ADORO LE PAUSE

 






ADORO 

LE PAUSE 

 

(pensierini)

di

Paolo Luporini





 

Copyright © 2024 – ADORO LE PAUSE

- Paolo Luporini –

 

Tutti i diritti riservati

 

Foto o disegni di Paolo Luporini, oppure immagini dal web

o create dall’AI

Il font principalmente usato è il Liberation Sans,

facilitato per i dislessici




DEDICA

Agli amici e le amiche

incontrati e incontrate

alla macchina del caffè,

al bar, su una panchina.

A quei cantanti e cantantesse

ascoltati in una pausa dalla TV

o aspettando in auto. 





Adoro le pause

quelle tra un libro e l'altro

Mi lascio andare

e non scrivo nulla

Poi arriva potente

un'ispirazione

sul titolo e la copertina

o un unico pensierino

come fu per De rerum natura

dove mi ossessionò

l'immagine di Venere

nata dalla spuma del mare

Il trucco è

la punteggiatura ignorare




RINGRAZIAMENTI


Ci furono, e ci sono, poeti che sono, e furono, splendidi cantori della Bellezza di ogni creatura ma non ricordo nessuno che abbia cantato le pause, perché avrebbe creato un ossimoro. Natura non facit saltum, oppure Deus fecit saltum, il settimo giorno.

 

Grazie,

ecco un’opportunità di darvi una pausa e farmi ricevere un refolo d’aria che potrebbe ripagarmi del mio coraggio o della mia sfrontata spudoratezza, quella mai tentata da nessuno, la Lode della Pausa.

Sii indulgente, rispettoso, ma sincero: pluporini@libero.it

PL



CHIEDO A ME STESSO

 

Muto e solingo

mi chiedo:

"Dove hai messo l'entusiasmo

degli anni giovanili?"

Quell'altro mi risponde:

"Ma stai zitto, senti questa...

L'ho trovato in vecchie foto e dia

in un caricatore ed una rivista

di fotografia."

 

15 novembre 2024






IESTEDAI

 

Tanto tempo fa,

un mio ieri

era durato dieci anni.

 

Poi, quando vissi l'oggi,

incontrai Joanni

trovai il mio domani

e vissi 24 anni.

 

15 novembre 2024





AL COMPLEANNO

 

Sará il prossimo anno.

Per i miei settanta

voglio fare una pausa,

indire un Giubileo,

condonate tutti i debiti,

liberate gli schiavi,

sia la pace sulla Terra,

bandita ogni guerra.

Siano concesse le Olimpiadi a Roma.

Livellate i patrimoni,

sciogliete contratti e matrimoni,

riscriveteli e risposatevi,

se volete!

Sono maganimo, quanto basta,

delle figurine Panini, farò un'asta!

 

15 novembre 2024





[!]


[!] Ph: Samuel Aranda.


IL TONO TRAGICO

 

Spero avrete fatto caso

che non nascondo la consapevolezza

(però serena)

della fine che è certezza,

ma la sostengo con il coraggio 

del pensiero di cui Camus ci diede assaggio.

 

Nella tribolazione

darsi aiuto

non fa eccezione.

È necessario

il lavoro gratis

e straordinario.

 

Prime, le donne,

in pantaloni o gonne,

spoglie o velate,

pur nel dolore,

son le nostre fate.

 

15 novembre 2024





CAMPANA A MORTO

 

Sento la campana a morto.

Mi chiedo se Hemngway

si chiedesse

Per chi suona la campana?

 

10:30 del 16 novembre 2024

- sapete il giorno è l'ora -



["]


["] Dettaglio da Sogno di un mattino di mezzo inverno, Hugo Pratt.

IL SUONO DELLA NATURA

 

Sono ormai un cittadino.

È raro che faccia vita all'aperto.

Non vado neanche più al mare.

Sono abituato ai rumori di città.

In questo attimo, campane e motori.

Poi voci urlate di richiami maleducati.

Ben vengano, le voci delle mamme,

le grida dei bambini!

 

La Natura,

la penso silenziosa.

Solo il vento fa udire il suo rumore

nello stormire delle foglie

e nel bosco o la campagna,

la rara fauna lancia i suoi veyrsi.

Eppure, ricordo,

sulla montagna,

nella calma di vento

e nel sole crepitante,

nella solitaria arrampicata, 

in una sosta,

ho creduto di udire

la farfalla parlante.

 

Come una Fiaba irlandese,

narrava di fate

e degli scherzi degli elfi,

dei loro amori sulle corolle,

dei fili d'erba che squarciano le zolle.

 

Natura,

volitiva e dura,

così necessaria,

non mi fai paura!

 

16 novembre 2024


[£]

[£] Una domenica pomeriggio sull'isola della Grande-Jatte, Georges Seaurat.


OLTRE IL PASCOLI

 

Pascoli, il poeta,

nonostante non fosse avvezzo

alle apericene,

alle pizzerie,

alle multisala,

a discoteche

o weekend,

capì comunque che il sabato

è meglio d'una domenica,

per il sapore dell'attesa,

la preparazione alla festa

che invece la festa delude

e contiene il desiderio trepido

della fanciulletta che si prepara

e che poi impara

che, venuto il giorno,

la gioia del sabato era migliore.

 

Sono oltre il sabato, io,

e della domenica propongo l'abolizione.

