PESTE 2020

 




PESTE 2020

(i pensierini)

di


Paolo Luporini









Copyright © 2022PESTE 2020 

 - Paolo Luporini - 

Tutti i diritti riservati. 

Codice ISBN: 9798619704259 

Foto o disegni dall’archivio di Paolo Luporini, oppure immagini dal web 

 

Il font principalmente usato è il Liberation Sans, 

 facilitato per i dislessici 

 





DEDICA 

 

A quelli di “Andrà tutto bene!”, 

A quelli di “Ne usciremo migliori!”, 

Agli scettici, gli spaventati,i negazionisti, 

gli stupidi, i nomask, i complottisti, i novax, 

i virologi, gli epidemiologi, gli infettivologi 

(anche quelli da tastiera), all’ISS, al comitato tecnico-scientifico, a chi ha creduto all’onnipotente vaccino, 

a chi è scampato, chi non ce l’ha fatta, chi ha subito danni permanenti 

a chi è ancora convinto che sia 

solo un’influenza”. 

A chi ha lucrato, a chi è stato beccato, ai lavoratori che hanno 

lavorato, a chi ha preso I Bonus e ha brindato 

a chi ha 

continuato o intrapreso guerre, 

A chi ha avuto speranza e a Speranza, 

Alla Protezione Civile, a medici, infermieri, OSS, badanti, 

Ai volontari, a Emergency, alla Caritas.






Peste 2020 

doveva essere un'opera profetica di Paolo Luporini ipotizzata già nel 2016, che anticipava i fatti di un'epidemia apocalittica del mondo della globalizzazione, in cui i muri risultano tentativi inefficaci e brutali per fermarla. Strumenti asociali di un'esagerata differenza di classi separate dal sopruso violento che ispirano la rivolta della solidarietà. L'aspetto corale, frammisto alle vicende dei singoli personaggi, con le loro scelte, condiziona il corso degli eventi verso la rinascita sperata.  

Invece, superato dai fatti, si è trasformato nel titolo della decima raccolta di poesie, o meglio, pensierini, che rimuovono la realtà dei contagi e dei decessi e parlano della vita e della poetica in questi tempi di resistenza.





L’ultimo mio amore saranno gli occhi di un’infermiera. 

(P.L.) 

 

 

 

 

 

invadeva il petto, 

e affluiva per intero al cuore 

dolente dei malati, 

 tutte davvero 

le barriere della vita 

vacillavano. 

 

1155            come quello 

che emanano  

le marce carogne 

insepolte 

del corpo languivano 

sulle soglie stesse della morte. 

 

(La Peste di Atene, Lucrezio)







“Al principio dei flagelli e quando  

sono terminati, si fa sempre un po’ di retorica.  

Nel primo caso l’abitudine non è ancora perduta, e nel secondo è ormai tornata. 

 Soltanto nel momento della sventura ci si abitua alla verità, ossia al silenzio.” 

(Albert Camus, La Peste)








RISVEGLI 

13 agosto 2022 

 

Ogni risveglio 

è una sorpresa. 

Non solo il mio. 

Non solo quello  

dei miei familiari. 

 

Come siamo diversi! 

Il Sole è diverso! 

Anche il cielo, 

l'aria, 

la città non è la stessa, 

la gente è cambiata. 

Una cosa resta: 

(r)esistiamo. 

Facciamo colazione! 

Stasera l'Inter! 

 

E il pensiero triste 

è fuggito. 







TREDICI AGOSTO

13 agosto 2022

Le notizie

di un giorno

estivo

del XXI secolo,

emblematico

di uno qualsiasi

di propaganda

perpetua.

Ti svegli

e senti che un pregiudicato

chiede le dimissioni

del Presidente

della Repubblica.

Un segretario

suo avversario,

esplicitamente

ipotizza

che il vecchio

(il pregiudicato)

non ci stia più con la testa.

Lui non lo denuncia,

dice di non averlo mai detto.

Che lui è europeista,

ci ha fatto avere lui

il PNRR.

Nessuno smentisce.

Conte non lo fanno parlare.

Parlano della Raggi,

della presunta spia

Donald Trump,

perquisito, indagato,

rischia 10 anni.

Uno scrittore

è accoltellato,

rischia un occhio,

è collegato a un ventilatore

polmonare,

uno stato intero esulta.

Una guerra minaccia Europa

ed Asia di radiazioni nucleari.

Donne afghane manifestano

in una farmacia

e i talebani reprimono duramente.

Un grand'ufficiale al merito

della Repubblica Italiana

muore a 93 anni.

Tutte le notizie precedenti

passano in second'ordine,

per la gente del popolo.

Era amato, bravo,

ha donato razionalità,

cultura e scienza

agli ignoranti con un po'

di curiosità

sul

Chi siamo,

Da dove veniamo,

Dove andremo?

Cos'è questa Natura

che ci sta intorno?

Come è cambiata, come cambia?

Le scoperte e le invenzioni dell'uomo,

il suo intervento sulla Natura,

la Medicina, la Biologia, la Zoologia,

la Matematica,

la Fisica, l'Astronomia, la Chimica, l'Ingegneria, l'Archeologia, la Geologia.

Ci ha lasciato Alberto,

che gli somiglia.

Una famiglia.

Lasciamo questo mondo

un po' migliore

di come l'abbiamo trovato...

(La giornata estiva

è solo alla sua prima metà)







PIERO ANGELA

14 agosto 2022

Tutti al mare,

domani Ferragosto,

ma io,

come altri,

ascolto recenti interviste

del divulgatore scomparso.

Parla di sé

e scopro cose nuove

per me.

Del padre Carlo,

antifascista, psichiatra,

Giusto tra le Nazioni,

sapevo,a non che fu risparmiato

in una rappresaglia.

Dalla voce di Piero,

una cosa bellissima:

gli aiuti notturni

alle case incendiate

ai bombardamenti

a Torino,

l'ospitalità in casa sua

dei rimasti senza tetto.

So del pianoforte,

ma non del jazz.

So dei TG, di Bruxelles,

dell'avventura della Luna,

ma non delle ricerche NASA

rivolte a non inquinare

di batteri terrestri il satellite.

Parla poi del suo ottimismo,

che lo fa credere

che sia molto improbabile

non esistano forme di vita

in altri sistemi solari,

che a un problema

c'è per forza

soluzione,

e che in ogni persona

c'è del buono.

Richiesto di un "Grazie"

e di uno "Scusa",

ringrazia...

l'Universo che lo ha fatto vivere

e chi ne indaga i misteri,

che saranno svelati.

La domanda sulle scuse

gli viene risparmiata,

ma ci torna dicendo

che non ricorda

di aver trattato male

una qualsivoglia persona.

A cosa deve la curiosità?

Ai geni, al DNA,

e alle esperienze, certo!

Ma di più ai geni!

Ha lasciato una traccia

sul cammino di molte generazioni.

PS: Sulla scuola - Che non lasci indietro nessuno, ma che investa sui migliori!







SE IL DESTINO NON ESISTE 

15 agosto 2022 

 

Joanni stende un braccio 

su di me 

e ringrazio il Destino 

(non esiste! È una serie di scelte.). 

