ADORO LE PAUSE
ADORO
LE PAUSE
(pensierini)
di
Paolo Luporini
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- Paolo Luporini –
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DEDICA
Agli amici e le amiche
incontrati e incontrate
alla macchina del caffè,
al bar, su una panchina.
A quei cantanti e cantantesse
ascoltati in una pausa dalla TV
o aspettando in auto.
Adoro le pause
quelle tra un libro e l'altro
Mi lascio andare
e non scrivo nulla
Poi arriva potente
un'ispirazione
sul titolo e la copertina
o un unico pensierino
come fu per De rerum natura
dove mi ossessionò
l'immagine di Venere
nata dalla spuma del mare
Il trucco è
la punteggiatura ignorare
RINGRAZIAMENTI
Grazie,
ecco un’opportunità di darvi una pausa e farmi ricevere un refolo d’aria che potrebbe ripagarmi del mio coraggio o della mia sfrontata spudoratezza, quella mai tentata da nessuno, la Lode della Pausa.
Sii indulgente, rispettoso, ma sincero: pluporini@libero.it
PL
CHIEDO A ME STESSO
Muto e solingo
mi chiedo:
"Dove hai messo l'entusiasmo
degli anni giovanili?"
Quell'altro mi risponde:
"Ma stai zitto, senti questa...
L'ho trovato in vecchie foto e dia
in un caricatore ed una rivista
di fotografia."
15 novembre 2024
IESTEDAI
Tanto tempo fa,
un mio ieri
era durato dieci anni.
Poi, quando vissi l'oggi,
incontrai Joanni
trovai il mio domani
e vissi 24 anni.
15 novembre 2024
AL COMPLEANNO
Sará il prossimo anno.
Per i miei settanta
voglio fare una pausa,
indire un Giubileo,
condonate tutti i debiti,
liberate gli schiavi,
sia la pace sulla Terra,
bandita ogni guerra.
Siano concesse le Olimpiadi a Roma.
Livellate i patrimoni,
sciogliete contratti e matrimoni,
riscriveteli e risposatevi,
se volete!
Sono maganimo, quanto basta,
delle figurine Panini, farò un'asta!
15 novembre 2024
IL TONO TRAGICO
Spero avrete fatto caso
che non nascondo la consapevolezza
(però serena)
della fine che è certezza,
ma la sostengo con il coraggio
del pensiero di cui Camus ci diede assaggio.
Nella tribolazione
darsi aiuto
non fa eccezione.
È necessario
il lavoro gratis
e straordinario.
Prime, le donne,
in pantaloni o gonne,
spoglie o velate,
pur nel dolore,
son le nostre fate.
15 novembre 2024
CAMPANA A MORTO
Sento la campana a morto.
Mi chiedo se Hemngway
si chiedesse
Per chi suona la campana?
10:30 del 16 novembre 2024
- sapete il giorno è l'ora -
["]
IL SUONO DELLA NATURA
Sono ormai un cittadino.
È raro che faccia vita all'aperto.
Non vado neanche più al mare.
Sono abituato ai rumori di città.
In questo attimo, campane e motori.
Poi voci urlate di richiami maleducati.
Ben vengano, le voci delle mamme,
le grida dei bambini!
La Natura,
la penso silenziosa.
Solo il vento fa udire il suo rumore
nello stormire delle foglie
e nel bosco o la campagna,
la rara fauna lancia i suoi veyrsi.
Eppure, ricordo,
sulla montagna,
nella calma di vento
e nel sole crepitante,
nella solitaria arrampicata,
in una sosta,
ho creduto di udire
la farfalla parlante.
Come una Fiaba irlandese,
narrava di fate
e degli scherzi degli elfi,
dei loro amori sulle corolle,
dei fili d'erba che squarciano le zolle.
Natura,
volitiva e dura,
così necessaria,
non mi fai paura!
16 novembre 2024
OLTRE IL PASCOLI
Pascoli, il poeta,
nonostante non fosse avvezzo
alle apericene,
alle pizzerie,
alle multisala,
a discoteche
o weekend,
capì comunque che il sabato
è meglio d'una domenica,
per il sapore dell'attesa,
la preparazione alla festa
che invece la festa delude
e contiene il desiderio trepido
della fanciulletta che si prepara
e che poi impara
che, venuto il giorno,
la gioia del sabato era migliore.
Sono oltre il sabato, io,
e della domenica propongo l'abolizione.
Un doppio sabato, la mia proposta,
e sia la festa il lunedì, festivo,
come il Lunedì di Pasqua,
l'unico che preferivo!
16 novembre 2024
GLI APPALACHI
Il mio risveglio mi fa ricordare il sogno
di un soggiorno a Comano
in compagnia di amici e di un libro
che leggevamo insieme.
Era un po' come nel Decameron:
fuggivamo da un pericolo cittadino.
Quel libro era di un tedesco
e presentava la realtà con gli occhi filosofici
e paragoni audaci.
Le pagine avevano rimandi ad illustrazioni
che spiegavano bene che certe rappresentazioni
artistiche che vediamo di frequente
interpretano e mostrano
una verità meno apparente.
