIUGNO
21 ottobre 2024
[£]
LA VITA È SOGNO
Quello stesso sogno cominciava
che dormivo e mi svegliavo
in un’altra stanza,
grande come una d’ospedale:
c’erano due letti
e un soffitto alto.
Da un lato un armadio che non riconoscevo.
Forse conteneva i miei libri di Medicina.
Mi rimettevo a dormire, rifiutando quel sogno.
Mi svegliava Maìa, un’amica mia,
che mi ero portato a letto
e mi era rimasta amica.
Era venuta a trovarmi a Genova
e voleva portarmi fuori.
Andavamo in un parco
da cui si vedevano colline e non il mare.
Lì vicino c’era una sede scout
e gliela volli far vedere.
Volevo entrarci anch’io.
Non c’ero mai stato.
Salimmo le scale,
la porta era aperta.
Un po’ di disordine è normale.
Bacheche, avvisi colorati, pagine di riviste.
Tutto portava ad un angolo,
con la scala a pioli.
Per arrivare alla sede, sul tetto,
ci si doveva arrampicare.
Comincio a salire, lei dietro.
Sali, Sali, Sali,
Sali e Tabacchi.
Lei, di dietro, vedeva i miei tacchi.
Arrivati alla botola,
vediamo la luce…
Mi sveglio nella mia solita stanza,
al piano di sopra.
21 ottobre 2024
HIC ET NUNC (2)
Ho ascoltato Salvatore Accardo
suonare La Campanella
con il cannone di Paganini,
un Guarneri del Gesù,
appartenuto a lui.
Era il 1 novembre 2008,
a 50 anni dal Premio violino Paganini
in cui Accardo lo vinse.
L'allora sindaco di Genova gli donò
a Palazzo Tursi
la cittadinanza onoraria.
L'interpretazione fu magistrale
persino nelle mie cuffie di YouTube.
Mi chiedo come debba averlo suonato
lo stesso Paganini.
Furono e sono momenti irripetibili
riproducibili, questi,
leggendari, quelli.
Nessuno può sapere
che espressioni potesse avere
il volto volitivo di Tamerlano.
Nessun pittore lo ritrasse.
Nessuno può dirci la musica
dei Salmi di Davide.
O come cantasse Omero.
Io so però dirvi come, stasera,
segnai al 93' contro gli Young Boys.
Ascoltavo la radiocronaca
a Rtl102.5, perché non ho più Sky.
Il cronista, molto bravo,
rappresentava le difficoltà dell'Inter,
la mia squadra, contro questa giovane equipe
svizzera senza storia.
Un rigore parato,
un gol schivato
da un fortunoso palo.
Dei cambi responsabili
con le riserve solitamente titolari.
In campo, i quattro più forti,
poco tempo per sbloccare il pareggio.
Ciò che pensavo: che la mia squadra
è di milionari che non meritano
la passione e il mio tifo,
ma nemmeno la mia sofferenza.
Così scendo in campo,
e mi dico: "Ora segno!",
mi siedo composto,
tamburello le dita,
seguo a ritmo l'azione,
mi fondo con le gambe dei giocatori,
come posso, passo a Thuram,
nel suo collo del piede secco la porta,
esulto, gioisco, mi prendo la gloria,
le parole di lode del bravo cronista.
È una gioia imprevista, nei due tempi
di prima,
in un secondo,
sono padrone del mondo.
Qui, ed ora,
si ripete la vittoria
del bersaglio centrato,
del lavoro ben fatto,
dell'applauso cercato,
di un artista soddisfatto.
Un premio
mi son dato da me.
Un premio
ricevuto da Te,
Angelo custode,
a te che non la vuoi, la Lode.
24 ottobre 2024
CREATIVITÀ
Creati vita.
24 ottobre 2024
TUTTO È MATEMATICA
Sì, tutto è matematica.
Non è difficile cercare di spiegarlo.
La nostra mente è pure matematica
e risolve i giochi matematici
della vita, i problemi,
accettandone i dati,
formulando ipotesi,
ruotando le rotelle di una 'pascalina'
di neuroni che agitano cicli
di calcolo e supposizioni.