Un doppio sabato, la mia proposta,

e sia la festa il lunedì, festivo,

come il Lunedì di Pasqua,

l'unico che preferivo!

 

16 novembre 2024




GLI APPALACHI

 

Il mio risveglio mi fa ricordare il sogno

di un soggiorno a Comano

in compagnia di amici e di un libro

che leggevamo insieme.

Era un po' come nel Decameron:

fuggivamo da un pericolo cittadino.

 

Quel libro era di un tedesco 

e presentava la realtà con gli occhi filosofici

e paragoni audaci.

Le pagine avevano rimandi ad illustrazioni

che spiegavano bene che certe rappresentazioni

artistiche che vediamo di frequente

interpretano e mostrano

una verità meno apparente.

Ricordo che una foto presentava

gli angoli decorati di un soffitto,

raffrontati a molti altri.

 

Quei fregi facevano il paio con l'orografia

dei monti.

E quei monti somigliavano,

come gli Appennini, gli Appalachi,

alla colonna dorsale umana.

 

Mi pare evidente,

con queste poche parole,

che non sia che proprio non vi abbia detto niente.

Tutto è relazione, pareidolìa,

e, se non ce la vedete,

non è certo colpa mia.

 

18 novembre 2024




BEATA IGNORANZA

 

"C'è qualcosa d'insolito

vicino alla Terra:

fino a ieri non c'era",

titolava Esquire,

e stavo altrettanto bene 

senza leggere l'articolo,

volevo saltarlo, ma poi l'ho letto.

 

È una scoperta importante,

che apre molte ipotesi,

potrebbe spiegare molti quesiti

che ci poniamo da secoli,

ma per millenni gli uomini

hanno convissuto

con quell'ignoranza

che ne caratterizza l'arroganza

e chi vive senza sapere

continuerà a prenderci, beato,

per il sedere.

 

18 novembre 2024




RIFORME URGENTI

 

La mia proposta di fare di ogni lunedì

un lunedì di Pasqua

è sempre valida!



UN POETA SCRIVE:

 

Quando le parole cessano

di avere forza

e l'unica, ultima, detta

è "Fuoco!",

ce n'è per poco.

 

20 novembre 2024

 

 

 

 

MATTINA SOLIPSISTICA

 

M'illumino del mio poco.

 

20 novembre 2024

 

 

 

LETTURA DI EVASIONE

 

Da quando mi sento "libero"

non la cerco più.

Leggo saggi impegnati

o romanzi classici,.

fantascienza distopica

in cifra modica

e poesia,

più poesia

che mi fa scavare

tunnel di fughe men rare!

 

20 novembre 2024



MATTINA DOPO

 

Ogni nuovo giorno

è una nuova vita.

Come tutte le vite,

è un lancio di dadi

e la sorte

conduce alla notte,

la morte.

Può andarti meglio

se resti sveglio.

 

20 novembre 2024



IL MIO NUOVO ROMANZO

 

Sarebbe una storia inventata

di un viaggio in Cina

di un turista e la sua famiglia,

pretesto di considerazioni

a formare un manuale

per viver meno male.

 

Cosa lo scrivo a fare, 

se non ci sarà il tempo 

di stamparlo e pubblicare?

 

20 novembre 2024

 



LASCIARE TAHITI

 

Mi sono chiesto più volte

perché Gauguin sia tornato.

Nessuno lo ha "veramente" spiegato.



MEGLIO SAREBBE

 

Meglio addormentarsi nel sonno!

 

Così fan tutt3.



 

UN PENSIERINO BRUTTO

 

Un pensiero brutto

è di addormentarmi

e risvegliarmi un altro,

con ricordi estranei,

mani che non conosco,

cercare uno specchio

e non trovarsi,

vedere un mostro

con occhi azzurri,

capelli biondi,

un viso bello,

senza occhiali,

un corpo magro,

senza genitali,

ermafrodito

asessuato:

"Cosa sei diventato?".

La cosa peggiore

è perdere i difetti

o quei pelosi confetti?

La cosa peggiore

è la perdita di sé stessi,

l'identità a noi cara

che sola ci è chiara.

 

20 novembre 2024

 




A VOLTE

 

A volte, ma sempre più spesso,

provo un fastidio mai espresso

d'un sentimento di oppresso.

Sono le percezioni di crisi

nostre e d'intorno.

Cresce ogni giorno

un disagio

più veloce che adagio

che la propaganda

vorrebbe ignorassi

ma appare incombente

un segnale: Caduta Massi!

 

20 novembre 2024




VIVERE

 

Vivere, sintetizzando,

è per me un respiro elettrico

di sensi ed azioni riflesse

in cui a volte affiora la volontà.

 

Spiegarsi questo meccanismo

è pensare.

    Dirlo è poesia.

 

22 novembre 2024





SEGNALI DI VITA

 

"Vita immaginaria",

"Vite a prestito",

"Apparire o essere?",

titoli che la dicono lunga

sull'apparenza, l'illusione,

di essere, credendo di farlo,

al contrario del reale,

per nulla speciale,

assenza totale,

in generale

e nel particolare.

 

La vita non va sprecata,

più che allungata,

va allargata!

 

22 novembre 2024

 




MIMOSE A NATALE

 

Temperature invernali

a metà autunno,

mia moglie

fa pulizie primaverili.

Indosso il cappotto

e vado fuori, di sotto!

