TRANSEUNTE

 




 

 

TRANSEUNTE

 

(pensierini)

 

di

Paolo Luporini

 





Copyright © 2025 – TRANSEUNTE

- Paolo Luporini –

 

Tutti i diritti riservati

 

Foto o disegni di Paolo Luporini,

oppure immagini dal web

o create dall’AI

Il font principalmente usato è il Liberation Sans,

facilitato per i dislessici



DEDICA

 

A chi è reso consapevole

di essere di passaggio.

A chi lo è stato da sempre.

A chi ci è arrivato tardi.

A chi è passato. 

A chi sta per terminare.

A chi ha uno zaino leggero.

Anche a chi ha paura,

ma non dovrebbe.


Per chi si crede immortale

c'è rimasto poco da dedicare.




Transeunte

agg. [dal lat. transiens -euntis, part. pres. di transire «passare»]. – Latinismo usato nel linguaggio filosofico per indicare ciò che essendo soggetto al divenire è destinato a finire (in opposizione all’eterno e all’assoluto). Con valore più generico, in usi letter. o elevati, che passa, che ha una durata limitata nel tempo: beni t.un benessere transeunte.









RINGRAZIAMENTI

 

"L'esistenza è importante, anche quella di ogni piccolo essere, anche la tua, quanto la mia."

Lo è per noi, ma anche per gli altri. Ho imparato che l'universo va avanti lo stesso anche se qualcuno di noi manca, ma la sua perdita si fa sentire. Anche se l'apporto di ciascuno sembra minimo, per qualcuno, fosse solo un amico, siamo necessari. Per quella persona, il proprio futuro senza di noi non sarà più lo stesso.

Si tratti di nonni o genitori, della compagna, del compagno, la perdita può essere dolorosa, ma si può superare, col tempo. 

Si deve. 

Anche se si tratta del proprio affetto più caro. Se si sopravvive, è perché abbiamo ancora un compito da svolgere, durante il nostro transitare. Siamo 'transeunti'. Averne contezza può aiutare. A non lasciare debiti, a concludere i progetti. Ringraziare. Salutare. Dire addio in modo tranquillo, come può fare chi è a posto con la coscienza. So' soddisfazioni!

Grazie,

ecco un’opportunità di darvi una pausa e farmi ricevere un refolo d’aria che potrebbe ripagarmi del mio coraggio o della mia sfrontata spudoratezza, quella mai tentata da nessuno, la Lode della Pausa.

Sii indulgente, rispettoso, ma sincero:   pluporini@libero.it

PL







SUPERATA È LA NOTTE

 

Mi successe una volta

che superai una notte.

Fu come una morte.

Al mattino ero risorto.

Dissi tra me: "Non sei mica ancora morto!"

Me lo dissi e lo ripeto ogni mattina

alla luce artificiale di cucina:

"Anche se non c'è il sole,

questa è una giornata

in cui Dio mi vuole!"

Cerco il nuovo modo d'impiegarlo,

per questo nuovo giorno ripagarlo.

 

15 aprile 2025






DROMEDARI E DESERTI

 

Nei miei pensierini

ho parlato spesso del deserto

e ora che vedo uno spot pubblicitario

di un'auto in un tipo di deserto,

voglio dire che il deserto 

non è fatto per le auto.

Non tutti i deserti sono percorribili.

Il deserto che intendo io,

il deserto di sabbia,

quello del minuscolo granello,

che è simbolo della goccia e dell'oceano,

è fatto per 'la nave del deserto',

il cammello o il dromedario.

 

Ho esperienza di dromedari.

Non come cammelliere,

ma come passeggero.

Il dromedario, il mio peso lo sopportava,

però non sprofondava.

Lo zoccolo del cammello è così conformato

che nella sabbia non cade affogato.

Come una zattera vi galleggia.

Come di nafta il dromedario scoreggia.

L'epifonema 

abbellisce la scena.

 

16 aprile 2025




INCONTRI RAVVICINATI DEL TERZO TIPO

 

Non si sente più parlare degli alieni.

Un tèmpo, nel secolo scorso,

c'erano avvistamenti di UFO,

oggetti volanti non identificati,

mentre oggi si vedono solo palloni aereostatoci cinesi, droni iraniani

sul cielo di Ucraina p israeliani 

sulla striscia di Gaza.

Gli alieni cercano segni d'intelligenza

sui pianeti che incontrano.

Ora evitano la Terra, che ne è priva.

 

17 aprile 2025




DIVENTO UN FIUME

 

Mi accorgo, rivedendo quel bambino,

dopo mesi che lo vedo,

e sono quasi tredici

- ne aveva cinque -

che prima era acqua filtrata dalle rocce,

dormiva placida nelle falde sotterranee,

poi si è svegliato sorgente

cantante, gorgogliante.

