LETTERINA DI NATALE DI UN ADULTO
LETTERINA
DI NATALE
DI UN ADULTO
(pensierini)
di
Paolo Luporini
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- Paolo Luporini –
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DEDICA
Ai nostri bambini,
da noi adulti
di poche speranze.
EXERGO
L’albero dei poveri
Filastrocca di Natale,
la neve è bianca come il sale,
la neve è fredda, la notte è nera
ma per i bambini è primavera:
soltanto per loro, ai piedi del letto
è fiorito un alberetto.
Che strani fiori, che frutti buoni,
oggi sull’albero dei doni:
bambole d’oro, treni di latta,
orsi dal pelo come d’ovatta,
e in cima, proprio sul ramo più alto,
un cavallo che spicca il salto.
Quasi lo tocco…
Ma no, ho sognato,
ed ecco, adesso, mi sono destato:
nella mia casa, accanto al mio letto
non è fiorito l’alberetto.
Ci sono soltanto i fiori del gelo
sui vetri che mi nascondono il cielo.
L’albero dei poveri sui vetri è fiorito:
io lo cancello con un dito.
Gianni Rodari
RINGRAZIAMENTI
Ci furono, e ci sono, poeti che sono, e furono, splendidi cantori della Bellezza di ogni creatura ma non ricordo nessuno che abbia implorato la vita con una LETTERINA DI NATALE DI UN ADULTO, perché avrebbe creato un precedente di desideri ragionati e irrealizzabili, proprio come li farebbe un bambino. Non giudicatelo male. È forse un bambino non abbastanza cresciuto.
Grazie,
ecco un’opportunità di darvi una pausa e farmi ricevere un refolo d’aria che potrebbe ripagarmi del mio coraggio o della mia sfrontata spudoratezza, quella mai tentata da nessuno, la Lode della Pausa.
Sii indulgente, rispettoso, ma sincero: pluporini@libero.it
Votate gl'incompetenti:
aumenteranno gli abbonamenti.
La rete idrica fa acqua:
diminuiscono il gettato e la portata,
la bolletta sarà salita.
Svp, mi dilata la bolletta?
Non si preoccupi, gliela dilaniamo noi!
MARE DELLA TRANQUILLITÀ
Rammento
che quando ero a metà
tra Lerici e la Corsica
e la Gorgona
non era più in vista,
non potevo dire dove quel cielo
si specchiasse nel mare.
Nel mare c'eravamo noi,
ma ci sarebbe stato un giorno
in cui l'Ephemeris
avrebbe solcato il cielo.
Il Loran non è stato in grado
di dirci quando.
2 gennaio 2025
LA VIA DELLA SOFFITTA
Quelle molte lettere d'amore,
le spillette russe, le matrioske,
la chiave della Città di Pietroburgo,
le lettere di posta aerea
dagli Stati Uniti,
-avvolte nella flanella di Linus-
forse han già preso
la via della soffitta
e m'aspetto
(come già un'altra volta)
che prendano la via
del cassonetto.
2 gennaio 2025
SCHULZ
A volte la notte resto sveglio a pensare…
…o a farmi domande…
Cioè sto qui al buio, e…
WOOF!
Continuo così, a star sveglio e mi chiedo se…
…o faccio domande…
E poi mi arriva questa voce che dice…
“Hai un cane… Sii felice”.
Charles Monroe Schulz
RIFUGIO VITTORIO EMANUELE
Noi ragazzi,
al Gran Paradiso,
vedemmo le marmotte.
Erano talmente lontane
che ci parvero formiche con il pelo.
Anzi, forse non le vedemmo,
ma le sentimmo.
Facevano il loro tipico verso.
3 gennaio 2025
CUORE DI TENEBRA
Conrad deve aver pensato
un addentrarsi nel mistero
come un dipanarsi di un percorso
a ritroso dentro l'abisso
di se stesso.
Sprofondato in un baratro senza fondo
affogo, affondo, denso inchiostro
dischiude ad una nebbia
dopo l'Area di Servizio di Stradella.