Con metodo razionale
oppure tentando,
ci si prova
sempre giocando,
sinché, PUFF!, la soluzione,
cattura la nostra attenzione.
Non è detto che sia giusta,
ma è vicina. Per approssim_azione.
25 ottobre 2024
PERICOLO DI MORTE
"Non si deve temere la morte, ma la vita vuota"
- Bertolt Brecht -
Non potremo accorgerci
di aver vissuto una vita vuota
che in punto di morte.
È la vera ragione per temerla.
25 ottobre 2024
SOGNO GENOVA
Sogno di partire per Genova
per la prima notte da dormire là.
Mi aspetta l'università
ma anche una scalinata buia
per raggiungere di notte la camera.
Sarà una salita tranquilla in una notte di novembre.
Forse ci sarà la Luna,
se il tempo regge.
Ci ho giá portato molte cose che mi servono,
nella camera, ma non ci ho ancora dormito.
Questo sogno è un po' come un ricordo,
ma in più ci sono gli addii
e le raccomandazioni degli zii,
i loro auguri,
e un saluto a piazza Verdi
e a via Chiodo, alle vasche, alle ragazze.
Chissà come sarà, Genova?
26 ottobre 2024
- 832 mesi –
LA CAREZZA È SEGNO DI CURA
Sulla cura Heidegger ha fondato
la sua filosofia.
Direi che non è poco.
Una carezza o un bacio sulla fronte
sono segni di cura amorevole,
perché una cura senza amore
non è cura ma materia che dà alla materia
e non cura di persona che dà a una persona,
che ha dignità divina
come chi dà con amore.
La donna è capace di cura e di amore.
Dà e non pretende.
È nel dare che esprime se stessa.
Le donne sono da imitare e rispettare.
Chi non ne vede la cura e non le rispetta
è un abominio disumano, una tautologia
da aborrire in tutto il consesso umano.
Chi, uomo, esprime una carezza,
realizza se stesso ed è capace di miracoli.
Guarigione e cura per un bimbo, per l’amata,
un cane, una pianta, un campo, l’arte,
un fiore, una poesia, l’opera del lavoro,
sono i miracoli che tingono il nostro mondo d’oro.
26 ottobre 2024
ALLERTE METEO
Queste infinite allerte meteo
che ti costringono in casa
ad occuparti di lievito madre,
torte o lasagne e lavoretti rimandati per mesi,
sono scialuppe di salvataggio o ciambelle
che ti salvano dal naufragare
in lunghe passeggiate
senza un amico incontrare.
26 ottobre 2024
ORA SOLARE
Anche oggi mi son svegliato
(e con gratitudine
bisognerebbe metterci
un punto esclamativo!).
Mi son svegliato ancora alle 06:06.
Ora angelica, ora doppia.
Non mi sono accorto
d'aver dormito un'ora in più.
Ora solare,
ma questo aggettivo, d'ottobre,
il sole dov'è?
È rimasto a dormire, per me.
Fino alle 6:51.
27 ottobre 2024
MAGARI PERFETTO
CONIUGATO ALL'IMPERFETTO
Magari eri castana, mora
abbronzata o di colore,
rossa australiana
o lentigginosa irlandese,
forse una splendida rossa
come Ava Gardner
o bionda naturale.
Magari ti tingevi i capelli
con l'henné
o di blu, viola, rosa.
Magari ora
il capello bianco
più ti dona,
è un traguardo che cattura lo sguardo
e che allo specchio
si vede bello e non vecchio.
31 ottobre 2024
- Halloween –
NON ACCENDO CERI
Non ne trovo il conforto.
Dalle tenebre si esce col bene,
che è la vera luce.
Allo stesso modo, preparate luminarie
che non vi accendono, gente avida di doni,
alla porta aperta e stretta dei buoni.
I doni, amate scambiarli.
Tentate, stavolta, solo darli!
