AURORA, TAN


Paolo Luporini 

AURORA, TAN
Paolo Luporini

Recentemente, grazie a Letizia Amadi, professoressa di Lettere, guida turistica, studiosa della Shoah, madre, italiana, cristiana, amica premurosa, gentile, fedele, che anticipa con i suoi preziosi e scelti regali i bisogni emozionali dei suoi scelti amici, mi regalò, uno dei mesi scorsi, la lettura in pubblico del mio racconto LA CONFIDENZA DI AURORA, interpretando Aurora, una giovane donna innamorata che doveva scegliere il balzo nella passione scontentando forse il desiderio dei propri genitori di tenerla ancora con loro. Avrebbe dovuto trasferirsi nella città veneta del proprio uomo con il quale scelse di convivere. Fu quindi una scelta ben meditata ma con il motto NON SI SCENDE, CI SI BUTTA! 
Per me la scelta del suo nome fu automatica, senza pensarci. Fu il primo nome bello che mi venne in testa. Confermo la bontà di quella scelta immediata. 
Ci sono più ragioni di questa mia conferma. La prima è che la figlia di due miei vicini si chiama così, quando scrissi il racconto era ancora bambina, presto fu ragazza, è ora una svolta dell'AGESCI e durante la pandemia fece la scelta, appoggiata dai genitori, di aderire al programma Erasmus, trasferendosi sulla costa occidentale della Francia per un periodo molto lungo, rischiando future possibili restrizioni agli spostamenti, la possibilità di contrarre il covid in una terra straniera, lontana dalla famiglia, che non sapeva quando e se l'avrebbe rivista. Un'altra buona ragione per la scelta del nome Aurora è duplice. L'aurora è il chiarore che inizia un nuovo giorno, Aurora fu l'incrociatore russo che diede il segnale, con un suo colpo di cannone, per l'inizio della rivoluzione bolscevica a Pietroburgo con l'assalto al Palazzo d'inverno, sede del governo. La narrazione di quest'evento storicamente determinante per il mondo la si trova, appunto, in un'opera letteraria di John Reed, I DIECI GIORNI CHE SCONVOLSERO IL MONDO. Un ripasso ci sta bene, a distanza di solo 105 anni, in attesa di un revisionismo storico che viene già scritto. https://it.wikipedia.org/wiki/Rivoluzione_d%27ottobre?wprov=sfla1
LA CONFIDENZA DI AURORA è anche un video con la mia regia e le interpretazioni di Silvia Arfaioli, Alberto Cariola e Nicola Perucca, che hanno come tema unificante delle diapositive il bacio nell'arte. Fu l'anticipazione di un lavoro collettivo non in presenza, uno smart-working antelucano. 
AURORA è, nella tradizione ermetica, simbolo esoterico della sapienza, la luce che squarcia le tenebre. Il figlio dell'Aurora quindi è il Cristo, la consapevolezza che pone fine alla notte della morte. Nella mitologia romana, Aurora è la dea dell'aurora. Il suo mito è parallelo a quello della dea greca Eos e della divinità vedica Uṣas. La dea Aurora si rinnova ogni mattina all'alba e vola attraverso il cielo, annunciando l'arrivo della mattina. È figlia del Titano Iperione e i suoi fratelli sono il sole e la luna. Inoltre ha molti mariti e quattro figli, i venti: del nord (Borea), dell'est (Euro), dell'ovest (Zefiro) e del sud (Noto). Uno dei mariti è il vecchio Titone, uomo per il quale la dea aveva ottenuto da Giove l'immortalità, ma, per un errore nella richiesta, non la perenne giovinezza.
L'AURORA fu il titolo di una mia modesta opera astratta frutto di un ritaglio di una grande foto di un manifesto strappato.
Infine, proprio ieri, mi sono reso conto di tutte queste significative corrispondenze simboliche ed archetipiche che rimandano al risveglio, all'illuminazione, al Buddha, il Siddhartha di Hermann Hesse delle mie molte riletture di un mito, di un pensiero filosofico avvincente dal quale ho distinguo personali ma che mi coinvolge molto, intellettualmente. Dico ieri perché ho avuto una notte agitata e un risveglio lento, che mi ha fatto vivere una mattinata frenetica, in un appuntamento al quale sono arrivato miracolosamente in orario. Il sole era già sorto da un po', ma io non l'avevo visto sorgere, come mi accade quasi tutte le mattine. L'estate precede, quest'anno. E la sera ritarda. Sono bei segnali, ma tutto questo sole, senza quasi mai giornate di pioggia, fa prevedere un'estate difficile, molto difficile. Preoccupazioni e belle sensazioni si mescolano e si alternano, e i nostri movimenti emozionali vibrano di continuo e i nostri cuori fibrillano, le nostre pulsazioni non sono normali. Se è un modo di vivere eccitante, non è salutare, ma va visto dall'esterno come un istante parte di un continuum ciclico come il succedersi delle aurore in un anno solare, un lungo giro intorno alla nostra stella, la LUCE (L'Unica Cosa Esistente). Un acronimo che fa capire che esistiamo, siamo esseri di luce, siamo unici, parte dell''UNO, un punto al centro e nell'ellisse, contemporaneamente, come un elettrone intorno al nucleo, attirato e respinto, governato dallo spin. Destinati a un salto quantico. Ieri, stavo per dire, ho riletto questo articolo del blog SINEDDOCHE-La parte per il tutto: 
L'ho riletto il giorno dopo l'incontro con lo chef di bordo croato che mi aveva invitato a presentare il mio libro SPLIT a Spalato, la sua città. La cosa evidente di cui non mi ero mai reso conto prima è che il nome turco della protagonista, TAN, in quella lingua significa aurora, ed è impressionante che l'epilogo della storia preveda un nuovo membro della sua famiglia e un'altra nuova nascita. Impressionanti coincidenze tutte riunite in questo post, che mi fa spingere a meditare su ciò che misteriosamente ci guida verso il nostro centro interiore, partendo da intuizioni, ricerca, studio, realtà esterna. Fatelo anche voi. È un consiglio.
La confidenza di Aurora https://amzn.eu/d/5rFwDTW



Bassorilievo del 1987 celebrante il 70° anniversario della Rivoluzione di ottobre.


L'AURORA, mia opera astratta frutto del l'ingrandimento di un dettaglio della foto di un manifesto strappato.


Allegoria mitologica dell'Aurora, nell'esoterismo e nel culto romano antico.



La consegna delle 50 copie de LA CONFIDENZA DI AURORA da Impressum. Incontro con Gianluca Gabbriellini. Gennaio 2020, prima del lockdown. Nessuna copia venduta prima del 19 maggio 2020.



Opera IL BACIO di Edvard Munch. 


Il mio romanzo SPLIT, crociera immaginaria da Spalato (Croazia) all'imbocco del porto di Odessa, progettando invano, per i venti di guerra in Ucraina, di risalire lo Dnjepr. Pubblicato nel mese di febbraio 2022, il giorno 11.



Mia locandina dell' INCONTRO DI LETTURA del 7 marzo 2023 con Letizia Amadi, Massimo Marasco, Gian Paolo Ragnoli ed Eva Di Palma.



Letizia Amadi


Il mio Kindle, che fu un mio libretto Impressum comprendente anche i racconti IL DONO D DONATA, FINO A QUANDO TI ANDRÀ SEMPRE BENE e LA CARTA DI CREDITO PIEGATA.





















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