Ricordo che una foto presentava
gli angoli decorati di un soffitto,
raffrontati a molti altri.
Quei fregi facevano il paio con l'orografia
dei monti.
E quei monti somigliavano,
come gli Appennini, gli Appalachi,
alla colonna dorsale umana.
Mi pare evidente,
con queste poche parole,
che non sia che proprio non vi abbia detto niente.
Tutto è relazione, pareidolìa,
e, se non ce la vedete,
non è certo colpa mia.
18 novembre 2024
BEATA IGNORANZA
"C'è qualcosa d'insolito
vicino alla Terra:
fino a ieri non c'era",
titolava Esquire,
e stavo altrettanto bene
senza leggere l'articolo,
volevo saltarlo, ma poi l'ho letto.
È una scoperta importante,
che apre molte ipotesi,
potrebbe spiegare molti quesiti
che ci poniamo da secoli,
ma per millenni gli uomini
hanno convissuto
con quell'ignoranza
che ne caratterizza l'arroganza
e chi vive senza sapere
continuerà a prenderci, beato,
per il sedere.
18 novembre 2024
RIFORME URGENTI
La mia proposta di fare di ogni lunedì
un lunedì di Pasqua
è sempre valida!
UN POETA SCRIVE:
Quando le parole cessano
di avere forza
e l'unica, ultima, detta
è "Fuoco!",
ce n'è per poco.
20 novembre 2024
MATTINA SOLIPSISTICA
M'illumino del mio poco.
20 novembre 2024
LETTURA DI EVASIONE
Da quando mi sento "libero"
non la cerco più.
Leggo saggi impegnati
o romanzi classici,.
fantascienza distopica
in cifra modica
e poesia,
più poesia
che mi fa scavare
tunnel di fughe men rare!
20 novembre 2024
MATTINA DOPO
Ogni nuovo giorno
è una nuova vita.
Come tutte le vite,
è un lancio di dadi
e la sorte
conduce alla notte,
la morte.
Può andarti meglio
se resti sveglio.
20 novembre 2024
IL MIO NUOVO ROMANZO
Sarebbe una storia inventata
di un viaggio in Cina
di un turista e la sua famiglia,
pretesto di considerazioni
a formare un manuale
per viver meno male.
Cosa lo scrivo a fare,
se non ci sarà il tempo
di stamparlo e pubblicare?
20 novembre 2024
LASCIARE TAHITI
Mi sono chiesto più volte
perché Gauguin sia tornato.
Nessuno lo ha "veramente" spiegato.MEGLIO SAREBBE
Meglio addormentarsi nel sonno!
UN PENSIERINO BRUTTO
Un pensiero brutto
è di addormentarmi
e risvegliarmi un altro,
con ricordi estranei,
mani che non conosco,
cercare uno specchio
e non trovarsi,
vedere un mostro
con occhi azzurri,
capelli biondi,
un viso bello,
senza occhiali,
un corpo magro,
senza genitali,
ermafrodito
asessuato:
"Cosa sei diventato?".
La cosa peggiore
è perdere i difetti
o quei pelosi confetti?
La cosa peggiore
è la perdita di sé stessi,
l'identità a noi cara
che sola ci è chiara.
20 novembre 2024
A VOLTE
A volte, ma sempre più spesso,
provo un fastidio mai espresso
d'un sentimento di oppresso.
Sono le percezioni di crisi
nostre e d'intorno.
Cresce ogni giorno
un disagio
più veloce che adagio
che la propaganda
vorrebbe ignorassi
ma appare incombente
un segnale: Caduta Massi!
20 novembre 2024
VIVERE
Vivere, sintetizzando,
è per me un respiro elettrico
di sensi ed azioni riflesse
in cui a volte affiora la volontà.
Spiegarsi questo meccanismo
è pensare.
Dirlo è poesia.
22 novembre 2024
SEGNALI DI VITA
"Vita immaginaria",
"Vite a prestito",
"Apparire o essere?",
titoli che la dicono lunga
sull'apparenza, l'illusione,
di essere, credendo di farlo,
al contrario del reale,
per nulla speciale,
assenza totale,
in generale
e nel particolare.
La vita non va sprecata,
più che allungata,
va allargata!
22 novembre 2024
MIMOSE A NATALE
Temperature invernali
a metà autunno,
mia moglie
fa pulizie primaverili.
Indosso il cappotto
e vado fuori, di sotto!
Uno mi chiede:
"Che fai con le ciabatte, in strada?".
"È riscaldamento globale,
dove vuoi che vada?".
22 novembre 2024
VIVERE SOTTO TRACCIA
È un motto come
"Bene vixit qui bene latuit",
ma non è facile,
le tracce,
non lasciarle.
Impossibile nascondersi!
Il Grande Fratello ti vede ovunque,
e Dio, in una notte nera in una caverna nera, una formica nera sulla groppa di una vacca nera, lui la vede!