Avrete, nel cambio, molto più d'uno scambio:
un cuore acceso, d'amore preso.
1 novembre 2024
- domani ricorrono i morti –
DOMANDA RETORICA
Chissà
se l'AI ci darà
maggiore umanità?
3 novembre 2024
BUIO E CONTROBUIO
Se perderai una mano di poker,
credici!, vincerai la prossima.
Se perderai ancora, riprovaci e rilancia!
Non biasimarti se a un certo punto lascerai.
Hai giocato la tua partita,
un divertimento, la vita!
3 novembre 2024
[$] Pace e umanità, creata dall'AI Copilot.
SCARSITÀ DI UMANITÀ
È rara, tra gli umani, l'umanità.
Forse, nelle macchine, un po' si troverà.
3 novembre 2024
[%]
LA PACE
Si trova tra gli scolari e le miss
un anelito per la pace
che poi si ritrova nei vecchi.
Non in tutti.
Ce ne sono di quelli del tipo
"Armiamoci e partite"
che indossano vecchie mostrine
ed il berretto di ex combattente:
dall'ultima guerra non impararono niente.
Ma noi, con la vita che sgocciola,
abbiamo il gravoso dovere
di esprimere parole sincere
per la pace,
soprattutto a chi non piace.
Altrimenti, succederà,
come sempre ha fatto,
che per i civili, la guerra, sarà
il più crudele misfatto.
4 novembre 2024
PROGETTAZIONE AMBIENTI
Nell'ambiente delle barche
incontrai un architetto
che non sapeva che fossi un impiegato
e raccontò che progettava gli uffici.
La maggiore delle sue preoccupazioni
era la Sala riunioni.
Poi l'ufficio del dirigente,
a cui non doveva mancare niente.
Esposto sl sole, per la jungla di piante,
oppure l'acquario fantozziano,
scrivania e poltrone, stanza accanto
per la segretaria, dal tocco femminile,
ma con stile.
I box open air per i comuni impiegati
e un ampio ripostiglio,
la posizione lontana della fotocopiatrice
per risparmiare del toner la matrice,
infine, come ultima intenzione,
l'infimo loculo per la ricreazione,
la sala fumo
dov'era sperabile
non andasse nessuno.
La macchina del caffè
non funziona, a volte,
così, anche le pause,
risolte!
5 novembre 2024
WWI
Mi sorprese la notizia
che i prigionieri di guerra
ricevevano dalla Croce Rossa
pacchi alimentari
e un libro (di Salgari,
magari!).
5 novembre 2024
[&]
IL DESIDERIO DI MISS ITALIA
Se vi chiedessero di esprimere tre desideri,
in ordine d'importanza,
in base alla gravità del problema
che andrebbero a risolvere,
non rispondete!
Credo sia sbagliato rispondere.
Non c'è un problema più importante di un altro.
Lo sono tutti.
SE LA MISS FOSSE SINCERA,
risponderebbe:
"Vorrei vincere!"
...e così la pace, la lotta contro il cancro e la fame nel mondo, la libertà e l'indipendenza dei popoli, l'amicizia, l'amore, la famiglia, gli animali, i bambini, la natura, passerebbero tutti all'ultimo posto.
5 novembre 2024
IDEOLOGIA
Per accogliere un'idea
bisogna prima fare il vuoto.
8 novembre 2024
LO SCIENZIATO FILOSOFO
Ammette come prove dell'esistenza
i farneticamenti di un vecchio
ed il pianto di un bimbo,
un loro sorriso,
come aneliti di presenza;
della donna, la cura,
l'assistenza sicura,
un amore che dura.
9 novembre 2024
PANORAMI SCONOSCIUTI
Grazie a una didascalia
ho imparato che le nuvole d'Irlanda
si tingono a volte di magnifici colori
degni di un pittore astratto
dello stesso gusto di Dio.
Forse non c'è n'è - uno uguale -
ma a volte la realtà artificiale
crea - ugualmente -
una Bellezza speciale.
(Tutta opera di Dio,
anch'essa,
o soltanto dell'io)
L'uno e l'altro
- direi io -
ciao zio!