Uno mi chiede:

"Che fai con le ciabatte, in strada?".

"È riscaldamento globale,

dove vuoi che vada?".

 

22 novembre 2024





VIVERE SOTTO TRACCIA

 

È un motto come

"Bene vixit qui bene latuit",

ma non è facile,

le tracce,

non lasciarle.

 

Impossibile nascondersi!

Il Grande Fratello ti vede ovunque,

e Dio, in una notte nera in una caverna nera, una formica nera sulla groppa di una vacca nera, lui la vede!

 

22 novembre 2024




Wislawa Szymborska

UN SEGUACE AMANTE

 

L'ammiro perché spiega, in poesia,

più d'una Filosofia.

Un pensiero di cui fa credito,

nella sua economia,

né a scienza o ideologia

ma per tutti, con grazia,

senza zoologia o anatomia,

né studi sociali o geografia,

al sapiente come al sasso:

RESTITUIRE IL DEBITO!

(Un dolce salasso!)

 

22 novembre 2024




L'ALTRA SIMONÌA DEL BLACK FRIDAY

 

Quando gli acconti IRPEF

dissanguano il conto

e le tredicesime non arrivano,

e neppure i salari,

arrivano i Black Friday,

venerdì che durano settimane

e quindicine.

Promettono paradisi di felicità

ma

con inflazioni di guerra e rincari

di felicità sono avari.

Sono debiti delle carte di credito

e il quindici dicembre

minaccia il panettone,

del cenone il salmone

e il Natale è una jattura

che a Santo Stefano non dura.

 

22 novembre 2024




[$]


[$] Lorenzo Viani, La Befana della bimba povera.

 



LE BAMBOLE DI STRACCI

 

Mamme di guerra,

tornate a cucire, per Natale,

bambole e pupazzi di stracci,

per i vostri poveri bimbi,

perché non gli manchi

qualcuno da amare,

con le sedie vuote,

a Natale!

 

22 novembre 2024




LE 4 SISTERS

 

Ho scritto il testo di una canzone.

La canta Mina.

Il batterista dà un ritmo ripetuto, uguale,

lei canta le parole, una storia triste d'amore:

Lei, tradita, ritorna in vita se lo lascia,

ma lui le manca e lei lo incontra sotto casa.

Lui, pentito, l'ha aspettata,

ma lei, fiera, nemmeno l'ha guardato,

poi ne ha riso, sguaiata,

lui è rimasto col suo mazzo di fiori,

e le sisters ripetevano il gorgheggio:

Du du dubi dubi du. Du du.

 

Poteva andar peggio.

 

Un successone, la canzone!

 

22 novembre 2024





DOLCE POESIA

 

Quanta poesia

c'è nel lavoro

d'una pasticceria!

I cannoli della Silvana,

le meringhe di Albiano

o il panforte di Nannini

a Siena,

i cannoli siciliani

o le sfogliate alla ricotta

son di bellezza

e dolcezza

una grossa botta!

 

23 novembre 2024




GOCCE

 

In dieci minuti

leggo una poesia di Ungaretti

e provo, solo provo,

a scrivere non di una pietra

del San Michele,

ma di una goccia di pioggia.

Non di un miliardesimo

di un'alluvione a Catania,

ma di acqua, che le rocce filtrano,

e che sorge e sgorga, cantando,

e che beve la capretta, il passero

e la volpe, che da fonte

diventa ruscello, torrente, affluente, Po

e mare

dove una sirena si va a bagnare.

 

19 novembre 2024

Compatitemi, m'illudo di aver scritto una cosa tenera.

M'illumino del mio poco.




RITORNI

 

Si torna,

e a volte ci si salva,

se si crede che qualcuno 

ci aspetti.

Il desiderio di ritrovarlo.è una guida,

come per le foglie la luce,

il centro per i gravi,

il bersaglio per la freccia scoccata,

il tabernacolo per un credente

richiamato dalla campana,

la voce che richiama.

 

24 novembre 2024




SOZZO NATALE

 

Voi, che chiudete gli occhi sui mostri,

fareste bene a mettere in una bussola

tutte le spese del vostro ricco natale.

 

Al sette gennaio,

aprite la bussola

e versatela in mare.

 

E' quello che fate,

spenderla male!

E' peccato mortale,

insozzare Natale!

 

Lo lordate di panettoni,

gioielli, profumi, videogiochi,

e non pensate, voi pochi!,

a quanti (e son tanti)

festeggiano un'alba grigia

 

     dopo una notte di paura,

come se fosse una rapida discesa

da una gelida vetta

alla calma pianura.

 

24 novembre 2024




PROVA CHE IL PARADISO ESISTE

 

Sento dire che il Paradiso esiste.

Prova lo sia il fatto

che nessuno è tornato indietro a dirci

che di là non c'era nulla affatto!

 

25 novembre 2024




CONTRAPPELLO

 

Siamo circondati da mezzi uomini

che si fregiano dei baffi neri dei caporali

e che si fan forti delle protezioni degli ufficiali

che li muovono come burattini

e loro, ipocriti e delatori,

circondano con il loro controllo

gli onesti

e graziano i delinquenti, simili a loro.

Se ne servono per i loro traffici

ed escludono chi mostra l'aperto viso,

servendogli il sorriso,

pronti a tradirlo.

 

I caporali si sentono importanti

ma spregiano chi è qualcuno.