Chiamatelo Fato, 

Serendipity, 

Sincronia, 

Provvidenza, 

se volete. 

Ringraziate l'Universo 

che cospira per realizzare 

i nostri desideri 

o ci raffina 

con il saggio della sofferenza 

o degli incontri involontari, 

con la magia delle donne 

o la guida degli angeli. 

Pregate pure i santi, 

la Madonna, Gesù, 

Hare Krishna, 

Iside, la fatina dei denti, 

quello che chiamate destino 

vi verrà addosso inaspettato. 

Accettarlo è il modo di adattarsi. 

Reagirvi, quello di esercitare la volontà. 

È raro farlo, a mio parere. 

Il libero arbitrio è a nostro rischio e pericolo,  

una responsabilità.  

Come un voto,  

condiziona il futuro.  

Quando tocca scegliere,  

bisogna farlo.  

Seguire il flusso dei condizionamenti 

è una dolciastra sensazione  

di lasciarsi trasportare da una corrente 

È come dormire in mare  

su un materassino: 

ti scotterai 

e ti sveglierai lontano dalla riva.  

Invece, vigile,  

sei tu che guidi la tua canoa,  

eviti gli scogli che trovi 

e prendi quel ramo del fiume 

che ti farà arrivare dove vuoi.  

Così vedo il successo.  

Bisogna pagaiare. 








SOGNI 

15 agosto 2022 

 

Joanni racconta 

che nello schermo 

della sua mente, 

come sul telo bianco 

di un cine sulle sue palpebre chiuse, 

ha visto un cielo nero 

squarciato da un lampo, 

che lei ha chiamato "scossa". 

Una folgorazione infausta? 

No. 

Cosa dovrei dire io, 

che sogno centinaia 

di foto di gruppo di Klingon 

maschi e femmine, 

che mi osservano 

come se fossi sul tavolo 

di dissezione 

di un anatomopatologo? 

La mente ha molti misteri. 

Il sogno è uno di questi. 








LACRIME IN PARADISO

15 agosto 2022

"Il tempo può buttarti giù

il tempo può piegarti le ginocchia.

Il tempo può spezzarti il cuore."

Non hai implorato clemenza,

Non ho implorato clemenza...

"Oltre la porta

c’è pace, sono sicuro,

e so che non ci saranno più

lacrime in paradiso."

Qui mi struggo di solitudine

e di una malinconia del futuro

perché perderò le persone.

Sarò più solo, vivendo.

La falce fa cerchi nel grano

magnifici e incomprensibili.

Quale mano la guida,

che disegno avrà in mente?

Sono lacrime in un paradiso

terrestre

che bagnano il viso

di un gladiatore

stanco di scontrarsi

con compagni amici,

dando spettacolo

agli dei superni.





 







PESTE 2020 

16 agosto 2022 

 

Nel 2016 

mi accorsi di questi graffiti urbani 

e mi venne spontaneo il pensiero 

della peste. 

Ne immaginai un racconto distopico di fantascienza  

politica e catastrofica. 

La proiettai in un futuro non troppo lontano: 

quattro anni sarebbero bastati, 

per come stavano andando le cose. 

PESTE 2020, quindi. 

Ne feci numerosi post 

a base di topi di Banksy 

della Peste di Atene 

dei quattro cavalieri dell’Apocalisse, 

e, infine, il post self-fake 

sul mio rifiuto del Nobel. 

Allora ragionavo sulle emissioni inquinanti 

delle PM10 e delle altre cause della BPCO 

(Broncopolmonite cronica ostruttiva), 

causa di morte molto popolare nel mondo. 

Invece, 

un’altra polmonite 

e cause vascolari e cardiache, 

cause mortali 

originate dal contagio  

del SARS.COV2. 

Ho sbagliato di poco. 

L’anno l’ho centrato. 

Meglio dei Testimoni di Geova, 

che non c’azzeccano mai 

con la Fine del Mondo, 

che la possono sapere con certezza 

Putin o Biden, 

un attimo prima di schiacciare un bottone. 

Trump ha lasciato scadere  

questa grande possibilità  

inespressa, 

di redde rationem universale. 

Aveva la coscienza sporca?. 









BUCO DI VERME 

19 agosto 2022 

 

Un sogno di uno Stargate 

buono per rimaterializzarsi 

dopo un po’ di stordimento 

all’altro capo dell’Universo 

come se avesse capo o coda. 

Talvolta ci pare  

che non abbia un senso 

e che le rotazioni,  

le rivoluzioni,  

le attrazioni,  

le collisioni, 

siano il gioco di un bambino 

con le sue biglie colorate 

estratte da una scatola tonda 

di latta 

scaricate a caso sulle piastrelle 

di una cameretta riscaldata. 

La mamma, paziente,  

le raccoglie, 

sinché quel bimbo  

s’interessa ad altro: 

 

una piuma bianca 

capitata lì 

come per caso.









TEMPO MORTO 

19 agosto 2022 

 

In quest'ozio operoso, 

ossimoro senza riposo, 

tollero chi parla del tempo che fa, 

diffido di chi lo fa a vanvera 

(ne sapete il significato?) 

del tempo passato 

e mi entusiasmo 

con chi, come me, 

sogna il futuro. 

che non vedrà far frutti, 

chi con un sorriso 

migliora il presente 

e chi fa un figlio, 

prepara corredini. 

Inguaribile ottimista, 

la donna. 









LO SPIGOLO 

19 agosto 2022 

 

Non è 

il marito della spigola! 

Peccato! 

Avrebbero fatto tanti spigolini! 

Avrei voluto beccarlo, 

invece l'ho beccato! 

Con il mignolino del piede 

nudo, 

che fa urlare contro Poseidone, 

nemico degli audaci. 

Nettuno vuole sacrifici 

e con Eolo fa volare tronchi 

d'alberi e cabine 

e reclama le sue prede. 

Poco gli importa 

se è un'auto 

con 300mila 

chilometri 

oppure una donna generosa 

che accorreva a salvare 

una homeless 

che a casa sua 

voleva ospitare. 

Gli dèi hanno i vizi 

degli uomini 

e colpiscono con rabbia 

chi vuole rompere la gabbia 

del pensare a sé stessi,  

del rispetto umano,  

del non passar da fessi. 

Una donna pronta ad aiutare, 

Eolo l'ha voluta ammazzare. 

Mi ricorda qualcuno 

per cui un barbone 

è nessuno. 








GRAZIE A CHICCHESSIA 

20 agosto 2022 

 

Trattate il linguaggio 

come un qualsiasi 

strumento 

a vostra disposizione 

per ottenere ciò 

che il desiderio 

vi detta? 

A me piace 

prendermi il gusto 

di comparare 

(comparativo di maggioranza, ecc.) 

le parole tra di loro. 

Sebbene le usi tutte, 

"sebbene" è una delle preferite, 

perché lascia uno spazio  

a una possibilità, 

mentre (che indica contemporaneità) 

d'altro canto (un'alternativa) 

non mi piace la parola "nonostante", 

che fa apparire uno scenario 

negativo e nemico 

mitigato spesso da "ciò", 

che diventa una delle parole 

più simpatiche quanto "sebbene"...  

