FIORI DI SETTEMBRE

 



Paolo Luporini


Copyright © 2022 – Paolo Luporini

Tutti i diritti riservati.

Codice ISBN: 9798798990504

Foto dall’archivio di Paolo Luporini oppure immagini dal web


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Con copertina flessibile alle librerie di Spezia LA SCOLASTICA, corso Cavour 409, e LIBeRItutti, via Tommaseo 49





DEDICA

 

A Letizia Amadi, Silvia Arfaioli,

Rudi Veo, Paola Polito,

Roberto Bugliani,

Gian Paolo Ragnoli,

Gianandrea Ghirri, Marco Cecconi,

Augusto Licausi, Vincenzo Iacono,

Patrizio Cozzani, Massimo Marasco,

Vittorio Tartaglione, Mauro Melis,

Enrico Castagna, Riccardo e Vittorio Alini,

mio fratello Claudio,

mia cognata Fanny, il nipote Andrea




 

Verso l’autunno

con fiori di settembre

il silenzio profuma.

- Lucia Griffo -






POESIA DI PREFAZIONE

INCOMUNICABILITÀ

19 settembre 2021

 

Quando hai un estremo bisogno

Di parlare con chiunque

Ma nessuno risponde

Chiami il tuo dottore

In ferie per quindici giorni

E ti sfoghi con la segreteria telefonica

Che ti tappa la bocca con un BIP!








A UN PICCOLO FIORE

10 settembre 2021

 

Piccolo fiorellino giallo

Che ti sforzi di crescere 

Ad una fermata d'autobus

Ad un palmo dagli pneumatici

Di auto che sfrecciano

A settanta chilometri l'ora

In un tratto urbano,

Tu ci somigli,

Tenace

Perchè resisti

Oltre ogni ragionevole ragione

Di vivere.

Speri.

Credi.


A un piccolo fiore YouTube




RAPPRESENTAZIONE

26 settembre 2021

 

Ogni cosa che è sottoposta alla visione

È percepita dall’occhio come un’onda

Il proteo[1] nel buio della caverna

Si accoppia e procrea

Con il tatto che è un’onda elettrica

E Beethoven, sordo, sentiva la sua musica

Come matematica

Mentre noi che la ascoltiamo

Siamo colpiti nei timpani da onde

Basse, acute, frequenti o tarde.

L’onda chimica del gusto e dell’olfatto colpisce il cervello

Con l’acido, il dolce, il sapido e lo scipito,

l’amaro, il frizzante, il fruttato e l’agro.

Tutto è rappresentazione

in un mondo che sente, vede, gusta, tocca, annusa.



[1] Il proteo raggiunge la maturità sessuale dopo 10 anni di vita, ma le tecniche riproduttive di questo animale sono ancora da chiarire. (Wikipedia)







PARLANO D’AMORE I TULI TULI TULI TULI-PAN

3 ottobre 2021

 

Deliziosi, al cuore, Tutti i sogni miei ti giungeran E di me ti parleranno

Come sotto il fascismo dalla radio le canzonette

Davano sollievo all’esistenza

Così nel lockdown i nostri tulipani

Davano sollievo alla nostra angoscia

E speranza dai nostri smartphone

Una buona notizia al giorno.









PREGO, ACCETTATE

10 ottobre 2021

 

Prego, accettate,

La coda che avete,

Siamo animali,

O non lo sapete?

Il coccige è: un residuo di coda

E scodinzolare è sempre di moda

L'abbozzo di becco d'uccello

In greco significa quello

La parola tradotta è cucùlo

La rima fa eccezione

Trabocca sul culo

Non bella visione

E pensarci ri-dimensiona

Un po' tutta la zona

E l'intera persona

Perciò siate + umani

Elevate la testa

Non solo a li cani

Destinate la festa.

Evitate la carne ed il pesce

Dalle mense giornaliere

Non uccidete, rispettate

La vita oppur non si esce

Dal ridicolo del sedere

E dalle stronzate

 

E dalle stronzate

Che voi tutti ne fate.






SPLENDIDO QUARTO D'ORA DI NOVEMBRE

9 novembre 2021

 

Nel giorno della caduta del muro

Un grigetto mattino

Si è aperto con una mail

A un'amica di amici

Sconosciuta gentile

A cui do la notizia

Che è tornato il sole!

E lei:

"Già, proprio così!"

Il METEOENTUSIASMO è contagioso

In tempi di covid

Ditelo forte

Che il cambiamento climatico

Sorprende a novembre...








SOTTOBOSCO DI CORALLI

9 novembre 2021

Un'arsella, tre stelle marine,

Un pezzo di rete,

La plastica

(è dappertutto!),

Un tartufo si trova ancora,

Scavando,

Sul fondo

Ma è vietato

Certi divieti necessari

Tutelano un bene di tutti

Dalla tua licenza illimitata

Se uno ruba a un altro, l'altro

Gli taglia una mano

Se un gruppo ruba a tutti

Tutti lo imitano

Qualcosa non va

Ciò che è di tutti

È nostro, anche tuo

Io denuncio

Denuncia anche tu.