Ritrovo l'origine del viaggio.
Il Paradiso non è l'arrivo,
ma lo stretto passaggio.
3 gennaio 2025
Scampata la diossina,
trovi altri tipi d'inquinamento,
l'invasione del cemento,
la deforestazione, gli alberi abbattuti
dei parchi, le carrozzine vuote,
i timbratori a salve,
l'aragosta bivalve
ed il prosciutto
che dentro non sta tutto.
Carne cruda gocciolante
meta occulta del contante.
Al borsaro nero non far sapere
quanto è buono l'avocado con le pere.
3 gennaio 2025
LETTERINA DI UN ADULTO A BABBO NATALE
Quando anche gli ultraottantenni
credono alla fatina dei denti
che con un click
gli lascerà un soldino
sotto il bicchiere,
siamo rovinati!
3 gennaio 2025
VECCHIA STAMPA TEDESCA
Un venditore di stampe e almanacchi
scavalca le Alpi e vende panorami
a villici, signori, maniscalchi e montanari.
Ci sono un asino e la soma,
pescatori, un carico d'olio, Torre Scola,
una donna col fazzoletto
ripiegato sulla testa
e sopra una cesta,
lei si gira a guardare il castello,
un soldato la saluta col cappello.
"10 soldi una stampa, chi le vuole?
10 soldi per un pò di sogno e sole!"
3 gennaio 2025
Cave di terra scavate da draghe meccaniche
erano state riempite d'acqua.
La terra estratta serviva
alle fornaci di laterizi
per il boom edilizio degli anni Sessanta.
Noi, che nascemmo in quegli anni,
pescammo gli avanzi di quei nobili pesci
lanciati e ripescati
da quegli adulti
che ci avevano generati.
Non costruimmo nulla,
non crescemmo nulla,
non crescemmo, noi.
In dialetto erano chiamati
'rascon'
perché erano tutta una lisca.
La lisca per il gatto,
avevamo pescato.
4 gennaio 2025
SALDI
Giorni di saldi speciali:
Lasciateli sugli scaffali!
4 gennaio 2025
44.102450 N 9.824083 E
Mi son trovato
fotografato
seduto in panchina
da un satellite della Cina!
Non facevo nulla di male,
spiato da un occhio a mandorla speciale,
un Grande Fratello orientale.
5 gennaio 2025
LA BEFANA VIEN DI NOTTE
"Papà, tu ci credi alla Befana?"
"Sì, a quella che mi dorme a fianco.
Si alza di notte, inforca la scopa Pippo,
poi dice che ha portato il carbone
ai bambini cattivi."
"Te lo sei sognato?:
"Me l'hanno raccontato."
"Ah!".
5 gennaio 2025
DOPO L'EPIFANIA
"L'Epifania tutte le feste le porta via".
E il meteo sarà peggiore.
Chi torna dalle vacanze
s'infila in malattia,
il giorno allunga le ore,
torna la malinconia
e dei clienti/utenti le lagnanze.
Prezzi rincarati, notizie più efferate,
un governo nemico,
l'ipocrisia di chi gli è amico.
Aspetto, affretto, la Primavera.
Voglio una margherita,
sfogliarne i petali, chiedendo:
"M'ama?",
come una volta, e provare quel tuffo
al cuore
se "Non m'ama" "più", chiude l'esperienza.
Dell'amore, ti lascia senza.
5 gennaio 2025
LETTERA DI UN DIABETICO ALLA BEFANA
Cara Befana,
scusa se ti chiamo così.
Forse vorresti essere chiamata "Il Presidente",
ma non credo tu soffra di manie di grandezza,
altrimenti
non ti serviresti
di una scopa di saggina
ma di un aereo transoceanico per trasvolare
da Elon Musk e barattare
la sovranità del paese
per un miliardo e mezzo di euro
e una flotta di satelliti
per spiare quattro anarcoterroristi
- chissà dove li ha visti! -
perciò ti chiedo, prudentemente,
per salvare qualche dente
dalla carie invadente
di tanti giovani virgulti
e dal diabete noi adulti,
non portarci le caramelle,
nelle calze tue più belle,
ma tanto carbone americano
per ridarci quel calore
scappatoci di mano
in quel volo d'aeroplano!
