LETTERINA DI NATALE DI UN ADULTO



 

LETTERINA

DI NATALE

DI UN ADULTO

 

(pensierini)

di

Paolo Luporini

 






Copyright © 2024 – LETTERINA DI NATALE DI UN ADULTO

- Paolo Luporini –

 

Tutti i diritti riservati

 

Foto o disegni di Paolo Luporini, oppure immagini dal web

o create dall’AI

Il font principalmente usato è il Liberation Sans,

facilitato per i dislessici



DEDICA

 

Ai nostri bambini,

da noi adulti

di poche speranze.



EXERGO

 

L’albero dei poveri

 

Filastrocca di Natale,

la neve è bianca come il sale,

la neve è fredda, la notte è nera

ma per i bambini è primavera:

soltanto per loro, ai piedi del letto

è fiorito un alberetto.

 

Che strani fiori, che frutti buoni,

oggi sull’albero dei doni:

bambole d’oro, treni di latta,

orsi dal pelo come d’ovatta,

e in cima, proprio sul ramo più alto,

un cavallo che spicca il salto.

Quasi lo tocco…

 

Ma no, ho sognato,

ed ecco, adesso, mi sono destato:

nella mia casa, accanto al mio letto

non è fiorito l’alberetto.

Ci sono soltanto i fiori del gelo

sui vetri che mi nascondono il cielo.

L’albero dei poveri sui vetri è fiorito:

io lo cancello con un dito.

 

Gianni Rodari







RINGRAZIAMENTI

 

Ci furono, e ci sono, poeti che sono, e furono, splendidi cantori della Bellezza di ogni creatura ma non ricordo nessuno che abbia implorato la vita con una LETTERINA DI NATALE DI UN ADULTO, perché avrebbe creato un precedente di desideri ragionati e irrealizzabili, proprio come li farebbe un bambino. Non giudicatelo male. È forse un bambino non abbastanza cresciuto.

Grazie,

ecco un’opportunità di darvi una pausa e farmi ricevere un refolo d’aria che potrebbe ripagarmi del mio coraggio o della mia sfrontata spudoratezza, quella mai tentata da nessuno, la Lode della Pausa.

Sii indulgente, rispettoso, ma sincero: pluporini@libero.it



Votate gl'incompetenti:

aumenteranno gli abbonamenti.

 

La rete idrica fa acqua:

diminuiscono il gettato e la portata,

la bolletta sarà salita.

 

Svp, mi dilata la bolletta?

Non si preoccupi, gliela dilaniamo noi!

 

 






MARE DELLA TRANQUILLITÀ

 

Rammento

che quando ero a metà

tra Lerici e la Corsica

 

e la Gorgona

non era più in vista,

non potevo dire dove quel cielo

si specchiasse nel mare.

 

Nel mare c'eravamo noi,

ma ci sarebbe stato un giorno

in cui l'Ephemeris

avrebbe solcato il cielo.

 

Il Loran non è stato in grado

di dirci quando.

 

2 gennaio 2025






LA VIA DELLA SOFFITTA

 

Quelle molte lettere d'amore,

le spillette russe, le matrioske,

la chiave della Città di Pietroburgo,

le lettere di posta aerea

dagli Stati Uniti,

-avvolte nella flanella di Linus-

forse han già preso

la via della soffitta

e m'aspetto

(come già un'altra volta)

che prendano la via

     del cassonetto.

 

2 gennaio 2025



SCHULZ

 

A volte la notte resto sveglio a pensare…

…o a farmi domande…

 

Cioè sto qui al buio, e…

WOOF!

Continuo così, a star sveglio e mi chiedo se…

…o faccio domande…

E poi mi arriva questa voce che dice…

“Hai un cane… Sii felice”.

 

Charles Monroe Schulz




RIFUGIO VITTORIO EMANUELE

 

Noi ragazzi,

al Gran Paradiso,

vedemmo le marmotte.

Erano talmente lontane

che ci parvero formiche con il pelo.

Anzi, forse non le vedemmo,

ma le sentimmo.

Facevano il loro tipico verso.

 

3 gennaio 2025



CUORE DI TENEBRA

 

Conrad deve aver pensato

un addentrarsi nel mistero

come un dipanarsi di un percorso

a ritroso dentro l'abisso

di se stesso.