SEMPRE

10 novembre 2019

 

"Sempre"

è una parola grossa,

di solo sei lettere.

Quanto può durare?

Due sillabe.






A Andrea

15 novembre 2021

 

Guardando l'orizzonte

Dal bagnasciuga

Costruivo castelli in aria

Mentre nuove generazioni

Distruggevano quelli di sabbia

Molto prima che l'innalzamento dei mari

Si sommasse alla marea

Di sei ore dopo.

Sarà una nemesi

Di nipote in figlia

Di figlia in nipote

Prima che ti riesca di finirlo.

Rassegnati!

Così è se vi pare

Molto rumore per nulla

Progettare o essere

Sognare o completare

Fingere di gustare

Torte di fango forse

Vedendoli cercare di svuotare il mare

Con un secchiello

Come nel racconto

Di sant'Agostino





RINTOCCHI

20 novembre 2021

 

Ho sentito i rintocchi delle sei

Aprendo i doppi vetri

Per aprire le persiane

Nel gelo del mattino

Ne ho sentiro tre

Forse erano il secondo,

Il terzo,

Il quarto

Oppure

Il terzo,

Il quarto

E il quinto.

Non c'è simmetria centrale

In un numero pari. 







SPÈSA

20 novembre 2021

 

È il mio luogo dove stare. 

Lì c'è la mia casa, 

lì c'è la mia scuola, 

lì c'è il mio cortile, 

gli amighi. 

La chiesa, 

il cimitero, 

non vado mai. 

Le mie ceneri, 

le voglio 

al largo del Tino. 

Così mi faccio 

un ultimo giro 

sul vaporetto. 




[1]



SIRENE

20 novembre 2021

 

Stavolta m'ha svegliato. 

Ho fatto caso

Che da molto più

Di un anno

Si sentono

Passare 

Molte

Più

Sirene

Di una volta.

Dev'esserci

 

Un'epidemia.



[1] JOHN WILLIAM WATERHOUSE - La Sirena (1900)







LA PENSIONE

20 novembre 2021

 

Mi credevo

Che la pensione

Fosse un periodo

Di noia, miseria, solitudine,

Sofferenze, rotture di palle,

Isolamento, perdita di rispetto, perdita.

Ora farei mille cose, 

cento che ne faccio

Mi riempiono le giornate

Non faccio caso al meteo

Ogni giorno è bello.

Se passeggio, vedo gente

Parlo con sconosciuti

Senza problemi

Solo 'ste mascherine

Mi ricordano a ogni momento

Che può venire il momento

Ad ogni momento

Inspiegabilmente

Mi è già capitato

Tante volte

Falsi allarmi

Che mi hanno insegnato

A dormire col salvagente

E il casco

L' estintore al fianco

Non la pistola

Ma una mazza da baseball.

Non sono mai solo

Neppure chiuso in una stanza

Connesso eternamente

Con gli angeli che ascoltano

Tutti angeli su questa terra

Uomini e donne di buona volontà

E i cattivi, miseri che sbagliano.

I dolori non mancano

Sono motivi di conversazione

Di anch'io, sapessi me!

Per ora non ostacolano, solo limitano

Ciò che il Rodomonte che è in me 

Amerebbe fare

Le pasticche una dipendenza

Cronica

Aiutano a mandare avanti il carretto

Ma non davanti ai buoi

Come a vent'anni 

Bei tempi! 

Formidabili quegli anni!, vero, Capanna ?!? 

Anche tu pensionato d'oro

Non sgoccioli alla classe operaia

Il vitalizio che ti mantiene e non ti basta

Come a me deve bastare

La pensione di una vita di lavoro

Che mentre sgobbavo

Il superfluo mi era necessario

Ora del necessario so a fare a meno

Senza venti centesimi in tasca

Se dovesse mancare l'indispensabile, 

avrei ora l'umiltà di umiliarmi

Chiedendo aiuto

Spero solo nel respiro

E talvolta sospiro

Sperando

Indeciso se implorare

O con amore pensare, 

Così pregare. 








E POI

 

L'immaginazione al potere.

 

Con la mente sono nell'Altrove dove desidero essere.

Trascendo I limiti del corpo fisico.

Le cose accadono.

Desideri s'avverano.

Un mattino mi dirigo in un luogo familiare

A una persona che vorrei tanto incontrare.

Contemporaneamente c'incontriamo con lo sguardo.

La gioia di un incontro casuale è 

un momento di felicità 

che racchiude già la separazione e un addio.

Ma se è un arrivederci a presto 

è una promessa di una rinnovata felicità.