È diventato un ruscello, mai fermo,

gioioso nel gioco, e come con la palla,

resta sempre a galla

come una barchetta

che di scendere ha molta fretta.

Tra un anno sarà torrente,

poi giovane fiume,

e, da adulto, forte e impetuoso.

Poi, come me, navigabile e placido,

come il famoso Don,

che vide tutte le battaglie

e se le fece scorrere addosso

come nel disgelo.

Avvicinandosi al mare rallenta,

non ha più fretta,

non ha più forza.

Resiste, spera,

d'essere ancora fiume,

d'essere ancora se stesso.

Vuole, non può,

e all'incontro col mare

ristà, torna indietro con l'onda,

si mischia, salino,

come fa l'acqua col vino

del calice santo.

Cos'è ora è un mistero,

ed è tanto.

Per poco, più fiume non è.

È mare, oceano, lo vede da sè.

Se... ne conserva memoria

- sarà così per me -

è che in ogni sua molecola,

di quella vecchia salata miscela,

s'annida il miracolo

del suo passaggio nell'atmosfera.

 

Il richiamo del cielo

è il destino

al quale anelo.

 

18 aprile 2025




VENERDÌ SANTO

 

Certe volte mi faccio l'idea

che sono il servo di tutti,

aiuto tutti

e non c'è altrettanta reciprocità.

Forse l'avete avuta anche voi.

Mi sono reso conto

che è un'idea sbagliata.

Abbiamo ricevuto sino alla nostra

matura giovinezza

tanti di quei doni

che non basta una vita di lavoro

per ripagarli.

Molti, tanti, quegli anni utili,

sono perfino riusciti a sprecarli.

Tanti parassiti sono impiegati

negli stipendifici apposta per loro creati

perché abbiano l'illusione dell'utilità

mentre la loro è boria di futilità.

Tanti Signori riposano sugli allori

degli imperi creati da rapaci genitori

e questo vale in alto quanto in basso,

nessuno è salvo in questo passo.

Pensate alla donna delle pulizie,

all'operaio dell'azienda elettrica,

al driver, al corriere,

al macchinista dei treni,

all'OSS che pulisce il sedere,

a come sono ripagati,

agli ultimi posti sociali relegati.

Una maestra che a vostro figlio insegna l'alfabeto, com'è giudicata, in segreto,

da un commerciante che le vende

matite rossoblu

e che le ride dietro, per di più?

È una società creata ingiusta

che pone in alto la persona sbagliata

e al posto sbagliato mette una giusta.

Forse perché un lavavetri fa meglio il suo lavoro

di un politico coniglio

che si presenta come un toro.

Non ce l'ho con nessuno,

ce l'ho con me stesso

per quelle volte che mi credo un fesso

e sbaglio sempre come faccio adesso.

 

18 aprile 2025





ODIO L'ASSENZA DI UN DIO CHE È MORTO

 

Questa realtà che ci illude o spaventa

della nostra sofferenza non è mai contenta

e peggiore diventa

quando alla potente speranza dei bambini attenta,

li ferisce, uccide, violenta e annienta.

 

20 aprile 2025

Pasqua di mattanza degli agnelli






SE SIAMO VIOLINI…

 

Se siamo violini…

com’è che ci sono mattine

in cui veniamo lasciati sul letto

da un allievo svogliato

che se ne va a spasso

dimentico della musica celeste

e di una maglia nera si riveste

in troppe faccende occupato

e Paganini non ripete, scordato?

 

Noi violini stiam qui,

la Domenica di Pasqua e il Lunedì,

di speranza svestiti,

come violini intristiti.

 

Sino a un martedì

In cui risaremo ancora lì

-       – suonati –

come archi dimenticati,

ripresi, risuonati,

di vibrazioni oneste,

espressioni leste,

veloci scale

di un violinista che suona male.

 

Ora sento le campane.

Loro sì,

di suono speciale!

 

Intonano la Pasqua di Gesù

che promise il suo ritorno,

che dispera tornar giù.

 

20 aprile 2025





BENEDICITE!

 

Ogni creatura lodi il Signore.

Benedicite, voi tutti suoi servi!

Opere tutte del Signore, angeli del Signore, cieli, acque tutte, che siete sopra i cieli, potenze tutte del Signore, sole e luna, stelle del cielo, piogge e rugiade,

o venti tutti, fuoco e calore, freddo e caldo, rugiada e brina, gelo e freddo,

ghiacci e nevi, il Signore, benedicite.

Notti e giorni, luce e tenebre, folgori e nubi, il Signore, benedicite.

Benedica la terra il Signore,

lo lodi e lo esalti nei secoli.