10 novembre 2024
Vigilia di San Martino
RODOMONTE SI LAMENTA
Da dentro il negozio
del panettiere
ho udito un rombo, come un tuono,
un battito, boom boom,
buongiorno bum, tu tumb!
Pensavo ad un Ferrari
ma invece era un Peugeot
in cui le casse come bombe
risvegliavano i morti dalle tombe.
Alla guida piangeva disperato
un palestrato dall'amante abbandonato.
11 novembre 2024
IL CORAGGIO DEL TEMERARIO
Azzardo, spavaldamente timoroso,
un Like sotto un post
leggermente animoso.
È il massimo consentito
da un decreto legge
che democrazia ha pervertito.
11 novembre 2024
- festa dei cornuti -
PIANGERE SOTTO LA DOCCIA
Qualunque sia la causa,
non sono lacrime,
ma gocce.
11 novembre 2024
LE BREVI ATTESE
Sono le più lunghe
perché c'è troppo tempo
per poter fare altro.
12 novembre 2024
L'ODISSEA È LABIRINTO
Dónde están los poemas
que me alejaron
de todo lo que amaba
para llegar a donde estoy
desnudo con la idea de encontrarte.
Dove sono i poemi
che mi allontanarono
da tutto ciò che amavo
per arrivare dove sono,
nudo, con il desiderio di trovarti.
- Leonard Cohen- "L'energía degli schiavi"
Trovo un collegamento
tra il poema, l'Odissea, la vita
e il labirinto di Cnosso.
Addentrarsi nell'avventura
è il piacere, la passione dell'uomo.
È cercare il centro,
la conoscenza,
della vita l'essenza,
ma tornare
è Liberarsi,
recuperare il filo.
Tornare
è ritrovare.
La Madre,
l'infanzia.
Il filo di Arianna sono i ricordi
che ti decidono a lasciare Calipso,
prendere il mare su una zattera.
Addentrarsi è perdersi.
Ricordare è ritrovare la strada.
Tornare
è riabbracciare.
13 novembre 2024
PER QUALCHE GIORNO IN PIÙ
Ricordare
i molti amici scomparsi
non
è un merito.
Un
privilegio?
È
solo la circostanza di essere sopravvissuti.
Ogni
giorno è un salvataggio
dal
naufragio della notte.
Grazie,
medici senza frontiere!
Merci,
ange gardien!
13
novembre 2024
SAN MARTINO,
DIVIDIAMO!
Ad
un passo dal terminare
(ogni
verso può essere l'ultimo),
-
"Non saprete nè il giorno né l'ora" -
ne
scrivo ancora.
Sono
pensierini,
solo
pensierini,
rime
disarmate e indifese,
si
celebrano una volta ogni mese.
Come
un ciclo mestruale,
scendono
come placenta a sgravare
e
l'ultimo nato riscrive
sinapsi
ancor vive,
antiche
parole retrive
aggiunte
a nuove parole
ad
allungare una prole
feconda
di segni imprecisi
riga
per riga decisi,
numerazioni,
eoni
ed
ere
false
o sincere
e
sogni del mattino,
desideri
e chimere,
al
Fato un inchino
che
implora un destino
non
troppo vicino:
un
'proximo vere'
ed
autunni,
che,
remigini alunni,
ad
un primo d'ottobre iniziamo,
la
scuola dei mesi dei mesi apprendiamo,
maestri
a noi stessi noi siamo.
Andiamo...
San
Martino: migriamo!
14
novembre 2024
"LA TUA È UNA MANIA!"
Vivere,
per te, è una mania.
Vivi
nonostante le evidenze.
Ti
ostini a farlo, nelle rimanenze.
Ti
cibi di avanzi,
gli
attimi rincalzi.
I
lunghi anni del passato sprecati
nelle
ore del cottimo al lavoro
non
han certo accumulato un tesoro
invece
destinato a quei "loro",
i
padroni delle ferriere,
mentre
tu ci mettevi il mestiere.