SGOMBRO

22 novembre 2021 

 

Non un pesce 

Dalla carne grassa

Dal sapore saporito

Ma un'azione

Di svuotamento

Come di casa svuotata

Non di trasloco

Ma di persona morta 

O sparita

Di uno che libera

Uno spazio

Per insediarsi

Al posto di uno che non è più

La mente è libera 

Da ogni pensiero

Nuovi pensieri

Vi prenderanno posto

Non ora

Che il Nulla

Ha sapore

Di menta

O anice

Nell'acqua gelata

D'estate






CHIARA

22 novembre 2021

 

Quando non sai

Come una si chiama,

Tu chiamala Chiara. Non sbagli.

La chiami

Con quel bel nome

Che ha sempre desiderato

Avere. 







I NOMI PROPRI ASTRATTI

22 novembre 2021

 

Belli i nomi propri

Belli tutti

Sono persone

Belli quelli astratti

Letizia, Speranza, Sofia,

Vittoria, Gioia, Gloria,

Anche Noemi,

Che vuol dire

"mia letizia", "mia gioia",

Sono nomi di letizia e gioia

Di tutti,

Come gli inglesi femminili

Love, Allegria, Aura, Letitia, 

Constance, Verity, Harmony, Hope, 

Felicity, Grace, Happy, Mercy, 

Melody, Charity, Miracle, Modesty, 

Patience, Peace, Prudence, Pleasance, Serenity, Temperance, Unity, Verity, Vita. 

Suona strano il nome Peace in America, 

Ma può esserci qualche genitore che la vuole. 

Trovo il nome Sera, tra gli astratti riferiti al Tempo

Summer, Spring, Winter, ma non Autumn

Per loro triste senza neve o Natale, 

Scusate, snow and Christmas. 

Sunday, Monday, tra i giorni della settimana. 

In Italia son di moda i nomi dei continenti:

Africa, Asia, tra gl'inglesi America, Oceania, rispettivaente negli USA e in Australia, 

Sfortunato quel bimbo 

di nome Antartide - patirà. Il freddo, 

Se non ben coperto. 

India mi piace, come il nome Nirvana. Qualcuno impone Lourdes, come Madonna,

O Lucio Dalla alla figlia immaginaria, 

Futura. 

July, June, April, May, 

Sono nomi che torneranno sempre, 

Con Costanza e Grazia. 

Il nome di oggi, però, è

Rain.







Καρδιές στη φωτιά

28 novembre 2021

 

IN GRECIA, OGGI
Alekos Panagoulis

Fiamma spenta che sempre arde,
pietra tombale senza morti.
Occhi piangenti che guardano,
pensieri nascosti ti chiamano.

Fede e speranza agonizzanti,
verità e intelletto imprigionati.
I sacri sforzi ridotti a relitti,
Grida di uomini ti chiamano.

Un seme di rabbia cade a terra,
un messaggio di lotta nutre le ali
Una scintilla riluce nel buio,
Nuove battaglie ti chiamano.

 

Versione italiana di Riccardo Venturi

Cuori in fiamme

 

-       Così Patrick Zaki, vittima di un esilio in patria, una galera da apolide quando neppure la Patria ideale, la Bologna - oh cara! - trova gemelle nelle città d’Italia medaglie d’oro della Resistenza.

-       Lunga vita, Patrick!

-       Chi non ti ha voluto non ti ha meritato. Troverai il tuo sacro suolo in un Altrove accogliente, tra braccia fraterne come quelle della madre

-       e sorelle nelle porte aperte dischiuse dove sostare

-       Nei momenti d’incertezza per correre via

-       Nel sole di autunni tropicali..

PL -







SONO UN TIFOSO TELEVISIVO

22 dicembre 2021

 

Sono un tifoso televisivo.

La mia squadra, l'Inter,

Non è di Milano,

È l'Internazionale. Ambrosiana, sì,

Per molti anni.

Fu persino una squadra di rugby.

È per me la squadra di Facchetti e Mazzola, di Helenio Herrera perché allora vinceva.

E con le figurine sui tappini con la cera

Giocavamo al nostro Subbuteo da poveri

Nel corridoio di casa.

Anni, poi, in cui Rummenigge, Ronaldo, Adriano, Vieri, erano nomi che lasciavano sperare quanto tutti quegli allenatori che vincevano, perdevano e venivano sostituiti.

In ufficio, di calcio non parlare mai, a parte dopo clamorose sconfitte Juve o i tanti scandali arbitrali juventini.

Poi Sky, Mourinho, lo squadrone di Zanetti,

Un sogno costruito partita su partita,

Amori per atleti in mutande

Capaci di prodezze, equilibrismi, opportunismi mai visti all'Inter.

Società , squadra , spogliatoio, tifo, un tutt'uno per la vittoria.