Kiev ha tagliato il metano
che arrivava al fornello,
portarlo dall'America
costerà un bordello!
Non è per quello,
ma ho donato anche l'anello
alla Patria a causa della guerra
e penso che
finirò
col culo per terra!
6 gennaio 2025
AL BAR
Al Bar sotto casa,
per minimizzare la durata
delle consumazioni al tavolino,
nel cappuccino mettono il latte
parzialmente scremato,
mai quello
a lunga conversazione.
7 gennaio 2025
RIMPIANTI
C'incontriamo in cartoleria:
"Cosa vuoi comprare, cara zia?"
"Ti voglio regalare
un bell'album Fabriano,
che tu lo tenga sempre sotto mano."
Quella fabbrica non c'è più,
non ci sei neppure tu,
e quanto a disegnare,
non lo faccio quasi più.
Dico sempre: "Ora lo devi fare!",
ma non capita mai di riiniziare.
7 gennaio 2025
E SEI COSÌ CIELO
E sei così cielo,
che da te salirei.
8 gennaio 2025
LA MINIERA
Quando lavoravo la ghisa
le mie mani erano sempre nere di grafite.
La grafite, componente della ghisa,
è carbonio, ma detto così,
fa pensare alla chimica organica.
È proprio carbone, e la polvere
s’infiltra sotto le unghie
anche se indossi i guanti.
Tremavo nel toccare la mia donna.
Il mio incubo era sporcarla.
In aggiunta, il mio tornio
aveva una copertura
che sembrava l’antro di una miniera.
Così lo chiamavano: LA MINIERA.
Attorno agli occhiali avevo una maschera
di un muso nero nero.
Era un lavoro da negri["].
8 gennaio 2025
ì
SALGO IN CATTEDRA
Ho tanta voglia di 'salire in cattedra' ed urlare il mio barbarico yawp!
Non viene, ogni tanto, questa voglia,
anche a voi?
Saremo in tanti,
a desiderarlo,
da ora in poi!
Potremo farlo?
9 gennaio 2025
CONSIGLI PER L'INFANZIA
Seminate sorrisi.
Nascerà l'amore.
9 gennaio 2025
SFIORARSI CON LE DITA
Tu lo fai con le dita dei piedi,
incontri il polpaccio
che si mimetizza tra le lenzuola,
io ti sfioro, di spalle, e trovo la tua pelle.
Scrivo ghirigori in corsivo
con l'indice
e spero
che il mio scritto ti dia
l'emozione che ci risveglia
quando giá il sonno
ci aveva spento
come la luce del mio comodino
mentre la tua veglia sulle mie notti.
Rinuncio al cuscino, mi giro,
ti bacio i capelli.
Anche bianchi son belli.
Ci sfioriamo domani
tra i nostri rapidi incroci strani.
Siano incontri di mani.
9 gennaio 2025
ARRAKIS
Più ti addentri nella conoscenza
dei misteri dell'universo
di te stesso,
più ti perdi
nei vostri affascinanti labirinti.
È come conoscere la donna.
Ne afferri l'essenza
solo un attimo
e scordi tutto.
Per ritrovarsi
è necessario perdersi
nell'innocenza
di ritrovata infanzia.
Nella sorgiva spontanea risata
esplode la tua gioia
sempre orrendamente evitata.
È un caos che ti libera
dal rigido ordine monastico
orientato a una severa morte.
Abbandonare e seguire
è trovare un senso
a cui dirigersi.
Un oceano, dove ti tuffi,
è la goccia che chiude
la formula liquida
del tuo elemento.
La vita è meno carbonio
di quanto sia acqua.
Cristalli, gocce, vapore.
Tutto saremo.
Ora siamo.
Esistiamo
per appartenerci.
Baci eterni.