Sprofondato in un baratro senza fondo

affogo, affondo, denso inchiostro

dischiude ad una nebbia

dopo l'Area di Servizio di Stradella.

Ritrovo l'origine del viaggio.

Il Paradiso non è l'arrivo,

ma lo stretto passaggio.

 

3 gennaio 2025




Scampata la diossina,

trovi altri tipi d'inquinamento,

l'invasione del cemento,

la deforestazione, gli alberi abbattuti

dei parchi, le carrozzine vuote,

i timbratori a salve,

l'aragosta bivalve

ed il prosciutto

che dentro non sta tutto.

Carne cruda gocciolante

meta occulta del contante.

Al borsaro nero non far sapere

quanto è buono l'avocado con le pere.

 

3 gennaio 2025




LETTERINA DI UN ADULTO A BABBO NATALE

 

Quando anche gli ultraottantenni

credono alla fatina dei denti

che con un click

gli lascerà un soldino

sotto il bicchiere,

siamo rovinati!

 

3 gennaio 2025




VECCHIA STAMPA TEDESCA

 

Un venditore di stampe e almanacchi

scavalca le Alpi e vende panorami

a villici, signori, maniscalchi e montanari.

Ci sono un asino e la soma,

pescatori, un carico d'olio, Torre Scola,

una donna col fazzoletto

ripiegato sulla testa

e sopra una cesta,

lei si gira a guardare il castello,

un soldato la saluta col cappello.

"10 soldi una stampa, chi le vuole?

10 soldi per un pò di sogno e sole!"

 

3 gennaio 2025




I CAAV

 

Cave di terra scavate da draghe meccaniche

erano state riempite d'acqua.

La terra estratta serviva

alle fornaci di laterizi

per il boom edilizio degli anni Sessanta.

Noi, che nascemmo in quegli anni,

pescammo gli avanzi di quei nobili pesci

lanciati e ripescati

da quegli adulti

che ci avevano generati.

 

Non costruimmo nulla,

non crescemmo nulla,

non crescemmo, noi.

 

In dialetto erano chiamati

'rascon'

perché erano tutta una lisca.

 

La lisca per il gatto,

avevamo pescato.

 

4 gennaio 2025




SALDI

 

Giorni di saldi speciali:

Lasciateli sugli scaffali!

 

4 gennaio 2025

 





44.102450 N 9.824083 E

 

Mi son trovato

fotografato

seduto in panchina

da un satellite della Cina!

 

Non facevo nulla di male,

spiato da un occhio a mandorla speciale,

un Grande Fratello orientale.

 

5 gennaio 2025






LA BEFANA VIEN DI NOTTE

 

"Papà, tu ci credi alla Befana?"

"Sì, a quella che mi dorme a fianco.

Si alza di notte, inforca la scopa Pippo,

poi dice che ha portato il carbone

ai bambini cattivi."

"Te lo sei sognato?:

"Me l'hanno raccontato."

"Ah!".

 

5 gennaio 2025





[!]


[!] M'ama o non m'ama. Ritratto di donna 1887-1887, Orlandi Nazzareno (1861/1952).

 

DOPO L'EPIFANIA

 

"L'Epifania tutte le feste le porta via".

E il meteo sarà peggiore.

Chi torna dalle vacanze

s'infila in malattia,

il giorno allunga le ore,

torna la malinconia

e dei clienti/utenti le lagnanze.

Prezzi rincarati, notizie più efferate,

un governo nemico,

l'ipocrisia di chi gli è amico.

 

Aspetto, affretto, la Primavera.

Voglio una margherita,

sfogliarne i petali, chiedendo:

"M'ama?",

come una volta, e provare quel tuffo

                                                   al cuore

se "Non m'ama" "più", chiude l'esperienza.

 

Dell'amore, ti lascia senza.

 

5 gennaio 2025




LETTERA DI UN DIABETICO ALLA BEFANA

 

Cara Befana,

scusa se ti chiamo così.