Pure "malgrado" non è simpatica,  

ma con "ciò", 

quello che segue indica 

una speranza, 

uno scenario positivo. 

Veniamo a "chicchessia", 

è una parola buffa, 

ma malvagia, 

usata senza eccezioni 

in senso malevolo, negativo. 

Non mi vengono in mente 

frasi in cui sia in senso buono. 

 

Invece (alternativa neutra), 

il mio superlativo assoluto 

tra le parole 

va a "grazie", 

la più bella parola 

in tutte le lingue 

dell'Universo, 

significa gratitudine per tutto, 

perché tutto 

ci è donato o prestato. 

Sì, ragionandoci, 

il prestito è meglio del dono. 

Nudi veniamo al mondo, 

nudi ce ne partiamo. 

L'eredità che riceviamo la restituiamo 

ai tanti figli 

di un'umanità nuda 

con tanti bisogni. 

Gratitudine, quindi, 

e amore, dono (inteso a fondo perduto). 

Gratias tibi 

thanks, 

mercì, 

gracias, 

danke, 

dank je,  

spassibo, 

obrigado, 

kiitos, 

Ευχαριστώ, 

Köszönöm 

ありがとうございました 

mulțumesc 

děkuji 

شكرًا لك 

(ecco i grazie che so). 








ESPLOSIVI 

22 agosto 2022 

 

Certi appartamenti bianchissimi, 

certi acciai sinterizzati, 

certi uomini stressati 

sono compressi 

a tal punto 

che attendono 

l'innesco 

di una torrida 

estate 

alla fine 

di ferie non godute 

per esplodere 

in supernovae 

o in fuochi d'artificio 

per il santo patrono, 

San Fumino. 

Si attende l'ultimo botto 

il più fantasmagorico, 

che segna la Fine. 









FITOMETAMORFOSI 

20 agosto 2022 

 

L'uomo ha sempre immaginato 

le metamorfosi 

di uomini e donne 

per punizione o premio 

degli dèi 

negli elementi naturali,  

negli animali, 

in piante 

e alberi. 

Se fossi trasformato 

in un albero 

avrei le mie preferenze. 

Scarterei i bonsai, 

bellissimi esempi 

di domesticazione 

innaturale 

da parte di chi li cura. 

Vorrei essere un ulivo. 

Ligure, greco, tunisino, 

non m'importa. 

Vorrei esser fiero 

dei miei frutti, 

che dessero buon olio. 

L'olio è una ricchezza 

che non tutti i popoli hanno. 

E pochi altri alberi o piante 

ne producono di simili, 

e mai così buoni 

per la gastronomia. 

Oppure olive da mangiare, 

il pasto del contadino 

con un po' di pane.  

Per Ovidio,  

fu la dea 

che, battendo la lancia 

sul suolo,  

fece spuntare l'ulivo. 








ACCHIAPPA LA CODA, MORETTO! 

22 agosto 2022  

 

Vorrei un altro giro di giostra. 

Proverò a puntare i piedi 

e a strillare. 

Non c'è più la mamma, 

non c'è la zia. 

La gente si gira a guardare. 

"Ma è un adulto!", dice. 

Proprio non si può. 

Per me, 

la giostra 

è chiusa! 








SOGNO O SON DESTO? 

23 agosto 2022 

 

La giornata di ieri 

non sembrava mai finire, 

ma l'oblìo della notte 

ha confuso sogno e realtà. 

Capita ancora molto spesso 

che nei primi minuti 

del nuovo giorno 

sia straconvinto 

di essere 

un fumatore. 

"Mi ricordo" (immagino) 

l'ultima sigaretta del giorno prima, 

quelle fumate con gli amici. 

Ma il pacchetto non so dov'è. 

A mente non lo trovo. 

Mi ricordo le due polmoniti, 

quella interstiziale 

bilaterale del covid 2021, 

l'Omicron5 di quest'anno... 

Non mi sarei salvato, 

se avessi fumato. 

È la prova 

che dal Primo Maggio 

del '91 

non ho più fumato  

una sola sigaretta. 

Torna il dubbio  

di averne fumate, 

per prova, 

offerte da "amici", 

alcune che non posso ricordare. 

Episodi irreali 

creati da una mente 

ancora assuefatta 

da una dipendenza 

che stende le sue maglie 

da un tempo lontano 

364 mesi 

e quanti sogni 

andati in fumo 

di sigarette, 

pipa e sigari. 

Non si è mai liberi 

da una dipendenza. 

Non posso dire di essere 

un non fumatore: 

sono solo uno che  

...non sta fumando.









RACCOMANDAZIONE 

23 agosto 2022 

 

Se ne avete un briciolo, 

USATELO! 

Scegliete la libertà 

(di continuare a usarlo). 









IN FONDO... 

23 agosto 2022 

 

In fondo in fondo, 

valutati i pro 

e i contro, 

dopo più 

di ventidue anni 

che mi sopporti, 

con così poche vacanze, 

viaggi, 

visite a città europee 

(zero) 

o del mondo 

(S. Francisco de Macoris), 

feste e party mondani, 

pranzi e cene in ristoranti, 

senza un tuo lamento 

per uno spaghetto scotto, 

posso dirti 

che mi esce dal cuore, 

dalle fibre del Purkinje, 

un deciso 

e convinto 

TI AMO!!!









ATTESA 

24 agosto 2022 

 

Parto dal titolo 

e metto al primo posto 

quella di una futura mamma 

per la quale lo stato  

non è per nulla 

imbarazzante e 

può essere 

dolce. 

L'attesa. 

di una guarigione 

che ritarda 

ma poi arriva, 

dà comunque gratitudine, 

nell'attesa convalescente 

di miglioramenti lenti 

ma progressivi. 

L'attesa 

uscita di scena 

di un moribondo 

merita un saluto, 

il riassunto dei nostri ricordi 

con lui/lei. 

L'attesa del Natale 

o di un'altra festa 

può assumere molti aspetti, 

anche irritati. 

Io preferisco quella  

di me bambino 

che a fatica 

tenevo gli occhi aperti, 

sotto le coperte 

e mancavo di poco 

l'arrivo a mezzanotte 

di Gesù Bambino. 

Oggi, l'attesa, 

è per me di una colazione 

con cari amici 

in pasticceria, 

però senza paste, 

che sono a dieta 

(dal 2021). 

E dovrò scappare, 

dopo il mio deka 

e la lettura di questa poesia 

che parla anche 

di amicizia 

e simpatia. 









ABBRACCIO FILIALE 

25 agosto 2022 

 

Ho visto una foto 

di una figlia 

abbracciata alla mamma 

sdraiata sul telo mare. 

Avevano un sorriso 

che mi ha ricordato quelli 

di mio figlio e Joanni 

quando lui le si getta 

addosso 

quando lei è sdraiata con me. 

Non batto ciglio, 

non sono geloso, 

lo avverto che non le faccia del male. 

Dopo un po' che sorridono 

ad occhi chiusi, 

talvolta lui si stacca 

e si sdraia su di me. 

Sono gli abbracci che non ti aspetti, 

le sorprese di un papà. 








L'OBOLO DELLA VEDOVA 

25 agosto 2022 

 

Quando uno dà tutto, 

il suo dare vale di più. 