Profitto
e plusvalore
rubati
da quel signore
ladro
di calorie e di ore
del
tempo e di fatica
senza
il grazie né parola amica.
Vivi
ancora maniacale
nell'economia
calvinista del tuo tempo
in
attesa d'un "Non c'è più scampo!"
perché
la vita fugge nel lampo
e
come un fulmine ti colpisce
Zeus
e la saetta
che
dall'inizio, nella fretta,
ti
condusse sulla vetta,
deificato,
nel Parnaso
della
punta del tuo naso,
poetastro
senza lauro
più
ferito del centauro
Chirone
con analogie,
di
sofferenze e tue maestrie.
La
tua vita la conduci sospesa
tra
le cime di Cirra ed Elicona,
tra
Apollo e Bacco,
Bellezza
e Piacere,
Arte
e Follia,
Ananke
vuole.
Così
sia.
14
novembre 2024
-
Viene pubblicato Moby Dick nel 1851 -
UTILITÀ DI UN INNO
Potrei
dir che è nulla.
Se
non per me, che mi serve a pensare,
nel
gioco delle parole, a come fare
a
giungere alla Fine
senza
troppo soffrire.
Che
utilità ha la vita,
se
così presto è finita?
Tra
la Nascita e la Morte,
di
alfa ed omega giornate più corte
sino
a santa Lucia,
verso
l'inverno si va pur via.
Tornando
alla Poesia,
per
voi che l'ascoltate,
se
non capite ciò che vuole che intendiate,
vale
per ciò che vi muove
e
dà da pensare,
per
qualche emozione o un sentimento
o
solo un picciol momento attento,
segno
di comportamento
umile
dal basso mento
della
fronte aggrottata,
l'orecchio
teso, cellule cigliate
dal
suono di parole cercate,
scosse
elettriche di nervi
attente
come cervi.
L'ascoltare
serve, a pensare,
domandare,
e
se talvolta non trova, un quesito,
la
risposta,
un
indice propone un invito
a
riascoltare un'altra volta.
Se
trovi un'emozione,
è
l'utile reazione
a
una scrittura
che
impegna, sinché dura.
La
mia e la tua, due attenzioni
di
affettuose relazioni.
Bìos
Bìos significa vita, in greco, indica le condizioni, i modi in cui si svolge la nostra vita. Zoé è dunque la vita che è in noi e per mezzo della quale viviamo (qua vivimus), bìos allude al modo in cui viviamo (quam vivimus), cioè le modalità che caratterizzano ad esempio la vita contemplativa, la vita politica ecc., per le quali la lingua greca usa appunto il termine bìos accompagnato da un aggettivo qualificante. Perciò questa collana comprende molti soggetti di genere diverso che, tutti, la riguardano.
Sherlock Holmes e le lucertole mongole che detestano i formaggi piccanti PAOLO LUPORINI
Il filatelista ovvero Il cielo sopra via Torino PAOLO LUPORINI
M'assale un Gubbio: Una noce sul vaso PAOLO LUPORINI
A PROPOSITO PAOLO LUPORINI
La Crociera dell'Ephemeris PAOLO LUPORINI
Grazia e Meraviglia PAOLO LUPORINI
éidos e sguardo PAOLO LUPORINI
Il compattamento-La colonia PAOLO LUPORINI
La Pietà di Soviore PAOLO LUPORINI
377, 5th Ave PAOLO LUPORINI
Klingon Musik PAOLO LUPORINI
La confidenza di Aurora PAOLO LUPORINI
Su giù PAOLO LUPORINI
Nasturzio PAOLO LUPORINI
SOTTO/SOPRA PAOLO LUPORINI
SINISTRADESTRA PAOLO LUPORINI
SPLIT PAOLO LUPORINI
NORD-OVEST PAOLO LUPORINI
GLI SCOUT, racconti ASCI, AGI, AGESCI e MASCI PAOLO LUPORINI
CORSO CAVOUR 372 PAOLO LUPORINI
LA PIGRA BABY-SITTER PAOLO LUPORINI
IL LIBRINO DI RONNY STELLA PAOLO LUPORINI
UN RACCONTO DI NATALE PAOLO LUPORINI
LIBERTY BELL PAOLO LUPORINI
MESCIÜA PAOLO LUPORINI
SEAWOLF PAOLO LUPORINI
NON C’È CUORE SENZA SPINE
PAOLO LUPORINI
Poesie
VUOTO PAOLO LUPORINI
- Silloge breve. Cinquantanove poesie scritte in due mesi del 2021 e in quattro del 1982.