Forse vorresti essere chiamata "Il Presidente",

ma non credo tu soffra di manie di grandezza,

altrimenti

non ti serviresti

di una scopa di saggina

ma di un aereo transoceanico per trasvolare

da Elon Musk e barattare

la sovranità del paese

per un miliardo e mezzo di euro

e una flotta di satelliti

per spiare quattro anarcoterroristi

- chissà dove li ha visti! -

perciò ti chiedo, prudentemente,

per salvare qualche dente

dalla carie invadente

di tanti giovani virgulti

e dal diabete noi adulti,

non portarci le caramelle,

nelle calze tue più belle,

ma tanto carbone americano

per ridarci quel calore

scappatoci di mano

in quel volo d'aeroplano!

Kiev ha tagliato il metano

che arrivava al fornello,

portarlo dall'America

costerà un bordello!

Non è per quello,

ma ho donato anche l'anello

alla Patria a causa della guerra

e penso che

finirò

col culo per terra!

 

6 gennaio 2025





AL BAR

 

Al Bar sotto casa, 

per minimizzare la durata 

delle consumazioni al tavolino, 

nel cappuccino mettono il latte 

parzialmente scremato, 

mai quello 

a lunga conversazione.

 

7 gennaio 2025




RIMPIANTI

 

C'incontriamo in cartoleria:

"Cosa vuoi comprare, cara zia?"

"Ti voglio regalare

un bell'album Fabriano,

che tu lo tenga sempre sotto mano."

Quella fabbrica non c'è più,

non ci sei neppure tu,

e quanto a disegnare,

non lo faccio quasi più.

 

Dico sempre: "Ora lo devi fare!",

ma non capita mai di riiniziare.

 

7 gennaio 2025




E SEI COSÌ CIELO

 

E sei così cielo,

che da te salirei.

 

8 gennaio 2025




LA MINIERA

 

Quando lavoravo la ghisa

le mie mani erano sempre nere di grafite.

La grafite, componente della ghisa,

è carbonio, ma detto così,

fa pensare alla chimica organica.

È proprio carbone, e la polvere

s’infiltra sotto le unghie

anche se indossi i guanti.

Tremavo nel toccare la mia donna.

Il mio incubo era sporcarla.

In aggiunta, il mio tornio

aveva una copertura

che sembrava l’antro di una miniera.

Così lo chiamavano: LA MINIERA.

Attorno agli occhiali avevo una maschera

 

di un muso nero nero.

Era un lavoro da negri["].

 

8 gennaio 2025


["] Politicamente scorretto.


ì



SALGO IN CATTEDRA

 

Ho tanta voglia di 'salire in cattedra' ed urlare il mio barbarico yawp!

 

Non viene, ogni tanto, questa voglia,

anche a voi?

 

Saremo in tanti,

a desiderarlo,

da ora in poi!

 

Potremo farlo?

 

9 gennaio 2025





CONSIGLI PER L'INFANZIA

 

Seminate sorrisi.

Nascerà l'amore.

 

9 gennaio 2025






SFIORARSI CON LE DITA

 

Tu lo fai con le dita dei piedi,

incontri il polpaccio

che si mimetizza tra le lenzuola,

io ti sfioro, di spalle, e trovo la tua pelle.

Scrivo ghirigori in corsivo

con l'indice

e spero

che il mio scritto ti dia

l'emozione che ci risveglia

quando giá il sonno

ci aveva spento

come la luce del mio comodino

mentre la tua veglia sulle mie notti.

Rinuncio al cuscino, mi giro,

ti bacio i capelli.

Anche bianchi son belli.

Ci sfioriamo domani

tra i nostri rapidi incroci strani.

 

Siano incontri di mani.

 

9 gennaio 2025




ARRAKIS

 

Più ti addentri nella conoscenza

dei misteri dell'universo

di te stesso,

più ti perdi

nei vostri affascinanti labirinti.

 

È come conoscere la donna.

Ne afferri l'essenza

solo un attimo

e scordi tutto.

 

Per ritrovarsi

è necessario perdersi

nell'innocenza

di ritrovata infanzia.

 

Nella sorgiva spontanea risata

esplode la tua gioia

sempre orrendamente evitata.

 

È un caos che ti libera

dal rigido ordine monastico

orientato a una severa morte.

 

Abbandonare e seguire

è trovare un senso

a cui dirigersi.

 

Un oceano, dove ti tuffi,

è la goccia che chiude

la formula liquida

del tuo elemento.

 

La vita è meno carbonio

di quanto sia acqua.

Cristalli, gocce, vapore.

Tutto saremo.