22 novembre 2024
UN SEGUACE AMANTE
L'ammiro perché spiega, in poesia,
più d'una Filosofia.
Un pensiero di cui fa credito,
nella sua economia,
né a scienza o ideologia
ma per tutti, con grazia,
senza zoologia o anatomia,
né studi sociali o geografia,
al sapiente come al sasso:
RESTITUIRE IL DEBITO!
(Un dolce salasso!)
22 novembre 2024
L'ALTRA SIMONÌA DEL BLACK FRIDAY
Quando gli acconti IRPEF
dissanguano il conto
e le tredicesime non arrivano,
e neppure i salari,
arrivano i Black Friday,
venerdì che durano settimane
e quindicine.
Promettono paradisi di felicità
ma
con inflazioni di guerra e rincari
di felicità sono avari.
Sono debiti delle carte di credito
e il quindici dicembre
minaccia il panettone,
del cenone il salmone
e il Natale è una jattura
che a Santo Stefano non dura.
22 novembre 2024
LE BAMBOLE DI STRACCI
Mamme di guerra,
tornate a cucire, per Natale,
bambole e pupazzi di stracci,
per i vostri poveri bimbi,
perché non gli manchi
qualcuno da amare,
con le sedie vuote,
a Natale!
22 novembre 2024
LE 4 SISTERS
Ho scritto il testo di una canzone.
La canta Mina.
Il batterista dà un ritmo ripetuto, uguale,
lei canta le parole, una storia triste d'amore:
Lei, tradita, ritorna in vita se lo lascia,
ma lui le manca e lei lo incontra sotto casa.
Lui, pentito, l'ha aspettata,
ma lei, fiera, nemmeno l'ha guardato,
poi ne ha riso, sguaiata,
lui è rimasto col suo mazzo di fiori,
e le sisters ripetevano il gorgheggio:
Du du dubi dubi du. Du du.
Poteva andar peggio.
Un successone, la canzone!
22 novembre 2024
DOLCE POESIA
Quanta poesia
c'è nel lavoro
d'una pasticceria!
I cannoli della Silvana,
le meringhe di Albiano
o il panforte di Nannini
a Siena,
i cannoli siciliani
o le sfogliate alla ricotta
son di bellezza
e dolcezza
una grossa botta!
23 novembre 2024
GOCCE
In dieci minuti
leggo una poesia di Ungaretti
e provo, solo provo,
a scrivere non di una pietra
del San Michele,
ma di una goccia di pioggia.
Non di un miliardesimo
di un'alluvione a Catania,
ma di acqua, che le rocce filtrano,
e che sorge e sgorga, cantando,
e che beve la capretta, il passero
e la volpe, che da fonte
diventa ruscello, torrente, affluente, Po
e mare
dove una sirena si va a bagnare.
19 novembre 2024
Compatitemi, m'illudo di aver scritto una cosa tenera.
M'illumino del mio poco.
RITORNI
Si torna,
e a volte ci si salva,
se si crede che qualcuno
ci aspetti.
Il desiderio di ritrovarlo.è una guida,
come per le foglie la luce,
il centro per i gravi,
il bersaglio per la freccia scoccata,
il tabernacolo per un credente
richiamato dalla campana,
la voce che richiama.
24 novembre 2024
SOZZO NATALE
Voi, che chiudete gli occhi sui mostri,
fareste bene a mettere in una bussola
tutte le spese del vostro ricco natale.
Al sette gennaio,
aprite la bussola
e versatela in mare.
E' quello che fate,
spenderla male!
E' peccato mortale,
insozzare Natale!
Lo lordate di panettoni,
gioielli, profumi, videogiochi,
e non pensate, voi pochi!,
a quanti (e son tanti)
festeggiano un'alba grigia
dopo una notte di paura,
come se fosse una rapida discesa
da una gelida vetta
alla calma pianura.
24 novembre 2024
PROVA CHE IL PARADISO ESISTE
Sento dire che il Paradiso esiste.
Prova lo sia il fatto
che nessuno è tornato indietro a dirci
che di là non c'era nulla affatto!
25 novembre 2024
CONTRAPPELLO
Siamo circondati da mezzi uomini
che si fregiano dei baffi neri dei caporali
e che si fan forti delle protezioni degli ufficiali
che li muovono come burattini
e loro, ipocriti e delatori,
circondano con il loro controllo
gli onesti
e graziano i delinquenti, simili a loro.
Se ne servono per i loro traffici
ed escludono chi mostra l'aperto viso,
servendogli il sorriso,
pronti a tradirlo.
I caporali si sentono importanti
ma spregiano chi è qualcuno.
Dirli scaltri non è intelligente.
Al confronto con sé stessi
non sono niente.
Un pensiero alto non gli appartiene
Oltre a una bevuta e a laute cene
tengon solo le catene.
Non c'è da aspettarsi che ammirino le stelle
né le nuvole
a pecorelle,
ci vedon solo buio e pioggia
...a catinelle.
25 novembre 2024
IL TEMPO DELLA POESIA
Questo è un tempo
in cui la poesia debba essere
della gente.