Dirli scaltri non è intelligente.

Al confronto con sé stessi 

non sono niente.

Un pensiero alto non gli appartiene

Oltre a una bevuta e a laute cene

tengon solo le catene.

Non c'è da aspettarsi che ammirino le stelle

né le nuvole 

a pecorelle,

ci vedon solo buio e pioggia

     ...a catinelle.

 

25 novembre 2024





IL TEMPO DELLA POESIA

 

Questo è un tempo

in cui la poesia debba essere

della gente.

Nel caso opposto, varrebbe niente.

Parli come sente.

È importante, poeta, che tu 

lo tenga a mente!

 

26 novembre 2024




Dedico a Giovanni Tabacchiera, per il suo successo di ieri, questa poesia-metafora che parla di tre amici.

 

UN MARTEDÌ DA LEONI

 

C'erano tre amici surfisti

che un giorno si diedero appuntamento:

passati dieci anni, si son rivisti,

ad aspettare la Grande Onda,

dall'alto della spiaggia.

 

Era notte fonda.

Uno portò la moglie che, mannaggia!,

gli vietò di lasciare la spiaggia.

Il secondo era troppo bevuto

e aspettò sdraiato o seduto.

 

Il terzo mantenne la promessa,

cavalcò una vecchia tavola sconnessa

e dalla cresta discese la china:

l'aveva 

spalmata 

di sciolina!

 

27 novembre 2024





UN ATTIMO PRECISO

 

È al risveglio che mi assalgono

idee assillanti

che poi devo scrivere,

indossando i guanti.

 

Più tardi, quell'idea mi ossessiona,

mi convinco che è cosa buona

e allora compongo, quasi senza cancellare,

qualche breve verso disponibile

a lasciarsi amare.

 

Oggi l'idea era questa:

un giorno di pioggia, in un giorno di festa.

Devi uscire, è necessario, vai al supermercato.

Hai le borse vuote, l'ombrello,

compri ciò che ti serve, lo scopo era quello.

Esci, carico di borse, non apri l'ombrello,

ma non ti bagni 

che di poche gocce,

perché sono le ultime, guardi il cielo.

Schiarisce,

la nuvola sparisce. 

Nello squarcio di cielo

compare l'arcoiris,

messaggera dell'Olimpo e segno d'alleanza.

Seduto in casa, ti gusti la pietanza.

 

28 novembre 2024



LA CHIOMA DI HALLEY

 

Cosa penso delle meteore già lo dissi:

simili a noi che lasciamo piccoli segni

sul punto d'impatto subito lavati via

da una pioggia lavascale

di gente superstite che di noi

non capiva niente.

 

Delle comete non penso

che le disgrazie le portino loro.

Fu qualche sacerdote che gli diede la colpa

se di qualche agnello sacrificale era sparita la polpa.

È dal 66 d.C. che notarono la cometa

che vidi anch'io,

nell'86 del secolo passato.

Non fu un anno poi tanto disgraziato.

 

Secondo le previsioni di Halley

che le diede il nome,

non credo la rivedrò nel '61.

Non posso immaginarmi il come.

 

Se vivessi cento e sei anni,

la vedrei dalla TV, dal letto, senza danni!

 

28 novembre 2024






GENOVA PER NOI

 

Sarà un mese

che desidero andare a Genova.

C'è solo il fatto

che non c'è nessuna ragione

che mi ci spinge.

Non ne ho affatto nostalgia

e non ho la curiosità

di vedere come sia cambiata.

 

Ci sono davvero poche persone

che ci conosco.

Di gran parte

ho perso i contatti.

Molti anziani saranno morti

(o centenari!).

C'era pure della brava gente!

 

Ci fosse uno spettacolo

che mi smuovesse...

 

Un giorno di questi

vado in stazione.

Ho molti treni da perdere.

 

28 novembre 2024




IL CAOS CI SALVERÀ

 

Pensate mai che più si parla,

più ci si esprime, si articolano parole,

cercando di mantenere un filo logico,

più si cade nella 

contraddizione

del vizio della 

comunicazione

di come io dico che è la goccia

che fa traboccare il vaso

e tu capisci

che è la goccia che tracima il naso?

 

La realtà dell'essere interconnessi

è come le assemblee di condominio

o sindacali in cui tutti parliamo insieme

e viene l'ora.

Nulla è deciso. Nessuno paga,

il pluviale perde, pure il tetto,

e al piano di sotto, l'infiltrazione,

il proprietario fa causa

e i danni li paghiamo tutti.

 

Siamo umani perché sbagliamo.

Facciamo danni, ma lo capiamo?

 

28 novembre 2024





CORRONO I GIORNI

 

Non vedo l'ora

che tornino le 17:15

al circolo anziani

dove voglio riraccontare

i miei "DETTAGLI DETERMINANTI",

gli scambi ferroviari inaspettati

che han deviato la mia corsa

e mi han portato sin qui,

a quel tal martedì,

a quella tal felice ora!

 

29 novembre 2024





IL TIFO DA STADIO NELLA CONFUSIONE

 

"Nella vita, confusioni ce ne sono tante.

Troverò anch'io la via per uscire da questa."

(Gianni Rodari)

 

Parlava della vita o della confusione presente?

 

Mentre faccio questa domanda,

il TG dice che se non dovesse reggere

il Cessate il Fuoco, Israele, mal che vada,

avrà mano libera per condurre la guerra come vuole. (Sic!)