Ora siamo.

Esistiamo

per appartenerci.

 

Baci eterni.

 

9 gennaio 2025

È l'anniversario della mia prima dichiarazione d'amore.





TUTTO SARÀ NIENTE

 

Certe volte ho desiderato

di essere un cieco che canta male,

un muto che non sa leggere né scrivere,

lo scemo del villaggio che non capisce

le cose

e non sa nulla del Leopardi,

del Weltschmerz,

non ha mai letto

"L'inverno del nostro scontento"

o certi libri della Bibbia.

 

Vorrei essere un insipiente

per cui è indifferente

una cucchiaiata di gelato,

il semolino, il cioccolato,

la minestrina o il mandorlato.

 

Poi invece penso

che la complessità

è il giusto prezzo

per la fugace felicità

che a tratti si prova

imparando una cosa nuova.

 

9 gennaio 2025




I 7 GIORNI DELLE VACCHE GRASSE

 

Mai il frigo è stato così pieno

come nei sette giorni

dopo la tredicesima.

Già a Natale

le sette vacche magre

tiravano la cinghia

come Cratchit, lo scrivano di Scrooge.

 

Torneranno i giorni

delle vacche grasse...

per pagare i debiti del viaggio a Roma

del Giubileo.

 

10 gennaio 2025






L'ORA CHE PRECEDE IL RITO

 

È quasi l'ora di procedere al rito quotidiano

del cambio di data.

Retrocedere verso ovest non sarebbe

la stessa cosa.

Aspettare la mezzanotte

non lo faccio solo a Capodanno.

Lo faccio sempre da circa un anno.

Aspetto di aggiornare i Ricordi

dell'anno passato.

Celebro me stesso

più ingenuo di un anno,

meno provato da questo lungo affanno

di 366 giorni snocciolati.

Sono frutti essiccati, zuccherini,

come fichi secchi a cui vado a nozze.

 

In loro attesa, la notte va in discesa.

 

10 gennaio 2025




ESAME DI COSCIENZA

 

Dopo 37 libretti di pensierini,

forse i titoli ritornano

e non so più se questo o altri

li ho giá usati.

Sarebbe giusto numerarli.

 

Per individuarli,

si citerà il titolo del libretto.

Un consiglio perfetto

da chi, ora, dal letto,

ripensa al giorno trascorso,

ne ripete il percorso

ma già confonde le cose

e forse son rose

o disastri

le belle scelte o gl'impiastri.

Per facilitarmi il sonno

temporeggio su una virgola,

la scrivo. Vegliando, vivo.

 

13 gennaio 2025



AFORISMA DA RISMA

 

Noi siamo perfetti, 

ci vendono a grammi, 

non a quintali o a etti. 

 

Tra l'oro e il letame

la differenza la sente 

chi al raccolto avrà fame.

 

13 gennaio 2025



LA ME PRÌMA POESÌA EN SPESZÌN

 

Verso la fine, 

ne te gh'è ciù vògia 

de fàe ciù gninte.

 

Te speri che te fagan tüto,

anca pulìte,

ciuciàe da la canéta,

petinàte ben, basàte e

rembocarte e covèrte,

lèszerte na fòa,

co na caressa,

en pezegòto,

na risatìna, 

el besìn da buona nòte, 

e venirte a véde

se te dòrmi ben.

 

E te te pensi:

che bèa morte saésse!

 

13 gennaio 2025



[£]


[£] Dulcinea del Toboso, Charles Robert Leslie.

MODERNI DON CHISCIOTTE

 

Ci sono, tra noi, eroi

mai servi che lottano costanti

contro orde di pecore nere

di sommessi conformisti

tutte veline, tutti autisti,

consumatori di saldi convenienti,

di Black Friday online consistenti.

 

I moderni mulini a vento

son la fonte dello scontento

che ogni giorno dà spavento:

la guerra, i rincari, la malattia,

il potere che mostra il sedere

e i moderni don Chisciotte,

lancia in resta, da quelle grandi pale

prendon botte

che li lascian morti o con le ossa rotte.

 

Al tempo di don Chisciotte,

le malattie, le ubbìe,

si curavan coi salassi

di quel barbiere

che tra barbe e capelli

un po' di sangue prelevava

e col bastone lo facevi scappare

e la bacinella potevi usare

come un elmo da indossare.