Nel caso opposto, varrebbe niente.
Parli come sente.
È importante, poeta, che tu
lo tenga a mente!
26 novembre 2024
Dedico a Giovanni Tabacchiera, per il suo successo di ieri, questa poesia-metafora che parla di tre amici.
UN MARTEDÌ DA LEONI
C'erano tre amici surfisti
che un giorno si diedero appuntamento:
passati dieci anni, si son rivisti,
ad aspettare la Grande Onda,
dall'alto della spiaggia.
Era notte fonda.
Uno portò la moglie che, mannaggia!,
gli vietò di lasciare la spiaggia.
Il secondo era troppo bevuto
e aspettò sdraiato o seduto.
Il terzo mantenne la promessa,
cavalcò una vecchia tavola sconnessa
e dalla cresta discese la china:
l'aveva
spalmata
di sciolina!
27 novembre 2024
UN ATTIMO PRECISO
È al risveglio che mi assalgono
idee assillanti
che poi devo scrivere,
indossando i guanti.
Più tardi, quell'idea mi ossessiona,
mi convinco che è cosa buona
e allora compongo, quasi senza cancellare,
qualche breve verso disponibile
a lasciarsi amare.
Oggi l'idea era questa:
un giorno di pioggia, in un giorno di festa.
Devi uscire, è necessario, vai al supermercato.
Hai le borse vuote, l'ombrello,
compri ciò che ti serve, lo scopo era quello.
Esci, carico di borse, non apri l'ombrello,
ma non ti bagni
che di poche gocce,
perché sono le ultime, guardi il cielo.
Schiarisce,
la nuvola sparisce.
Nello squarcio di cielo
compare l'arcoiris,
messaggera dell'Olimpo e segno d'alleanza.
Seduto in casa, ti gusti la pietanza.
28 novembre 2024
LA CHIOMA DI HALLEY
Cosa penso delle meteore già lo dissi:
simili a noi che lasciamo piccoli segni
sul punto d'impatto subito lavati via
da una pioggia lavascale
di gente superstite che di noi
non capiva niente.
Delle comete non penso
che le disgrazie le portino loro.
Fu qualche sacerdote che gli diede la colpa
se di qualche agnello sacrificale era sparita la polpa.
È dal 66 d.C. che notarono la cometa
che vidi anch'io,
nell'86 del secolo passato.
Non fu un anno poi tanto disgraziato.
Secondo le previsioni di Halley
che le diede il nome,
non credo la rivedrò nel '61.
Non posso immaginarmi il come.
Se vivessi cento e sei anni,
la vedrei dalla TV, dal letto, senza danni!
28 novembre 2024
GENOVA PER NOI
Sarà un mese
che desidero andare a Genova.
C'è solo il fatto
che non c'è nessuna ragione
che mi ci spinge.
Non ne ho affatto nostalgia
e non ho la curiosità
di vedere come sia cambiata.
Ci sono davvero poche persone
che ci conosco.
Di gran parte
ho perso i contatti.
Molti anziani saranno morti
(o centenari!).
C'era pure della brava gente!
Ci fosse uno spettacolo
che mi smuovesse...
Un giorno di questi
vado in stazione.
Ho molti treni da perdere.
28 novembre 2024
IL CAOS CI SALVERÀ
Pensate mai che più si parla,
più ci si esprime, si articolano parole,
cercando di mantenere un filo logico,
più si cade nella
contraddizione
del vizio della
comunicazione
di come io dico che è la goccia
che fa traboccare il vaso
e tu capisci
che è la goccia che tracima il naso?
La realtà dell'essere interconnessi
è come le assemblee di condominio
o sindacali in cui tutti parliamo insieme
e viene l'ora.
Nulla è deciso. Nessuno paga,
il pluviale perde, pure il tetto,
e al piano di sotto, l'infiltrazione,
il proprietario fa causa
e i danni li paghiamo tutti.
Siamo umani perché sbagliamo.
Facciamo danni, ma lo capiamo?
28 novembre 2024
CORRONO I GIORNI
Non vedo l'ora
che tornino le 17:15
al circolo anziani
dove voglio riraccontare
i miei "DETTAGLI DETERMINANTI",
gli scambi ferroviari inaspettati
che han deviato la mia corsa
e mi han portato sin qui,
a quel tal martedì,
a quella tal felice ora!
29 novembre 2024
IL TIFO DA STADIO NELLA CONFUSIONE
"Nella vita, confusioni ce ne sono tante.
Troverò anch'io la via per uscire da questa."
(Gianni Rodari)
Parlava della vita o della confusione presente?
Mentre faccio questa domanda,
il TG dice che se non dovesse reggere
il Cessate il Fuoco, Israele, mal che vada,
avrà mano libera per condurre la guerra come vuole. (Sic!)
29 novembre 2024
- La confusione è grande sotto il cielo. La situazione è eccellente!
TIRO TARDI
Il mio tirar tardi è ascoltar musica
(ciò che passa il convento!)
e arrivare alla linea del cambio di data,
quello 00:00
che è bello davvero!,
se l'intercetto,
sul quadrante digitale
al lato del letto.
un'ora doppia che è speciale!