Monti e colline, creature tutte

che germinate sulla terra, sorgenti,

mari e fiumi, mostri marini

e quanto si muove nell’acqua,

uccelli tutti dell’aria, animali tutti,

selvaggi e domestici,

benedicite il Signore.

Benedicite, figli dell’uomo, il Signore.

Benedica Israele il Signore,

lo lodi e lo esalti nei secoli.

Sacerdoti del Signore, frati e suore,

il Signore, benedicite. Credenti e credenti spenti, benedicite!

Servi tutti del Signore, spiriti e anime

dei giusti, pii e umili di cuore, Anania, Azaria e Misaele, benedicite il Signore, lodatelo ed esaltatelo nei secoli.

Benediciamo il Padre e il Figlio con lo Spirito Santo, lodiamolo ed esaltiamolo nei secoli.

Benedetto sei tu, Signore, nel firmamento del cielo.

Amen

Benedicite!

da Dn 3, 57-88. 56

 

20 aprile 2025



IL SOGNO CHE FARÒ STANOTTE

 

È un periodo in cui sogno molto. 

Un amico diceva 

che quando la batteria si scarica 

e la vita si fa avara 

il sogno diventa generoso. 

Ai sogni si comanda:

Vorrei sognare il partigiano 

che festeggia la Libertà.

 

24 aprile 2025



UN SOGNO MANCATO

 

Non giudico l'autore dei miei sogni,

ma sporgerò un reclamo:

Al posto del partigiano

che festeggia la Libertà

ho sognato

un borsaro nero che godeva

del suo illecito guadagno.

È un sogno

più reale del re di maggio.

 

25 aprile 2025

- 80esimo della Liberazione




È VANGELO!

 

Vabbé, gli ultimi saranno i primi,

ma restano male nelle fotografie.

 

25 aprile 2025




PUOI DIRTI LIBERO?

 

A volte, in piena libertà,

di tutte le opportunità

non sai che farne

e cadi

nell'inazione,

come chi poltrisce, la domenica,

nel giorno "libero"

senza idea di chi chiamare,

di che proporre,

perché uscire

e non disturbare.

È quando la libertà manca

o ti dicono cosa non puoi fare,

che la libertà ti spinge

ai divieti ribellarti, unirti agli altri,

protestare.

Assaltiamo il cielo!

Con il coraggio,

festeggiamo pure maggio!

 

25 aprile 2025




BERGOGLIO

 

Per essere stato un papa 

che disse di non costruire muri

ma di costruire 'ponti',

per morire il Lunedì dell'Angelo,

con il funerale dopo il 25 aprile,

grazie; per il Primo Maggio

il passo è breve.

 

26 aprile 2025



I LUPI VESTONO A LUTTO

 

Credo che la memoria usa e getta

sia un privilegio di chi non l'ha mai allenata,

non ha studiato,

di chi ha sempre registrato gli eventi

con il pelo sullo stomaco

e con la pancia piena.

Tanti, intorno a noi,

non conoscono la storia,

ma nemmeno gli eventi di un mese fa.

Rimuovono tutto,

perché è di moda,

perché gli si consente.

Nessuno dice niente.

Nulla dicono i complici,

nulla dicono i paurosi.

Ricordano solo i coraggiosi.

 

26 aprile 2025

 



70 TRA DUE MESI

 

Pensare che tra due mesi esatti compirei 70 anni... (se ci arrivo), mi farebbe sgomentare se non avessi ogni minuto di queste bellissime 24 ore/die che mi accompagnano in attività bellissime molto ricche di suggestioni incredibili e affetto da parte delle persone con le quali ho la fortuna di intessere relazioni di comuni interessi o semplicemente di stima e piacere di stare insieme, ridere, condividere la meraviglia dello stare al mondo in questo modo che mi fa sentire vivo e ancora più giovane di come non fossi dieci anni fa. Chissà se questo momento si stabilizzerà! La vita, l'ho imparato, è fatta di momenti, alti, bassi, ricchi o aridi di soddisfazioni e bisogna accettarla come arriva, sopportare la pioggia e godere del sole. Anche farsi piacere la pioggia è un esercizio benefico e positivo. E dirsi vivo è già un successo!