 

Ci vuole tanto, troppo coraggio,

Dulcinea mia, arrivare a maggio

o a fine mese, 

conservando l'amor cortese.

 

14 gennaio 2025

- già mi vedo, scriver 2026 -




COLPA DEL CHIODO

 

Anziché prendere il treno

o la corriera

o un taxi,

sono andato a piedi.

Purtroppo,

ero anch'io in ritardo.

Colpa dei governi delle sinistre

- che aspetto dal 1975.

 

15 gennaio 2025





[$]


[$] L'Angelus, Jeans François Millet.

IL CAMPO DELLO SCRIVANO

 

Il privilegio impiegatizio

di quello o dell'altro tizio

che di mestiere o passione

fa lo scrittore, il poeta,

e sente il Vuoto d'artista

ed il suo racconto perde di vista,

non sa concludere il romanzo,

non scrive articoli nê saggi,

ma solo di chat pochi messaggi,

invocando il crampo dello scrivano

come scusante del fatto strano.

Scelga come fatto quotidiano

il dissodare con la zappa in mano

almeno un ettaro del campo dello scrivano!

 

17 gennaio 2025



QUEI RICCIOLI GRIGI

 

Inginocchiato nella panca dietro,

ti scruto le tempie bianche o grigie

mentre reciti le Ave

di un lungo rosario

e ho il tempo d’immaginare

la tua sofferenza vissuta con gioia

e una celata sapienza

del mistero delle cose e dell’amore

per gli altri e per Nostro Signore,

che ci abbraccia tutti,

felici, tristi, baciati dalla sorte o brutti.

Lì dentro siamo tutti

miseri e dèi

diaconi o filistei.

 

18 gennaio 2025





07:07

 

"Vedere più volte l'ora doppia 07:07 

è un invito a prendersi del tempo 

per praticare l'introspezione. 

Analizza te stesso con curiosità 

piuttosto che con giudizio. 

Fai spazio nella tua vita 

a ciò che conta davvero. 

E se ti trovi di fronte a un dilemma, 

ricorda che la vita è un percorso, 

non una destinazione."

 

Curiosamente scopro 

che credo (o mi piace farlo)

ai significati angelici,

all'interpretazione dei numeri,

alla scienza sacra dei simboli,

a quella parte esoterica

che si rifà agli archetipi

che ci arrivano anticamente

dalla filogenesi,

 

dall'uovo, dallo spermatozoo

che ci ha fecondato

e che dietro si son portato

i misteri delle madri e delle donne

e gli esempi degli avi,

del padre,

 

fino a risalire al Creatore

mosso dalla solitudine

del suo agro

magro uno,

solitario numero primo

che generò, per un accidente,

un infinito contingente

 

e, nel tempo eterno,

occupazione e croce di un Padreterno

affascinato

nel rimediare

un malcreato sciagurato

che, in fondo, è bello.

 

Giù il cappello!

Poteva andar peggio, 

senza l'arcobaleno,

un trattato di pace

tra diluvio e sereno.

 

18 gennaio 2025

https://enzomartinelli.wordpress.com/2021/12/08/apres-le-deluge-by-rimbaud/

 

 

IO CREDO

 

È una parola grossa.

Gli uomini credono

con forza una cosa

e il suo contrario,

contemporaneamente

o al mutare del vento.

Quelli che dicono che non sanno,

ricevono sempre il maggior danno.

Dubitare è una pratica che fa male,

se fatta in pubblico, in odore di eresia,

è una nera macchia che non va via.

 

Se credi e fai come tutti,

poi ti accorgi che ci ripensan tutti.

 

Come quel 26 aprile

col fazzoletto rosso ed un rotto fucile.

 

18 gennaio 2025





[%] Andrea Paoletti photographer.

L'ATTIMO SOSPESO

 

C'è l'attimo fuggente,

con il suo "carpe diem",

 

e IL DONO SOSPESO

con le sue perle, i rebus,

le foto, i racconti, i pensierini,

le musiche e gli eventi,

gl'incontri, i commenti sapienti,

qualche quadro o disegno,

lavoretti con il legno,

acquarelli, disegni a pastelli.