Se vende tutto 

e regala ai poveri, 

se dona il suo tempo, 

se occupa la sua mente 

per risolvere problemi 

a un disoccupato, 

un indigente, 

un malato, 

un minore, 

un suo affidato, 

uno che ha bisogno 

e chiede 

o ne ha il pudore 

tanto da non farlo, 

mi fa ricordare 

una fiaba 

che una donna inventò 

per me. 

"C'era una volta 

un uccello con piume 

molto colorate e belle. 

Vide la Luna. 

Se ne innamorò. 

Rimase sveglio 

tutte le notti 

per ammirarla. 

Fu così che diventò 

un uccello notturno. 

(E nessuno vide più 

le sue coloratissime piume)". 









LETTERA A THEO 

26 agosto 2022 

 

Caro Theo, 

sei stato fortunato 

ad aver avuto 

un fratello 

speciale 

come Vincent. 

Senza di lui e delle sue lettere, 

forse non saprei 

il tuo nome. 

Il cognome sì: 

Van Gogh. 

Lui ti ha fatto entrare 

in una cerchia d'uomini, 

come vostro padre, 

che sapevano riconoscere 

le bellezze della Natura 

e sapevano ringraziare...

Stabilivano relazioni 

con uomini affini 

ed era un mondo migliore. 

T'insegnò molto altro, 

anche come aver cura di lui, 

star in pena per lui, 

sentirlo fratello. 

Lui ti ha dato modo di aiutarlo 

e di comprargli le tele e i colori 

che vi hanno reso famosi. 

Siate esempi 

di affetto e cura 

reciproci 

a noi, posteri aridi 

senza più cuore. 

Lasciateci condividere il poco, 

a noi che sprechiamo il molto. 

Il bello di una notte stellata, 

di una veduta di Arles, 

e il messaggio di un campo di grano 

con corvi 

sappiamo intenderli anche noi, 

ancora oggi. 









DEDUCIBILITÀ

26 agosto 2022

Nel computo

dell'Agenzia delle Entrate

si paga annualmente

la tassa dell'invecchiare.

Vacanze, viaggi, gite,

bei libri, arte,

ciò che si compra per sé

e serate come quella di ieri,

sono in parte deducibili

e si ricordano

molto volentieri.

Le foto, il libro, una dedica,

sono le pezze d'appoggio

per un ricordo che ci cala gli anni

dall'imponibile

di secondi innumerevoli

in cui non siamo stati felici

ma indifferenti

e ci scalano la tassa

del Male del Vivere

che ci tartassa.

Se ogni giorno

riguardo le opere

di Perucca

ai muri della mia casa

o tra i libri di uno scaffale,

è come riviaggiare

sul treno colorato

della Fantasia.

Grazie a chi c'era,

questa è la mia Dichiarazione

telematica al Fisco degli anni.

- Redditi 2022 –

PS Il cinque per mille

al Copenhagen Lounge Cafè,

s'il vous plait!








RESPONSABILITÀ 

27 agosto 2022 

 

Un bambino 

che interrompe 

il videogioco 

alle quattordici 

per fare 

i compiti delle vacanze 

per due ore, 

prima della merenda, 

e che poi 

ripone l'incarto 

del Pinguì 

differenziandolo 

nel contenitore 

della plastica. 

Ambiente e società 

del futuro 

sarebbero salvi! 

Magari bastasse questo! 

Il disastro 

proviene 

dagli adulti 

che hanno potere 

ma non sono responsabili 

e non pagano mai! 










LA MELA DI EVA 

28 agosto 2022 

 

Quest'ansia di ricerca 

diretta al bene 

che noi uomini 

abbiamo dentro 

non ce l'ha data la mela di Eva, 

per un'infrazione 

al divieto di Dio. 

Il Genesi mente, 

dà una colpa alla donna, 

il peccato davvero "originale" 

di averci dato la coscienza. 

Siamo animali che s'interrogano, 

sul problema del Male. 

Siamo sempre stati mortali 

e ogni morte a noi vicina 

è ancora adesso una domanda 

che riceve la solita vera, nuda 

risposta: 

42! 

Il senso dell'Universo,  

la domanda? 

Forse no, 

l'abbiamo dimenticata. 

Memoria corta, 

necessità di oblìo, 

che la donna ci regala 

per non farci tanto pensare. 

Nel mestiere meglio pagato 

c'è una proposta indecente: 

"Morettino, te li levo io i pensieri!" 

Non fu colpa di Eva. 

Dio ci creò già così,  

voleva farsi du' risate! 










UOMINI E BESTIE 

28 agosto 2022 

 

Ciò che distingue 

un uomo 

dalla bestia 

è il 

Marshmallow 










UOMINI E BESTIE (2) 

28 agosto 2022 

 

Ciò che rende 

l'uomo  

simile alla bestia 

è l'ossessione del cibo. 

Ciò che lo rende differente 

è l'insaziabilità. 

È per la sfiducia nell'indomani. 




 




UOMINI E BESTIE (3) 

28 agosto 2022 

 

Si dice: 

"Più conosco gli uomini, 

più imparo 

ad amare le bestie!". 

Dovevo arrivare 

a poco meno 

di settant'anni, 

per capirlo anch'io! 

Quante prove! 

Eppure insisto 

ad aiutare muli 

che ripagano con calci! 










28 AGOSTO 

28 agosto 2022 

 

Questa data 

mi ricorda 

una bellissima giacca 

celeste 

rovinata dalla pioggia. 

Com'era bello bere e ballare 

sotto la pioggia scrosciante! 

Il vino annacquato 

dall'acqua piovana 

che lo rendeva migliore,

con le salsicce fumanti! 

Buttai un pacchetto di Camel 

perché non riuscii a fumarne 

nessuna. 

Si festeggiava un matrimonio 

e tutto un paese. 

"CRESCETE E MOLTIPLICATEVI!", 

lo diceva ridendo, 

l'avete preso sul serio. 

Complimenti!








DAR TEMPO AL TEMPO

28 agosto 2022

"Il tempo passa e non ci se ne fa una ragione." Annalisa, ti correggo: può darsi che il Tempo non esista e siamo noi che passiamo. È il modo in cui lo facciamo che ne detta la rapidità. E la soddisfazione o la noia e il senso di spreco. Vivere non è aspettare, ma camminare con volontà senza curarsi della meta ma del paesaggio e della compagnia.





LA COSTOLA DI ADAMO

29 agosto 2022


Questa

splendida

donna

è stata creata

dallo smartphone

del suo uomo.

Allora,

perché

non volete credere

che un'intelligenza

divina

creò Eva

da un po' di fango

e dalla costola del suo uomo,

alitandole sopra? 