 

29 novembre 2024

- La confusione è grande sotto il cielo. La situazione è eccellente!

 

 

 

TIRO TARDI

 

Il mio tirar tardi è ascoltar musica

(ciò che passa il convento!)

e arrivare alla linea del cambio di data,

quello 00:00

che è bello davvero!,

se l'intercetto,

sul quadrante digitale

al lato del letto.

un'ora doppia che è speciale!

 

A quel punto scatenano i ricordi

di Facebook e quei miei pensierini

snocciolati come bruscolini,

aperitivi di altri pensieri

seguiti a quelli di ieri.

 

Grani di un rosario

come giorni del calendario.

Foglietti a strappo,

giorni perfetti,

di spine, rose, radiche amare o confetti.

 

Poi, considerazioni,

con i ricordi, sentimenti, emozioni.

La musica è "Miss you" dei Rolling

ma non trovo l'assonanza,

qui nel chiuso della stanza!

 

Poi, viene il momento

del calo della palpebra

o lo sgomento

che col ricordo è un sentimento

di rimpianto o nostalgia

per tutto il tempo sgocciolato via.

 

00:00 30 novembre 2024




L'ORA STRAORDINARIA

 

Ho controllato il fuso orario.

In quello di Roma sono precisamente

le 20:17.

La stessa ora di qui,

al minuto esatto.

Sono ore perfette,

qui e lì.

Diciamolo, è un fatto

del tutto straordinario

che sia la stessa data del calendario!

 

30 novembre 2024





CERCATE BENE!

 

Se volete trovarmi

cercatemi nel dimenticatoio. 

Lì mi ricordo tutto di voi.

Non vi conviene.

 

30 novembre 2024







TELEX

 

Mitt.: Santa Claus, North Pole

Dest.: Enzo Gaia

 

Pace-mondo-richiesta-no-disponibile-magazzino-stop-Giro-nuovo-presidente-Trump-stop-Oh-oh-stop

 

1 dicembre 2024





[%]


[%] Attorno al focolare, Cafiero Filippelli (Livorno 1889-1973)

 


IL FOCOLARE

 

So perché la sineddoche

del focolare, parte del Tutto

che è la casa e la famiglia,

calza bene per significare il calore 

degli affetti e della badìa,

per piccina che sia

(e più piccina è, è la casa che fa per te).

 

Il focolare è caldo di affetti,

di veglie al camino, un gatto o un cane,

un bimbo da cullare, un pianto da chetare,

la Fiaba da narrare, 

più spesso da inventare.

Sai come inizi: "C'era una volta... "

e ti stupisci

come finisci.

 

Quando il nipote s'addormenta

tua figlia, la mamma, è più contenta

e la tua fiaba raggiunge l'obbiettivo:

sentirti utile, ancora più vivo.

 

1 dicembre 2024




UN TENTATIVO

 

Mi piace poco pensarmi

come un tentativo d'uomo.

Poi penso che tutti siamo tentativi di qualcosa.

Una banana era un tentativo di frutto 

e invece, scocciata,

è diventata,

senza averlo mai tentato,

un'opera d'arte moderna.

Un tentativo di bellezza fu

la Monna Lisa,

tentata per tutta la vita di Leonardo,

da lui riuscita in morte.

 

In morte, riusciremo tutti.

Progetti conclusi

in bare scocciati, richiusi.

 

2 dicembre 2024

Copilot: Mona Lisa eating a banana.





I POETI VIVI

 

I poeti vivi

sono creature strane,

vive a metà.

A volte azzeccano un pensiero:

una cosa già detta,

la dicono meglio,

per tenerti ancor sveglio.

 

Poi un altro completa,

scrive una frase

e rende bella e fresca l'esistenza;

uno riflette sul mistero,

incupisce; una apre una finestra,

lascia entrare la luce,

lascia non colto un fiore,

ammira un monte,

apprezza una salita,

TORNA a farti

amare la vita.

 

5 dicembre 2024

 

 

LE POETESSE

 

Sono molto più positive,

le poetesse.

 

Credo perché

"Speranza"

sia femminile

e il suicidio,

impersonale o maschile.




NON LEGGIAMO PIÙ I GIORNALI

 

C'è grossa crisi.

È molto che è iniziata.

Non è per i rincari.

Non solo i quotidiani.

Non tanto per le notizie false,

i depistaggi,

la distrazione delle masse,

il degrado del giornalismo,

il controllo politico delle lobbies

sull'informazione,

lo scandalismo,

i mostri in prima pagina,

le campagne della stampa,

il linguaggio che cambia,

la pubblicità,

l'autocensura giornalistica,

il servilismo.

 

No, son proprio le notizie.

Ci hanno stufato.

Preferiamo ignorarle.

Qualcuno gli preferisce,

- addirittura! - un libro

che forse cura

dal rombo assordante

che va in risonanza

per chi ne ha sentite tante!

 

Le notizie del presente

nulla dicon di nuovo,

nulla di niente,

del vecchissimo homo sapiens

che di sé

     Non parla, Non vede, Non sente.

 

5 dicembre 2024





AUTUNNO, PRIMAVERA NON SPERA

 

Commisera se stesso,

l'Io che scivola via,

scorre e muore,

in una stagione sdrucciola

di foglie morte roride

decomposte.