 

Gli attimi sospesi

son tempi trascorsi

tra bellezza e felicità

dove impari meglio la realtà

che non è tutta interesse o genocidi

ma ti commuovi e talvolta ridi.

 

18 gennaio 2025





LA PACE

 

Da qualche giorno 

in tv dicono

che le guerre dovrebbero finire.

Io lo dico da 60 anni

e nessuno mi ha dato retta.

 

18 gennaio 2025

P.S. Sarà una delle cose da chiedere a Babbo Natale del 2025.

 

 


MENÙ DI NATALE 2025

 

Natale vegetariano

più animale più umano.

Tregua di pace

Antipasto di digiuno

Mangiare di magro

Senza pesce

Né muscoli, crostacei o ostriche

Se ti riesce.

 

Una bella mesciüa

di caldi affetti, concordia e bei sentimenti,

condita con salsa di gioia

una spolverata di allegria,

Gratitudine

e Così sia.

 

Il Buon Natale è servito!

A voi tutti... Buon Appetito!

 

18 gennaio 2025

 

 

 

 

LO VOGLIO IO

 

Lo voglio io

l'oblìo

di tutto ciò.

 

Tutto ciò

che è mio.

 

Tanto lo so

lo perderò

lo renderò

a Dio.

 

18 gennaio 2025





LA SIEPE DEL LUPORINI

 

Il bordo del suo terrazzino

sul corso che da ogni parte

lo sguardo esclude

a questo bambino

è il limite invalicabile

del suo mondo inesperto

ma sarà molto aperto

in un troppo rapido futuro

di un mondo d'insidie, più duro

anche a confronto con quello

che il Leopardi pensava infinito e bello.

Sinora è un trastullo 

scrutare quel paesaggio brullo

di un doppio filare di aranci e palazzi,

la piazza, la fontana, due chiese,

Sant'Antonio di Gaggiola

e Nostra Signora della Salute,

la più lontana statua di Garibaldi

sul suo cavallo impennato

sulle zampe posteriori, la coda tesa,

a far da contrappeso alla spada lanciata

all'attacco

della prepotenza, l'ingiustizia, la monarchia,

lanciata verso il futuro,

le magnifiche sorti progressive

mai incontrate, ma sognate come vive.

Quella statua lontana è un miraggio

la cui gioventù rimane un assaggio

e la speranza

resta chiusa in una stanza,

molto dietro,

nel chiuso

di un ripostiglio

in cui riposa, in un cassetto,

un altro giglio,

di una Promessa

mantenuta, certo,

a favore di un mondo migliore,

aperto.

 

19 gennaio 2025




Ogg: IL MIO BL BL BL

 

Il mio piccolo amico, una sorta di cugino,

è un piccolo bambino

con cui ho confidenza

e tanto a lungo non possiamo star senza.

 

Quando mi rivede, mi fa segno con le dita

davanti alla bocca, la sua o la mia,

di rifargli quel suono,

citato in oggetto,

che io, subito, gli produco, perfetto.

 

Bl bl bl, bl bl bl e poi bl bl bl

finché mi sfianco

mentre lui, invece, mai stanco,

come paga meritatissima

mi chiama "papá"

e io lo chiamo "il patata"!

 

19 gennaio 2025




PLANNING

 

La sera prima, spesso, programmo il giorno

che verrà

un po' come Lucio Dalla,

e qualcosa, come per lui,

non sì avvera,

ma ne aspetto la sera

per giudicare

se qualcosa andò storto

o era nato male.

 

Il tempo non ha combaciato,

un evento si è dilatato,

ha preso più spazio del dovuto

qualcos'altro non è accaduto

o un imprevisto è capitato

e un che di più bello sì è inverato.

 

È così che ora mi scrivo che,

se stamattina resto vivo,

voglio incontrare un amico

che non vedo da due mesi

e magari ne incontro un paio

che non incontro da febbraio

- del 2017!

 

Ecco, mi affretto.

A vestirmi e a scender le scale

alla fermata arrivare.

Mentre un giovane mi cede il posto

rifletto, ripenso a una lettura di ieri,

un bel libretto pensato e scritto

pieno di affetto

per sé e la propria vita,

per il padre mancato,

per i figli e per la vita di tutti,

la presenza

delle vite precedenti

e il segreto dell'aiuto vicendevole

che rende felici

il forte e il debole.