9 gennaio 2025
È l'anniversario della mia prima dichiarazione d'amore.
TUTTO SARÀ NIENTE
Certe volte ho desiderato
di essere un cieco che canta male,
un muto che non sa leggere né scrivere,
lo scemo del villaggio che non capisce
le cose
e non sa nulla del Leopardi,
del Weltschmerz,
non ha mai letto
"L'inverno del nostro scontento"
o certi libri della Bibbia.
Vorrei essere un insipiente
per cui è indifferente
una cucchiaiata di gelato,
il semolino, il cioccolato,
la minestrina o il mandorlato.
Poi invece penso
che la complessità
è il giusto prezzo
per la fugace felicità
che a tratti si prova
imparando una cosa nuova.
9 gennaio 2025
I 7 GIORNI DELLE VACCHE GRASSE
Mai il frigo è stato così pieno
come nei sette giorni
dopo la tredicesima.
Già a Natale
le sette vacche magre
tiravano la cinghia
come Cratchit, lo scrivano di Scrooge.
Torneranno i giorni
delle vacche grasse...
per pagare i debiti del viaggio a Roma
del Giubileo.
10 gennaio 2025
L'ORA CHE PRECEDE IL RITO
È quasi l'ora di procedere al rito quotidiano
del cambio di data.
Retrocedere verso ovest non sarebbe
la stessa cosa.
Aspettare la mezzanotte
non lo faccio solo a Capodanno.
Lo faccio sempre da circa un anno.
Aspetto di aggiornare i Ricordi
dell'anno passato.
Celebro me stesso
più ingenuo di un anno,
meno provato da questo lungo affanno
di 366 giorni snocciolati.
Sono frutti essiccati, zuccherini,
come fichi secchi a cui vado a nozze.
In loro attesa, la notte va in discesa.
10 gennaio 2025
ESAME DI COSCIENZA
Dopo 37 libretti di pensierini,
forse i titoli ritornano
e non so più se questo o altri
li ho giá usati.
Sarebbe giusto numerarli.
Per individuarli,
si citerà il titolo del libretto.
Un consiglio perfetto
da chi, ora, dal letto,
ripensa al giorno trascorso,
ne ripete il percorso
ma già confonde le cose
e forse son rose
o disastri
le belle scelte o gl'impiastri.
Per facilitarmi il sonno
temporeggio su una virgola,
la scrivo. Vegliando, vivo.
13 gennaio 2025
AFORISMA DA RISMA
Noi siamo perfetti,
ci vendono a grammi,
non a quintali o a etti.
la differenza la sente
chi al raccolto avrà fame.
13 gennaio 2025
LA ME PRÌMA POESÌA EN SPESZÌN
Verso la fine,
ne te gh'è ciù vògia
de fàe ciù gninte.
Te speri che te fagan tüto,
anca pulìte,
ciuciàe da la canéta,
petinàte ben, basàte e
rembocarte e covèrte,
lèszerte na fòa,
co na caressa,
en pezegòto,
na risatìna,
el besìn da buona nòte,
e venirte a véde
se te dòrmi ben.
E te te pensi:
che bèa morte saésse!
13 gennaio 2025
MODERNI DON CHISCIOTTE
Ci sono, tra noi, eroi
mai servi che lottano costanti
contro orde di pecore nere
di sommessi conformisti
tutte veline, tutti autisti,
consumatori di saldi convenienti,
di Black Friday online consistenti.
I moderni mulini a vento
son la fonte dello scontento
che ogni giorno dà spavento:
la guerra, i rincari, la malattia,
il potere che mostra il sedere
e i moderni don Chisciotte,
lancia in resta, da quelle grandi pale
prendon botte
che li lascian morti o con le ossa rotte.
Al tempo di don Chisciotte,
le malattie, le ubbìe,
si curavan coi salassi
di quel barbiere
che tra barbe e capelli
un po' di sangue prelevava
e col bastone lo facevi scappare
e la bacinella potevi usare
come un elmo da indossare.