A quel punto scatenano i ricordi
di Facebook e quei miei pensierini
snocciolati come bruscolini,
aperitivi di altri pensieri
seguiti a quelli di ieri.
Grani di un rosario
come giorni del calendario.
Foglietti a strappo,
giorni perfetti,
di spine, rose, radiche amare o confetti.
Poi, considerazioni,
con i ricordi, sentimenti, emozioni.
La musica è "Miss you" dei Rolling
ma non trovo l'assonanza,
qui nel chiuso della stanza!
Poi, viene il momento
del calo della palpebra
o lo sgomento
che col ricordo è un sentimento
di rimpianto o nostalgia
per tutto il tempo sgocciolato via.
00:00 30 novembre 2024
L'ORA STRAORDINARIA
Ho controllato il fuso orario.
In quello di Roma sono precisamente
le 20:17.
La stessa ora di qui,
al minuto esatto.
Sono ore perfette,
qui e lì.
Diciamolo, è un fatto
del tutto straordinario
che sia la stessa data del calendario!
30 novembre 2024
CERCATE BENE!
Se volete trovarmi
cercatemi nel dimenticatoio.
Lì mi ricordo tutto di voi.
Non vi conviene.
30 novembre 2024
TELEX
Mitt.: Santa Claus, North Pole
Dest.: Enzo Gaia
Pace-mondo-richiesta-no-disponibile-magazzino-stop-Giro-nuovo-presidente-Trump-stop-Oh-oh-stop
1 dicembre 2024
IL FOCOLARE
So perché la sineddoche
del focolare, parte del Tutto
che è la casa e la famiglia,
calza bene per significare il calore
degli affetti e della badìa,
per piccina che sia
(e più piccina è, è la casa che fa per te).
Il focolare è caldo di affetti,
di veglie al camino, un gatto o un cane,
un bimbo da cullare, un pianto da chetare,
la Fiaba da narrare,
più spesso da inventare.
Sai come inizi: "C'era una volta... "
e ti stupisci
come finisci.
Quando il nipote s'addormenta
tua figlia, la mamma, è più contenta
e la tua fiaba raggiunge l'obbiettivo:
sentirti utile, ancora più vivo.
1 dicembre 2024
UN TENTATIVO
Mi piace poco pensarmi
come un tentativo d'uomo.
Poi penso che tutti siamo tentativi di qualcosa.
Una banana era un tentativo di frutto
e invece, scocciata,
è diventata,
senza averlo mai tentato,
un'opera d'arte moderna.
Un tentativo di bellezza fu
la Monna Lisa,
tentata per tutta la vita di Leonardo,
da lui riuscita in morte.
In morte, riusciremo tutti.
Progetti conclusi
in bare scocciati, richiusi.
2 dicembre 2024
Copilot: Mona Lisa eating a banana.
I POETI VIVI
I poeti vivi
sono creature strane,
vive a metà.
A volte azzeccano un pensiero:
una cosa già detta,
la dicono meglio,
per tenerti ancor sveglio.
Poi un altro completa,
scrive una frase
e rende bella e fresca l'esistenza;
uno riflette sul mistero,
incupisce; una apre una finestra,
lascia entrare la luce,
lascia non colto un fiore,
ammira un monte,
apprezza una salita,
TORNA a farti
amare la vita.
5 dicembre 2024
LE POETESSE
Sono molto più positive,
le poetesse.
Credo perché
"Speranza"
sia femminile
e il suicidio,
impersonale o maschile.
NON LEGGIAMO PIÙ I GIORNALI
C'è grossa crisi.
È molto che è iniziata.
Non è per i rincari.
Non solo i quotidiani.
Non tanto per le notizie false,
i depistaggi,
la distrazione delle masse,
il degrado del giornalismo,
il controllo politico delle lobbies
sull'informazione,
lo scandalismo,
i mostri in prima pagina,
le campagne della stampa,
il linguaggio che cambia,
la pubblicità,
l'autocensura giornalistica,
il servilismo.
No, son proprio le notizie.
Ci hanno stufato.
Preferiamo ignorarle.
Qualcuno gli preferisce,
- addirittura! - un libro
che forse cura
dal rombo assordante
che va in risonanza
per chi ne ha sentite tante!
Le notizie del presente
nulla dicon di nuovo,
nulla di niente,
del vecchissimo homo sapiens
che di sé
Non parla, Non vede, Non sente.
5 dicembre 2024
AUTUNNO, PRIMAVERA NON SPERA
Commisera se stesso,
l'Io che scivola via,
scorre e muore,
in una stagione sdrucciola
di foglie morte roride
decomposte.
L'inverno, la stagione morta
di neve, galaverna, rugiada,
rami spogli,
come il bucaneve,
promette Primavera,
ma è stagione
di Passione.
Promette risurrezione,
insurrezione,
Liberazione.
Ancora frutto,
Rinascita del Tutto.