Viene in mente un discorso ascoltato ieri, in un servizio del canale 50 del digitale terrestro, in uno speciale di Sky tg24 sul 25 aprile. Il conduttore che parlava ai liceali diceva che dal '43 all'aprile del '45 del secolo scorso si era verificata una condizione esistenziale, in quei giovani, negli uomini, nelle donne, che avevano compreso i danni e la corruzione del ventennio fascista in cui molti di loro erano nati senza conoscere nulla di ciò che era prima, e avevano visto morire i parenti in guerra e nei bombardamenti, avrebbero potuto nascondersi e imboscarsi per i successivi pochi anni di guerra che si prevedeva finisse irrimediabilmente in poco tempo, e invece avevano disertato la guerra fascista e avevano provato l'orgoglio di tentare un riscatto nazionale cacciando il tedesco occupante e combattendo i vigliacchi delatori repubblichini collaboirazionisti del nazismo e delle deportazioni, delle fucilazioni e delle stragi di civili. Quei giovani, quegli uomini, quelle donne, ben sapendo che la loro scelta poteva farli finire 'fucilati', 'torturati', 'sepolti vivi', 'resi schiavi' e poi 'passati per il camino', senza che nessuno potesse ricordarne l'eroismo, si ribellarono e l'insurrezione ci fu, unicamente in Europa, alcuni giorni prima dell'arrivo degli anglo-americani. Questo moto interiore di riscatto è quello che ancora a noi manca, non si dovrebbe aspettare che la situazione incancrenisca anche oggi, in corsi e ricorsi nefasti della Storia. Io non lo vorrei. Aspettare sarebbe dannoso. Vorrei che i giovani (che su Facebook non ci sono) lo capissero un po' prima di restarne vittime.

 

26 aprile 2025

 



IL PARTIGIANO JOHNNY

 

Questa frase non la mediterò mai abbastanza.

Oggi mi dice che il cambiamento resistenziale non è restare fermi, ma saldi.

E che il punto fermo mantenuto in coerenza ripaga di una rinascita che sicuramente verrà.

 

26 aprile 2024

 



TROVATA L’ETERNITÀ

 

Sono un assiduo ricercatore

Di ciò che non può

Mai essere trovato.

 

28 aprile 2025

(Un momento della ricerca)





SINDROME DEL FOGLIO BIANCO

 

Non la provo mai per la scrittura.

È raro che la provi per una giornata vuota.

Ci sarà sempre qualche inezia

che mi muoverà a reagire

a un fatto esterno

che, per quanto estraneo,

sempre mi riguarderà.

Anche con la penna in mano,

un disegno non viene,

e una matita esprime una greca

che disegna una cornicetta

e il centro resta vuoto,

iconoclasta fai da te

o si riempie di un sole infantile

che ride, beffardo, di me.

Proverò con un pennello,

con l'acqua e tre strisce di colore,

il rosso, l'arancio, il blu.

Non significano niente.

Non ho niente da dire.

Come un foglio bianco.

Simbolo di potenza inattuata.

Tempo di sprecare una giornata.

Sono le sette,

il traffico comincia a chiamare,

le campane han suonato,

un altro giorno è cominciato.

Prendo in mano il pennello,

ricomincio da quello.

 

30 aprile 2025




ZOT!

 

Dopo quattr'ore circa di buoni sentimenti

espressi dall'alba sino al telegiornale,

se ne uscì con un vaffanculo tutti!

 

30 aprile 2025





ATTENZIONE A COSA DICO

 

Ho un messaggio importante, illuminante:

ho sempre considerato il mare

la mia linfa vitale, una parte di me stesso,

quel liquido che mi scorre dentro

e quando mi c’immergevo, sino da lattante,

in braccio alla mamma,

che mi rinfrescava dai raggi del sole

che fissavano la vitamina D,

il mare mi era necessario.

 

Lo fu per molto tempo.

Ancora adesso ho bisogno di saperlo vicino

ed ogni tanto ci vado, a salutarlo.

Insieme a lui medito sulla Ruota delle cose

e delle vite, dei cicli.

È un maestro che mi ha insegnato tanto,

chissà che non vi ritorni!

L’acqua, le barche, il navigare,

lo scopo del movimento

che sembra uno scopo non averlo,

li trovo nelle nuvole, nel volo, nel cielo,

nell’aria e nel vento, attratto da essi,

che adoro.

 

Non c’è come nel colore azzurro del cielo,

nelle nuvole, nel respiro della terra,

l’immagine di ciò che svanisce,

si muove, sparisce.

Nella luce o nella notte (se compaiono le stelle)

tutte le cose illuminate sono belle

e pure l’ombra stimola a scrutare le differenze,

a immaginare il colore.

La luna stessa, nel ciclo femminile di 28 giorni,

suggerisce che ogni cosa torni,

in questa particella di universo,

in cui ogni atto può essere un gesto perso.

 

Voi che ascoltate, non ignorate!

 

…Che questo è un canto adorante

di misero poeta ignorante

del dolore delle foglie morte,

di radici storte,

di memorie corte

di anellidi dalla zappa tranciati

di moscerini ingoiati

bevendo una coppa di vino

a una festa di Capodanno, a un compleanno,

a una festa laica come a Pasqua o a Natale

senza pensare

che l’anno

può

finir male.