Ci vuole tanto, troppo coraggio,
Dulcinea mia, arrivare a maggio
o a fine mese,
conservando l'amor cortese.
14 gennaio 2025
- già mi vedo, scriver 2026 -
COLPA DEL CHIODO
Anziché prendere il treno
o la corriera
o un taxi,
sono andato a piedi.
Purtroppo,
ero anch'io in ritardo.
Colpa dei governi delle sinistre
- che aspetto dal 1975.
15 gennaio 2025
IL CAMPO DELLO SCRIVANO
Il privilegio impiegatizio
di quello o dell'altro tizio
che di mestiere o passione
fa lo scrittore, il poeta,
e sente il Vuoto d'artista
ed il suo racconto perde di vista,
non sa concludere il romanzo,
non scrive articoli nê saggi,
ma solo di chat pochi messaggi,
invocando il crampo dello scrivano
come scusante del fatto strano.
Scelga come fatto quotidiano
il dissodare con la zappa in mano
almeno un ettaro del campo dello scrivano!
17 gennaio 2025
QUEI RICCIOLI GRIGI
Inginocchiato nella panca dietro,
ti scruto le tempie bianche o grigie
mentre reciti le Ave
di un lungo rosario
e ho il tempo d’immaginare
la tua sofferenza vissuta con gioia
e una celata sapienza
del mistero delle cose e dell’amore
per gli altri e per Nostro Signore,
che ci abbraccia tutti,
felici, tristi, baciati dalla sorte o brutti.
Lì dentro siamo tutti
miseri e dèi
diaconi o filistei.
18 gennaio 2025
07:07
"Vedere più volte l'ora doppia 07:07
è un invito a prendersi del tempo
per praticare l'introspezione.
Analizza te stesso con curiosità
piuttosto che con giudizio.
Fai spazio nella tua vita
a ciò che conta davvero.
E se ti trovi di fronte a un dilemma,
ricorda che la vita è un percorso,
non una destinazione."
Curiosamente scopro
che credo (o mi piace farlo)
ai significati angelici,
all'interpretazione dei numeri,
alla scienza sacra dei simboli,
a quella parte esoterica
che si rifà agli archetipi
che ci arrivano anticamente
dalla filogenesi,
dall'uovo, dallo spermatozoo
che ci ha fecondato
e che dietro si son portato
i misteri delle madri e delle donne
e gli esempi degli avi,
del padre,
fino a risalire al Creatore
mosso dalla solitudine
del suo agro
magro uno,
solitario numero primo
che generò, per un accidente,
un infinito contingente
e, nel tempo eterno,
occupazione e croce di un Padreterno
affascinato
nel rimediare
un malcreato sciagurato
che, in fondo, è bello.
Giù il cappello!
Poteva andar peggio,
senza l'arcobaleno,
un trattato di pace
tra diluvio e sereno.
18 gennaio 2025
https://enzomartinelli.wordpress.com/2021/12/08/apres-le-deluge-by-rimbaud/
IO CREDO
È una parola grossa.
Gli uomini credono
con forza una cosa
e il suo contrario,
contemporaneamente
o al mutare del vento.
Quelli che dicono che non sanno,
ricevono sempre il maggior danno.
Dubitare è una pratica che fa male,
se fatta in pubblico, in odore di eresia,
è una nera macchia che non va via.
Se credi e fai come tutti,
poi ti accorgi che ci ripensan tutti.
Come quel 26 aprile
col fazzoletto rosso ed un rotto fucile.
18 gennaio 2025
L'ATTIMO SOSPESO
C'è l'attimo fuggente,
con il suo "carpe diem",
e IL DONO SOSPESO
con le sue perle, i rebus,
le foto, i racconti, i pensierini,
le musiche e gli eventi,
gl'incontri, i commenti sapienti,
qualche quadro o disegno,
lavoretti con il legno,
acquarelli, disegni a pastelli.
Gli attimi sospesi
son tempi trascorsi
tra bellezza e felicità
dove impari meglio la realtà
che non è tutta interesse o genocidi
ma ti commuovi e talvolta ridi.