5 dicembre 2024
BIT DISGREGATI IN UNA RETE LABILE
Ecco,
di tanta speme
(ciò che era in testa),
ciò che resta:
Forfora, lanugine delle tasche,
pelle morta,
polvere del traffico,
ossa sbriciolate,
assi tarlate.
Lettere del nome scompagnate.
Resta la croce,
eredità dolente
o umanità piangente!
6 dicembre 2024
PORNOSCRITTI
Mein Kampf, Mondo al contrario,
letteratura erotica
per mentecatti,
al contrario del calendario.
6 dicembre 2024
MA COME MI VIENE IN MENTE!
Che pensiero bizzarro!
Ho pensato che se gli anni fissero ore,
avrei vissuto, sinora,
dalle 19:55 alle 20:24,
e avrei passato, in un lampo,
vedendo un mio video,.
appena 25 minuti!
Meno di una farfalla.
A quando, la prossima metamorfosi?
6 dicembre 2024
PERCHÉ VECCHI BAMBINI?
Occorre,
diventare adulti.
Da
vecchi,
quella
responsabilità adulta imparata
obbliga
a tornare bambini,
a
praticare quella libertá
per
cui si è combattuto.
7
dicembre 2024
Bìos
Bìos significa vita, in greco, indica le condizioni, i modi in cui si svolge la nostra vita. Zoé è dunque la vita che è in noi e per mezzo della quale viviamo (qua vivimus), bìos allude al modo in cui viviamo (quam vivimus), cioè le modalità che caratterizzano ad esempio la vita contemplativa, la vita politica ecc., per le quali la lingua greca usa appunto il termine bìos accompagnato da un aggettivo qualificante. Perciò questa collana comprende molti soggetti di genere diverso che, tutti, la riguardano.
Sherlock Holmes e le lucertole mongole che detestano i formaggi piccanti PAOLO LUPORINI
Il filatelista ovvero Il cielo sopra via Torino PAOLO LUPORINI
M'assale un Gubbio: Una noce sul vaso PAOLO LUPORINI
A PROPOSITO PAOLO LUPORINI
La Crociera dell'Ephemeris PAOLO LUPORINI
Grazia e Meraviglia PAOLO LUPORINI
éidos e sguardo PAOLO LUPORINI
Il compattamento-La colonia PAOLO LUPORINI
La Pietà di Soviore PAOLO LUPORINI
377, 5th Ave PAOLO LUPORINI
Klingon Musik PAOLO LUPORINI
La confidenza di Aurora PAOLO LUPORINI
Su giù PAOLO LUPORINI
Nasturzio PAOLO LUPORINI
SOTTO/SOPRA PAOLO LUPORINI
SINISTRADESTRA PAOLO LUPORINI
SPLIT PAOLO LUPORINI
NORD-OVEST PAOLO LUPORINI
GLI SCOUT, racconti ASCI, AGI, AGESCI e MASCI PAOLO LUPORINI
CORSO CAVOUR 372 PAOLO LUPORINI
LA PIGRA BABY-SITTER PAOLO LUPORINI
IL LIBRINO DI RONNY STELLA PAOLO LUPORINI
UN RACCONTO DI NATALE PAOLO LUPORINI
LIBERTY BELL PAOLO LUPORINI
MESCIÜA PAOLO LUPORINI
SEAWOLF PAOLO LUPORINI
NON C’È CUORE SENZA SPINE PAOLO LUPORINI
Qo 1, 1-18 PAOLO LUPORINI
Poesie
VUOTO PAOLO LUPORINI
- Silloge breve. Cinquantanove poesie scritte in due mesi del 2021 e in quattro del 1982.
- Silloge breve. Poesie dal 6 marzo 2021 al 10 settembre 2021. Le eccezioni confermano la regola.
FIORI DI SETTEMBRE PAOLO LUPORINI
- Terza raccolta di poesie.
SUDOKU… ma Godot! PAOLO LUPORINI
- Vorrei strapparvi un sorriso… da quelle facce lunghe, aiutatemi ad aiutarvi. Un sorriso ci salverà.
- Un sorriso, di questi tempi, sarebbe un gesto rivoluzionario, sovversivo.
UN ABBRACCIO PAOLO LUPORINI
- È tempo di tornare ad abbracciarci! Almeno con il cuore.
CANI E LUPI PAOLO LUPORINI
Vi riunite in branco / Contro i lupi della foresta / La lotta sarà aspra, / La difesa strenua.
IL SOSPIRO PAOLO LUPORINI
-Dicono che i sospiri siano la risposta a tutte le domande rimaste sospese in aria; dicono che alcuni sospiri racchiudano in sé più amore di qualsiasi bacio; ma se l’uomo sospira, è per un motivo concreto: per non morire…
LA BELLEZZA DELLA SERA PAOLO LUPORINI
«Ascolta… si fa sera.» Il fascino di una sera porta a una notte di promesse: Pace, Oblìo, Passione, a volte, meditazioni, progetti, sogni per l’indomani (che può non arrivare).