 

Quell’aspirazione al cielo

è il risvolto dell’amore per un velo

di mistero bello e sperato

di un destino sereno e appagato.

 

1 maggio 2025




L'ORIGINALITÀ

 

È dire una cosa nuova,

è descrivere una città prima che piova,

d'estate, dopo tanto.

È respirare la fretta

di tante che si rifugiano sotto una tenda,

di chi rientra con la spesa,

di chi ripara il giornale dentro la maglietta,

è chi, invece, la fretta,

proprio non ce l'ha.

In città

è rarità.

Un mendicante indossa il cappello,

centesimi in tasca,

un barbone entra nella vasca

della fontana

e nessuno se ne cura,

anzi, s'allontana.

C'è chi spera nel temporale

e chi assaggia le prime gocce,

come lacrime, di sale.

Una bella versata,

e bagnata,

è la fidanzata.

 

1 maggio 2025

- Strano che parli di pioggia, in un primo maggio di sole!




LA DOLOROSA SALVEZZA

 

La porta stretta

per salvarti da un delizioso sogno,

che verso la fine ti stringe

e ne vorresti scappare

è il crudele risveglio.

Quelle bellissime giovani ragazze guerriere

erano le Erinni, e lo sai.

Non rimpiangerle, mai!

Catalano direbbe

che è meglio la dura realtà

che un piacevole 'fottuto' incubo.

 

1 maggio 2025





ADIÓS

 

Testo di Adiós di Mel Muñiz

 

coro

Addio, addio

Prego per tutte le tue paure

Addio, addio

E cosa era una volta

da vedere

 

Come un'onda sulla riva

Marea rinnovata

Va e viene, va e viene

Se questo inverno viene lasciato andare

E non aprono le porte

Che i fiori si aprano per te

Che i fiori si aprano per te

 

coro

Addio, addio

Prego per tutte le tue paure

Addio, addio

E cosa era una volta

 

Addio, con l'amarezza nel petto

Con tutto ciò che è urgente

Addio, quell'oscurità e il tuo potere, mamma

Evoco il tuo amore

Addio, e se questo inverno ci lascia andare

E con la tua rabbia si chiude

Addio, sono i fiori che si aprono per te

da vedere

Esci da quella palude in ginocchio

Raccontami tutti i tuoi dolori

La tua verità, la verità

Se questo inverno viene lasciato andare

E non aprono le porte

Che i fiori si aprano per te

Che i fiori si aprano per te

 

coro

Addio, addio

Prego per tutte le tue paure

Addio, addio

Evoco il tuo amore

 

gancio

Addio, addio, addio

Non ho paura di niente

Con questo fuoco nel petto

Ti evoco dal mal d'amore

Addio, addio, addio

Non ho paura di niente

Di notte un riflesso argentato

La regina dei tuoi sogni si è innamorata di te

Addio, addio, addio

Non ho paura di niente

Coraggio per non piangere per le tue paure.




VORREI UN GIARDINO

 

Vorrei che nel mio Paradiso

ci fosse un tuo giardino

né grande né piccino,

comprendente il tuo sorriso,

o Mamma,

e che il tuo tempo eterno

non comprendesse l'inverno.

 

Ovvio, Primavera ed Estate

son le stagioni sognate.

L'Autunno delle foglie rosse

farebbe scordare il gelo delle fosse,

l'aridità, con la caduta a volo

di quelle tante foglie scosse.

 

Il tuo giardino rifiuta l'inverno.

È lasciato a Caino, caduto all'inferno.

 

Rifiuta l'assassino, il bellissimo giardino

della pace il paesaggio

di questo maggio l'assaggio

e comprende gli alberi da frutto,

il ciliegio del Giappone, il pesco e il pero

li sogno e li vedo per davvero.

Inizia pure a lavorarci,

Mamma,

non vedo l'ora di arrivarci.

 

1 maggio 2025




STALINGRADO

 

Ho fatto una telefonata a un amico

che è come un fratello.

È infatti molto più di un compagno.

Mi ha detto che verranno, lui, sua moglie, la figlia, i due nipoti,

al presidio che si opporrà 

al raduno nazionale

degli innominabili.

Gli ho detto il mio sconforto

di dover ancora, dopo più di cent'anni,

avere il problema di vedere invase

le nostre piazze.

Sono al governo: cosa vogliono, di più?

Annientarci. Epurarci.

Ci decimarono, ci torturarono, 

ci deportarono.

Ci gasarono. Ci fecero passare 

per il camino.

Dopo ottant'anni che li abbiamo sconfitti,

tornano.

Perché? Perché glielo avete permesso?

Sconforto.

Per reagire, ero indeciso...

O "L'anno che verrà" o "La Storia"

di De Gregori.