18 gennaio 2025
LA PACE
Da qualche giorno
in tv dicono
che le guerre dovrebbero finire.
Io lo dico da 60 anni
e nessuno mi ha dato retta.
18 gennaio 2025
P.S. Sarà una delle cose da chiedere a Babbo Natale del 2025.
MENÙ DI NATALE 2025
Natale vegetariano
più animale più umano.
Tregua di pace
Antipasto di digiuno
Mangiare di magro
Senza pesce
Né muscoli, crostacei o ostriche
Se ti riesce.
Una bella mesciüa
di caldi affetti, concordia e bei sentimenti,
condita con salsa di gioia
una spolverata di allegria,
Gratitudine
e Così sia.
Il Buon Natale è servito!
A voi tutti... Buon Appetito!
18 gennaio 2025
LO VOGLIO IO
Lo voglio io
l'oblìo
di tutto ciò.
Tutto ciò
che è mio.
Tanto lo so
lo perderò
lo renderò
a Dio.
18 gennaio 2025
LA SIEPE DEL LUPORINI
Il bordo del suo terrazzino
sul corso che da ogni parte
lo sguardo esclude
a questo bambino
è il limite invalicabile
del suo mondo inesperto
ma sarà molto aperto
in un troppo rapido futuro
di un mondo d'insidie, più duro
anche a confronto con quello
che il Leopardi pensava infinito e bello.
Sinora è un trastullo
scrutare quel paesaggio brullo
di un doppio filare di aranci e palazzi,
la piazza, la fontana, due chiese,
Sant'Antonio di Gaggiola
e Nostra Signora della Salute,
la più lontana statua di Garibaldi
sul suo cavallo impennato
sulle zampe posteriori, la coda tesa,
a far da contrappeso alla spada lanciata
all'attacco
della prepotenza, l'ingiustizia, la monarchia,
lanciata verso il futuro,
le magnifiche sorti progressive
mai incontrate, ma sognate come vive.
Quella statua lontana è un miraggio
la cui gioventù rimane un assaggio
e la speranza
resta chiusa in una stanza,
molto dietro,
nel chiuso
di un ripostiglio
in cui riposa, in un cassetto,
un altro giglio,
di una Promessa
mantenuta, certo,
a favore di un mondo migliore,
aperto.
19 gennaio 2025
Ogg: IL MIO BL BL BL
Il mio piccolo amico, una sorta di cugino,
è un piccolo bambino
con cui ho confidenza
e tanto a lungo non possiamo star senza.
Quando mi rivede, mi fa segno con le dita
davanti alla bocca, la sua o la mia,
di rifargli quel suono,
citato in oggetto,
che io, subito, gli produco, perfetto.
Bl bl bl, bl bl bl e poi bl bl bl
finché mi sfianco
mentre lui, invece, mai stanco,
come paga meritatissima
mi chiama "papá"
e io lo chiamo "il patata"!
19 gennaio 2025
PLANNING
La
sera prima, spesso, programmo il giorno
che
verrà
un
po' come Lucio Dalla,
e
qualcosa, come per lui,
non
sì avvera,
ma
ne aspetto la sera
per
giudicare
se
qualcosa andò storto
o
era nato male.
Il
tempo non ha combaciato,
un
evento si è dilatato,
ha
preso più spazio del dovuto
qualcos'altro
non è accaduto
o
un imprevisto è capitato
e
un che di più bello sì è inverato.
È
così che ora mi scrivo che,
se
stamattina resto vivo,
voglio
incontrare un amico
che
non vedo da due mesi
e
magari ne incontro un paio
che
non incontro da febbraio
-
del 2017!
Ecco,
mi affretto.
A
vestirmi e a scender le scale
alla
fermata arrivare.
Mentre
un giovane mi cede il posto
rifletto,
ripenso a una lettura di ieri,
un
bel libretto pensato e scritto
pieno
di affetto
per
sé e la propria vita,
per
il padre mancato,
per
i figli e per la vita di tutti,
la
presenza
delle
vite precedenti
e
il segreto dell'aiuto vicendevole
che
rende felici
il
forte e il debole.