VENTENNI

30 agosto 2022

Verrà, verrà, verrà
la fine di agosto.
La fine di tutto.
La fidanzatina partiva,
l'ultimo ballo
su una sdraio chiusa
stesa sulla sabbia.
L'ultimo bacio
sul cancello dello stabilimento
balneare.
Un paio di lettere, cartoline.
Questo facevamo, noi ventenni.
Ci rituffavamo in mare,
forti bracciate a rana
sott'acqua
in apnea.
Poi, a galla,
si ricominciava.
Un altro anno,
era già Natale.
Tumulti di pensieri,
forti battiti del cuore,
e corse, sulle strade 
di Roma o di Pisa
e Carrara.
Eravamo un fiume 
che non si ferma.
Oggi, la siccità.
Le chiavi le ho date 
da tanto, 
ma aprono, chiudono, 
aprono, chiudono soltanto. 
Tornano sempre, 
a mani vuote, 
come se temessero 
di apportare modifiche 
a un Mondo già brutto com'è.
Ho paura per loro,
noi cambiammo il mondo,
loro dubitano
di salvarlo
e indossano maschere
ciniche,
smargiasse,
ci rinunciano,
e hanno crisi
di angoscia.
Se piangono,
non è per amore,
ma per solitudine,
e nessuno li vede.
La mia delega è in bianco,
non firmo una ricetta
che non cura,
il mio titolo di studio
è scaduto
da cinquant'anni.
Un abisso,
a guardarlo,
profondo e buio.
Risalgono foto bagnate,
ma non di lacrime,
di rimpianti.
Asciutti ed aguzzi
come cocci di bottiglia. 






ASSURANCETOURIX 

30 agosto 2022 


Il bardo 

era apprezzato dai Galli, 

ma  quello di Asterix 

nessuno lo sopportava. 


Quando cantava,. 

provocava i temporali. 

Era assordante più di tanti silenzi. 


Il suo nome significa 

“Assicurazione contro tutti i rischi”. 


E la poesia lo fa. 

Ma, 

c’è un ma: 

chi la fa, 

chi è poeta, 

rischi può averne, 

come Neruda, Lorca, Wilde, Rimbaud, Pavese. 


Corre su una lama 

con le mani occupate 

dalla lira, 

può non piacere, 

gli tirano le pietre. 


Eppure salva. 

Eppure cura, 

Eppure sana. 


Un medico non pietoso,

se è un coraggioso... 

non come quelli 

che fan poemi solo belli.





UN DOLORE 

30 agosto 2022 

 

Ieri 

non ho fatto passeggiate, 

non abbastanza, 

domenica nemmeno. 

Stavo bene in casa. 

Non lo posso fare. 

È comparso da ieri, 

il dolore del titolo. 

Mi sono spaventato, 

parlandone, 

non inutilmente. 

Ci sono rischi anche gravi,  

gravissimi, 

mortali. 

Ho chiesto ai medici, 

ma un appuntamento urgente 

non so ottenerlo. 

Ho mancato al primo dovere 

di un paziente: 

ho consultato internet. 

Ho escluso problemi mortali del rene 

e del cuore, 

anche senza Rx o ECG 

né TAC, né RMN. 

Mi sono dato la diagnosi e la cura, 

doppio scacco 

a colon e cartilagini costali. 

Domani la visita obiettiva, 

nel pomeriggio... 






GIGI MARZULLO
31 agosto 2022

Erano le 2:25.
Mi sono sognato
Gigi Marzullo.
M'intervistava
e mi poneva l'ultima sua domanda, l'imperativo:
"Si faccia una domanda
e si dia una risposta!"
Allora io: "Quand'è che Marzullo
va in pensione?
La mia risposta è
che lui non lo sa."
Lui: "Sono un operaio della Rai. 

Mandano in onda

solo mie repliche.

Se gli servirò,
mi chiameranno.
La pensione
è un atteggiamento
dell'anima."
Cosa voleva dirmi
in questo sogno,
l'avellinese Marzullo?






DECADENZA 

1 settembre 2022 

 

A son vecio 

... e sonà. 

Una specialista 

visita mia cognata 

(l'avverto che è non udente) 

e chiede a me se un dolore 

le è passato 

o se c'è dell'altro. 

Le spiego la regione 

dove prova formicolii 

e un dolore  

come da schiacciamento. 

Si stupisce 

e mi chiede  

come facciamo a capirla 

se nessuno conosce 

la lingua dei segni. 

Ripeto in diretta  

la mia domanda a gesti 

a mia cognata 

che esprime la risposta. 

Ok, mi fa, le chieda  

da quanti giorni 

prova quei sintomi. 

Formulo il segno napoletano 

della domanda, 

indico il tempo trascorso 

con una mano all'indietro 

in un gesto circolare 

e conto con le dita 

delle due mani 

in modo indefinito, 

ripetendo il segno  

con le dita chiuse 

agitate verso l'alto 

per due volte 

e suggerisco: 

sette, dieci, 

quindici dita 

(tre volte le cinque dita 

portate in avanti). 

Dilenia accenna al 

pensare, 

con un attimo 

con il pugno 

sotto il mento 

piegato di 45° 

rispetto alla linea mediana 

e con gli occhi 

rivolti in alto. 

Poi mi porta in avanti

tre volte le cinque dita aperte.

La dottoressa: "Vabbè!" 

La fa sedere sul lettino 

e le dice "Seduta!". 

"Spinga la gamba 

contro la mia mano!" 

"Spinga!, lo dice più forte. 

Non riesce nel suo intento. 

Le dico:" Non sente!" 

Lei:" Ma insomma, non so... " 

"Ora all'indietro, spinga!" 

Si accontenta 

di un nulla di fatto, 

si risiede al pc, scrive. 

Dico:  

"Ci vorrebbe un pediatra!".  

Mi chiede:  

"I raggi e gli esami  

che le avevo prescritto?" 

È il mio turno 

di umiliarmi, 

mi appello ad una dichiarata 

pregressa abilità 

nella burocrazia 

generale, 

sanitaria in particolare, 

ma mi scuso che,  

con gli anni, 

il covid, 

il numero dei miei assistiti, 

qualcosa sfugge. 

Alla mente. 

Chiedo se al pc ci siano 

esami recenti. 

Nel Foglio Sanitario 

Elettronico 

li trova. 

Le dico che i raggi 

li ha visti l'ultima volta 

e si è accorta 

che non avevano firma 

né il nome del radiologo. 

Sono tornato allo studio 

e li ho fatti sistemare, 

volevano rimborsarmeli, 

ma il referto l'avevo 

e ho rifiutato, le dico. 

"Ha fatto bene!" 

"Controlliamo un altro esame, 

forse è un farmaco 

che le dà il dolore alla gamba. 

Deciderà il suo medico. 

Noi non ci vediamo più.".  

(Se non ci sono fatti nuovi... ) 




RESILIENZA RIVERENTE 

2 settembre 2022 
 

La famosa virtù  

della resilienza  

del PNRR,  

appetito dai più forti  

e sfrontati,  

consiste  

nel subire colpi su colpi  

deformandosi  

plasticamente,  

non come la tenacità,  

che è la dote  

di piegarsi più e più volte  

con inchini,  

per non spezzarsi mai.  

Non dite mai  

che ve le hanno rotte.  

Non vedreste un euro.  

Continuate  

ad inchinarvi,  

e racimolerete  

(forse) 

qualche centesimo. 







LA CROSTATA  

3 settembre 2022 

 

Ho visto 

mia cognata 

preparare una crostata 

di marmellata. 

L'ho desiderata, 

la crostata, 

mica la cognata... 

Ho fatto un pensiero 

alla Catalano: 

"Meglio rinunciare alla crostata 

che avere il diabete." 