Ho mandato a palla "Stalingrado" 

(Stormy Six).

 

2 maggio 2025




ONTA E VANTO PER LO SPEZZINO

 

Acquitrino

cittadino

del mosquito assassino 

sotto l'ombra del buren del belino

onta e vanto per lo spezzino 

vittima designata del travertino.

 

Paolino Luporino Pasquino dell'Umbertino




RIGUARDARSI

 

Quando si dice a una persona cara:

"Dái, riguardati!",

gli si vuol dire di fare attenzione,

e ri-guardarsi, allora,

è, nell'addio, nel lasciarsi,

il voltarsi indietro,

più volte, soffermarsi

a riguardarlo,

cercare il suo sguardo,

con affetto salutarlo,

benedirlo

o tornar di corsa indietro,

riabbracciarlo.

 

3 maggio 2025

Ogni partenza è un addio.



UN PALLONCINO SGONFIO


Siamo vivi.

Un cuore pulsante

cinque litri di sangue circolante.

Se ce lo togliete tutto,

siamo una sacca vuota.


3 maggio 2025




UN BEL TACER

 

C'è una distanza tra la mano e la mente

che è equidistante tra noi e la gente.

Se passa un attimo tra il pensare e l'agire,

ne passa altrettanto tra il pensare e il dire.

Se c'è una risposta,

capisci che non sei capito

l'incomprensione costa.

È un dolore che fa pensare

che è inutile dire,

che a poco serve parlare

e quelle parole: "Hai capito?"

sono interpretate di primo acchito

come un insulto che va zittito.

 

Il mio luogo comune è:

"QUINDI MI TACCIO!",

lo penso, ma mai lo faccio.

 

3 maggio 2025




L’AMORE, BISOGNO FISICO

 

È una necessità che abbiamo tutti,

il sentirsi amati.

È come il bisogno d'acqua, del cibo,

del respiro, della circolazione del sangue.

Anche nel coma,

avere una persona vicino

ci tiene vivi.

Il bisogno di dare, dare amore,

dipende invece dalla volontà.

Sono molti meno gli atti d'amore che diamo,

il toccare una mano,

sostenere uno sguardo di simpatia,

dire "Ti voglio bene", "Sono qui per te", "Eccomi".

È forse per quello che, non più amati da nessuno, muoriamo.

Due parole salvano.

Te le dico: "Ti amo".

 

6 maggio 2025




UNA LACRIMA PESA 0,001 GRAMMI

 

Quanto pesa una lacrima?

Una lacrima di una mamma che ha perso il figlio pesa

più della croce che porta.

O madre addolorata,

fa' che tale croce a noi sia risparmiata!

 

6 maggio 2025



AUGURI, ANDREA

 

Auguri Andrea, 

con l'aumentare dell'età 

l'udito viene meno 

e così 

anche gli anni 

...non si sentono più.

 

7 maggio 2025




DOVE SI NASCONDE LA POESIA?

 

Chi sa trovarla la pesca persino 

in un articolo scientifico

sull'urina delle balene

(mille litri al giorno, l'uomo solo 2).

L'articolo dice che il loro spostamento 

di 4000 tonnellate di azoto l'anno

ristabilisce l'equilibrio chimico/biologico 

degli oceani

e se le piante sono considerate

i polmoni della terra,

le balene, con le migrazioni 

di 11000 chilometri dai poli

ai loro Santuari Marini

delle zone tropicali

dove migrano per incontrare un compagno

e riprodursi,

sono

il Sistema circolatorio degli oceani.

Ne sono il sangue, ne sono il cuore.

 

Forse chi migra, chi è nomade,

è quello zingaro

che tiene in vita la Terra,

certamente

la sua umanità.

 

7 maggio 2025





SONO IL VOSTRO TELEFONO AMICO

 

Chiedete per altri consigli.





FUMATA BIANCONERA

 

Sono le 19:26 ÷ sono già 13 minuti che guardo un camino con un gabbiano vicino e la cronista fa ipotesi sulle cause del ritardo. Io m'immagino che, tra tanti cardinali, nessuno che fumi e non si trovi un cerino da accendere... nel frattempo il gabbiano se ne è andato e poi è tornato: 19:30.

Alle 21 la fumata era nera. Nera nera nera.






NESSUN CONFINE CHE IL CIELO

 

Il paradosso degli uomini

è che innalzano muri,

abbattono ponti, li ricostruiscono,

bombardano mura,

abbattono palazzi,

vivono in tende,

guadano fiumi, navigano oceani,

scatenano guerre, stringono alleanze

contro un nemico

ma poi...

guardano tutti un banale camino

scommettono, pregano, sperano

ma poi...

la fumata è nera

e si ritorna a sperare, a pregare

che un uomo,

un solo uomo,

vicario di Cristo,

incarni il miracolo

che gli altri non fanno:

pensarci tutti, pregare per tutti,

indicare a tutti una via.