È
stato ed è
come
un manuale
semplice
e breve
limpido
come l'acqua che si beve
fresca
fresca da una borraccia
riempita
da una fonte
che
come un dono ti abbraccia.
Con
quella che resta
ti
sferza, ti sveglia, ti bacia la faccia.
Ripeto,
ti abbraccia.
Devo,
glielo devo, a quell'autore,
corrispondere
almeno un segno
di
ricambiato amore.
20
gennaio 2025
-
mentre oltreoceano fervono preparativi -
STATE BUONI
Facebook,
il social dei boomer,
chiede
sempre, con il prompt invadente,
a
cosa penso.
Se
non penso a niente, provocato,
penso,
invece, che vorrei dirvi tante cose,
a
voi 20 o 30 che Zuck mi concede,
mentre
vorrei dirlo a tutti,
che
più di mille, siete.
Questa
virgola toglietela voi, se vi va.
Io
l'ho messa.
È
il mio modo per dirvi
una
di quelle cose che van dette:
"STATE
BUONI, SE POTETE!".
È
il tormentone
di
San Filippo Neri,
la
sua frase di commiato preferita,
il
titolo di un film.
Lui
sapeva bene
che
è difficile, la bontà.
Il
male è a buon mercato.
Ne
abbiamo dentro infinità.
Sono
i NO del discorso.
Un
SÌ ha l'accento.
Un
ECCOMI è più lungo.
SONO
PRONTO impegna all'azione.
SERVIRE,
poi, è delle persone sante.
"Siate
santi", è chieder troppo,
a
dei ragazzi maldestri
di
strada, o che frequentano la piazza,
e
si abituano con l'illecito
illegale
che per strada è normale.
SE
POTETE, non fate il male.
A
nessuno.
A
voi.
Per
me e per voi, che vivete i vostri decenni
a
cavallo di due millenni,
scendete
da uno
e
salite sull'altro
con
i finimenti del vecchio
cavalcherete
parecchio.
20
gennaio 2025
-
mezzodì -
Bìos
Bìos significa vita, in greco, indica le condizioni, i modi in cui si svolge la nostra vita. Zoé è dunque la vita che è in noi e per mezzo della quale viviamo (qua vivimus), bìos allude al modo in cui viviamo (quam vivimus), cioè le modalità che caratterizzano ad esempio la vita contemplativa, la vita politica ecc., per le quali la lingua greca usa appunto il termine bìos accompagnato da un aggettivo qualificante. Perciò questa collana comprende molti soggetti di genere diverso che, tutti, la riguardano.
Sherlock Holmes e le lucertole mongole che detestano i formaggi piccanti PAOLO LUPORINI
Il filatelista ovvero Il cielo sopra via Torino PAOLO LUPORINI
M'assale un Gubbio: Una noce sul vaso PAOLO LUPORINI
A PROPOSITO PAOLO LUPORINI
La Crociera dell'Ephemeris PAOLO LUPORINI
Grazia e Meraviglia PAOLO LUPORINI
éidos e sguardo PAOLO LUPORINI
Il compattamento-La colonia PAOLO LUPORINI
La Pietà di Soviore PAOLO LUPORINI
377, 5th Ave PAOLO LUPORINI
Klingon Musik PAOLO LUPORINI
La confidenza di Aurora PAOLO LUPORINI
Su giù PAOLO LUPORINI
Nasturzio PAOLO LUPORINI
SOTTO/SOPRA PAOLO LUPORINI
SINISTRADESTRA PAOLO LUPORINI
SPLIT PAOLO LUPORINI
NORD-OVEST PAOLO LUPORINI
GLI SCOUT, racconti ASCI, AGI, AGESCI e MASCI PAOLO LUPORINI
CORSO CAVOUR 372 PAOLO LUPORINI
LA PIGRA BABY-SITTER PAOLO LUPORINI
IL LIBRINO DI RONNY STELLA PAOLO LUPORINI
UN RACCONTO DI NATALE PAOLO LUPORINI
LIBERTY BELL PAOLO LUPORINI
MESCIÜA PAOLO LUPORINI
NON C’È CUORE SENZA SPINE PAOLO LUPORINI
LA GORA DEL GRANDE FETORE PAOLO LUPORINI
Qo 1, 1-18 PAOLO LUPORINI
LA BARA NON È LA MOGLIE DEL BARO PAOLO LUPORINI
LA MOGLIE DI BABBO NATALE: LA SIGNORA CLAUS PAOLO LUPORINI
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Poesie
VUOTO PAOLO LUPORINI
- Silloge breve. Cinquantanove poesie scritte in due mesi del 2021 e in quattro del 1982.