Milito, Eto'o, Snejder, Maicon, Lucio, Pazzini, Cambiasso, Stankovic, Julio Caesar, Thiago Motta, Samuel, Pandev, Balotelli, Palacio.

Un'ampia rosa di cui non vorrei dimenticare nessuno.

Era la prima volra che conoscevo i miei giocatori, ne conoscevo i limiti e i pregi e le mie preferenze andavano ora a Milito, Eto'o, Snejder, Maicon, Stankovic, Samuel, Cambiasso e Zanetti.

La prima volta che non ci fosse una primadonna dei tifosi e che ciascuno meritasse il gol o l'oro del suo ruolo, come il roccioso e impenetrabile Samuel o l'eroico e instancabile Maicon a tutto campo.

Con la partita con il Bayern, la squadra più forte dell'Europa, l'Inter, con uns chiusissima partita in difesa, si è conquistata la meritatissima Champions. Mourinho, a buon diritto, riscattò decenni di sofferenze silenziose di tifosi tipici interisti, quando si espresse con il suo "Zero tituli" per tappare la bocca a tutto il tifo parolaio con il triplete portato a cinque titoli con la Supercoppa e l'Intercontinentale.

Un'epopea che non si è ripetuta per molti anni nei quali i tifosi interisti hanno, con la loro sofferente resilienza, sopportato dirigenza e proprietà cinese, allenatori visti e persi, giocatori di qualità fedeli alla maglia che hanno sempre stretto i denti e mantenuto la posizione, sinché è arrivata pure l'ingerenza juventina con Marotta, Conte e giocatori che sotto la maglia nerazzurra avevano ancora i tatuaggi della zebra e di qualche scudetto juventino.

È stato per me un dolore e amo ora l'Inter in modo diverso.

È una squadra di calcio, non è l'amore dell'infanzia né ha l'entusiasmo della vittoria conquistata scendendo sul campo insieme ai giocatori. È una cronaca come potrebbe esserla di una partita di FIFA 2022 proiettata in tv mentre spipolo sul mio smartphone. Tanto è solo una partita di calcio. Chi vince non è sempre il più forte, l'allenatore più bravo è quello più fortunato. Gasperini l'abbiamo cacciato, ora dobbiamo temerlo. Senza essere Severgnini, ho detto la mia. Se vince l'inter mi fa piacere come se il ragazzo del pianerottolo torna a casa a porta inviolata. È un bravo portiere. Preferisco tifare per lui.






BARICENTRO DI EQUILIBRIO

29 dicembre 2021

 

Nel

Sonnellino pomeridiano

Ripensavo a un giroscopio

Originalissimo

Costituito da un  fachiro

In equilibrio sulla punta del piede

Mentre con l’altra gamba,

orizzontale al bacino,

ruotava lentamente

attorno all’asse del kundalini

con ambo le mani giunte

al di sopra della testa.

Ho così pensato che al mondo

Tutti noi

Siamo dilettanti

Che giocano con i propri talenti

Con lo scopo segreto

Di creare Bellezza.

I più sfrontati

Manifestano i loro prodotti segreti

Alcuni li bruciano, altri li nascondono nei cassetti, altri, senza pretese, si espongono alle critiche

Le critiche più severe provengono dai Critici,

Coloro che non hanno mai creato nulla

Ma si dicono esperti nel campo delle loro vittime.

Io per primo ammetto di non suonare alcuno strumento,

mentre eccelgo nel pettine e carta velina.

Appoggio chi a tentoni sperimenta e gioisco quando,

Rara avis,

Gli riesce qualcosa di buono..

Altri, maliziosi, aspettano una prova insufficiente per ripeterla all’orecchio di molti, perché sia palese l’insuccesso.

Chi critica, talvolta lo fa perché vorrebbe di meglio dall’amico ma ne provoca la disistima e il blocco da nuove prove.

Lo stesso Niccolò Paganini, ai suoi inizi, ne avrà sbagliate di scale….

 

Dilettanti allo sbaraglio, Uniamoci!

La vita è un gioco di cui non conosciamo le regole.

Chi può criticare il gioco di un altro?

Deve prima di tutto mettersi nelle sue stesse scarpe.






LE DUE SFIDE DI SATANA

29 dicembre 2021

 

Una voce

(con una persona dietro)

Mi disse che Satana lanciò due sfide all’uomo:

la prima in Genesi, suggerendo che l’uomo poteva fare a meno di Dio,

che pretendeva che l’uomo non detenesse la conoscenza,

perché non è in grado di distinguere il male dal bene.

L’altra, sempre attuale,

è che l’uomo non può amare Dio senza interesse.

Ci ho ragionato su.

Trovo molto comodo girarvi la domanda.

Aveva ragione?

Può esistere, dentro e fuori dalla Bibbia,

un uomo che, come Giobbe, come Gesù,

sopporta senza deflettere dal suo amore per Dio?