 

L'inverno, la stagione morta

di neve, galaverna, rugiada,

rami spogli,

come il bucaneve,

promette Primavera,

ma è stagione

di Passione.

Promette risurrezione,

insurrezione,

Liberazione.

 

Ancora frutto,

Rinascita del Tutto.

 

5 dicembre 2024





BIT DISGREGATI IN UNA RETE LABILE

 

Ecco,

di tanta speme

(ciò che era in testa),

ciò che resta:

 

Forfora, lanugine delle tasche,

pelle morta,

polvere del traffico,

ossa sbriciolate,

assi tarlate.

Lettere del nome scompagnate.

 

Resta la croce,

eredità dolente

o umanità piangente!

 

6 dicembre 2024





PORNOSCRITTI

Mein Kampf, Mondo al contrario,

letteratura erotica

per mentecatti,

al contrario del calendario.

6 dicembre 2024




MA COME MI VIENE IN MENTE!

Che pensiero bizzarro!

Ho pensato che se gli anni fissero ore,

avrei vissuto, sinora,

dalle 19:55 alle 20:24,

e avrei passato, in un lampo,

vedendo un mio video,.

appena 25 minuti!

Meno di una farfalla.

A quando, la prossima metamorfosi?


6 dicembre 2024




PERCHÉ VECCHI BAMBINI?

 

Occorre, diventare adulti.

Da vecchi,

quella responsabilità adulta imparata

obbliga a tornare bambini,

a praticare quella libertá

per cui si è combattuto.

 

7 dicembre 2024








Bìos

Bìos significa vita, in greco, indica le condizioni, i modi in cui si svolge la nostra vita. Zoé è dunque la vita che è in noi e per mezzo della quale viviamo (qua vivimus), bìos allude al modo in cui viviamo (quam vivimus), cioè le modalità che caratterizzano ad esempio la vita contemplativa, la vita politica ecc., per le quali la lingua greca usa appunto il termine bìos accompagnato da un aggettivo qualificante. Perciò questa collana comprende molti soggetti di genere diverso che, tutti, la riguardano.



Sherlock Holmes e le lucertole mongole che detestano i formaggi piccanti   PAOLO LUPORINI

Il filatelista ovvero Il cielo sopra via Torino PAOLO LUPORINI

M'assale un Gubbio: Una noce sul vaso PAOLO LUPORINI

A PROPOSITO   PAOLO LUPORINI

La Crociera dell'Ephemeris   PAOLO LUPORINI

Grazia e Meraviglia   PAOLO LUPORINI

éidos e sguardo   PAOLO LUPORINI

Il compattamento-La colonia   PAOLO LUPORINI

La Pietà di Soviore   PAOLO LUPORINI

377, 5th Ave   PAOLO LUPORINI

Klingon Musik   PAOLO LUPORINI

La confidenza di Aurora   PAOLO LUPORINI

Su giù   PAOLO LUPORINI

Nasturzio   PAOLO LUPORINI

SOTTO/SOPRA   PAOLO LUPORINI

SINISTRADESTRA   PAOLO LUPORINI

SPLIT   PAOLO LUPORINI

NORD-OVEST   PAOLO LUPORINI

IN VETTA   PAOLO LUPORINI

GLI SCOUT, racconti ASCI, AGI, AGESCI e MASCI   PAOLO LUPORINI

CORSO CAVOUR 372   PAOLO LUPORINI

LA PIGRA BABY-SITTER   PAOLO LUPORINI

IL LIBRINO DI RONNY STELLA   PAOLO LUPORINI

UN RACCONTO DI NATALE   PAOLO LUPORINI

COME I GAMBERI   PAOLO LUPORINI

LIBERTY BELL   PAOLO LUPORINI

MESCIÜA   PAOLO LUPORINI

SEAWOLF   PAOLO LUPORINI

NON C’È CUORE SENZA SPINE   PAOLO LUPORINI

Qo 1, 1-18   PAOLO LUPORINI






Poesie

VUOTO   PAOLO LUPORINI

- Silloge breve. Cinquantanove poesie scritte in due mesi del 2021 e in quattro del 1982.

NOVUM CARMĔN   PAOLO LUPORINI

- Silloge breve. Poesie dal 6 marzo 2021 al 10 settembre 2021. Le eccezioni confermano la regola.

FIORI DI SETTEMBRE   PAOLO LUPORINI

- Terza raccolta di poesie.

SUDOKU… ma Godot!   PAOLO LUPORINI

- Vorrei strapparvi un sorriso… da quelle facce lunghe, aiutatemi ad aiutarvi. Un sorriso ci salverà.

PIANTO IL RISO   PAOLO LUPORINI

- Un sorriso, di questi tempi, sarebbe un gesto rivoluzionario, sovversivo.

UN ABBRACCIO   PAOLO LUPORINI

- È tempo di tornare ad abbracciarci! Almeno con il cuore.

CANI E LUPI   PAOLO LUPORINI

Vi riunite in branco / Contro i lupi della foresta / La lotta sarà aspra, / La difesa strenua.

IL SOSPIRO    PAOLO LUPORINI

-Dicono che i sospiri siano la risposta a tutte le domande rimaste sospese in aria; dicono che alcuni sospiri racchiudano in sé più amore di qualsiasi bacio; ma se l’uomo sospira, è per un motivo concreto: per non morire…

LA BELLEZZA DELLA SERA   PAOLO LUPORINI

«Ascolta… si fa sera.» Il fascino di una sera porta a una notte di promesse: Pace, Oblìo, Passione, a volte, meditazioni, progetti, sogni per l’indomani (che può non arrivare).

