NEOLINGUA 2: COSA INTENDEVA IL MINISTRO GIULI CON LE SUE PAROLE SULL’INFOSFERA GLOBALE?

NEOLINGUA 2: COSA INTENDEVA IL MINISTRO GIULI CON LE SUE PAROLE SULL’INFOSFERA GLOBALE?

Antefatto:

Ho riflettuto profondamente sulle “sagge” parole del dandico “Ministro” Giuli: “Di fronte a questo cambiamento di paradigma la quarta rivoluzione epocale della storia delineante una ontologia intonata alla rivoluzione permanente dell’infosfera globale, il rischio che si corre è duplice e speculare”. (Ndt: parole testuali!). Così ho deciso di comprenderne il significato. 

Fatto

Ho rappresentato me, attraverso una ontologia artificialmente intelligente, con tutta la quarta rivoluzione epocale della storia sulle spalle (si vede nella barba e capelli), mentre cambio paradigma e osservo la rivoluzione permanente all’interno dell’infosfera globale (un Palantir!) sapendo di correre un grande rischio duplice e speculare.

Post-Fatto

Una cosa imparata nei corsi di scrittura è che essere criptici è molto divertente, ma se quello che scrivi e rappresenti nell’immagine è compreso da meno dell’1% dei lettori è meglio aggiungere qualche spiegazione (ergo il suddetto 1% può saltare questo paragrafo!). Il disegno è fatto con Chat GPT. Si tratta di una vera e propria “ontologia informatica” perché raccoglie e sintetizza concetti dell’essere. Attinge a tutta la mia mitologia Tolkeniana di uomo di sinistra (quelli di destra si fermano agli hobbit). Così ho usato una mia foto per farmi rappresentare come Saruman. In mano ho l’infosfera globale, che altri non è che un Palantir! (se ancora non lo conoscete, sapevatelo!) che racchiude in sé tutti i problemi etici della conoscenza e del controllo dell’informazione. Il  rischio duplice e speculare traspare dal riflesso nello specchio.

Commento

Concordo, è un post un po’ nerd. Ma trovo interessante questo tentativo governativo di distrazione di massa sempre legato all’uso improprio del linguaggio stavolta immaginifico e caricaturale, ma sempre confondente. Così ritorno al mio pallino. Sono tempi difficili, usiamo l’ironia, ma riappropriamoci delle parole. Per cui:

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Brigate linguistiche, all’armi!

Edoardo Galatola