Io mi sto comunque allenando,

tra alti e bassi.






UN VERSO

30 dicembre 2021

Un verso

Studiato

A memoria

Negli anni magistrali

La vecchia zia

Ripeteva

Per rimpiangere

Una morte giovane

A una vecchiaia immemore.

Il verso è famoso.

Perché non lo ricordo?

Cercando di evocarlo,

Chiudo gli occhi,

Tendo i muscoli della schiena,

Assaporo i respiri

Lenti, lenti.

Il ricordo non arriva.

Ascolto rade macchine passare . Una moto.

Mi figuro il traffico e la vita a me estranea che scorre.

Ho scordato di ricordare ,

Catturato da un mondo

Che non mi pensa

Rannicchiato in un loculo

Che è la mia casa di pace.







POSSIBILITÀ

30 dicembre 2021

 

PENSA POSITIVO!

La mia mente può riuscirci, ci riesce benissimo!

Eppure valuto ogni circostanza

come se gli eventi poco probabili

ma meno augurabili

possano accadere.

Valuto le probabilità di rischio.

Ho fatto un corso 626.

In casa ho un estintore sempre carico.

Ho una mia procedura di evacuazione

da ogni luogo che frequento,

casa compresa.

La notte chiudo i chiavistelli

ma mi guardo bene

da porre ostacoli

a una possibile fuga,

dalla porta sulle scale

come dalle porte finestre.

Quando tutta la città ha avvertito il terremoto,

io ho chiuso casa

ma ho passato due ore in Piazza Brin,

un po’ discosto dalla fontana e dagli alberi.

Non temo l’innalzamento dei mari,

perché la pendenza della mia strada

mi assicura che prima del 2050

non avrò problemi maggiori che dal cancro,

dalle malattie del cuore o dalla Spondilite anchilosante psoriasica.

Molto prima della disponibilità del vaccino,

mi sono comprato un saturimetro, quattro termometri e ho studiato un piano d’isolamento per non ammalarci tra noi di Covid-19.

Mio figlio, sempre negativo.

Paranoia?

Io la chiamo Prevenzione, Sicurezza.

Tanto, l’imprevedibile è in agguato.

Morirò strozzato da un seme di cocomero.





LODE AL PITALE

31 dicembre 2021

 

Erano finiri in fonderia,

Raccolti dai ferrivecchi,

Un altro lavoro che fanno solo

Quelli che fanno i lavori

che noi non vogliamo più fare,

Gli zingari.

Erano spariti con la scomparsa

Delle fogne a cielo aperto,

Dei cessi sui ballatoi,

Gelidi nella notte.

Erano scomparsi, come inutili,

Con i servizi igienici interni alle case

Ma

Chi

Come me

Non ha previsto i doppi servizi,

L'attesa del bagno occupato

Il pitale ha ripristinato.

La ricerca non fu facile

Per niente

Ma per tutto

C'è Bezos,

Che col mio pitale

Ci si è comprato

Una corsa

Nell'ascensore per lo spazio.

Ecco quanto vale

Una mia pisciata

Non trattenuta.

Se penso Bezos lassù,

Sento un sollievo e un piacere

Svuoto la vescica

E ringrazio il miliardario

Che mi ridà per pochi euro

Il bene più prezioso,

LA LIBERTÀ!






VEDO

4 gennaio 2022

 

Vedo, vedo, vedo...

Giovani, ragazze, operai, papà, mamme,

Impiegati, politici, dirigenti, redditi di cittadinanza

Sui divani, nei letti, nelle cucine delle loro case

Vedo isolati parlarsi con gli smartphone

Da stanze in quarantena

Contatti di positivi, asintomatici, paucisintomatici

In attesa di un tampone molecolare

Vedo file alle farmacie per i tamponi rapidi

Dita incrociate perché salga negativo

Sento colpi di tosse, vedo termometri agitati, odo i bip dei saturimetri.

OMICRON

(un nome che fa paura)

Chi è vaccinato spera di cavarsela

Vedo candele accese sotto Padre Pio,

Si moltiplicano le videochiamate

Quanto le disinfezioni delle superfici

NOI CHE AVEVAMO L'INGLESE

(e non uno straccio di vaccino)

Vediamo, consigliamo, ma i nostri consigli

Sono inascoltati

Sembra di parlare di Spagnola

A degli influenzati.

INTANTO,

Più di un milione sono a casa.

Vedo Draghi e Berlusconi

Sbavare

Per una sedia presidenziale

Berlusconi, se prende l'Omicron o la Ruby, dirigerà l'Italia da Nizza.





L'INVERNO TROPICALE

4 gennaio 2022

 

Ascolto una videochiamata

Transatlantica caraibica dal telefono

Italiano di mia moglie dominicana

Parlante castigliano e dialetto di Cenovi

Parlano del meteo

Là il tempo è bello.