La crostata, 

l'ho poi vista postata 

alla poca luce 

della serata 

dall'alta costa ovest 

del golfo. 

Noah, Marica, 

l'avete gustata?





IL LAVORO DEL MATTINO

3 settembre 2022

Ho aperto la finestra

sul cortile di memoria filmica

erano le sei e trenta,

una donna, da un terrazzino,

capelli spettinati e bianchi,

ritirava un lenzuolo

con gesti già stanchi.

Mi sono stupito di quella visione

del tutto normale,

per me, in piedi da un'ora,

a lavorare.

Vuoi mettere,

la contentezza

di una vecchia casalinga,

con "le fatiche"

di "un poeta"?

Uno che si alza presto

e disserta

sulla "Bellezza della sera"

e tenta metafore

con l'età anziana

della vita,

l'attesa della notte,

i presagi,

l'incertezza di un risveglio,

i ricordi,

i bilanci,

il tramonto,

il buio della coscienza,

l'oblìo

del riposo,

dalla stanchezza

del giorno

durato anni,

tanti,

con meno certezza

di futuri altrettanti.

Tutto finisce,

come stamattina riinizia,

in tristezza e stanchezza

nel mestiere di vivere

una perenne giovinezza.

S'affaccia la vecchiezza,

l'accetteremo,

con i piccoli godimenti

della lentezza.

Ora piove.

Buongiorno!









O e P

3 settembre 2022

O e P, 
nella tastiera QWERTY, 
sono tanto vicini
e ci si può sbagliare! 
Scrivo il mio nome:

PAPLO! 

Come volevasi dimostrare... 
Con il fatto
che sono 'cecato', 
non me ne sono ravvisato! 

L'errore è grave, 
mi potete scusare? 





DÈI SUPERNI

4 settembre 2022

 

Fotografo il cielo

e vi cerco

figure di cose, animali,

persone.

Oggi, fotografando

il sole

controluce,

ci ho visto il suo dio,

Apollo.

A sinistra,

eccolo adagiato

sul suo fianco destro,

in un triclinio immaginario

tutto azzurro.

A destra,

ecco il carro solare.

I cavalli alati che lo trainano

sono fuori campo.

Vi giuro

che c'erano pure loro!

Che Giove mi fulmini

se non è vero!

Giurin giuretta!









3 settembre 2022

 

Il Sole va da solo,

i binari

a due a due.

Haiku della Solitudine e della Coppia








IL CIELO CAPOVOLTO

5 settembre 2022

 

Sensazione

di un cielo sottosopra

in un'attesa

di una ventina di giorni

sino al giorno in cui

decideremo del futuro

di nipoti e pronipoti

ancora da nascere,

visti i gravi compiti

che toccheranno

ai nostri figli

e a loro,

per conservare

la vivibilità

del pianeta

e pagare duramente

i debiti

che le nostre generazioni

hanno contratto per loro.

La scelta sbagliata

porta al baratro,

non alla Transizione Ecologica,

come hanno voluto chiamare

la nuova truffa

di spendere male

i soldi di tutti

e di chi non è

ancora.

Senso di vertigine,

disorientamento,

aver perso la sinistra,

rivedere Casini, Gelmini, Renzi,

Luigi Di Maio, Brunetta, Carfagna, Calenda, affratellati con Letta,

Fratoianni, Bonino,

contigui a Berlusconi,

farneticante promesse impossibili

in una televendita di casse da morto

prodotte da Salvini e Meloni.

"Era meglio morire da piccoli...

che vedere 'sto schifo da grandi!".







DESERTO

5 settembre 2022

 

Sono stato in quattro tipi di deserto:

di sale (Chott el Jerid),

di sabbia (Gabes) ,

di montagna (Nefta),

e di mare (Deserto degli Agriati).

 

Non li ho mai attraversati

da solo.

In Corsica, in moto,

ciascuno con la sua,

ero con il mio compagno

d'avventura.

Lui non aveva paura di nulla

e neppure adesso

ne ha.

Lui si tiene attaccato

alla giovinezza

e l'unica sua paura è la vecchiaia.

 

Io, in Tunisia,

mi sono abbandonato

nelle mani delle nostre guide:

Cesare e Daniela, due viaggiatori,

e Mario, guida tunisina,

che parlava italiano

e aveva un nome arabo

impronunciabile

rimasto sconosciuto.

 

Un giovane uomo

senza paure,

flemmatico,

con piena fiducia

nel suo autista.

 

Ci condusse

a vedere la Fata Morgana,

i miraggi,

li vidi.

 

Un cavaliere cammellato

come nel mio deserto dei tartari.

Non veniva verso di me,

ma se ne andava...

e sparì,

come fanno i miraggi.

Sono io che ne ho lasciato indietro

molti.

Me ne sono alleggerito

e sono salito su un dromedario

a Gabes,

su un lato di un parcheggio.

 

La carovana, di vedove,

anziane signorine

e spose in viaggio da sole,

era guidata nel sole

e nella sabbia

da un beduino

scarsamente affidabile.

 

Certamente non conosceva le piste.

Conosceva i suoi animali

e ci portò in un punto

senza orizzonti

né punti di riferimento.

Il vento fece volare la sabbia

e ci coprimmo il volto

come tuareg con i Ray-Ban.

Non si vedeva più il sole.

Quel beduino ci riportò indietro.

 

A Nefta, deserto di rocce rosse,

panorama bellissimo,

il migliore che io ricordi,

acquistai da un ragazzo

i suoi gelsomini.

Ne profumai la stanza,

tenendoli nel taschino

della giacca smanicata,

che mi fecero barattare

con un tappeto.

 

Altri deserti

lo furono

del silenzio:

gli esercizi spirituali,

quello dei piccoli fratelli

di Charles de Foucault

e quello dell'adorazione permanente

al Santissimo.

 

Eppure,

il deserto

meno arido e più dissetante

è la solitudine.

Solo,

sono Uno

con l'Universo.

È ineffabile.

 

Se e quando ne esco,

sono migliore, ricco ma grato,

felice, attento agli altri.







UN DERVISCIO

6 settembre 2022

 

I dervisci

fanno parte di confraternite

monastiche islamiche.

Come i fachiri indiani,

raggiungono con il corpo

stati di ascesi mistica

paradisiaca

che li mette

in Comunione con Allah.

La danza roteante

è il mezzo,

dopo un lungo addestramento,

per stabilire l'equilibrio

tra accelerate funzioni fisiche

e quelle emozionali.

La mattina,

ho anch'io una successione

di movimenti

appresi

in anni

di apprendistato

senza maestri.

Faccio giravolte

su me stesso

prendendo

un bicchiere

dallo scolapiatti

o il latte dal frigo.

Solo, sotto la luce LED

della cucina,

preparo medicine

e colazioni

per tutti,

nei tempi stabiliti.

Raggiungerò la perfezione,

un giorno,

o l'ho raggiunta più volte,

e la mente è pronta

per volare in sfere celesti

più alte

e scrivo,

del paradiso che scopro.






CALCITRIOLO 

E BISOPROLOLO

7 settembre 2022

 

E una rima

è fatta!

Già dal titolo.