 

È stato ed è

come un manuale

semplice e breve

limpido come l'acqua che si beve

fresca fresca da una borraccia

riempita da una fonte

che come un dono ti abbraccia.

Con quella che resta

ti sferza, ti sveglia, ti bacia la faccia.

 

Ripeto, ti abbraccia.

 

Devo, glielo devo, a quell'autore,

corrispondere almeno un segno

di ricambiato amore.

 

20 gennaio 2025

- mentre oltreoceano fervono preparativi -




STATE BUONI

 

Facebook, il social dei boomer,

chiede sempre, con il prompt invadente,

a cosa penso.

Se non penso a niente, provocato,

penso, invece, che vorrei dirvi tante cose,

a voi 20 o 30 che Zuck mi concede,

mentre vorrei dirlo a tutti,

che più di mille, siete.

Questa virgola toglietela voi, se vi va.

Io l'ho messa.

È il mio modo per dirvi

una di quelle cose che van dette:

"STATE BUONI, SE POTETE!".

 

È il tormentone

di San Filippo Neri,

la sua frase di commiato preferita,

il titolo di un film.

Lui sapeva bene

che è difficile, la bontà.

Il male è a buon mercato.

Ne abbiamo dentro infinità.

Sono i NO del discorso.

Un SÌ ha l'accento.

Un ECCOMI è più lungo.

SONO PRONTO impegna all'azione.

SERVIRE, poi, è delle persone sante.

"Siate santi", è chieder troppo,

a dei ragazzi maldestri

di strada, o che frequentano la piazza,

e si abituano con l'illecito

illegale che per strada è normale.

SE POTETE, non fate il male.

A nessuno.

A voi.

 

Per me e per voi, che vivete i vostri decenni

a cavallo di due millenni,

scendete da uno

e salite sull'altro

con i finimenti del vecchio

cavalcherete parecchio.

 

20 gennaio 2025

- mezzodì -










Bìos

 

Bìos significa vita, in greco, indica le condizioni, i modi in cui si svolge la nostra vita. Zoé è dunque la vita che è in noi e per mezzo della quale viviamo (qua vivimus), bìos allude al modo in cui viviamo (quam vivimus), cioè le modalità che caratterizzano ad esempio la vita contemplativa, la vita politica ecc., per le quali la lingua greca usa appunto il termine bìos accompagnato da un aggettivo qualificante. Perciò questa collana comprende molti soggetti di genere diverso che, tutti, la riguardano.


 

Sherlock Holmes e le lucertole mongole che detestano i formaggi piccanti   PAOLO LUPORINI

Il filatelista ovvero Il cielo sopra via Torino PAOLO LUPORINI

M'assale un Gubbio: Una noce sul vaso PAOLO LUPORINI

A PROPOSITO   PAOLO LUPORINI

La Crociera dell'Ephemeris   PAOLO LUPORINI

Grazia e Meraviglia   PAOLO LUPORINI

éidos e sguardo   PAOLO LUPORINI

Il compattamento-La colonia   PAOLO LUPORINI

La Pietà di Soviore   PAOLO LUPORINI

377, 5th Ave   PAOLO LUPORINI

Klingon Musik   PAOLO LUPORINI

La confidenza di Aurora   PAOLO LUPORINI

Su giù   PAOLO LUPORINI

Nasturzio   PAOLO LUPORINI

SOTTO/SOPRA   PAOLO LUPORINI

SINISTRADESTRA   PAOLO LUPORINI

SPLIT   PAOLO LUPORINI

NORD-OVEST   PAOLO LUPORINI

IN VETTA   PAOLO LUPORINI

GLI SCOUT, racconti ASCI, AGI, AGESCI e MASCI   PAOLO LUPORINI

CORSO CAVOUR 372   PAOLO LUPORINI

LA PIGRA BABY-SITTER   PAOLO LUPORINI

IL LIBRINO DI RONNY STELLA   PAOLO LUPORINI

UN RACCONTO DI NATALE   PAOLO LUPORINI

COME I GAMBERI   PAOLO LUPORINI

 

LIBERTY BELL   PAOLO LUPORINI

 

MESCIÜA   PAOLO LUPORINI

 

SEAWOLF   PAOLO LUPORINI

 

NON C’È CUORE SENZA SPINE   PAOLO LUPORINI

 

LA GORA DEL GRANDE FETORE   PAOLO LUPORINI

 

Qo 1, 1-18   PAOLO LUPORINI

 

LA BARA NON È LA MOGLIE DEL BARO   PAOLO LUPORINI


LA MOGLIE DI BABBO NATALE: LA SIGNORA CLAUS   PAOLO LUPORINI


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Poesie

VUOTO   PAOLO LUPORINI

- Silloge breve. Cinquantanove poesie scritte in due mesi del 2021 e in quattro del 1982.