Se non c'è il ciclone, è bello sempre.

Solo un pochetto di pioggia la sera

un mese all'anno, non tutti i giorni.

Io mi ci sono trovato in quel mese lì

E il meteo non è stato il mio problema.

Joanni spiega all'amica

Che qui c'è l'inverno.

Quella le dice che anche là c'è.

Ma qua è tremendo.

Quella sta a sentire.

Qua quando fa freddo fa freddo.

Però a volte fa caldo.

E quando è caldo, d'inverno è davvero caldo.

Si lasciano aperte le finestre

E non si sa come vestirsi.

E quando piove, non è come il ciclone,

Ma piove per giorni e giorni

I panni non asciugano, in casa.

Quell'altra trasalisce, e chiede della neve.

La neve non viene mai,

Ma se arriva,

Arriva veramente.

E non se ne va per giorni e giorni

E viene il ghiaccio e lo sporco.

E dice: "Però l'inverno qui sto bene perché giro semore con le maniche corte... "

Dall'altra parte dell'Atlantico

cade la comunicazione





È UNO DI QUEI GIORNI CHE

sto bene da solo

Non mi va di vedere nessuno

Se sto in casa vedo figlio e moglie

Devo fare anche cose che non mi va

Se avessi la febbre

Ci sarebbe qualcuno con la spremuta

A rimboccare le coperte

A spegnere la luce

Si chiama CURA

Quello che non ho

Non una camicia bianca

(anche celesti van bene)

Quello che non ho

È un po' di attenzione

Qualcuno che si sieda al capo del letto

E mi faccia una carezza piacevole

Sulla testa

Non per scompigliarmi i capelli.

Un po' di rassicurazione,

Tra tanta incertezza, pericoli

E sconfitte

Un andrà bene

Che dice:

"Perché ci sono io dalla tua parte"

"I problemi sono finiti. Ghe pensi mi!"

La nonna.

 

Paolo Luporini

10 gennaio 2022   Dose booster







TRIC TRAC TRÀ

 

TRIC TRAC TRÀ

Vuol essere una filastrocca

Senza rima

Senza parere

Vuol dirla grossa

TRIC TRAC TRÀ

Il destino è la fossa.

TRIC TRAC TRÀ

Comportatevi bene

Non per l'inferno

TRIC TRAC TRÀ

Ma per le noci d'inverno

TRIC TRAC TRÀ

Buone azioni, buone parole,

Carezze e sesso,

Pensieri, studi, ragionamenti,

Lavoro, affetti, torte e marmellate

Calzerotti di lana, maglioni, doni,

Calze della Befana

Lasciano ricordi.

TRIC TRAC TRÀ

La me fòa la s'è n'andà.

 

Paolo Luporini

11 gennaio 2022






DONARE A VANVERA

Conoscete tutti l'origine della parola

"vanvera",

Perciò sia chiaro che donare si può

Si deve

Ma a ragion veduta.

Ho letto "L'industria della carità"

Di Valentina Furlanetto

Che moltissimi ignorano

Continuando a mandare SMS, bonifici, bollettini, donazioni con carte di credito , adozioni,

ad associazioni che mantengono

Lauti compensi ai dirigenti

e stipendi ai dipendenti

E spendono cifre nella comunicazione

È una raccolta di denaro ai cui beneficiari

Vanno le briciole.

Se donate, scegliete chi vi da fiducia

Pubblica bilanci corretti

Dimostra le spese per i suoi veri scopi

Oppure scoprirete che i veri scopi

Sono le truffe ai gonzi che non controllano

Dove finiscono i soldi che inviano.

 

12 gennaio 2022





SOLE BASSO

12 gennaio 2022

 

Luce radente

La passione

Del fotografo

Le ombre lunghe

Uomini come sui trampoli

Camminare controluce

Un'impresa

Come sui ghiacci

Senza Armaduk

Arrivare alla meta

È uno slalom

Tra pericoli

I rari passanti

Li incocci,

Non li vedi

Procedi

Con una mano

Tesa sugli occhi

Come una vedetta

In guardia

Contro un nemico.

Passerà,

Questa così

Bella

Stagione

Dei nostri

Anni

Agli sgoccioli.

Potrebbe andar peggio.

"E come?"

"Potrebbe piovere"

Potrebbe nevicare...





NON CI MANCA NIENTE

 

In questa foto non manca niente

Di Piazza Brin c'è quasi tutto

La bella colorata fontana

A groviera

Mangiata dai topi

Frequentata da gabbiani, piccioni, tortore

Mancano i pesci rossi

Le barche a vela di un tempo

C'è il campanile,

Quello che ha ancora la croce

Quello con le campane

Ogni tanto suonano a morto

Quando le ombre nere avanzano

Ma resistono

Sino a Pasqua, a Natale, al mezzogiorno

La Grande Festa di ogni giorno.