- Silloge breve. Poesie dal 6 marzo 2021 al 10 settembre 2021. Le eccezioni confermano la regola.
FIORI DI SETTEMBRE PAOLO LUPORINI
- Terza raccolta di poesie.
SUDOKU… ma Godot! PAOLO LUPORINI
- Vorrei strapparvi un sorriso… da quelle facce lunghe, aiutatemi ad aiutarvi. Un sorriso ci salverà.
- Un sorriso, di questi tempi, sarebbe un gesto rivoluzionario, sovversivo.
UN ABBRACCIO PAOLO LUPORINI
- È tempo di tornare ad abbracciarci! Almeno con il cuore.
CANI E LUPI PAOLO LUPORINI
Vi riunite in branco / Contro i lupi della foresta / La lotta sarà aspra, / La difesa strenua.
IL SOSPIRO PAOLO LUPORINI
-Dicono che i sospiri siano la risposta a tutte le domande rimaste sospese in aria; dicono che alcuni sospiri racchiudano in sé più amore di qualsiasi bacio; ma se l’uomo sospira, è per un motivo concreto: per non morire…
LA BELLEZZA DELLA SERA PAOLO LUPORINI
«Ascolta… si fa sera.» Il fascino di una sera porta a una notte di promesse: Pace, Oblìo, Passione, a volte, meditazioni, progetti, sogni per l’indomani (che può non arrivare).
PESTE 2020 PAOLO LUPORINI
-Peste 2020 doveva essere un'opera profetica di Paolo Luporini ipotizzata già nel 2016, che anticipava i fatti di un'epidemia apocalittica del mondo della globalizzazione, in cui i muri risultano tentativi inefficaci e brutali per fermarla. Strumenti asociali di un'esagerata differenza di classi separate dal sopruso violento che ispirano la rivolta della solidarietà. L'aspetto corale, frammisto alle vicende dei singoli personaggi, con le loro scelte condiziona il corso degli eventi verso la rinascita sperata. Invece, superato dai fatti, si è trasformato nel titolo della decima raccolta di poesie, o meglio, pensierini, che rimuovono la realtà dei contagi e dei decessi e parlano della vita e della poetica in questi tempi di resistenza.
SOPRA LA PANCA PAOLO LUPORINI
-Undicesimo libro di ‘pensierini’ di Paolo Luporini, iniziato l'undicesimo giorno del settembre 2022, giorno di tragedie, libro che tratta invece di Felicità.
KILO PAOLO LUPORINI
-Un chilo è un piccolo peso, solo dieci etti, ma può crescere, e la sua leggerezza diventare pesante, come il volume. Un tempo i volumi erano molto pesanti, i miei cerco di mantenerli leggeri, quando l’aria si fa pesante.
-A chi / ha / problemi / di rotta: / Fatevi guidare dal vento. / Godetevelo, tra i capelli, / affonderemo tutti!
NON SAPREI PAOLO LUPORINI
-Non è un dubbio, ma una scusa d’incompetenza.
QUINDICI + QUINDICI PAOLO LUPORINI
-Quindicesimo libro dei miei pensierini.
VITA SEGRETA PAOLO LUPORINI
-Sedicesimo libro dei miei pensierini.