 

Il confine è il cielo.

La fumata bianca

ha la pretesa di superarlo.

Ripetere l'Ascensione.

 

7 maggio 2025



NOMADISMI

 

Sebbene io tema di spostarmi dalla mia città,

scrivo e parlo spesso di migrazioni,

migranti, navigazioni, oceani attraversati

(ne attraversai uno solo quattro volte).

Esalto le partenze, canto gli addii,

celebro gli incontri, li organizzo,

perché tornare è sempre un rincasare

ed uscire è rinascere, iniziare, partire.

Non temete, se temo Sarzana, Portovenere, Lerici,

desidero Genova, città simbolo

di un Ritorno a casa

più grande,

in cui non potrete seguirmi

che a prezzo della vostra vita.

 

7 maggio 2025

"Con quella faccia un po' così... che abbiamo noi prima di andare

a Genova... "




GRAVE LUTTO

 

Sono molto addolorato

per la recente perdita

del mio grosso pesce rosso

(Embolia polmonare)

e il mio dolore è ancor più grande

perché ne sono stato avvertito solo

a tumulazione avvenuta.

Chi non me l'ha detto ha voluto cercare

di risparmiarmi un dolore.

Invece io l'ho cercato nell'acquario

e non l'ho trovato.

Di solito, i moribondi,

si recano al cimitero degli elefanti degli acquari,

dietro la pompa del filtro.

Il pesce spazzino indossava

la livrea nera del lutto.

È così che l'ho saputo.

 

Era un bravo pesce.

Me lo ricorderò, muto,

quando apriva e chiudeva la bocca

per dirmi che aveva fame

e, poi, per ringraziare, e volteggiava, danzava, per me.

 

Mi diceva le sue preghiere della mattina

e della sera,

ero il suo dio che lo manteneva in vita.

Chissà se chi legge questa l'avrà capita!

 

8 maggio 2025







SARÒ BREVE

 

E a questo punto finisco..






Bìos

 

Bìos significa vita, in greco, indica le condizioni, i modi in cui si svolge la nostra vita. Zoé è dunque la vita che è in noi e per mezzo della quale viviamo (qua vivimus), bìos allude al modo in cui viviamo (quam vivimus), cioè le modalità che caratterizzano ad esempio la vita contemplativa, la vita politica ecc., per le quali la lingua greca usa appunto il termine bìos accompagnato da un aggettivo qualificante. Perciò questa collana comprende molti soggetti di genere diverso che, tutti, la riguardano.

Sherlock Holmes e le lucertole mongole che detestano i formaggi piccanti   PAOLO LUPORINI

Il filatelista ovvero Il cielo sopra via Torino PAOLO LUPORINI

M'assale un Gubbio: Una noce sul vaso PAOLO LUPORINI

A PROPOSITO   PAOLO LUPORINI

La Crociera dell'Ephemeris   PAOLO LUPORINI

Grazia e Meraviglia   PAOLO LUPORINI

éidos e sguardo   PAOLO LUPORINI

Il compattamento-La colonia   PAOLO LUPORINI

La Pietà di Soviore   PAOLO LUPORINI

377, 5th Ave   PAOLO LUPORINI

Klingon Musik   PAOLO LUPORINI

La confidenza di Aurora   PAOLO LUPORINI

Su giù   PAOLO LUPORINI

Nasturzio   PAOLO LUPORINI

SOTTO/SOPRA   PAOLO LUPORINI

SINISTRADESTRA   PAOLO LUPORINI

SPLIT   PAOLO LUPORINI

NORD-OVEST   PAOLO LUPORINI

IN VETTA   PAOLO LUPORINI

GLI SCOUT, racconti ASCI, AGI, AGESCI e MASCI   PAOLO LUPORINI

CORSO CAVOUR 372   PAOLO LUPORINI

LA PIGRA BABY-SITTER   PAOLO LUPORINI

IL LIBRINO DI RONNY STELLA   PAOLO LUPORINI

UN RACCONTO DI NATALE   PAOLO LUPORINI

COME I GAMBERI   PAOLO LUPORINI

 

LIBERTY BELL   PAOLO LUPORINI

 

MESCIÜA   PAOLO LUPORINI

 

SEAWOLF   PAOLO LUPORINI

 

NON C’È CUORE SENZA SPINE   PAOLO LUPORINI

 

LA GORA DEL GRANDE FETORE   PAOLO LUPORINI

 

Qo 1, 1-18   PAOLO LUPORINI

 

LA BARA NON È LA MOGLIE DEL BARO   PAOLO LUPORINI

 