Qui mangia anche chi non ne ha

E la notte la piazza trova pace, quando può.

Chi la frequenta si distingue

Perché non crede a chi ne scrive male

Ma non viene mai a guardare

Che tra le righe e gli apostrofi

C'è la parola T'AMO.

 

12 gennaio 2022






"ISN'T SHE LOVELY?"

(Non è amorevole?)

Scusate se l'ho personificata,

Non è la figlia di Stevie Wonder,

Che lui non potrà mai vedere,

È la nostra Ciàssa,

Che è bella da qualunque lato

La si guardi.

Basta venirci.

Anche chi ci viene una volta,

Un giapponese, un cinese, un australiano,

Non smette di scattare foto, selfie,

Vi chiederà d'inquadrarlo

Con la Fontana delle Voci

Non sa che si chiama così,

Non sa che è di Basaldella,

Mirko, uno dei tanti fratelli artisti.

Anche lui è 'stregato da piazza Brin'.

È sotto l'incanto di una bellissima medusa,

Pietrificato, non si decide ad andar via.

Succede a tanti, ma specie a chi vi è nato. Ha rinunciato a ricche alternative nebbiose,

A possibili successi.

Chi poi l'ha fatto... È ritornato.

 

12 gennaio 2022






Ogni cosa ha il suo posto

"Ogni cosa ha il suo posto, ogni posto ha la sua cosa. Ogni persona ha conforto tra le sue cose e i suoi posti."

(È il messaggio di un amico)

Gli ho risposto: "Certo, però qui c'è un incantamento speciale, come in un paio di piazzette di Roma, o nella piazza di Vigevano, che ti 'stregano' e t'incatenano e non puoi andartene tanto facilmente. A me questa febbre m'è presa non da tanto, sarà solo dalla fine degli anni novanta. Prima fremevo di girare il mondo 'per vedere chi c'ha la testa più grossa' o per ammirare il panorama più bello. Il deserto mi è piaciuto, ho amato l'oasi di Gabes, il posto più bello al mondo è Delfi, sono stato dentro e in cima ai grattacieli più belli (la Trump Tower) e più alti di New York (l'ESB e la più bassa delle Twin Towers), ho toccato un pezzo di roccia lunare e sono entrato nelle cabine dei razzi Apollo, ho visto il LEM e l'aereo dei fratelli Wright, i fregi del Partenone al British Museum, sono salito sulla Tour, ho visto la Vergine delle rocce e la Nike di Samotracia, il ponte delle catene, la ruota del Prater, la spiaggia di Scheveningen, il Danubio e il Reno, le ossa dell'uomo di Neanderthal, il Dnjepr, Odessa con la famosa scala della strage, l'abbazia di Cluny, il n. 10 di Downing Street, le donne in vetrina di Amsterdam. Il panorama più bello, ho deciso, è la costa che si può ammirare dalla Grotta Byron. Credo che anche quel grosso poeta la pensasse come me."





L'ENTOMOLOGO

13 gennaio 2022

 

Da bimbo avevo la passione per gli insetti

Costruii un formicaio

Collezionai farfalle

Coleotteri, longicorni,

Ditischi, libellule

Ma nella mia collezione

Si trovavano stercorari

Mosche zanzare blatte fuochisti

Non facevo differenze tra i belli

E gli schifosi

Una coccinella era interessante

Quanto una cimice

Fu per quello che mia nonna

Me la fece sparire.

Un otorinolaringoiatra

(era quella la specializzazione che avrei scelto)

Non fa differenze tra otiti, epistassi, cisti, setti deviati, laringiti o noduli.

Ha a che fare con catarro, pus, cerume, e tanto sangue.

Imparai presto che una passione, un lavoro,

Una missione,

Hanno yin e yang,

Il bello e il brutto

Tutto concorre

Al ciclo della vita

All'Armonia

Che fa grande l'Universo

Pianeti abitati, stelle nane,

Supernove, buchi neri

Materia e Antimateria

Ragione e Follia

...e vi meravigliate di una pandemia???







È STATO COLTO UN FIORE

15 gennaio 2022

 

L'ho saputo solo oggi

Dio ne coglie tanti ogni giorno

Tanti che non lo veniamo neppure a sapere

Ma un angelo ha saputo dirmelo

Senza farmi straziare il cuore

Un fiore bello che mi era caro

Tanto come la rosa per il piccolo principe

Vorrei che Dio me la lasciasse

Nella pagina del libro

In cui l'ho messa per sempre.



