PESTE 2020   PAOLO LUPORINI

-Peste 2020 doveva essere un'opera profetica di Paolo Luporini ipotizzata già nel 2016, che anticipava i fatti di un'epidemia apocalittica del mondo della globalizzazione, in cui i muri risultano tentativi inefficaci e brutali per fermarla. Strumenti asociali di un'esagerata differenza di classi separate dal sopruso violento che ispirano la rivolta della solidarietà. L'aspetto corale, frammisto alle vicende dei singoli personaggi, con le loro scelte condiziona il corso degli eventi verso la rinascita sperata. Invece, superato dai fatti, si è trasformato nel titolo della decima raccolta di poesie, o meglio, pensierini, che rimuovono la realtà dei contagi e dei decessi e parlano della vita e della poetica in questi tempi di resistenza.

SOPRA LA PANCA   PAOLO LUPORINI

-Undicesimo libro di ‘pensierini’ di Paolo Luporini, iniziato l'undicesimo giorno del settembre 2022, giorno di tragedie, libro che tratta invece di Felicità.

KILO   PAOLO LUPORINI

-Un chilo è un piccolo peso, solo dieci etti, ma può crescere, e la sua leggerezza diventare pesante, come il volume. Un tempo i volumi erano molto pesanti, i miei cerco di mantenerli leggeri, quando l’aria si fa pesante.

STRAMBATA   PAOLO LUPORINI

-A chi / ha / problemi / di rotta: / Fatevi guidare dal vento. / Godetevelo, tra i capelli, / affonderemo tutti!

NON SAPREI   PAOLO LUPORINI

-Non è un dubbio, ma una scusa d’incompetenza.

QUINDICI + QUINDICI   PAOLO LUPORINI

-Quindicesimo libro dei miei pensierini.

VITA SEGRETA   PAOLO LUPORINI

-Sedicesimo libro dei miei pensierini.

IL TORSOLO   PAOLO LUPORINI

-Il torsolo è ciò che lasci di una mela. Sia che l’addenti, lavata o no, còlta dall’albero, rubata, o pagata all’ortolano, al verduraio o acciuffata in un supermercato, o in un banchetto della tua Fiera di San Giuseppe, ricordo di un carrettino che le vendeva caramellate davanti a scuola. È ciò che resta dopo averla gustata sino in fondo. Io, con la mia tecnica, ne lascio sempre una porzione minuscola, per i porci. Sono avido e parco, Di ciò che resta, ora ci gioco. Pinocchio si mangiò i torsoli che aveva in tasca. Ma questa è un’altra storia…

LA SOMBRA   PAOLO LUPORINI

-La Sombra è ciò che lasci su una superficie, quando sei trafitto da un raggio di sole o da una fonte artificiale. La Sombra ti rincorre o ti anticipa e tu le zompi addosso con un salto, ma scompare, svanisce, se una nuvola appare o la pioggia la lava via.

L’ALBA, IL GIORNO DOPO   PAOLO LUPORINI

-L’alba, il giorno dopo, presuppone una morte simbolica a sé stessi. Di questo, cercano di parlare molte delle poesie di questa raccolta. Possono essere ancora pensierini, non sopravvalutatemi (io stesso, spesso, faccio questo errore)!

RIPASSI   PAOLO LUPORINI

-Ripassi la tua storia privata e collettiva e ricordi crocicchi della via, luoghi dove persone hanno disseminato tracce, lasciato segni di pista, minato i passaggi o costruito muri o ponti. Ripassarci per sminare, abbattere, ricostruire.

GARIBALDI   PAOLO LUPORINI

–Garibaldi è presente a Spezia con un monumento molto bello e particolare, un monumento equestre in cui il cavallo è rampante e poggia solo su due zampe, quelle posteriori. Sono presenti targhe ricordo del suo passaggio, alcune nascoste che riservano sorprese, come questa fioritura che ogni anno si ripete nei Giardini pubblici della città, con rinnovata Meraviglia degli occhi e del cuore. Sono i segnali di una Bella Estate.

RIFUGI   PAOLO LUPORINI

-Una raccolta che prende il nome dall’archetipo dei rifugi. Sono le antiche grotte riparo dei primitivi, nostri antenati, che hanno tramandato filogeneticamente il bisogno di ripararsi dai pericoli vitali. Sono oggi gli ospedali, domani le Case di cura, le RSA, dove la ricerca di un riparo è negata e vi si trova una definitiva condanna. A volte si scampa e il rifugio si trova poi nella sublimazione della religione, della socialità, dell’arte, di un hobby, degli affetti, rifugi molto più sicuri.

TORNA!   PAOLO LUPORINI

- Come suggerito dal film del 1953 TORNA! (Raffaello Matarazzo), e, meglio ancora, dal dialetto spezzino, l'invocazione è pure un fastidio di un ritorno che è una ripetizione, una condanna del già visto, ripetuto, noia petulante di un ritornello assordante.

IL DRAGO MANGIACOLORI   PAOLO LUPORINI

- È l’eterna battaglia tra i colori e il grigio, messa in poesia, con i pensierini semplici o complessi che colorano anche le mie notti, i mattini, i meriggi, a volte i pomeriggi.