- Silloge breve. Poesie dal 6 marzo 2021 al 10 settembre 2021. Le eccezioni confermano la regola.
FIORI DI SETTEMBRE PAOLO LUPORINI
SUDOKU… ma Godot! PAOLO LUPORINI
UN ABBRACCIO PAOLO LUPORINI
CANI E LUPI PAOLO LUPORINI
IL SOSPIRO PAOLO LUPORINI
LA BELLEZZA DELLA SERA PAOLO LUPORINI
PESTE 2020 PAOLO LUPORINI
SOPRA LA PANCA PAOLO LUPORINI
KILO PAOLO LUPORINI
NON SAPREI PAOLO LUPORINI
QUINDICI + QUINDICI PAOLO LUPORINI
VITA SEGRETA PAOLO LUPORINI
IL TORSOLO PAOLO LUPORINI
LA SOMBRA PAOLO LUPORINI
L’ALBA, IL GIORNO DOPO PAOLO LUPORINI
RIPASSI PAOLO LUPORINI
GARIBALDI PAOLO LUPORINI
RIFUGI PAOLO LUPORINI
IL DRAGO MANGIACOLORI PAOLO LUPORINI
NUVOLE DI DRAGO PAOLO LUPORINI
LA CALMA AI CALMI PAOLO LUPORINI
TRENTA DENARI PAOLO LUPORINI
DE RERUM NATURA PAOLO LUPORINI
BONITO NAPOLONI PAOLO LUPORINI
TERZA STELLA PAOLO LUPORINI
*** Tristellato non triste mai stremato
*** resiste scrivendo avverso al Fato
*** a seguir Necessità
*** fattrice di Realtà.
OLEANNA PAOLO LUPORINI
MEGLIO TARDI CHE MAI PAOLO LUPORINI
INNO PAOLO LUPORINI
ADORO LE PAUSE PAOLO LUPORINI
IL BIVIO MOLTEPLICE PAOLO LUPORINI
LETTERINA DI NATALE DI UN ADULTO PAOLO LUPORINI
Caro Babbo Natale, prima che mi dimentichi di chiedertelo, prima che finisca l’anno, prima che ci pensi Trump, portaci in regalo… la Pace. Noi non la sappiamo più fare.
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Collaborazioni
No me faltes tu Francisco Humberto Gonzalez Reyes cartaceo e Kindle
La Fragranza del Clive Christian MIRKO FERRARINI
…di altre Fragranze MIRKO FERRARINI
La scia del suo profumo MIRKO FERRARINI
Gnocco pesto ELIO DOLCELLI, PAOLO LUPORINI
Cari coetanei ELIO DOLCELLI, PAOLO LUPORINI
QUANDO ELIO DOLCELLI, PAOLO LUPORINI
Umanità immagini e parole Autori Vari
I RAGAZZI DELLE ACACIE ENRICO CASTAGNA
TEMPI DEI CUORI CHE S’INFIAMMANO Vol. 1
AA. VV.
TEMPI DEI CUORI CHE S’INFIAMMANO Vol. 2
AA. VV.
TEMPO AL TEMPO ENRICO CASTAGNA
AL VENTO SILVIA CORRADI
LA GIOSTRA DEI SOGNI SILVIA CORRADI
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Pubblicato nel gennaio 2025
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