PESTE 2020 PAOLO LUPORINI
-Peste 2020 doveva essere un'opera profetica di Paolo Luporini ipotizzata già nel 2016, che anticipava i fatti di un'epidemia apocalittica del mondo della globalizzazione, in cui i muri risultano tentativi inefficaci e brutali per fermarla. Strumenti asociali di un'esagerata differenza di classi separate dal sopruso violento che ispirano la rivolta della solidarietà. L'aspetto corale, frammisto alle vicende dei singoli personaggi, con le loro scelte condiziona il corso degli eventi verso la rinascita sperata. Invece, superato dai fatti, si è trasformato nel titolo della decima raccolta di poesie, o meglio, pensierini, che rimuovono la realtà dei contagi e dei decessi e parlano della vita e della poetica in questi tempi di resistenza.
SOPRA LA PANCA PAOLO LUPORINI
-Undicesimo libro di ‘pensierini’ di Paolo Luporini, iniziato l'undicesimo giorno del settembre 2022, giorno di tragedie, libro che tratta invece di Felicità.
KILO PAOLO LUPORINI
-Un chilo è un piccolo peso, solo dieci etti, ma può crescere, e la sua leggerezza diventare pesante, come il volume. Un tempo i volumi erano molto pesanti, i miei cerco di mantenerli leggeri, quando l’aria si fa pesante.
-A chi / ha / problemi / di rotta: / Fatevi guidare dal vento. / Godetevelo, tra i capelli, / affonderemo tutti!
NON SAPREI PAOLO LUPORINI
-Non è un dubbio, ma una scusa d’incompetenza.
QUINDICI + QUINDICI PAOLO LUPORINI
-Quindicesimo libro dei miei pensierini.
VITA SEGRETA PAOLO LUPORINI
-Sedicesimo libro dei miei pensierini.
IL TORSOLO PAOLO LUPORINI
-Il torsolo è ciò che lasci di una mela. Sia che l’addenti, lavata o no, còlta dall’albero, rubata, o pagata all’ortolano, al verduraio o acciuffata in un supermercato, o in un banchetto della tua Fiera di San Giuseppe, ricordo di un carrettino che le vendeva caramellate davanti a scuola. È ciò che resta dopo averla gustata sino in fondo. Io, con la mia tecnica, ne lascio sempre una porzione minuscola, per i porci. Sono avido e parco, Di ciò che resta, ora ci gioco. Pinocchio si mangiò i torsoli che aveva in tasca. Ma questa è un’altra storia…
LA SOMBRA PAOLO LUPORINI
-La Sombra è ciò che lasci su una superficie, quando sei trafitto da un raggio di sole o da una fonte artificiale. La Sombra ti rincorre o ti anticipa e tu le zompi addosso con un salto, ma scompare, svanisce, se una nuvola appare o la pioggia la lava via.
L’ALBA, IL GIORNO DOPO PAOLO LUPORINI
-L’alba, il giorno dopo, presuppone una morte simbolica a sé stessi. Di questo, cercano di parlare molte delle poesie di questa raccolta. Possono essere ancora pensierini, non sopravvalutatemi (io stesso, spesso, faccio questo errore)!
RIPASSI PAOLO LUPORINI
-Ripassi la tua storia privata e collettiva e ricordi crocicchi della via, luoghi dove persone hanno disseminato tracce, lasciato segni di pista, minato i passaggi o costruito muri o ponti. Ripassarci per sminare, abbattere, ricostruire.
GARIBALDI PAOLO LUPORINI
–Garibaldi è presente a Spezia con un monumento molto bello e particolare, un monumento equestre in cui il cavallo è rampante e poggia solo su due zampe, quelle posteriori. Sono presenti targhe ricordo del suo passaggio, alcune nascoste che riservano sorprese, come questa fioritura che ogni anno si ripete nei Giardini pubblici della città, con rinnovata Meraviglia degli occhi e del cuore. Sono i segnali di una Bella Estate.
RIFUGI PAOLO LUPORINI
-Una raccolta che prende il nome dall’archetipo dei rifugi. Sono le antiche grotte riparo dei primitivi, nostri antenati, che hanno tramandato filogeneticamente il bisogno di ripararsi dai pericoli vitali. Sono oggi gli ospedali, domani le Case di cura, le RSA, dove la ricerca di un riparo è negata e vi si trova una definitiva condanna. A volte si scampa e il rifugio si trova poi nella sublimazione della religione, della socialità, dell’arte, di un hobby, degli affetti, rifugi molto più sicuri.
- Come suggerito dal film del 1953 TORNA! (Raffaello Matarazzo), e, meglio ancora, dal dialetto spezzino, l'invocazione è pure un fastidio di un ritorno che è una ripetizione, una condanna del già visto, ripetuto, noia petulante di un ritornello assordante.
IL DRAGO MANGIACOLORI PAOLO LUPORINI
- È l’eterna battaglia tra i colori e il grigio, messa in poesia, con i pensierini semplici o complessi che colorano anche le mie notti, i mattini, i meriggi, a volte i pomeriggi.