Sono ora libero

di non ripetere

quei

baci

di sillabe

AABBCCDD

o alternate ABAB

o ABBA,

musicisti svedesi

orecchiabili

mai piaciuti.

È la breve lista

delle ricette

da inviare al medico

che dal 2020

te le invia

a volte per mail,

a volte per SMS;

prima, quelle rosse,

dovevi ritirarle in studio.

Lo fanno per disorientarti,

per complicarti la vita,

tanto c'è sempre un impiegato

pensionato

(Vedi che una rima l'ho fatta! Almeno lei l'ho baciata!),

che secondo te non ha di meglio da fare

che farti trovare le pillole pronte

sul comodino.

Nel mio caso, la beneficiata

è un'invalida

e lo faccio volentieri,

ma propongo

un passo avanti

al nostro assessore

che di sanità

s'interessa così poco:

Il paziente indichi al medico

che vuole il farmaco consegnato

per corriere a casa.

La farmacia riceva la ricetta

e un rider partirà.

Non occorre essere

govenatori

per pensare

una soluzione semplice.






NATURA SELVAGGIA

8 settembre 2022

 

Nella mia infanzia

e da scout, 

il tipo della mia educazione

era più selvatico

di ora.

Sedevamo sulla terra,

giocavamo con il fango,

ci costruimmo una capanna

intrecciando delle canne.

In campagna,

carezzavamo il cavallo,

che compativamo

perché tirava tutto il giorno

il carro carico di maioliche

che mio zio vendeva

nei paesi dell'Oltrepò.

Vidi le morti

di oche e galline,

dei conigli

a cui avevamo carezzato il pelo,

affezionandoci.

Ci nascondevamo

tra le piante di mais,

portavamo acqua,

vino, formaggio e pane

ai raccoglitori di barbabietole.

Prima della vendemmia

rubavamo l'uva appena matura.

Di maggio le ciliegie.

Ci mandavano nell'orto

a estrarre le carote

per il sugo.

A mio figlio è dovuta bastare

una visita al Carpanedo.

Anche lui è stato scout:

lupetto nella bambagia.

Io, come scout,

ho avuto avventure.

Non solo i raid e l'hike,

totalmente solo,

ma vera vita selvaggia,

i rovi, le pietraie,

incontri con animali fantastici,

con un daino, fagiani, volpi, lepri,

farfalle, ragni, scorpioni, pipistrelli e bisce.

Padre Viana ci mostrò vipere vive

che aveva catturato.

Era, quella del loro morso,

l'unica nostra paura.

Cuocersi il volto

con il fuoco da campo,

coricarsi sulla stuoia

o su un pagliericcio di foglie,

dormire in tenda o all'addiaccio

vicino alle braci

erano i piaceri

di notti sotto le stelle

o in compagnia della Luna

non ancora calpestata.

Diana e Pan erano

i due estremi

tra i quali vagavamo.

Avevamo destinazioni

e ritorni,

ma nel tragitto

ci perdevamo

come vagabondi.

Ci tagliavamo una strada

con il coltello e l'ascia

dove non c'era sentiero.

Ora, io e gli altri,

siamo cittadini

che hanno perso

la selvatichezza.

La Natura a me manca.

Manca del tutto.

Questa società,

la città,

prevedono una fuga.

Perdersi almeno un'altra volta

ed eroicamente,

da soli o fianco a fianco

con i miei fratelli di un tempo,

raggiungere la meta.

Sarà la prova che ci aspetta,

la fuga selvaggia

che abbiamo invocato

per quei dieci cinghiali

rinchiusi come cittadini

nel recinto del parco,

natura di prati e alberi addomesticati

da giardinieri senza contributi versati.






APPARENTE ARIDITÀ

9 settembre 2022

 

Da un po'...

scrivo.

Di recente,

tante poesie,

se così volete chiamarle.

Frasi senza tecnica

incolonnate

con a capo

come mi pare,

per aiutare

a soppesare

un pensiero.

Non mi perdo

a descrivere fiori,

vegetazione,

mare,

la risacca

che va e ritorna.

Ma esprimo

la gratitudine

per chi ci vede,

anche lui,

la bellezza perfetta

che io vedo

nelle persone,

tra gli amici,

in famiglia,

che s'accordano

con un La

interiore

con quello che suono io.

Apparentemente,

non ho nulla da dire,

ma l'universo

vuole un grazie

del proprio esistere

da ciascuno.

Chi soffre,

è nell'espi(r)azione

del mondo,

ma sa, deve sapere,

che nuova aria ne allagherà

i polmoni.

La Terra ha un destino

nel cielo.

 

 

Dedico questi 'versacci' a Massimo Marasco, Patrizio Cozzani, Maria Loredana Emmanuele, Cesar Guzman, i suoi barman, Tatiana, l'amica ucraina con il figlio che combatte, Anna, i gentili amici che ho conosciuto solo ieri, ed Eleonora "della risacca'.







SINDROME DEL VIOLINISTA

9 settembre 2022

 

Uomini e donne

conducono la propria vita

credendosi violinisti

in un brano

composto da loro.

Pochi s'immaginano

invece violini

che seguono

uno spartito

sconosciuto

e sorprendente

suonato

dal Primo violino

della più grande orchestra.

Io, miseramente,

sono ancora

a far vibrare

la carta velina

di un pettine rosso,

seguendo il motivo

di musicisti veri

che interpretano

brani eccezionali

che fanno arrivare

gli applausi anche a me.





IO SPERIAMO 

CHE ME LA CAVO

10 settembre 2022

 

Premesso che una votazione

è una scelta,

è anche una prova

d'intelligenza,

moltissimi non mettono in dubbio

le promesse, la loro fattibilità,

l'affidabilità del candidato

che incanta

con l'immagine che presenta di sé,

al punto che vorrai

scoperchiare il tetto

per avere l'acqua in casa.

È fattibile,

ma è ragionevole?

A questo test

non siamo mai

abbastanza preparati,

come davanti

a un imbonitore da fiera

che ti vende una scatola chiusa,

te la fa cambiare

proponendone una più vantaggiosa,

ti offre di più per la tua, molto di più,

tanto che te la tieni,

bello convinto,

e quando ne fai lo spoglio,

vedi che tu e gli altri

siete stati imbrogliati

e quella scatola

non la potete più cambiare.

E siccome il potere logora chi non ce l'ha,

vi accorgete un giorno

che l'avete delegato

al candidato più sbagliato,

quello che vi ha tradito,

che ha fatto i suoi interessi,

che sono al contrario dei vostri.

Oggi si tratta di scegliere tra miseria

e ingiustizia,

tra alleanze per la pace

o per la guerra sotto casa,

con la vostra gioventù

a combattere ai confini,

e per una Terra

ancora vivibile

o distrutra e inquinata

per l'interesse di pochi

che vivono ai piani alti

di un condominio

sventrato.










IL PENSIERINO

9 settembre 2022

 

Non riesco

a ricordare

momenti belli

con chi mi ha fatto soffrire.

Avevo puntato tutto

su alcune persone

che mi hanno tradito

per almeno tre volte.

Avrei sopportato ancora,

ma facendomi più male.

È stato un bene

che sia finito tutto,

che la scelta sia stata dell'altro.