Sherlock Holmes e le lucertole mongole che detestano i formaggi piccanti PAOLO LUPORINI

Il filatelista ovvero Il cielo sopra via Torino PAOLO LUPORINI

M'assale un Gubbio: Una noce sul vaso PAOLO LUPORINI

A PROPOSITO PAOLO LUPORINI

La Crociera dell'Ephemeris PAOLO LUPORINI

Grazia e Meraviglia PAOLO LUPORINI

éidos e sguardo PAOLO LUPORINI

Il compattamento-La colonia PAOLO LUPORINI

La Pietà di Soviore PAOLO LUPORINI

377, 5th Ave PAOLO LUPORINI

Klingon Musik PAOLO LUPORINI

La confidenza di Aurora PAOLO LUPORINI

Su giù PAOLO LUPORINI

Nasturzio PAOLO LUPORINI

SOTTO/SOPRA PAOLO LUPORINI

SINISTRADESTRA PAOLO LUPORINI

SPLIT  PAOLO LUPORINI

NORD-OVEST   PAOLO LUPORINI

IN VETTA   PAOLO LUPORINI

GLI SCOUT

CORSO CAVOUR 372   PAOLO LUPORINI

LA PIGRA BABY-SITTER   PAOLO LUPORINI


 

Poesie

VUOTO PAOLO LUPORINI

Silloge breve. Cinquantanove poesie scritte in due mesi del 2021 e in quattro del 1982.

NOVUM CARMĔN PAOLO LUPORINI

Silloge breve. Poesie dal 6 marzo 2021 al 10 settembre 2021. Le eccezioni confermano la regola.

FIORI DI SETTEMBRE PAOLO LUPORINI

- Terza raccolta di poesie.

SUDOKU… ma Godot!  PAOLO LUPORINI

- Vorrei strapparvi un sorriso… da quelle facce lunghe, aiutatemi ad aiutarvi. Un sorriso ci salverà.

PIANTO IL RISO   PAOLO LUPORINI

- Un sorriso, di questi tempi, sarebbe un gesto rivoluzionario, sovversivo.

UN ABBRACCIO  PAOLO LUPORINI

È tempo di tornare ad abbracciarci! Almeno con il cuore.

CANI E LUPI  PAOLO LUPORINI

Vi riunite in branco / Contro i lupi della foresta / La lotta sarà aspra, / La difesa strenua.

IL SOSPIRO  PAOLO LUPORINI

-Dicono che i sospiri siano la risposta a tutte le domande rimaste sospese in aria; dicono che alcuni sospiri racchiudano in sé più amore di qualsiasi bacio; ma se l’uomo sospira, è per un motivo concreto: per non morire…

LA BELLEZZA DELLA SERA  PAOLO LUPORINI

«Ascolta… si fa sera.» Il fascino di una sera porta a una notte di promesse: Pace, Oblìo, Passione, a volte, meditazioni, progetti, sogni per l’indomani (che può non arrivare).

PESTE 2020  PAOLO LUPORINI

-Peste 2020 doveva essere un'opera profetica di Paolo Luporini ipotizzata già nel 2016, che anticipava i fatti di un'epidemia apocalittica del mondo della globalizzazione, in cui i muri risultano tentativi inefficaci e brutali per fermarla. Strumenti asociali di un'esagerata differenza di classi separate dal sopruso violento che ispirano la rivolta della solidarietà. L'aspetto corale, frammisto alle vicende dei singoli personaggi, con le loro scelte condiziona il corso degli eventi verso la rinascita sperata. Invece, superato dai fatti, si è trasformato nel titolo della decima raccolta di poesie, o meglio, pensierini, che rimuovono la realtà dei contagi e dei decessi e parlano della vita e della poetica in questi tempi di resistenza.

SOPRA LA PANCA  PAOLO LUPORINI

-11° libro di ‘pensierini’ di Paolo Luporini, iniziato l'11° giorno del settembre 2022, giorno di tragedie, libro che tratta invece di Felicità.

KILO   PAOLO LUPORINI

-Un chilo è un piccolo peso, solo dieci etti, ma può crescere, e la sua leggerezza diventare pesante, come il volume. Un tempo i volumi erano molto pesanti, i miei cerco di mantenerli leggeri, quando l’aria si fa pesante.

STRAMBATA  PAOLO LUPORINI

-A chi / ha / problemi / di rotta: / Fatevi guidare dal vento. / Godetevelo, tra i capelli, / affonderemo tutti! //





Collaborazioni

No me faltes tu Francisco Humberto Gonzalez Reyes

 

La Fragranza del Clive Christian MIRKO FERRARINI

 

…di altre Fragranze MIRKO FERRARINI

 

La scia del suo profumo MIRKO FERRARINI

 

Gnocco pesto ELIO DOLCELLI, PAOLO LUPORINI

 

Cari coetanei ELIO DOLCELLI, PAOLO LUPORINI

 

QUANDO ELIO DOLCELLI, PAOLO LUPORINI

 

Umanità immagini e parole Autori Vari


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