LA MOGLIE DI BABBO NATALE: LA SIGNORA CLAUS   PAOLO LUPORINI




Poesie

VUOTO   PAOLO LUPORINI

NOVUM CARMĔN   PAOLO LUPORINI

FIORI DI SETTEMBRE   PAOLO LUPORINI

SUDOKU… ma Godot!   PAOLO LUPORINI

PIANTO IL RISO   PAOLO LUPORINI

UN ABBRACCIO   PAOLO LUPORINI

CANI E LUPI   PAOLO LUPORINI

IL SOSPIRO    PAOLO LUPORINI

LA BELLEZZA DELLA SERA   PAOLO LUPORINI

PESTE 2020   PAOLO LUPORINI

SOPRA LA PANCA   PAOLO LUPORINI

KILO   PAOLO LUPORINI

STRAMBATA   PAOLO LUPORINI

NON SAPREI   PAOLO LUPORINI

QUINDICI + QUINDICI   PAOLO LUPORINI

VITA SEGRETA   PAOLO LUPORINI

IL TORSOLO   PAOLO LUPORINI

LA SOMBRA   PAOLO LUPORINI

L’ALBA, IL GIORNO DOPO   PAOLO LUPORINI

RIPASSI   PAOLO LUPORINI

GARIBALDI   PAOLO LUPORINI

RIFUGI   PAOLO LUPORINI

TORNA!   PAOLO LUPORINI

IL DRAGO MANGIACOLORI   PAOLO LUPORINI

NUVOLE DI DRAGO   PAOLO LUPORINI

LA CALMA AI CALMI   PAOLO LUPORINI

TRENTA DENARI   PAOLO LUPORINI

DE RERUM NATURA   PAOLO LUPORINI

BONITO NAPOLONI   PAOLO LUPORINI

TERZA STELLA   PAOLO LUPORINI

OLEANNA   PAOLO LUPORINI

SUPERLUNA BLU   PAOLO LUPORINI

LA FORBICE   PAOLO LUPORINI

MEGLIO TARDI CHE MAI   PAOLO LUPORINI

INNO   PAOLO LUPORINI

ADORO LE PAUSE   PAOLO LUPORINI

IL BIVIO MOLTEPLICE   PAOLO LUPORINI

LETTERINA DI NATALE DI UN ADULTO   PAOLO LUPORINI

IL RITRATTO DI DORIAN   PAOLO LUPORINI

I 40 LIBRONI   PAOLO LUPORINI

ESSER-C   PAOLO LUPORINI

TRANSEUNTE   PAOLO LUPORINI



Collaborazioni

No me faltes tu   Francisco Humberto Gonzalez Reyes cartaceo e Kindle

La Fragranza del Clive Christian   MIRKO FERRARINI

…di altre Fragranze   MIRKO FERRARINI

La scia del suo profumo   MIRKO FERRARINI

Gnocco pesto   ELIO DOLCELLI, PAOLO LUPORINI

Cari coetanei   ELIO DOLCELLI, PAOLO LUPORINI

QUANDO   ELIO DOLCELLI, PAOLO LUPORINI

Umanità immagini e parole   Autori Vari

I RAGAZZI DELLE ACACIE   ENRICO CASTAGNA

TEMPI DEI CUORI CHE S’INFIAMMANO Vol. 1  

AA. VV.

TEMPI DEI CUORI CHE S’INFIAMMANO Vol. 2  

AA. VV.

TEMPO AL TEMPO   ENRICO CASTAGNA

AL VENTO   SILVIA CORRADI

LA GIOSTRA DEI SOGNI   SILVIA CORRADI

IL BALLO DELLE DEBUTTANTI   PAOLA SPADARO




 Pubblicato nel maggio 2025




"TRANSEUNTE" è il mio DONO SOSPESO di oggi, che esprime non un netto desiderio, ma 'una voglia di qualcosa di buono', quel Ferrero Rocher della contessa che lo chiedeva ad Ambrogio. Così sono io, che provo il fastidio per queste tante limature di ferro, questa polvere esistenziale, questo polline che mi fa allergico, di fiori mai fioriti, di piantine svogliate ma arroganti che non danno frutto e sono parassite, tossiche, per la tanta bellezza di cui disporremmo. Viene da calare le braccia, lasciar perdere, in un
"Mi arrendo!", ma "NON MOLLARE!" è invece il motto che ci deve guidare. Se alla fine di questo mio scritto metto un punto, non metto la parola FINE.
Arrivederci presto!
Scaricatelo! Sfogliatelo, è un libro di pensierini dove trovate post in prosa e qualche collegamento multimediale per approfondire, o da ascoltare e vedere. Ne avrete piacere.
SODDISFATTI O RIMBORSATI!

(E' gratis!)

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