Altre volte una cosa bella è finita

per un accidente del destino,

e i bei ricordi riaffiorano,

sono pensierini

di un bambino

che ha una cotta

per la compagna di banco.

Uscimmo dall'aula (9 anni)

con la scusa di comprare

all'ufficio postale al piano terra

la serie filatelica di Michelangelo.

E le feci la dichiarazione

sulle scale.

"Anche tu mi piaci",

fu la risposta di Luisa.











SCRIVERE

8 settembre 2022

 

Se leggere

fa vivere mille vite,

stimola la mente,

migliora l'espressione,

il linguaggio

e l'italiano scritto,

migliora le scelte,

il comportamento,

seleziona il pensiero,

lo scrivere

porta un'attitudine

all'apertura

e induce

a scoprire

in sé

novità sorprendenti

del tipo

di una voce interna

che detta,

e dubiti

che sia solo tua.

È forse del demone o del dio

che ti possiede.

Giudicheranno

i lettori.

 

N.B. Il lettore crea,

più dell'autore,

la propria

immagine mentale

del codice scritto.









«Purgata la città da oficiali sopra ciò ordinati, e vietato l'entrarvi dentro a ciascuno infermo».  

(Decameron, Giovanni Boccaccio) 









«La peste che il tribunale della sanità aveva temuto che potesse entrar con le bande alemanne nel milanese,  

c’era entrata davvero, come è noto;  

ed è noto parimente che non si fermò qui, ma invase e spopolò in una buona parte d’Italia.» 

(I Promessi Sposi, Alessandro Manzoni)






Informazioni sull'autore 





MONATTO 

14 agosto 2022 

 

Scampato due volte 

al coronavirus, 

posso fare il monatto.







Bìos

 

Bìos significa vita, in greco, indica le condizioni, i modi in cui si svolge la nostra vita. Zoé è dunque la vita che è in noi e per mezzo della quale viviamo (qua vivimus), bìos allude al modo in cui viviamo (quam vivimus), cioè le modalità che caratterizzano ad esempio la vita contemplativa, la vita politica ecc., per le quali la lingua greca usa appunto il termine bìos accompagnato da un aggettivo qualificante. Perciò questa collana comprende molti soggetti di genere diverso che, tutti, la riguardano.


 

Sherlock Holmes e le lucertole mongole che detestano i formaggi piccanti PAOLO LUPORINI

Il filatelista ovvero Il cielo sopra via Torino PAOLO LUPORINI

M'assale un Gubbio: Una noce sul vaso PAOLO LUPORINI

A PROPOSITO PAOLO LUPORINI

La Crociera dell'Ephemeris PAOLO LUPORINI

Grazia e Meraviglia PAOLO LUPORINI

éidos e sguardo PAOLO LUPORINI

Il compattamento-La colonia PAOLO LUPORINI

La Pietà di Soviore PAOLO LUPORINI

377, 5th Ave PAOLO LUPORINI

Klingon Musik PAOLO LUPORINI

La confidenza di Aurora PAOLO LUPORINI

Su giù PAOLO LUPORINI

Nasturzio PAOLO LUPORINI

SOTTO/SOPRA PAOLO LUPORINI

SINISTRADESTRA PAOLO LUPORINI

SPLIT  PAOLO LUPORINI

NORD-OVEST   PAOLO LUPORINI

IN VETTA   PAOLO LUPORINI

GLI SCOUT

CORSO CAVOUR 372   PAOLO LUPORINI

LA PIGRA BABY-SITTER   PAOLO LUPORINI


 

Poesie

VUOTO PAOLO LUPORINI

Silloge breve. Cinquantanove poesie scritte in due mesi del 2021 e in quattro del 1982.

NOVUM CARMĔN PAOLO LUPORINI

Silloge breve. Poesie dal 6 marzo 2021 al 10 settembre 2021. Le eccezioni confermano la regola.

FIORI DI SETTEMBRE PAOLO LUPORINI

- Terza raccolta di poesie.

SUDOKU… ma Godot!  PAOLO LUPORINI

- Vorrei strapparvi un sorriso… da quelle facce lunghe, aiutatemi ad aiutarvi. Un sorriso ci salverà.

PIANTO IL RISO   PAOLO LUPORINI

- Un sorriso, di questi tempi, sarebbe un gesto rivoluzionario, sovversivo.

UN ABBRACCIO  PAOLO LUPORINI

È tempo di tornare ad abbracciarci! Almeno con il cuore.

CANI E LUPI  PAOLO LUPORINI

Vi riunite in branco / Contro i lupi della foresta / La lotta sarà aspra, / La difesa strenua.

IL SOSPIRO  PAOLO LUPORINI

-Dicono che i sospiri siano la risposta a tutte le domande rimaste sospese in aria; dicono che alcuni sospiri racchiudano in sé più amore di qualsiasi bacio; ma se l’uomo sospira, è per un motivo concreto: per non morire…

LA BELLEZZA DELLA SERA  PAOLO LUPORINI

«Ascolta… si fa sera.» Il fascino di una sera porta a una notte di promesse: Pace, Oblìo, Passione, a volte, meditazioni, progetti, sogni per l’indomani (che può non arrivare).

PESTE 2020  PAOLO LUPORINI

-Peste 2020 doveva essere un'opera profetica di Paolo Luporini ipotizzata già nel 2016, che anticipava i fatti di un'epidemia apocalittica del mondo della globalizzazione, in cui i muri risultano tentativi inefficaci e brutali per fermarla. Strumenti asociali di un'esagerata differenza di classi separate dal sopruso violento che ispirano la rivolta della solidarietà. L'aspetto corale, frammisto alle vicende dei singoli personaggi, con le loro scelte condiziona il corso degli eventi verso la rinascita sperata. Invece, superato dai fatti, si è trasformato nel titolo della decima raccolta di poesie, o meglio, pensierini, che rimuovono la realtà dei contagi e dei decessi e parlano della vita e della poetica in questi tempi di resistenza.

SOPRA LA PANCA  PAOLO LUPORINI

-11° libro di ‘pensierini’ di Paolo Luporini, iniziato l'11° giorno del settembre 2022, giorno di tragedie, libro che tratta invece di Felicità.

KILO   PAOLO LUPORINI

-Un chilo è un piccolo peso, solo dieci etti, ma può crescere, e la sua leggerezza diventare pesante, come il volume. Un tempo i volumi erano molto pesanti, i miei cerco di mantenerli leggeri, quando l’aria si fa pesante.

STRAMBATA  PAOLO LUPORINI

-A chi / ha / problemi / di rotta: / Fatevi guidare dal vento. / Godetevelo, tra i capelli, / affonderemo tutti! //





Collaborazioni

No me faltes tu Francisco Humberto Gonzalez Reyes

 

La Fragranza del Clive Christian MIRKO FERRARINI

 

…di altre Fragranze MIRKO FERRARINI

 

La scia del suo profumo MIRKO FERRARINI

 

Gnocco pesto ELIO DOLCELLI, PAOLO LUPORINI

 

Cari coetanei ELIO DOLCELLI, PAOLO LUPORINI

 

QUANDO ELIO DOLCELLI, PAOLO LUPORINI

 

Umanità immagini e parole Autori Vari




Pubblicato nel settembre 2022





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