IL TORSOLO PAOLO LUPORINI
-Il torsolo è ciò che lasci di una mela. Sia che l’addenti, lavata o no, còlta dall’albero, rubata, o pagata all’ortolano, al verduraio o acciuffata in un supermercato, o in un banchetto della tua Fiera di San Giuseppe, ricordo di un carrettino che le vendeva caramellate davanti a scuola. È ciò che resta dopo averla gustata sino in fondo. Io, con la mia tecnica, ne lascio sempre una porzione minuscola, per i porci. Sono avido e parco, Di ciò che resta, ora ci gioco. Pinocchio si mangiò i torsoli che aveva in tasca. Ma questa è un’altra storia…
LA SOMBRA PAOLO LUPORINI
-La Sombra è ciò che lasci su una superficie, quando sei trafitto da un raggio di sole o da una fonte artificiale. La Sombra ti rincorre o ti anticipa e tu le zompi addosso con un salto, ma scompare, svanisce, se una nuvola appare o la pioggia la lava via.
L’ALBA, IL GIORNO DOPO PAOLO LUPORINI
-L’alba, il giorno dopo, presuppone una morte simbolica a sé stessi. Di questo, cercano di parlare molte delle poesie di questa raccolta. Possono essere ancora pensierini, non sopravvalutatemi (io stesso, spesso, faccio questo errore)!
RIPASSI PAOLO LUPORINI
-Ripassi la tua storia privata e collettiva e ricordi crocicchi della via, luoghi dove persone hanno disseminato tracce, lasciato segni di pista, minato i passaggi o costruito muri o ponti. Ripassarci per sminare, abbattere, ricostruire.
GARIBALDI PAOLO LUPORINI
–Garibaldi è presente a Spezia con un monumento molto bello e particolare, un monumento equestre in cui il cavallo è rampante e poggia solo su due zampe, quelle posteriori. Sono presenti targhe ricordo del suo passaggio, alcune nascoste che riservano sorprese, come questa fioritura che ogni anno si ripete nei Giardini pubblici della città, con rinnovata Meraviglia degli occhi e del cuore. Sono i segnali di una Bella Estate.
RIFUGI PAOLO LUPORINI
-Una raccolta che prende il nome dall’archetipo dei rifugi. Sono le antiche grotte riparo dei primitivi, nostri antenati, che hanno tramandato filogeneticamente il bisogno di ripararsi dai pericoli vitali. Sono oggi gli ospedali, domani le Case di cura, le RSA, dove la ricerca di un riparo è negata e vi si trova una definitiva condanna. A volte si scampa e il rifugio si trova poi nella sublimazione della religione, della socialità, dell’arte, di un hobby, degli affetti, rifugi molto più sicuri.
- Come suggerito dal film del 1953 TORNA! (Raffaello Matarazzo), e, meglio ancora, dal dialetto spezzino, l'invocazione è pure un fastidio di un ritorno che è una ripetizione, una condanna del già visto, ripetuto, noia petulante di un ritornello assordante.
IL DRAGO MANGIACOLORI PAOLO LUPORINI
- È l’eterna battaglia tra i colori e il grigio, messa in poesia, con i pensierini semplici o complessi che colorano anche le mie notti, i mattini, i meriggi, a volte i pomeriggi.
NUVOLE DI DRAGO PAOLO LUPORINI
-Trovare il titolo di un XXV libro di pensierini diventa complicato. E così richiamo in servizio il drago, simbolo della Natura e del paganesimo in lotta con il nuovo che lo sconfigge, ma il drago e le sue nuvole spazzano con un colpo di coda gli sforzi umani e artificiali. Le nuvole di drago sono un cibo cinese delizioso a base di gamberetti, i draghetti dell'acqua che somigliano al dragone.
LA CALMA AI CALMI PAOLO LUPORINI
-La calma, se uno non ce l’ha, uno mica se la può dare… direbbe un Renzo Tramaglino scimmiottando Don Abbondio. È proprio la stessa cosa che con il coraggio. Però, se il coraggio può non venire mai, neppure quando ne servirebbe un sacco, la calma viene, ed allora non c’è più nulla da fare.