NOVUM CARMĔN   PAOLO LUPORINI

- Silloge breve. Poesie dal 6 marzo 2021 al 10 settembre 2021. Le eccezioni confermano la regola.

FIORI DI SETTEMBRE   PAOLO LUPORINI

SUDOKU… ma Godot!   PAOLO LUPORINI

PIANTO IL RISO   PAOLO LUPORINI

UN ABBRACCIO   PAOLO LUPORINI

CANI E LUPI   PAOLO LUPORINI

IL SOSPIRO    PAOLO LUPORINI

LA BELLEZZA DELLA SERA   PAOLO LUPORINI

PESTE 2020   PAOLO LUPORINI

SOPRA LA PANCA   PAOLO LUPORINI

KILO   PAOLO LUPORINI

STRAMBATA   PAOLO LUPORINI

NON SAPREI   PAOLO LUPORINI

QUINDICI + QUINDICI   PAOLO LUPORINI

VITA SEGRETA   PAOLO LUPORINI

IL TORSOLO   PAOLO LUPORINI

LA SOMBRA   PAOLO LUPORINI

L’ALBA, IL GIORNO DOPO   PAOLO LUPORINI

RIPASSI   PAOLO LUPORINI

GARIBALDI   PAOLO LUPORINI

RIFUGI   PAOLO LUPORINI

TORNA!   PAOLO LUPORINI

IL DRAGO MANGIACOLORI   PAOLO LUPORINI

NUVOLE DI DRAGO   PAOLO LUPORINI

LA CALMA AI CALMI   PAOLO LUPORINI

TRENTA DENARI   PAOLO LUPORINI

DE RERUM NATURA   PAOLO LUPORINI

BONITO NAPOLONI   PAOLO LUPORINI

TERZA STELLA   PAOLO LUPORINI

*** Tristellato non triste mai stremato

*** resiste scrivendo avverso al Fato

*** a seguir Necessità

*** fattrice di Realtà.

OLEANNA   PAOLO LUPORINI

SUPERLUNA BLU   PAOLO LUPORINI

LA FORBICE   PAOLO LUPORINI

MEGLIO TARDI CHE MAI   PAOLO LUPORINI

INNO   PAOLO LUPORINI

ADORO LE PAUSE   PAOLO LUPORINI

IL BIVIO MOLTEPLICE   PAOLO LUPORINI

LETTERINA DI NATALE DI UN ADULTO   PAOLO LUPORINI

Caro Babbo Natale, prima che mi dimentichi di chiedertelo, prima che finisca l’anno, prima che ci pensi Trump, portaci in regalo… la Pace. Noi non la sappiamo più fare.

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Collaborazioni

No me faltes tu   Francisco Humberto Gonzalez Reyes cartaceo e Kindle

La Fragranza del Clive Christian   MIRKO FERRARINI

…di altre Fragranze   MIRKO FERRARINI

La scia del suo profumo   MIRKO FERRARINI

Gnocco pesto   ELIO DOLCELLI, PAOLO LUPORINI

Cari coetanei   ELIO DOLCELLI, PAOLO LUPORINI

QUANDO   ELIO DOLCELLI, PAOLO LUPORINI

Umanità immagini e parole   Autori Vari

I RAGAZZI DELLE ACACIE   ENRICO CASTAGNA

TEMPI DEI CUORI CHE S’INFIAMMANO Vol. 1  

AA. VV.

TEMPI DEI CUORI CHE S’INFIAMMANO Vol. 2  

AA. VV.

TEMPO AL TEMPO   ENRICO CASTAGNA

AL VENTO   SILVIA CORRADI

LA GIOSTRA DEI SOGNI   SILVIA CORRADI


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 Pubblicato nel gennaio 2025



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