NUVOLE DI DRAGO PAOLO LUPORINI
-Trovare il titolo di un XXV libro di pensierini diventa complicato. E così richiamo in servizio il drago, simbolo della Natura e del paganesimo in lotta con il nuovo che lo sconfigge, ma il drago e le sue nuvole spazzano con un colpo di coda gli sforzi umani e artificiali. Le nuvole di drago sono un cibo cinese delizioso a base di gamberetti, i draghetti dell'acqua che somigliano al dragone.
LA CALMA AI CALMI PAOLO LUPORINI
-La calma, se uno non ce l’ha, uno mica se la può dare… direbbe un Renzo Tramaglino scimmiottando Don Abbondio. È proprio la stessa cosa che con il coraggio. Però, se il coraggio può non venire mai, neppure quando ne servirebbe un sacco, la calma viene, ed allora non c’è più nulla da fare.
TRENTA DENARI PAOLO LUPORINI
- Trenta denari, il prezzo del tradimento per antonomasia, e Giuda li accettò forse controvoglia, mentre le sue intenzioni sono ancora adesso, dopo che tutti i cristiani le hanno meditate, misteriose. Talvolta il tradimento è necessario, se il tradito è andato troppo oltre o ha fatto troppo poco e ha deluso. Le aspettative che abbiamo sugli altri sono forse troppo esagerate? Pretendiamo ciò che neppure noi sapremmo dare? Sono frutto di opinioni sbagliate? Cerchiamo di non deludere…
DE RERUM NATURA PAOLO LUPORINI
- DE RERUM NATURA di Tito Lucrezio Caro, poeta e filosofo romano, epicureo, è un’opera che ancora mi affascina, io la studiai in latino, declamandola in metrica. Scrivere un libro di pensierini con questo titolo non è un atto di presunzione, ma un pretesto per rileggerlo, ristudiarlo e trarne ispirazione per altri pensierini che si aggiungono a una lunga serie, un discorso non ancora interrotto sulla natura delle cose, delle idee, dei miei sentimenti e delle emozioni, della mia percezione dell’esterno da me, che sento oggi pure dentro di me e parte del Tutto, quell’Uno a cui tutto rimanda.
BONITO NAPOLONI PAOLO LUPORINI
BONITO NAPOLONI, Il Duce di Batàlia, staccato dalla balia, le schiocca un bacetto lasciandola nel letto.
Di fronte allo specchio, sceglie il migliore orecchio, scatta un selfie da vicino atteggiando la bocca a culino pronunciando: "Hynkelino!".
Schiva così la guerra con chi vuole la sua terra.
Òmi de bassa lega, quella terra la rinnega, se la guerra la distrugge con tutto l'oro se ne fugge.
TERZA STELLA PAOLO LUPORINI
*** Tristellato non triste mai stremato
*** resiste scrivendo avverso al Fato
*** a seguir Necessità
*** fattrice di Realtà.
OLEANNA PAOLO LUPORINI
SheNengo il caballero, quando ad SUPERLUNA BLU fu, mise in piedi un grattacielo con le fondamenta in su.
È la ripetizione di quattro lune piene in una stessa stagione astronomica. Nel 2024 ne avremo una. Il 19 luglio sarà la Luna dello Storione.
Come con il “rasoio di Occam”, escludo parti di un discorso più volte ascoltato e coi ritagli realizzo collage di frasi che suonano come nuove. Sono ripetizioni che creano nuove emozioni.
MEGLIO TARDI CHE MAI PAOLO LUPORINI
Ho un amico che divide l’umanità in due categorie: i Tardi e i Mai. I Tardi ci arrivano tardi a capire, i Mai, mai. Meglio “Tardi” che “Mai”.
INNO PAOLO LUPORINI
Ci furono e ci sono poeti che sono e furono splendidi cantori della Bellezza di ogni creatura e credettero e credono che siano opere della Natura, sino ad immaginare che fossero opere ad essa estranee, create da un creatore. Innalzarono e indirizzano inni di lode a un ignoto, nel mistero che circonda l’ascoso Grande Architetto dell’Universo.
Collaborazioni
No me faltes tu Francisco Humberto Gonzalez Reyes cartaceo e Kindle
La Fragranza del Clive Christian MIRKO FERRARINI
…di altre Fragranze MIRKO FERRARINI
La scia del suo profumo MIRKO FERRARINI
Gnocco pesto ELIO DOLCELLI, PAOLO LUPORINI
Cari coetanei ELIO DOLCELLI, PAOLO LUPORINI
QUANDO ELIO DOLCELLI, PAOLO LUPORINI
Umanità immagini e parole Autori Vari
I RAGAZZI DELLE ACACIE ENRICO CASTAGNA
TEMPI DEI CUORI CHE S’INFIAMMANO Vol. 1
AA. VV.
TEMPI DEI CUORI CHE S’INFIAMMANO Vol. 2
AA. VV.
TEMPO AL TEMPO ENRICO CASTAGNA
AL VENTO SILVIA CORRADIPubblicato nel dicembre 2024
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