TRENTA DENARI PAOLO LUPORINI
- Trenta denari, il prezzo del tradimento per antonomasia, e Giuda li accettò forse controvoglia, mentre le sue intenzioni sono ancora adesso, dopo che tutti i cristiani le hanno meditate, misteriose. Talvolta il tradimento è necessario, se il tradito è andato troppo oltre o ha fatto troppo poco e ha deluso. Le aspettative che abbiamo sugli altri sono forse troppo esagerate? Pretendiamo ciò che neppure noi sapremmo dare? Sono frutto di opinioni sbagliate? Cerchiamo di non deludere…
DE RERUM NATURA PAOLO LUPORINI
- DE RERUM NATURA di Tito Lucrezio Caro, poeta e filosofo romano, epicureo, è un’opera che ancora mi affascina, io la studiai in latino, declamandola in metrica. Scrivere un libro di pensierini con questo titolo non è un atto di presunzione, ma un pretesto per rileggerlo, ristudiarlo e trarne ispirazione per altri pensierini che si aggiungono a una lunga serie, un discorso non ancora interrotto sulla natura delle cose, delle idee, dei miei sentimenti e delle emozioni, della mia percezione dell’esterno da me, che sento oggi pure dentro di me e parte del Tutto, quell’Uno a cui tutto rimanda.
BONITO NAPOLONI PAOLO LUPORINI
BONITO NAPOLONI, Il Duce di Batàlia, staccato dalla balia, le schiocca un bacetto lasciandola nel letto.
Di fronte allo specchio, sceglie il migliore orecchio, scatta un selfie da vicino atteggiando la bocca a culino pronunciando: "Hynkelino!".
Schiva così la guerra con chi vuole la sua terra.
Òmi de bassa lega, quella terra la rinnega, se la guerra la distrugge con tutto l'oro se ne fugge.
TERZA STELLA PAOLO LUPORINI
*** Tristellato non triste mai stremato
*** resiste scrivendo avverso al Fato
*** a seguir Necessità
*** fattrice di Realtà.
OLEANNA PAOLO LUPORINI
SheNengo il caballero, quando ad SUPERLUNA BLU fu, mise in piedi un grattacielo con le fondamenta in su.
È la ripetizione di quattro lune piene in una stessa stagione astronomica. Nel 2024 ne avremo una. Il 19 luglio sarà la Luna dello Storione.
Come con il “rasoio di Occam”, escludo parti di un discorso più volte ascoltato e coi ritagli realizzo collage di frasi che suonano come nuove. Sono ripetizioni che creano nuove emozioni.
MEGLIO TARDI CHE MAI PAOLO LUPORINI
Ho un amico che divide l’umanità in due categorie: i Tardi e i Mai. I Tardi ci arrivano tardi a capire, i Mai, mai. Meglio “Tardi” che “Mai”.
INNO PAOLO LUPORINI
Ci furono e ci sono poeti che sono e furono splendidi cantori della Bellezza di ogni creatura e credettero e credono che siano opere della Natura, sino ad immaginare che fossero opere ad essa estranee, create da un creatore. Innalzarono e indirizzano inni di lode a un ignoto, nel mistero che circonda l’ascoso Grande Architetto dell’Universo.
Collaborazioni
No me faltes tu Francisco Humberto Gonzalez Reyes cartaceo e Kindle
La Fragranza del Clive Christian MIRKO FERRARINI
…di altre Fragranze MIRKO FERRARINI
La scia del suo profumo MIRKO FERRARINI
Gnocco pesto ELIO DOLCELLI, PAOLO LUPORINI
Cari coetanei ELIO DOLCELLI, PAOLO LUPORINI
QUANDO ELIO DOLCELLI, PAOLO LUPORINI
Umanità immagini e parole Autori Vari
I RAGAZZI DELLE ACACIE ENRICO CASTAGNA
TEMPI DEI CUORI CHE S’INFIAMMANO Vol. 1
AA. VV.
TEMPI DEI CUORI CHE S’INFIAMMANO Vol. 2
AA. VV.
TEMPO AL TEMPO ENRICO CASTAGNA
AL VENTO SILVIA CORRADIPubblicato nel novembre 2024
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