NUVOLE DI DRAGO   PAOLO LUPORINI

-Trovare il titolo di un XXV libro di pensierini diventa complicato. E così richiamo in servizio il drago, simbolo della Natura e del paganesimo in lotta con il nuovo che lo sconfigge, ma il drago e le sue nuvole spazzano con un colpo di coda gli sforzi umani e artificiali. Le nuvole di drago sono un cibo cinese delizioso a base di gamberetti, i draghetti dell'acqua che somigliano al dragone.

LA CALMA AI CALMI   PAOLO LUPORINI

-La calma, se uno non ce l’ha, uno mica se la può dare… direbbe un Renzo Tramaglino scimmiottando Don Abbondio. È proprio la stessa cosa che con il coraggio. Però, se il coraggio può non venire mai, neppure quando ne servirebbe un sacco, la calma viene, ed allora non c’è più nulla da fare.

TRENTA DENARI   PAOLO LUPORINI

- Trenta denari, il prezzo del tradimento per antonomasia, e Giuda li accettò forse controvoglia, mentre le sue intenzioni sono ancora adesso, dopo che tutti i cristiani le hanno meditate, misteriose. Talvolta il tradimento è necessario, se il tradito è andato troppo oltre o ha fatto troppo poco e ha deluso. Le aspettative che abbiamo sugli altri sono forse troppo esagerate? Pretendiamo ciò che neppure noi sapremmo dare? Sono frutto di opinioni sbagliate? Cerchiamo di non deludere…

DE RERUM NATURA   PAOLO LUPORINI

DE RERUM NATURA di Tito Lucrezio Caro, poeta e filosofo romano, epicureo, è un’opera che ancora mi affascina, io la studiai in latino, declamandola in metrica. Scrivere un libro di pensierini con questo titolo non è un atto di presunzione, ma un pretesto per rileggerlo, ristudiarlo e trarne ispirazione per altri pensierini che si aggiungono a una lunga serie, un discorso non ancora interrotto sulla natura delle cose, delle idee, dei miei sentimenti e delle emozioni, della mia percezione dell’esterno da me, che sento oggi pure dentro di me e parte del Tutto, quell’Uno a cui tutto rimanda.

BONITO NAPOLONI   PAOLO LUPORINI

BONITO NAPOLONI, Il Duce di Batàlia, staccato dalla balia, le schiocca un bacetto lasciandola nel letto.

Di fronte allo specchio, sceglie il migliore orecchio, scatta un selfie da vicino atteggiando la bocca a culino pronunciando: "Hynkelino!".

Schiva così la guerra con chi vuole la sua terra.

Òmi de bassa lega, quella terra la rinnega, se la guerra la distrugge con tutto l'oro se ne fugge.

TERZA STELLA   PAOLO LUPORINI

*** Tristellato non triste mai stremato

*** resiste scrivendo avverso al Fato

*** a seguir Necessità

*** fattrice di Realtà.

OLEANNA   PAOLO LUPORINI

SheNengo il caballero, quando ad SUPERLUNA BLU fu, mise in piedi un grattacielo con le fondamenta in su.

SUPERLUNA BLU   PAOLO LUPORINI

È la ripetizione di quattro lune piene in una stessa stagione astronomica. Nel 2024 ne avremo una. Il 19 luglio sarà la Luna dello Storione.

LA FORBICE   PAOLO LUPORINI

Come con il “rasoio di Occam”, escludo parti di un discorso più volte ascoltato e coi ritagli realizzo collage di frasi che suonano come nuove. Sono ripetizioni che creano nuove emozioni.

MEGLIO TARDI CHE MAI   PAOLO LUPORINI

Ho un amico che divide l’umanità in due categorie: i Tardi e i Mai. I Tardi ci arrivano tardi a capire, i Mai, mai. Meglio “Tardi” che “Mai”.

INNO   PAOLO LUPORINI

Ci furono e ci sono poeti che sono e furono splendidi cantori della Bellezza di ogni creatura e credettero e credono che siano opere della Natura, sino ad immaginare che fossero opere ad essa estranee, create da un creatore. Innalzarono e indirizzano inni di lode a un ignoto, nel mistero che circonda l’ascoso Grande Architetto dell’Universo.





Collaborazioni

No me faltes tu   Francisco Humberto Gonzalez Reyes cartaceo e Kindle

La Fragranza del Clive Christian   MIRKO FERRARINI

…di altre Fragranze   MIRKO FERRARINI

La scia del suo profumo   MIRKO FERRARINI

Gnocco pesto   ELIO DOLCELLI, PAOLO LUPORINI

Cari coetanei   ELIO DOLCELLI, PAOLO LUPORINI

QUANDO   ELIO DOLCELLI, PAOLO LUPORINI

Umanità immagini e parole   Autori Vari

I RAGAZZI DELLE ACACIE   ENRICO CASTAGNA

TEMPI DEI CUORI CHE S’INFIAMMANO Vol. 1  

AA. VV.

TEMPI DEI CUORI CHE S’INFIAMMANO Vol. 2  

AA. VV.

TEMPO AL TEMPO   ENRICO CASTAGNA

AL VENTO   SILVIA CORRADI

LA GIOSTRA DEI SOGNI   SILVIA CORRADI 






Pubblicato nel dicembre 2024








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